
Posso permettere a mio figlio di essere in tutto e per tutto come gli altri? Che cosa fare quando scambia il look per una “maschera” che lo mimetizza in mezzo agli altri? Come comportarsi quando i figli “credono” più al virtuale che al reale? È proprio vero che oggi bisogna lasciar liberi i figli di fare sesso, accettando il tabù culturale di restare in silenzio?
Questo libro prova a rispondere a questi e altri interrogativi, affrontando in modo schietto e diretto i temi legati all’influsso delle mode, della pubblicità, delle attrazioni esterne sul mondo familiare e proponendo numerosi esempi tratti dall’esperienza concreta degli autori, da sempre impegnati professionalmente nel campo educativo familiare.
Gli autori
Mariateresa Zattoni è una nota pedagogista e consulente per la famiglia. Fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e con il marito, Gilberto Gillini, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia dell’Università Lateranense di Roma. È autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali ricordiamo: L’avventura familiare della nascita (San Paolo), Ben-essere in famiglia (Queriniana) e Il grande libro dei genitori (San Paolo). Per la collana Piccola Enciclopedia della Famiglia cura l’area tematica «educazione alle relazioni e alla fede» .
Gilberto Gillini è un noto pedagogista e consulente per la famiglia. Laureato all’Università Cattolica di Milano fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e con la moglie, Mariateresa Zattoni, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia dell’Università Lateranense di Roma. Con la moglie è coautore di numerose pubblicazioni.
Essere autonomi e staccarsi dai genitori per diventare grandi non vuol dire semplicemente fare esperienze e attività da soli, ma significa fare esperienze e attività sapendo di poter contare sui propri genitori. Le esperienze riguardano le prime uscite, la strada per andare a scuola, lo stare in casa e le vacanze lontano dalla famiglia ma anche affrontare il mondo misterioso e infinito di Internet. Perché tutto avvenga senza inutili rischi sono necessarie tre cose: regole, comunicazione e fiducia. La piena autonomia può dirsi raggiunta solo quando si riesce ad essere indipendenti dal papà e dalla mamma ma allo stesso tempo in connessione con loro.
L'autore Margherita Lanz è professore associato presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ricercatore presso il Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia. Da diversi anni studia le relazioni genitori e adolescenti per meglio comprendere le complesse dinamiche che si creano in questa fase del ciclo di vita familiare.Tiene incontri e conferenze per genitori di preadolescenti e adolescenti sul tema della genitorialità. Tra le sue principali pubblicazioni: Metodologia della ricerca sulla famiglia (LED, 2002); The transition to adulthood and family relations: an intergenerational perspective (Routledge, 2006); Elementi della metodologia di ricerca, (Franco Angeli, 2010); Uso e abuso di internet: genitori e figli nella rete, X Congresso nazionale di psicologia,Torino 2010.
Quando all’interno di una coppia si fa strada la delusione, l’incomprensione e la conflittualità, spesso l’unione naufraga. Altre volte, fortunatamente, non si arriva a una separazione.
Sta di fatto che in molti casi, raramente, le coppie sono in grado da sole di contenere i sentimenti negativi che il conflitto genera (delusione, amarezza, tradimento, rabbia, vendetta...): è qui che diventa fondamentale il ruolo del mediatore familiare, che può aiutare le parti a confrontare gli opposti punti di vista e intervenire nella gestione degli «squilibri di potere» nella coppia.
Dopo aver spiegato cos’è la mediazione familiare e a chi si rivolge; con quali strumenti di osservazione relazionale, con quali metodologie e tecniche di comunicazione, l’Autrice mette in risalto l’importanza del delicato ruolo del mediatore nell’offrire una relazione di aiuto, finalizzata essenzialmente all’uscita dalla logica che stabilisce un vincitore e un vinto, per tentare invece di risolvere il conflitto (di coppia come intergenerazionale) con il dialogo, riaprendo spazi comunicativi e neutralizzando la destabilizzazione insorgente su basi familiari caratterizzate da dinamiche inique.
Destinatari
Fidanzati/ Giovani coppie/ Coppie in difficoltà/ Coppie in età matura/ Genitori con figli adolescenti/ operatori pastorali...; assistenti sociali.
Associazioni che lavorano nell’ambito della mediazione: Gea, spazio Mef, aiMef...
Autrice Giuseppa Calò (Palermo 1965), docente e mediato- re familiare riconosciuto professionalmente dal Forum Europeo di Ricerca e Formazione, associata all’A.I.M.e.F. Dopo la laurea di Magistero in Scienze Religiose, presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista» di Palermo, ha conseguito la laurea in filosofia, presso l’Università degli Studi TorVergata di Roma. Successivamente ha conseguito la laurea di specializzazione in filosofia Teoretica Morale Politica ed Estetica presso l’Università degli StudiT orVergata di Roma. Coniugata con due figli, vive a Palermo dove svolge la propria attività professionale collaborando come mediatore anche con la Caritas diocesana. È membro di redazione della rivista diocesana Informa Caritas di Palermo, Se ognuno fa qualcosa, dove cura la rubrica «Giovani e sfida educativa». È presidente per la città di Palermo dell’A.I.M.C (Associazione Italiana Maestri Cattolici - Ente riconosciuto M.I.U.R. per la formazione docenti). È autrice di diverse pubblicazioni in ambito filosofico e teologico.
L’esperienza filiale accomuna ogni essere umano e lo coinvolge sia a livello psicologico sia nella relazione con Dio. Il testo si propone, quindi, di aiutare il lettore a conoscere in modo più approfondito il significato e la bellezza del suo “essere figlio”, per introdurlo in un percorso ulteriore: quello della sua relazione personale con Dio.
