
Questo volume, il terzo della serie Omelie della collana Giuseppe Dossetti, propone un'ampia scelta delle omelie pronunciate da Dossetti nel Tempo di Pasqua, cioè nei cinquanta giorni che vanno dall'Ottava di Pasqua alla Pentecoste, nell'arco di circa vent'anni (dal 1970 al 1990). Si tratta di un campione altamente significativo della predicazione pasquale di don Giuseppe: sono presenti omelie pronunciate nei giorni dell'Ottava, che a più riprese viene definita dall'omileta come un unico, grande giorno di Pasqua, omelie di tutte le domeniche del tempo pasquale, due omelie relative alla solennità dell'Ascensione, che colpiscono per la novità dell'approccio e la profondità della lettura dell'evento, e numerose omelie della solennità della Pentecoste, alcune delle quali relative alla messa vigiliare. Particolarmente incisive le omelie relative alla Pentecoste: un tema certamente caro a don Giuseppe.
Non è saggio – assicura il Qoelet – sostenere che «i tempi antichi erano migliori del presente» (Qo 7,10), tuttavia, di fronte al disorientamento esistenziale di una società in cui i valori che contano non sono quelli religiosi, ma il denaro, il successo, il piacere ad ogni costo, è percepito da molti il bisogno di respirare un’aria più spirituale. A questa ricerca di interiorità la chiesa risponde offrendo ai suoi fedeli, nel ciclo liturgico annuale, molte feste della Vergine Maria e dei santi. Il concilio Vaticano II ne ha conservate alcune – quelle più amate dal popolo cristiano – e le ha arricchite con appropriati testi biblici. In questo volume sono spiegate alla comunità le letture di queste festività e del Triduo Pasquale. L’opera completa Ascoltarti è una festa con i precedenti tre volumi per gli anni A-B-C.
Destinatari
Operatori pastorali, sacerdoti e catechisti, ma per i centri di ascolto.
Autore
FERNANDO ARMELLINI, dehoniano, è licenziato in Teologia e Sacra Scrittura. È stato missionario in Mozambico per alcuni anni. Attualmente svolge attività di insegnamento e di conferenziere in Italia.
Il volume contiene il commento esegetico e pastorale a tutte le letture bibliche proposte nella liturgia eucaristica. I criteri che hanno ispirato l'autore nello stendere il suo commento sono da una parte l'attenzione verso i risultati più affidabili degli studi biblici odierni, dall'altra la cura di trasmettere il gusto della parola di Dio. Per ogni domenica viene data una breve introduzione tematica che attualizza il messaggio globale del giorno. Ognuna delle tre letture viene analizzata, enucleandone il senso e mostrando i collegamenti con l'insieme della rivelazione cristiana. Infine si propongono alcune piste di applicazione concreta del messaggio alla vita del cristiano di oggi. Fanno parte di Ascoltarti è una festa anche i volumi per gli anni B-C e quello per le solennità e feste principali.
Il Vangelo è per la felicità dell'uomo. Con Gesù ha fatto irruzione nella storia un evento unico. Egli continua a essere in mezzo a noi: quello che ha detto rimane, parola di vita e attuale; quello che ha fatto rimane, evento della nostra esistenza. Lo possiamo incontrare vivente nella Parola, nella Eucaristia, nella comunità cristiana. La Chiesa è vita che incontra la nostra vita. Le meditazioni contenute in questo volume ci guidano a leggere il Vangelo come avvenimento che riaccade qui ed ora di cui mettersi in ascolto ubbidiente affinché entri nella nostra vita e generi una esistenza veramente umana e piena. Uno strumento utile per la lectio divina e per la lettura personale o a gruppi del Vangelo.
Qual'e l'amore di Dio per noi? L'omelia per un matrimonio diventa l'occasione per una riflessione su questo tema.
Questo commento al Vangelo dell’anno A vuole essere un aiuto a riflettere sulla Parola, accompagnati dalla preghiera e dal racconto di esperienze di vita e di fede. Un modo per riconciliarci con la nostra fede, la sola via che conduce all’incontro con Lui.
Sergio Messina è un assistente religioso ospedaliero di Torino. Da oltre vent’anni è presidente dell’associazione «L’Accoglienza», che segue a domicilio i malati terminali e che ha in programma, per il 2008, l’apertura e la gestione di un hospice che è in fase di realizzazione nel comune di Caselle Torinese. Don Messina tiene inoltre corsi e dibattiti sul tema «Vivere il morire», suscitando ovunque interesse e coinvolgimento. Presso la nostra casa editrice ha già pubblicato Vivere il morire, Senza rancori, rimpianti e rimorsi. Riflessioni per «vivere il morire» e, con Pierfortunato Raimondo, Abbiate sale in voi stessi. Commento al Vangelo dell’anno B.
Pierfortunato Raimondo, ex bancario, è insegnante di religione in una scuola secondaria della provincia di Torino. Si è occupato di animazione, formazione degli educatori e politiche giovanili a livello ecclesiale, associazionistico e comunale.
«Respirate sempre Cristo» è l’ultimo forte invito dell’abate Antonio, il padre dei monaci e sottolinea lo scenario del Cristo come ambiente vitale, invisibile e necessario come l’ossigeno, nota caratteristica della spiritualità dell’autore. Questi brevi commenti ai vangeli festivi sono un invito a mettere il nostro respiro in sintonia il cielo e la terra.
