
Il libretto illustrato racconta la vita del Servo di Dio Mon-signor Carmine De Palma (Bari, 1876-1961). La sua figura ha segnato la storia della Chiesa locale barese con la sua personalità, le sue virtù umane e cristiane, spendendosi fino alla fine per la cura delle anime, soprattutto nella direzione spirituale e nel sacramento della Riconciliazione. Fu uomo di larga erudizione ma anche di profonda umiltà, di tanti impegni pastorali ma anche di intensa preghiera secondo lo spirito benedettino, di doti meravigliose ma anche di una grande riservatezza, di incarichi ufficiali ma anche di assidua disponibilità al colloquio personale.
Nel 1980-81 don Andrea Santoro compì il suo primo, prolungato soggiorno in Terra Santa. A contatto con i luoghi in cui visse Gesù, annotò sui suoi quaderni le tappe della sua crescita spirituale. Per la prima volta, ora, queste pagine straordinarie sono a disposizione dei lettori.
«Qui Gesù si sedeva. Qui giocava coi piedi nell’acqua. Qui la sera accendeva il fuoco, guardava le stelle, le luci delle città attorno al lago, qui pregava, qui osservava la gente. Qui diceva: il Regno è giunto.
Beati i poveri di spirito: cioè quelli a cui i conti non tornano. Quelli che si sentono poca cosa, inadeguata. Quelli che quando si guardano intorno, come me in questo momento sul lago, non arrivano al fondo delle cose, si sentono spauriti, con tanti interrogativi».
Destinatari
Un ampio pubblico di fedeli e testimoni della fede.
Autore
Andrea Santoro nato nel 1945, è stato ucciso inTurchia il 5 febbraio 2006. Entrato adolescente in seminario, nel 1970 terminò gli studi di teologia e divenne sacerdote nella parrocchia dei santi Marcellino e Pietro Ad Duos Lauros. Nel 1980 soggiornò per sei mesi in Oriente: di quell’esperienza costituisce testimonianza il presente Diario. Nel 2000 partì per la Turchia e soggiornò dapprima a Sanliurfa, poi dal 2003 a Trebisonda, dove la comunità cattolica non era assistita da alcun sacerdote. Nel pomeriggio di domenica 5 febbraio 2006, mentre stava pregando nella chiesa di Santa Maria,donAndrea fu ucciso da due colpi di pistola esplosi da un uomo al grido di «Allah è grande». Per il delitto venne arrestato e condannato un giovane sedicenne, anche se i testimoni dell’omicidio hanno sempre sostenuto che l’assassino fosse un adulto.
Ermanno Gorrieri, una delle figure che meglio hanno espresso la tradizione del cattolicesimo democratico e sociale nell'Italia del Novecento. Comandante partigiano, sindacalista, cooperatore, dirigente della Dc, deputato, consigliere regionale, ministro, saggista e polemista, autore di ricerche in campo economico e sociale che gli sono valse la laurea "honoris causa" in sociologia, innovatore della storiografia della Resistenza ed infine protagonista nella diaspora del partito cattolico. All'attività "sul campo" ha affiancato un'intensa produzione di analisi e proposte, con interventi sulla stampa e libri - editi per il Mulino - che hanno fatto epoca nel dibattito nazionale. Da "La Repubblica di Montefiorino" (1966), al famosissimo "La giungla retributiva" (1972), fino alla "summa" del suo pensiero e della sua ricerca sociale, "Parti uguali fra disuguali" (2002). La biografia che il volume presenta è frutto della ricerca - coordinata da Paolo Pombeni, autore del saggio introduttivo - di tre giovani studiosi, che hanno ricostruito in dettaglio l'intero percorso civile e politico di un uomo che seppe unire passione, ragione e un rigore personale "francescano" nel farsi carico della responsabilità del suo ruolo, fino all'ultimo, di fronte alle grandi trasformazioni del suo tempo.
Mirco Carrattieri è dottore di ricerca in Storia contemporanea. E' presidente di Istoreco e vicedirettore di "RS-Ricerche Storiche". Tra le sue pubblicazioni più recenti, "Piccola patria, grande guerra. La Prima guerra mondiale a Reggio Emilia" (Bologna, 2008). Michele Marchi è dottore di ricerca in Storia contemporanea. E' membro delle redazioni di "Ricerche di Storia Politica", "Nuova Informazione Bibliografica" e del "Centro Studi Progetto Europeo". Ha pubblicato per il Mulino, con R. Brizzi, "Charles de Gaulle" (2008). Paolo Trionfini è dottore di ricerca in Storia del movimento sindacale. Dirige l'Istituto per la storia dell'Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia "Paolo VI". Ha pubblicato, con G. Vecchio, "L'Italia contemporanea. Un profilo storico (1938-2008)" (Bologna, 2008).