Vengono così descritte le diverse tappe di tale itinerario:
- una riflessione sul fenomeno percettivo aiuta a comprendere come il nostro modo di cogliere la realtà – Dio incluso – è spesso “malato” e necessita di una guarigione profonda;
- l’analisi di alcuni meccanismi di difesa, che spesso ci abitano a nostra insaputa, permette di scoprire come siamo sovente tentati di attribuire ingiustamente a Dio atteggiamenti severi, duri, punitivi. Lo trasformiamo in un nonno eccessiva- mente benevolo, in un giudice o un professore esigente e interpretiamo la Sua volontà come una sorta di spada di Damocle che pende sulle nostre teste;
- una riflessione sul tema della fiducia offre non solo spunti di comprensione, ma anche suggerimenti concreti per incarnare questo atteggiamento filiale per eccellenza.
Nella parte finale vengono presentati i voti, come terapia della figliolanza perduta: essi si configurano, infatti, come rimedio privilegiato per combattere i nostri limiti – in particolare il narcisismo e l’autosufficienza – e, nello stesso tempo, come occasione di crescita nel rispondere al “grande amore” del Padre.
Destinatari
Tutti coloro che sono interessati a comprendere meglio che cosa significa “essere figli”.
Tutti coloro che desiderano crescere nel rapporto con Dio Padre.
Tutti i consacrati.
Autrice
Anna Bissi appartiene alla Fraternità della Trasfigurazione, una comunità di recente istituzione nella Diocesi di Vercelli. Dopo la laurea statale in Lingue e in Psicologia, ha ottenuto il dottorato – sempre in psicologia – presso la Pontificia Università Gregoriana. Opera come psicologa e psicoterapeuta presso il Centro di Consultazione Familiare della sua Diocesi. Collabora a riviste, in particolare Consacrazione e Servizio, su temi psicologici e spirituali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Maturità umana, cammino di trascendenza e, per le Edizioni Paoline, Peccatori Amati, Il colore del grano, Il battito della vita.
Le difficoltà dell'educazione in questo momento storico portano con sé un guadagno importante: è quello che ci costringe a ripensare al senso che ha l'educare. Non è spontaneo l'educare; di esso bisogna ridirsi il valore umano, quali sono la ricchezza e l'intensità di umanità che sono insite in quest'esperienza che, mentre ci fa fare la nostra parte nei confronti delle nuove generazioni, contribuisce a costruire anche noi: costruisce noi adulti e anziani, costruisce noi che abbiamo una responsabilità verso i più giovani.
Storie positive, spesso eroiche di vita familiare da tutto il mondo, speranze e aspettative dalla famiglia di oggi. Prefazione di Ennio Antonelli
Ecco un nuovo libro della Comunità di Caresto - specializzata e conosciuta per gli incontri e i corsi matrimoniali collegati alla famiglia e alle sue problematiche. Ogni scheda - pronta per l'uso, curata e approfondita negli incontri che si svolgono periodicamente presso la comunità con le famiglie e le coppie di sposi e fidanzati - è legata a un argomento particolare come: le diversità nella coppia, la fedeltà, i condizionamenti, i conflitti, la sofferenza, come vivere bene il tempo... Le schede saranno utili per incontri e ritiri parrocchiali, o da utilizzare direttamente in famiglia.
Raccolta degli interventi del cardinale Angelo Scola, dedicati alla famiglia, pubblicati sul "Messaggero di sant'Antonio" tra gennaio 2011 e marzo 2012. Valido aiuto in preparazione del VII Incontro mondiale delle famiglie Youfamily: Milano 30 maggio 2012-3 giugno 2012.
Raccolta di interventi di Marina Corradi, il diario di una mamma giornalista che narra vita quotidiana e stupore vissuti accanto al marito, ai tre figli e in compagnia di quattro gatti e un cane.
Storie di una famiglia numerosa raccontate con tutte le sue difficoltà, ma anche con tanta passione educativa. Con tocco leggero e a volte ironico, l'autore dà risposte che scaturiscono non da teorie ma dalle vicende narrate, dai mondi vitali di cui la famiglia è protagonista.
Non siamo ‘allevando’ ragazzi viziatelli? Ragazzi più pronti alla resa che alla resistenza? Sì,ragazzi friabili con la vaselina nelle vene,simili a quei cubetti di ghiaccio che sembrano solidi, ma che subito si sciolgono come toccano il tiepido. Ragazzi che vivono il 5%,intrappolati nel maledetto triangolo: sofà, frigo e televisione. Dobbiamo reagire a tutto tondo! Oggi l’educazione non ha bisogno di pannicelli tiepidi! È dovere proteggere i figli dal fallimento esistenziale! Ecco il perché di queste pagine, sfacciatamente stonate nella società della bambagia. - Pagine che ci illuminano sul come avere ragazzi grintosi. - Pagine che ci mettono in guardia: i genitori troppo morbidi sono quelli che fanno le peggiori ingiustizie ai figli. - Pagine che lanciano un messaggio limpido: non facciamoli crescere con il sedere nel burro! - Pagine da leggere e da diffondere prima che sia troppo tardi! Sì, perché il più grave problema pedagogico,oggi, non è il bullismo, non è l’inciviltà dilagante: il più grave problema pedagogico, oggi, è lo spegnimento, quasi totale, della volontà di combattere dei nostri ragazzi.
Queste pagine sviluppano un breve itinerario educativo, a partire dal brano evangelico che narra l'incontro di Gesù col giovane ricco. Nato dall'esperienza pastorale di un vescovo, il testo propone l'educazione non solo come sfida o emergenza ma come ricchezza del cuore umano e della giovinezza: come un "tesoro " additato da Cristo, che la Chiesa e il mondo sono chiamati a riscoprire e investire.