
Prezioso documento storico che custodisce le sequenze apostoliche di un missionario, sacerdote e consacrato, instancabile nella sua opera di evangelizzatore. Il Diario redatto dal Beato Junipero Serra (1713-1784) non e solo una sorta di racconto e di descrizione minuziuosa dei luoghi, ma anche e soprattutto il diario di un missionario, di un evangelizatore, di un sacerdote e frate minore che pone al primo posto vella vita Gesu. E' una figura estremamente importante nello sviluppo della California.
Una vita spesa al servizio degli ultimi fra gli ultimi, una testimonianza senza tempo di fede vissuta con le opere. Questo libretto la racconta, con il consueto stile brillante tipico dell'autore.
Il libro è diretto soprattutto alle Suore della Visitazione. Parla di una loro consorella morta il 23.2.2005 in concetto di santità, e riferisce e commenta i principali testi spirituali scritti da lei. Non solo, ma li illumina in profondità, avendo sullo sfondo la dottrina mistica dei santi Fondatori dell’Ordine della Visitazione – San Francesco di Sales e santa Giovanna Francesca di Chantal – nonché la dottrina mistica cristiana classica. Ne risulta un libro eloquente e suggestivo, denso e profondo, diretto a tutti.
Giuseppe Gioia è professore associato di Antropologia filosofica presso l’Università di Palermo, dove dal 1991 insegna anche Filosofia della religione. Fra i suoi libri, ricordiamo: Ateismo e trascendenza. Dio e la sua assenza (1983); Desiderio di Dio e libertà in Nabert (1984); Testimoni della Bontà. Lo spirito della Certosa (1996; traduzione portoghese: Braga 1997); Finitudine e cristologia (2000); per le Edizioni San Paolo ha pubblicato L’esperienza contemplativa. Bruno il certosino (1989); La divina filosofia. La Certosa e l’amore di Dio (1994); La contemplazione della Verità. La prospettiva cristologica di Guigo I (1999) e ha curato l’opera di Augustin Guillerand, La preghiera (1999), e gli Scritti spirituali di Margherita d’Oingt (1997). È redattore del “Giornale di Metafisica”.
Madre Maria Amata Fazio nacque a Palermo nel 1915, decima di dodici figli. Conseguito il diploma magistrale, nel 1934 entrò nell’Istituto delle Serve dei Poveri, fondato dal b. Giacomo Cusmano. Appena professa, le vennero affidate le novizie. Ma l’anelito da sempre avvertito verso la vita contemplativa la spinse a chiedere e ottenere il passaggio all’Ordine della Visitazione, nel Monastero di Palermo (1948). Compiuto il tempo di noviziato ad Annecy, culla dell’Ordine, ritornò a Palermo, ove ben presto venne eletta Superiora, tale rimanendo – con le dovute interruzioni – per ben 27 anni, facendo rifiorire il Monastero nei muri e soprattutto nelle persone. Difficoltà all’esterno e sofferenze nell’intimo furono sue compagne fedeli, senza fermarla mai. Nel 1996 fu colpita da paralisi, che, inchiodandola sulla sedia a rotelle, la fissò in uno stato di incessante preghiera e sofferenza. Si spense serenamente il 23 febbraio 2005. La sua vita e i suoi pochi ma ardenti scritti la manterranno viva nella memoria di chi l’ha conosciuta di persona o tramite le sue parole.
Perché Sant'Antonio è così noto, venerato, amato ovunque e da tutti? Cosh'ha fatto Fernando Bulione, più tardi Antonio da Padova, per essere così grande da meritare addirittura il titolo di "Santo del mondo"? Sant'Antonio, dopo la Madonna, è il Santo di tutti e per tutti. Scopriremo perché in queste pagine, che percorrono un "pellegrinaggio spirituale" attraverso i secoli. Un libro agile e illustrato.
Trabzon, 5 febbraio 2006. Don Andrea Santoro, sacerdote cattolico in missione in Turchia, ha appena finito di celebrare la Messa. Un giovane entra in chiesa, si avvicina al sacerdote e gli spara a bruciapelo freddandolo sul colpo. Tempo prima aveva scritto: "Siamo persone anzitutto,prima di essere cristiani o musulmani... Avverto in me motivi per amare gli uni gli altri, motivi per tenerli serrati nello stesso calice e radunarli ai piedi della stessa croce". Questo agile e commovente libretto presenta i tratti essenziali della vita di un testimone della fede dei nostri giorni.