Antonio Stevan (1921-1949), di cui questo libretto illustrato narra l'esistenza, giovane di umili origini, membro attivo dell'Azione Cattolica, chiamato al servizio militare, partecipò come alpino alla seconda guerra mondiale nelle campagne di Albania, Montenegro e Francia, dove si distinse fra i commilitoni per la bontà d'animo e la generosità. Finita la guerra entrò nell'Ordine dei Servi di Maria, assumendo il nome di Gioacchino. Visse il noviziato per soli sei mesi: già gravemente malato, morì a soli 28 anni. Lasciò tra i confratelli e in chi lo conobbe l'esempio di una vita integerrima e di una intensa spiritualità. E' stato dichiarato "Venerabile".
Descrizione dell'opera
Marianna Saltini, vedova Testi, chiamata 'Mamma Nina' (1889-1957), è la sorella di don Zeno. Le opere a cui i due fratelli si sono rispettivamente consacrati sono certamente ricollegabili all'esperienza di famiglia allargata dove sono cresciuti, che entrambi hanno finito col superare creando 'nuove famiglie', unite da legami non più fondati su vincoli di sangue ma di natura spirituale.
Rimasta vedova a quarant'anni e con sei figli, Marianna avverte una pressante chiamata a una vita più evangelica, un invito a vivere una nuova maternità. Comincia così a raccogliere alcune bambine abbandonate, dando avvio a quella che sarebbe poi diventata la Casa della Divina Provvidenza, aperta all'accoglienza di un numero crescente di fanciulle - spesso figlie di prostitute o in condizioni di grave pericolo - cui non diede tanto una sistemazione quanto piuttosto una famiglia.
Dichiarata serva di Dio da Giovanni Paolo II nel 2002, «Mamma Nina non è una mamma che, in certe circostanze della vita, si è messa a fare la suora. È stata una mamma che ha cercato la santità in una maternità più grande, veramente corrispondente al Vangelo nella sua pienezza» (E. Manicardi).
Il volume, a due voci, indaga la sua figura sia sotto il profilo storico, sia dal punto di vista del complesso percorso spirituale da lei compiuto.
Sommario
Premessa. I. Mamma Nina: la «follia» di una maternità traboccante (P. Trionfini). 1. La formazione di una donna. 2. La Casa della Divina Provvidenza. 3. La prova della guerra. 4. La pienezza della vocazione. 5. Conclusioni. II. Marianna Saltini / Mamma Nina: la santità in una maternità più grande (E. Manicardi). 1. Una «maternità più grande»: lo sfondo evangelico da ricomporre. 2. La famiglia Saltini, Marianna e la famiglia Testi. 3. La nuova famiglia. 4. Mamma Nina frutto di un contesto «locale». Appendice. «Solo con la sua morte ho capito quanto abbia sofferto nell'averci lasciato». Maria Testi racconta. Congedo (G. Dossetti). Cronologia della vita de Marianna Saltini.
Note sugli autori
Ermenegildo Manicardi, presbitero della diocesi di Carpi, dottorato in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico, docente di Nuovo Testamento alla Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna, alla cui nascita ha contribuito in modo determinante, è ora rettore dell'Almo Collegio Capranica di Roma.
Paolo Trionfini è nato e vive a Carpi; lavora presso l'Università di Parma ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione «Don Primo Mazzolari». Si occupa dei rapporti tra politica e religione nel '900. Ha curato e pubblicato alcune ricerche su don Zeno e su Nomadelfia. Per le EBD ha curato l'edizione critica dei Discorsi di Primo Mazzolari (2006).
L’autore dà il suo contributo alla conoscenza del card. Federico attraverso una osservazione critica dei documenti esistenti, ispirata ai metodi della moderna storiografia, consultando i manoscritti del Borromeo giacenti presso la Biblioteca Ambrosiana, gli Archivi Borromeo di Stresa, la Biblioteca Arcivescovile di Milano. Ne scaturisce una figura colta e operosa; egli fu autore di una folta produzione letteraria, che venne in seguito riportata alla luce dal Manzoni il quale, tuttavia, nel suo romanzo, preferisce porgere al lettore l’immagine d’un pastore d’anime, a scapito dell’uomo di pensiero.
