
L'Occidente è oggi diviso. Ma all'origine di questa divisione non è il terrorismo, bensì una politica americana che ignora la legalità internazionale, relega in secondo piano l'Onu, determina la rottura con i tradizionali alleati europei. La frattura si prolunga anche all'interno degli stessi Stati Uniti e di molti paesi europei, dove sembra venir meno perfino l'accordo sui principi giuridici fondamentali. All'unilateralismo di Bush, sostiene però Habermas, si deve contrapporre un nuovo progetto cosmopolitico, che riattualizzi l'idea kantiana di "pace perpetua" e presti la dovuta attenzione al tema cruciale dei diritti umani.
Obbedire solo alla felicità non ha niente a che fare con l'egoismo o con l'edonismo; implica la scelta di elevare l'esistenza sino a ciò che la rende autentica e la trasforma in un dono per gli altri.
Di solito sono gli dei che fulminano gli uomini. In questo libro, invece, abbiamo un filosofo che fulmina gli dei, al plurale come al singolare. E non è detto che le sue saette siano meno micidiali di quelle celesti. E se Nietzsche, con l'enfasi abituale, proclama la morte di Dio, Schopenhauer, ora con il suo sarcasmo ora con la sua logica implacabile, quel dio lo uccide davvero, togliendo qualsiasi validità teoretica al teismo. Questi scritti, alcuni dei quali ancora inediti per il lettore italiano, sono il migliore antidoto contro il rigurgito pauroso di fideismo e di superstizione, ma servono anche per smoccolare e intonacare la filosofia, sulla quale i ciarlatani hanno sparso una coltre di fumo che non le appartiene.
Nutrire il pianeta, energia per la vita: l'Esposizione Universale di Milano si fa qui pretesto per porre in luce i numerosi aspetti filosofici sottesi ai concetti di "cibo" e di "vità": ma anche di "pianeta" e di "energia". Gli autori del testo: Massimo Donà, Salvatore Natoli, Carlo Sini, Erasmo Silvio Storace.
Pubblicazioni da rotocalco ci propongono grammatiche del benessere e della salute e dicono di attingere dall'antica sapienza dell'Oriente. Non è così. La filosofia del vivere della saggezza cinese, che l'autore promuove, svela gli elementi di una forma diversa di comprensione della realtà, che non ha bisogno di indicare come scopo la felicità. La formula che ricorre nel pensiero della Cina antica dice che si deve nutrire la vita: il Saggio nutre il suo soffio-energia in modo che si conservi il potenziale vitale, cioè la disponibilità agli incitamenti che non cessano di provenire dal mondo, senza illusioni di eternità e senza dover cercare un Senso e un Fine, i grandi fantasmi che ossessionano l'immaginario dell'Occidente.
Per costruire una giusta integrazione nella società intra-religiosa e intra-culturale occorre rinnovare il rapporto tra religione e politica, dunque il concetto di laicità.
L'autore
Vittorio V. Alberti, docente di Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense, giornalista, officiale del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, collabora con il Cortile dei Gentili, con l'Istituto L. Sturzo e con La Civiltà Cattolica, è direttore della rivista on-line Sintesi Dialettica.
Questo nuovo manuale, aggiornato e ampliato con parti inedite riguardanti ad esempio le Digital Humanities, indaga il fenomeno religioso nella sua complessità: ontologica, data dall'oggetto stesso, la religione, in ostaggio tanto del fattore del pluralismo quanto del ruolo pubblico e privato delle religioni, e epistemologica, perché necessita non solo del metodo storico-critico e comparato ma dell'apporto di diverse e nuove discipline. Tutto ciò induce a considerare in modo diverso lo studio scientifico delle Scienze della religione, che costituiscono in campo conoscitivo in movimento e in continua costruzione e ridefinizione. Ecco perché questo manuale presenta, accanto alle discipline tradizionali, eredi delle scienze umane di matrice illuministica (la sociologia, l'antropologia, la psicologia), altre prospettive, come la teologia, la filosofia, le neuroscienze, la geografia, il diritto comparato delle religioni e l'educazione. Saggi di: Andrea Aguti (Filosofia della religione); Alberto Anelli (Teologia delle religioni); Mario Aletti (Psicologia della religione); Enrico Comba (Antropologia delle religioni); Valeria Fabretti (Sociologia della religione); Silvio Ferrari (Diritto comparato delle religioni); Giovanni Filoramo (Introduzione allo studio scientifico della religione); Maria Chiara Giorda (Geografia delle religioni); Natale Spineto (Storia delle religioni); Alessandro Saggioro (Educazione e religione); Aldo Natale Terrin (Scienze cognitive della religione e neuroscienze), Angelica Federici (Digital Humanities).