Il libro illustrato rivela i tratti originali e profetici di questa donna: fu sposa e suora, due realtà apparentemente antitetiche e distanti che, invece, in lei trovarono modo di conciliarsi in un percorso di fede veramente straordinario. È stata proclamata Santa nel 2002.
Nella mia solitudine sono diventato un esploratore
... Sono stato chiamato a esplorare
un’area deserta del cuore umano
Un ritratto di Merton tratteggiato da quanti gli sono stati accanto nella sua appassionante ricerca – l’amico Donald Allchin e il collaboratore Jim Forest – e dai migliori conoscitori del suo pensiero, come l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, e il presidente della Thomas Merton Society, Paul Pearson. Il Monastero di Bose ha dedicato a questo profeta, che ha sempre saputo vivere ai margini e al cuore della chiesa e della società del suo tempo, un Convegno internazionale che ne ha messo in luce sia la dimensione interiore sia il prodigarsi per un mondo più giusto e più libero. La ricerca del volto di Dio e del cuore dell’uomo, che ha abitato questo monaco inquieto, è ancora oggi feconda per capire le vie di Dio nelle vicende umane.
Thomas Merton (Prades 1915 - Bangkok 1968), monaco trappista e poeta, ha saputo trasformare la sua ricerca contemplativa ed eremitica in un ponte per il dialogo con il mondo moderno e con le religioni orientali. Presso le nostre Edizioni è recentemente uscito il suo saggio La pace nell’era postcristiana.
Biografia della Beata Alexandrina Maria da Costa (1904-1955), portoghese, grande mistica del secolo scorso. Visse gli ultimi trent'anni della vita paralizzata nel suo letto. Non potendo più ingerire neppure una goccia d'acqua, si nutrì per gli ultimi tredici anni della sola Eucaristia quotidiana. Rivisse inoltre per 182 volte, ogni venerdì, la Passione di Cristo, soffrendo i dolori delle stimmate, della coronazione di spine, della flagellazione... Considerò ogni nuova sofferenza come dono di Dio per la salvezza delle anime.
È la storia della famiglia Bernardini, raccontata d R. Panciroli. Una famiglia che conta dieci figli: sei suore (di cui cinque Figlie di san Paolo), due sposate e due sacerdoti. Più un undicesimo figlio adottato da seminarista nella lontana Africa e oggi vescovo (anche uno dei due figli sacerdoti è vescovo).Una storia molto singolare che si snoda, per buona parte del libro, attraverso le vicende di Sergio, il capo-famiglia, e della madre coi loro numerosi figli. Vicende che talvolta sconcertano per la radicalità evangelica vissuta in un'epoca e in situazioni tutt'altro che facili. Ciò che emerge dal volume, è la grande fede dei due genitori; la loro capacità di accogliere con serenità le varie situazioni della vita e, inoltre, curando rapporti di solidarietà con chiunque fosse nel bisogno. Essi desideravano molti figli che potessero fare del bene nel mondo? E il loro desiderio si è realizzato oltre ogni aspettativa. Di questi due sposi e genitori profondamente cristiani, il 20 maggio 2006, si è aperto il Processo informativo per la Causa di Beatificazione.
Gli autori di questa biografia di santita coniugale ricostruiscono il cammino d'amore che ha unito Maria e Luigi Beltrame, un amore specchio dell'Amore divino. La comune vocazione alla santita, riproposta dal Concilio, trova sicuramente una splendida attuazione nella vicenda esistenziale dei coniugi Beltrame Quattrocchi. Una santita fatta di piccole cose, vissuta in un'esperienza familiare in cui l'amore per l'altro si fa via che conduce al Signore ed entra fino in fondo nell'unione con Lui. Merito del presente volume e l'aver sottolineato questo aspetto importante del percorso di santita dei coniugi Beltrame, mostrandone tutta la ricchezza di implicazioni.