Ermes Ronchi, dei frati Servi di Santa Maria, friulano di Racchiuso di Attimis (Udine), è nato nel 1947. Ha studiato teologia a Roma (Marianum) e scienze religiose e antropologia a Parigi (Institut Catholique e Sorbona). Risiede presso il convento di San Carlo al Corso a Milano, ove dirige il Centro culturale della Corsia dei Servi; docente al Marianum; collaboratore di Avvenire, ha pubblicato varie opere, tra cui ricordiamo: Dietro i mormorii dell’arpa (1999); Il canto del pane (2002); Bibbia e pietà mariana (2002); Ha fatto risplendere la vita (2003); Dieci cammelli inginocchiati (2004); Sciogliere le vele. Commento ai vangeli festivi, anno A (2004); L’alfabeto della vita. Commento ai vangeli festivi, anno B(2005); Le case di Maria(2006).
Formazione spirituale è conoscere, amare e testimoniare il Cristo, perché il cristianesimo è l'esperienza di una persona viva,di Uno che vuole entrare in dialogo con l'uomo. E le sorgenti vive per la formazione spirituale sono, oggi come ieri, la Bibbia, la liturgia e gli scritti dei Padri. In particolare, l'ascolto della Parola di Dio nella comunità cristiana si rivela sempre più un luogo privilegiato dove si manifesta lo Spirito di Dio. La Parola, resa viva dallo Spirito, diviene intelligibile e sempre nuova all'interno della Tradizione e della fede della Chiesa (cfr. DV 12). La collana Lectio divina per la vita quotidiana intende appunto suggerire un percorso di lectio a partire dai testi più letti e pregati dalla comunità cristiana e dalla Tradizione viva della Chiesa. Queste pagine seguono il metodo classico della lectio divina, e in più sono arricchite da brani antologici tratti dai grandi commenti che Padri della Chiesa e Maestri di vita spirituale ci hanno tramandato. Il vasto racconto di Luca, raffinato nella forma letteraria, utilizzatissimo nelle nostre liturgie, offre pagine esemplari per meditare e gustare con il metodo della lectio la 'buona novella' di Gesù. Originale nel terzo vangelo è la prospettiva di fondo: Luca, storico e teologo, è il cantore per eccellenza della misericordia di Dio, e, sulla scia di Paolo, elabora un'interpretazione assai aperta e cosmopolita del messaggio evangelico. Luca si dedica con passione ad approfondire temi cruciali dell'insegnamento di Gesù, come la conversione e la fede, l'ascolto della Parola e la preghiera, la sequela e le sue severe esigenze. Tra di esse spiccano il distacco dai beni terreni, l'amore del prossimo e l'elemosina, e non da ultimo la vigile attesa della salvezza finale, che impegna nel servizio alla chiesa e al mondo.
L'autore considera questo piccolo libro di 'omelie' come il suo testamento, che egli intende affidare ai giovani anni del terzo millennio". Vengono qui raccolte le omelie festive secondo l'anno C, che l'Autore ha tenuto ai suoi fedeli. "
"Questa raccolta di omelie per il ciclo liturgico C, che fa seguito alla precedente dal titolo Ha fatto risplendere la vita (Servitium, 2003), è il frutto della trascrizione puntuale e assidua delle registrazioni effettuate durante la liturgia festiva di mezzogiorno nella Chiesa di San Carlo al Corso a Milano. Esse conservano perciò il tono discorsivo e amicale, familiare e spontaneo, proprio di una liturgia comunitaria. Il titolo del volume "La bellezza tua voglio cantare" è una citazione del Salmo 8 nella versione lirica di David Maria Turoldo e un piccolo tributo pagato per il molto che molti, e io in particolare, dobbiamo a quel grande fratello e maestro. Il desiderio di cantare la bellezza di Dio risponde a un bisogno di "filocalia" (amore della bellezza) di ascendenza biblica: "Cantate inni con arte" (Sal 33, 3; 47, 8); "sulla cetra vi spiego l'enigma" (Sal 49,5): con gli strumenti della musica e della poesia il salmista accosta il mistero di Dio e ne trasmette l'eco. "Filocalia", che già Agostino d'Ippona poneva a sigillo della misura alta della vita, nella Regola: "Questa via seguite come innamorati della bellezza spirituale" (spiritalis pulchritudinis amatores)». (Dalla presentazione dell'autore).
Utile per la preparazione dell'omelia domenicale e festiva; per avere spunti di riflessione nell'animare gruppi di adolescenti e di giovani, e nella catechesi degli adulti. Un commento alla Parola di Dio che certamente si sottrae all'accusa - peraltro spesso giustificata - di noia, vuota retorica, pedanteria, che da piu parti, fuori e dentro la Chiesa, ultimamente si e sentita a proposito delle prediche e dei predicatori della Messa domenicale. Nell'introduzione, l'Autore dice che la predica che piu ha la possibilita di avvicinare a Dio e quella intessuta di silenzio. Fedele all'assunto che la predica migliore non e fatta solo di parole (le nostre parole umane), ma essenzialmente e fatta di ascolto della Parola di Dio, l'Autore e andato a ricercare brevi frasi, persone, episodi, volti...insomma quei commenti viventi" che meglio sapessero esprimere la Parola di Dio proprio perche "nutriti di Vangelo". In questo modo il Vangelo diventa piu vicino e familiare. "