Gli ultimi avvenimenti hanno rilanciato il tema della laicità. Letterati, sociologi, politici e teologi lo affrontano in saggi, articoli e convegni con significati ogni volta diversi. Il libro s'inserisce nel dibattito proponendo un percorso di ricerca per l'elaborazione di un nuovo modo d'intendere la laicità, senza però abbandonare la questione del rapporto tra Stato e Chiesa, tra scienza e fede. Dopo l'analisi del processo storico, che in Occidente ha visto nascere, svilupparsi ed entrare in crisi la laicità, il volume analizza il senso del cosiddetto "ritorno del religioso", si misura con i quesiti posti all'etica e alla politica dalla manipolazione genetica da un lato e dalla crisi della democrazia dall'altro. Che effetto ha tutto ciò sui cristiani e la loro fede? Si metteranno in discussione o continueranno a farsi rappresentare da chi proclama i "diritti" dell'embrione, emargina le donne, discrimina gli omosessuali e demonizza l'eutanasia?
Quali sono i tratti essenziali e specifici che fanno, di noi, degli esseri umani? In che cosa consiste l'"umanità" dell'essere umano? Per rispondere a questa domanda, Williams indaga le differenze che ci distinguono dalle macchine ma anche dagli altri animali, individua i requisiti indispensabili di una efficace teoria dell'evoluzione, analizza il rapporto cruciale tra etica ed evoluzione (che cosa un essere umano "deve" e cosa "può" fare?), ricostruisce infine alcune delle diverse connotazioni che distinguono, nella storia del pensiero, i valori tipicamente umani di giustizia e libertà.
Con il suo 'Don Giovanni' Mozart rientra nella piccola schiera immortale di uomini il cui nome e la cui opera non sarà dimenticata.
Le "Nozze di Filologia e Mercurio" di Marziano Capella, scritto nel V secolo d.C. è il testo in cui vennero codificate in modo allegorico le sette arti liberali, cioè il quadrivium (aritmetica, geometria, astronomia e musica) e il trivium (grammatica, retorica e dialettica); Ilaria Ramelli presenta ora tutti i commentari medioevali a questo volume, da Remigio di Auxerre a Scoto Eriugena, i quali, interpretando passo passo lo scritto di Marziano Capella, edificarono il cursus studiorum e i corrispondenti manuali in uso nelle scholae palatinae dell'Alto Medioevo, soprattutto in epoca carolingia.
Giovanni Reale presenta la traduzione integrale della raccolta ormai classica di Hermann Diels e Walther Kranz, con testo originale a fronte, di tutte le testimonianze e di tutti i frammenti dei filosofi greci presocratici, dagli inizi fino ai sofisti. Martin Heidegger ha scritto che la filosofia greca è nata grande e non c'è migliore dimostrazione di questo asserto se non la lettura diretta di queste perle di sapienza scritte tra il VI e il IV secolo a.C. Questa impresa è stata condotta da una squadra composta, oltre che dallo stesso Reale, da Maurizio Migliori, Marco Timpanaro Cardini, Ilaria Ramelli, Angelo Tonelli, Diego Fusaro e Salvatore Obinu.
Diretta e redatta dai più autorevoli studiosi italiani e stranieri, l'"Enciclopedia filosofica" è fin dalla sua prima edizione (1957-58) un'opera che ambisce ad essere la ricognizione più completa ed esauriente della cultura filosofica attuale. Questa nuova edizione, interamente riveduta e ampliata, rappresenta il punto di arrivo di una lunga e complessa ricerca volta alla presentazione sistematica della storia, dei protagonisti e dei concetti del pensiero universale. Organizzata in ordine alfabetico, l'enciclopedia percorre nei suoi molteplici aspetti i sentieri della filosofia, anche nelle intersezioni con altre discipline: dal diritto alla politica, dall'economia alla sociologia, dalla psicologia alla pedagogia, dalla storia delle religioni alla teologia. L'ampiezza delle prospettive, non limitate al panorama occidentale, offerta con rigore scientifico e chiarezza espositiva, è evidente nell'interesse sia per la tradizione classica sia per gli sviluppi più recenti del pensiero moderno.
