
Nel presente volume viene pubblicato per la prima volta il corso di lezioni - dal titolo La struttura della persona umana - tenute da Edith Stein presso l’Istituto Tedesco di Pedagogia scientifica di Münster, in Westfalia, durante il semestre invernale 1932-1933. Le questioni di antropologia filosofica - che ruotano attorno alla domanda: chi è l’uomo - sono di un’importanza centrale nel pensiero della Stein, ben consapevole delle conseguenze pedagogiche che implica tale ricerca: Sapere cosa siamo e cosa dobbiamo essere e come possiamo arrivare ad esserlo è la questione più urgente per l’uomo. Ha, tuttavia, una rilevanza ancora maggiore per l’educatore e il pedagogista. Educare significa condurre altre persone a diventare ciò che devono essere, sostiene la Stein nel volume. Ricorrendo al metodo fenomenologico di Husserl, l’Autrice sviluppa con sistematicità e coerenza il suo personalissimo pensiero circa la consistenza personale dell’essere umano e la sua natura.
Gianni Vattimo guida il lettore e lo studente alla comprensione del pensiero di Friedrich Nietzsche, offrendo gli strumenti critici essenziali per intendere l'opera del filosofo alla luce delle molteplici prospettive storiografiche.
Ragione e linguaggio nella filosofia contemporanea.
Gli autori di questo saggio filosofico si propongono di ribadire, dal punto di vista della logica aletica, la razionalita' dell'atto di fede nella rivelazione cristiana.
Il trattato vuole stimolare a un rinnovato studio dei testi-fonte per recuperare la metafisica tradizionale nel suo realismo ben fondato. La critica moderna alla metafisica tradizionale, da Kant in poi, è connessa con il problema del realismo e con il pregiuizio che la metafisica parlerebbe del reale in modo ingenuo.In verità la metafisica è accompagnata da importanti riflessioni ignote in passato e le problematiche che tratta occupano i pensatori moderni e contemporanei nei vari indirizzi dop Kant. Dinanzi a tale situazione conflittuale la metafisica tradizionale guadagna una inaspettata attualità nel risolvere i problemi moderni e nel correggere il pregiudizio su di essa.
Questo testo offre un'esposizione sintetica delle tematiche principali che concernono l'etica filosofica.
Solo noi siamo responsabili di questa vita, nessun altro se ne assumerà la responsabilità, tanto meno nel suo momento finale. Proprio per questo, "arte della vita" significa il tentativo fatto sul serio di prendere nelle proprie mani la vita finché si è in tempo, riuscendo magari a renderla anche "bella".
Le difficoltà nel definire e nel conseguire la verità hanno indotto non pochi filosofi a sbarazzarsi dell'idea stessa di verità, giudicandola ridondante, superflua, in definitiva inutile; tuttavia essa sembra un requisito irrinunciabile per la conoscenza, poiché, come osserva Watkins, "dire che la verità non fa parte del corpo della scienza è un po' come dire che guarire non fa parte dello scopo della medicina, o che il profitto non fa parte dello scopo del commercio". Del resto, se così non fosse, perché dovremmo attribuire importanza agli argomenti con cui sosteniamo le nostre opinioni, le nostre ipotesi o le nostre teorie? Perché dovremmo impegnarci ad affinare i procedimenti inferenziali, affinché risultino corretti e validi, se non allo scopo di conseguire qualche conoscenza vera sul mondo che ci circonda? Partendo dalla convinzione che l'aspetto cognitivo sia un elemento che costituisce la struttura dell'essere umano e che sia imprescindibile per comprendere le innumerevoli attività umane che ne derivano o che ne utilizzano i prodotti, questa antologia vuole configurare la concezione di conoscenza come si presenta nella filosofia contemporanea. E costruisce così una mappa delle principali posizioni emerse nell'area analitica nel corso del Novecento, senza dimenticare che la riflessione sulla conoscenza ha occupato un posto centrale nel pensiero dell'Occidente fin dalle sue origini.
Il volume propone una considerazione globale dell'originale intreccio che nel pensiero di Michel Henry si delinea tra la ricerca filosofico-fenomenologica del vero e il patrimonio di pensiero e di esperienza della fede cristiana. Di questo intreccio vengono dipanati i fili ponendo in rilievo il tema intorno a cui si costruisce: la vita e la sua natura rivelativa e affettiva. La filosofia di Henry è una profonda ed intensa meditazione della vita. La sua forza è nell'appassionata difesa dell'interiorità quale luogo in cui la vita di Dio originariamente si rivela. Ne deriva per la teologia l'invito a riscoprire 'la via dell'interiorità' nell'itinerario ad Deum e nell'argomentazione della credibilità della fede, una via antica e affascinante che essa oggi è chiamata a seguire con rinnovato coraggio.
La nostra epoca, forse come nessun'altra in precedenza, ha saputo modulare il nesso "uomo-parola" in una ricca e continua "variazione sul tema": la filosofia del linguaggio e l'ermeneutica, la "parola poetica" e la "retorica della parola", l'"ontologia della parola" e la riscoperta del suo valore simbolico e "iconico", sono solo alcuni dei percorsi tracciati da un pensiero, quello contemporaneo, che trova proprio nella "svolta linguistica" il suo significativo contrassegno.Il presente volume, intende essere l'occasione per riflettere su tale nesso attraverso il confronto tra il "pensiero dialogico" e alcune prospettive filosofiche contemporanee.Il pensiero dialogico esige il ripensamento della soggettività in relazione alla parola e al tempo: solo nell'apertura responsoriale a colui che di volta in volta e in modo sempre nuovo mi sta di fronte, può costituirsi un'autentica ragione in dialogo, una ragione per l'altro la quale, secondo l'insegnamento evangelico, accetti la propria indigenza e sappia essere non violenta, mite e povera.