IL LIBRO
L’inizio del nuovo millennio non è stato facile per il cristianesimo. Se certe forme di anticlericalismo del passato sono ormai definitivamente tramontate, una nuova leva di detrattori e di critici è apparsa all’orizzonte, fomentando una violenta polemica anticristiana, che riscuote un certo consenso presso il grande pubblico. È un’offensiva che non proviene più dagli ambienti laici tradizionali, ma da pensatori più iconoclasti, che vogliono dar vita a una sorta di «ateismo » militante.
In questo libro-intervista René Rémond riflette, insieme a Marc Leboucher, sulle motivazioni di una tale ostilità e risponde alle obiezioni di questi odierni accusatori.
La sua è un’analisi lucida e precisa, che prende in esame, uno dopo l’altro, tutti gli attacchi rivolti al cristianesimo e al clero e fa emergere le diverse posizioni di laici e cattolici su delicate questioni di grande attualità, quali la liberalizzazione dei costumi, i PACS, i movimenti gay e femministi, il progresso scientifico e le conseguenti questioni di bioetica, fino ad arrivare alla Costituzione europea. Aquesto proposito la riflessione di Rémond sottolinea il ruolo determinante della religione e della cultura cristiana nella costruzione dell’Unione, un ruolo che oggi è messo in discussione da un pericoloso «negazionismo».
Ma se il nuovo anticristianesimo condanna la pretesa della Chiesa di continuare a impartire insegnamenti morali in un contesto che non è più quello di un tempo, la risposta rivoluzionaria della fede cristiana è la libertà di coscienza dell’individuo, unico vero responsabile delle proprie scelte e dei propri giudizi di valore.
L'AUTORE
RENÉ RÉMOND, nato nel 1918, è presidente della Fondation Nationale des Sciences Politiques. Storico, è autore di diverse opere di analisi politica, storia contemporanea e religiosa. Tra i libri pubblicati in Italia ricordiamo: La secolarizzazione. Religione e società nell’Europa contemporanea; La destra in Francia; Introduzione alla storia contemporanea.
RECENSIONI
Da «Avvenire», 1 maggio 2007
J’ACCUSE – «Nel suo ultimo pamphlet, che esce ora in italia, il grande storico francese da poco scomparso replica alla nuova ondata contro la fede.»
Maurizio Stefanini, «Il Foglio», 11 agosto 2007
«"Il cattolicesimo ci rende la vita impossibile!". È dall’affermazione del filosofo Michel Onfray che prende le mosse questo lungo dialogo del 2005 tra il giornalista Marc Leboucher e l’accademico di Francia René Rémond […], di cui questo testo rappresenta un ideale testamento.»
Carmen Aveta, «Roma», 6 agosto 2007
«Il testo non è assolutamente ostico, come si potrebbe pensare. Infatti, pur garantendo un rigore informativo ricco di riferimenti storici e tecnici, appare decisamente semplice e piacevole.»
Ripubblico nel presente volume i miei articoli su dialettica, fisica, antropologia e metafisica di Aristotele, posteriori ai volumi I e II della serie "Nuovi studi aristotelici". I testi di Aristotele, anche riletti e rimeditati per decenni, in un certo senso risultano sempre nuovi: svelano sempre nuove possibilità di interpretazione. Questo è ciò che fa di Aristotele un "classico", ricco di risorse inesauribili, che ciascuno può attingere in parte. Forse è per questo che le sue opere continuano a essere lette e discusse ormai da 2400 anni, e non abbiamo ancora finito di farlo.