Diretta e redatta dai più autorevoli studiosi italiani e stranieri, l'"Enciclopedia filosofica" è fin dalla sua prima edizione (1957-58) un'opera che ambisce ad essere la ricognizione più completa ed esauriente della cultura filosofica attuale. Questa nuova edizione, interamente riveduta e ampliata, rappresenta il punto di arrivo di una lunga e complessa ricerca volta alla presentazione sistematica della storia, dei protagonisti e dei concetti del pensiero universale. Organizzata in ordine alfabetico, l'enciclopedia percorre nei suoi molteplici aspetti i sentieri della filosofia, anche nelle intersezioni con altre discipline: dal diritto alla politica, dall'economia alla sociologia, dalla psicologia alla pedagogia, dalla storia delle religioni alla teologia. L'ampiezza delle prospettive, non limitate al panorama occidentale, offerta con rigore scientifico e chiarezza espositiva, è evidente nell'interesse sia per la tradizione classica sia per gli sviluppi più recenti del pensiero moderno.
Diretta e redatta dai più autorevoli studiosi italiani e stranieri, l'"Enciclopedia filosofica" è fin dalla sua prima edizione (1957-58) un'opera che ambisce ad essere la ricognizione più completa ed esauriente della cultura filosofica attuale. Questa nuova edizione, interamente riveduta e ampliata, rappresenta il punto di arrivo di una lunga e complessa ricerca volta alla presentazione sistematica della storia, dei protagonisti e dei concetti del pensiero universale. Organizzata in ordine alfabetico, l'enciclopedia percorre nei suoi molteplici aspetti i sentieri della filosofia, anche nelle intersezioni con altre discipline: dal diritto alla politica, dall'economia alla sociologia, dalla psicologia alla pedagogia, dalla storia delle religioni alla teologia. L'ampiezza delle prospettive, non limitate al panorama occidentale, offerta con rigore scientifico e chiarezza espositiva, è evidente nell'interesse sia per la tradizione classica sia per gli sviluppi più recenti del pensiero moderno.
Fedele interprete e diffusore della filosofia di Plotino, Porfirio (233-305 ca.) è conosciuto per aver organizzato e pubblicato tutti gli scritti del maestro dividendoli in sei gruppi di nove trattati, da cui il nome "Enneadi". Come filosofo è stato sempre trascurato e solo negli ultimi decenni ne è stata rivalutata l'originalità e gli influssi sul pensiero cristiano e pagano dei primi secoli. In questo volume sono raccolte quattro opere: "Lettera a Marcella", che rappresenta il testamento spirituale del filosofo greco; i nove frammenti del "Contro Boeto, Sull'anima" che raccolgono e criticano le varie posizioni dei filosofi sul difficile tema della natura e della funzione dell'anima; i tre testi "Sul conosci te stesso" nei quali è contenuta una serie di interpretazioni dell'oracolo delfico in chiave metafisica ed etica; chiude il volume la "Vita di Porfirio" di Eunapio, che offre notizie utili e dirette sulla vita e l'opera del filosofo.
Come ha scritto Jacob Taubes, nelle pagine de "La fine di tutte le cose" l'opera forse più ingiustamente trascurata dell'ultima fase della vita del grande maestro di Konigsberg - Kant conduce l'ambizioso progetto filosofico di "tradurre le dichiarazioni metafisiche dell'escatologia cristiana in una sorta di escatologia trascendentale". L'escatologia trascendentale ruota attorno a un duplice interrogativo: perché, in generale, gli uomini si aspettano una fine del mondo? E se questa viene anche loro concessa, perché proprio una fine che, per la maggior parte del genere umano, fa paura? Per Kant l'antica profezia apocalittica di San Giovanni prefigura, in simboli e immagini, il limite estremo della stessa attività del pensare, delineando la struttura paradossale di un "concetto con cui, al tempo stesso, l'intelletto ci abbandona e, addirittura, ha fine ogni pensiero".
"Se il filosofo deve coltivare il senso della possibilità cantato da Musil, deve costruire mondi e paesaggi mentali con pazienza e a volte temerarietà, restando disponibile a stupirsi del risultato. L'immaginazione è una componente essenziale di questo esercizio, che si accompagna spesso a una impressione di solitudine sconfinata. E in effetti ci sono dei punti di svolta quando si esplorano i paesaggi mentali che si sono costruiti, in cui è come se ci si affacciasse alla finestrella ventosa, intagliata nella pietra, in cima alla torre altissima di una cattedrale in rovina lasciata da un'antica civiltà; sul vuoto di questa solitudine sono in agguato una vertigine e una malinconia." Wassermann, Antonio Giona, Sally Percival, Johannes Jung sono alcuni dei personaggi che in questi racconti chiedono al lettore di concedere loro il privilegio di esistere per un attimo, di perorare la causa della loro vita impossibile sospesa tra astrazione e disinganno.