
COEDIZIONE PUL/MURSIA. I CONTRIBUTI PRESENTI NEL LIBRO TRATTANO LA VITA E IL VIVENTE. LA POSIZIONE ORIGINARIA DELL UOMO DI FRONTE ALLA VITA, ALLE SUE FORME E AL SUO SIGNIFICATO. L'argomento centrale di quest o volume e`la vita", in particolare l'autore puo`lasciando al lettore l'approfondimento in tutte le direzioni dei contributi presenti nel volume con la consapevolezza dell'impo rtanza, attualita e complessita della tematica affrontata, propone una risposta con una chiave nuova, qual e`l'approcci o storico-speculativo. Si tratta di ripercorrere la storia del pensiero filosofico con la tensione puntata verso il futuro, nella misura in cui le filosofie del passato restano aperte a reinterpretazioni moderne. I vari contributi come articoli, che cercano di suggerire il sofferto cammino tentato dall'essere umano per la compr ensione della sua vita nell'o rizzonte in cui abbiamo la vita, il movimento e l'essere, e nella tensione verso quel fine ultimo che e`anche principio. Contributi: a. Ales bello, e. Berti, n. Bosco, f. Bosio, f. Chiereghin, g. Cottier, f. Jacques, j.m. Malmadi, j. Marlas, s. Nicolosi, g. Penzo, a. Pieretti, p. Prini, a. Rigobello, c. Ruini, m. Sanchez sorondo, h. Seidl, a.t. Tymieniecka, c. Vinti. "
Mondin studia la filosofia della scienza, cioe il concetto di scienza e il suo metodo, e approfondisce l'analisi filosofica delle realta corporee e di quelle viventi. Il manuale si compone di due parti. La prima e`dedicata alla filosofia della scienza e si apre con una panoramica storica dell'epistemologia dall'an tichita fino a oggi; quindi passa ad analizzare il concetto di scienza e il suo metodo. La seconda parte studia la cosmologia, cioh la filosofia delle realta corporee e di quelle viventi: approfondisce i temi della sostanza corporea, della quantita, dello spazio, del tempo, della relazione, dell'or dine e della legge, del divenire e della vita. Da ultimo si sofferma sui problemi delle dimensioni e dell'unita dell'u niverso, sul suo fondamento, il suo fine e sul principio antropico. Anche questo testo ha il pregio di un linguaggio lineare e accessibile anche ai pr
Prima traduzione italiana del Breviloquium di Guglielmo di Ockham in cui si afferma la divisione dei poteri religioso e civile nella societa. Il breve discorso, nel quale h rintracciabile lo stile inconfondibile del maestro inglese, vivace e contemporaneamente rigoroso, sempre puntuale, consente di ravvisare una grande tenacia nel mantenere una posizione di sostanziale equilibrio nei confronti dell'acceso di battito trecentesco sul delicato rapporto tra potere spirituale e potere temporale. Ockham si accende e si accalora nell'esprimersi, ogni volta che s corge la pericolosa eventualita che i valori ideali e le aspirazioni dei cristiani siano intaccati dalle mire politiche del papato avignonese; egli e`capace di guardare avanti e con lungimiranza solcare il terreno di quella via moderna che vede la nascita degli stati nazionali europei, sforzandosi di inseguire i valori ideali della sequela cristiana e della convivenza civile fra cittadini, nel nuovo percorso della storia che sta avanzando. Per questo egli ribadisce costantemente il principio che lo guida, ossia che le affermazioni che sono certe in forza delle sacre scritture o per una ragione evidente o in qualunque altro modo, non le sottopongo alla correzione di alcuno: devono essere accolte e in nessun modo essere corrette".prima traduzione italiana del breviloquium. "
Cos'è un io pensante? Come può la materia (il cervello) pensare? Da dove deriva la capacità della mente di rappresentarsi una realtà esterna? Com'è organizzata una mente? Fino a che punto è giusto considerarla il software che gira nel nostro cervello? Esiste realmente un "io" individuale, oppure il soggetto deve essere scomposto in una moltitudine di "agenzie cognitive" distinte? Nell'affrontare queste e altre tematiche, il volume prende in esame alcuni dei principali problemi filosofici posti alla riflessione contemporanea, muovendo dai temi classici del rapporto tra mente e natura, per giungere alla questione del conflitto tra concettualizzazione scientifica e visione ordinaria dell'io. Il testo non richiede specifiche conoscenze filosofiche e si rivolge al mondo degli studi universitari, ma anche a chiunque abbia desiderio di formarsi una mappa ragionata dell'attuale geografia della mente.
Quale filosofia della storia, all'inizio del nuovo millennio? Quale concezione della libertà e del suo significato e fondamento nel contesto del pensiero della cosiddetta "postmodernità"? Che rapporto intercorre tra i temi della storia e della libertà e le questioni filosofiche circa la verità e la trascendenza? Il volume affronta questi interrogativi nella seconda parte, dopo averne richiamato i contenuti essenziali così come sono emersi nel corso della storia della flosofia occidentale, stabilendo un confronto con sei autori italiani contemporanei: Tommaso Demaria, Romano Guardini, Luigi Pareyson, Nicola Petruzzellis, Bernardino Varisco e Gianni Vattimo.
Un saggio sul senso di gratuita che ogni uomo avverte di fronte al dono. Il senso di gratuita che ogni uomo avverte di fronte al dono, ha la sua origine nella irrefutabile gratuita dell'esistenza in ogni suo aspetto e comparsa, dal linguaggio all'uso delle cose, dal pensiero dell'esserci a quello del futuro, dall'esaltazione di gioia al dolore del male. Non c'e cosa che possa sfuggire alla rivelazione del suo dono, perche non c'e cosa che possa apparire senza senso. La consapevolezza di questo fatto porta l'uomo al rendimento di grazie, come alla piu profonda e insuperabile confessione di se e delle cose, come anche al migliore gesto di apprezzamento dell'esperienza intera. L'aria positiva e fiduciosa, che domina il presente saggio, si deve principalmente a una riflessione sul fenomeno delle culture storiche o tradizionali, che mostrano tutte un senso complessivamente gratuito e salvifico dell'esistenza.
"… la ragione va sempre storta e zoppicante e sciancata, sia in compagnia della menzogna sia in compagnia della verità. Così è difficile scoprire il suo errore e traviamento. Chiamo sempre ragione quell’apparenza di ragionamento che ognuno fabbrica in sé; questa ragione, della cui specie ce ne possono essere cento contrarie riguardo a uno stesso oggetto, è uno strumento di piombo e di cera, allungabile, pieghevole e adattabile a tutti i versi e a tutte le misure; non resta che l’abilità di saperlo limitare." "Di fatto ogni presupposizione umana e ogni enunciazione ha tanta autorità quanto un’altra, se la ragione non vi pone differenza. Così, bisogna metterle tutte sulla bilancia; e prima di tutto quelle generali, che ci tiranneggiano. La persuasione della certezza è un indizio certo di follia e di estrema incertezza."
"Che cos'è la gioia? Che cos'è essere gioiosi? È essere in verità presenti a sé stessi. Ma l'essere in verità presenti a sé stessi è questo 'oggi', è essere oggi, essere in verità oggi. Quanto più è vero che sei oggi, quanto più sei completamente presente a te stesso nell'essere oggi, tanto più il giorno dell'infelicità, il domani, non esiste per te. La gioia è il tempo presente con tutta l'enfasi su: il tempo presente."