Prefazione di S.E. Card. Dionigi Tettamanzi
In quest’opera la figura del sacerdote fiammingo balza nitida con il suo fascino luminoso e con il suo calore umano, gioioso, vibrante di spiritualità.
L’autore ci rivela ampiamente l’animo sacerdotale e pentecostale di Don Poppe e come abbia vissuto e insegnato i valori evangelici nella sua breve vita. Con il suo carisma di educatore, sviluppò un audace progetto catechetico per iniziare i fanciulli, i preadolescenti, i giovani e gli educatori alle ricchezze della vita soprannaturale, con al centro l’Eucaristia, unico, grande tesoro della Chiesa.
Il suo Metodo Educativo Eucaristico fu la risposta puntuale e concreta a quell’emergenza educativa del suo tempo. Questo libro contiene un vero tesoro per la Chiesa e sono certo che farà accrescere la «fama Sanctitatis» del nostro caro Don Edoardo Poppe.
Nel Signore,
Don Fernand M. M. Van de Velde, postulatore
In apparente contrasto con la vita frenetica moderna, ancora oggi giovani uomini e donne abbracciano la scelta eremitica e vegliano, come gufi nella notte, meditando e scoprendo la presenza di Dio nel silenzio. Ma questi eremiti, che per la prima volta prendono qui la parola, non sono persone tagliate fuori dal mondo o lontane dai problemi della gente. Ben al contrario dimostrano una sorprendente vivacità e curiosità.
Destinatari
Un ampio pubblico per un tema di crescente interesse.
Autore
Cristina Saviozzi, nata a Pisa nel 1955, è laureata Storia della Chiesa Moderna e Contemporanea. Nel 1997 si trova fra le mani un libro che parla di eremiti: donne e uomini che hanno scelto di vivere la loro esistenza, nel XX secolo, in totale solitudine. Ne viene colpita al punto da decidere di prendere quell’argomento come tema della sua tesi di laurea.Nel frattempo le capita di conoscere Daniele, che da eremita vive. L’argomento accademico si incrocia con l’esperienza vissuta. Cristina si mette in gioco e comincia a “cercare eremiti” per “raccontarli” innanzitutto a se stessa.
Raggiunti entrambi da Dossetti, se pur su differenti sentieri, negli anni della loro formazione, gli autori intendono proporre in questo libro un ritratto «inedito» di Dossetti, elaborato a partire dai suoi scritti. Diviso in due parti, nella prima Cesare Paradiso ci presenta il «giovane» Dossetti, protagonista della nascita della democrazia italiana attraverso l’Assemblea costituente; nella seconda, invece, Pietro Maria Fragnelli delinea il profilo del Dossetti «religioso» nella sua esperienza esistenziale e spirituale. Emerge da questa duplice lettura una personalità poliedrica eppure coerente, fortemente ancorata alla dimensione spirituale nella fase politica e profondamente segnata dalla tensione civile nella fase religiosa. Per dirla con il sociologo Ardigò, Dossetti è stato «monaco nel politico» e «politico nel monaco».
In un tempo, come il nostro, di dichiarata emergenza educativa, proporre la straordinaria figura di Dossetti alle nuove generazioni può offrire singolari opportunità: da un lato, specie nei giovani adulti spesso disorientati, può portare a una rinnovata passione per la vita civile e politica; dall’altro può provocare alla ricerca di un discepolato autentico e sereno.
punti forti
Tenendo conto dell’emergenza educativa, Dossetti viene presentato come modello per la formazione dei giovani.
Un «ritratto» agile e originale di questo protagonista dell’Italia e della Chiesa del Novecento.
Un testo che ben sintetizza gli elementi fondamentali del pensiero di Dossetti.
Destinatari
Sacerdoti, catechisti, educatori, e soprattutto quanti amano e vogliono conoscere più da vicino questa figura.
autori Cesare paradiso è nato a Taranto, dove vive ed esercita la professione di avvocato civilista. Pubblicista, docente di discipline giuridiche ed economiche, ha ereditato la passione per Dossetti dal padre Leonardo, che fu Sindaco di Taranto negli anni Settanta. Ha pubblicato, nel 2008, per Firenze Libri, Se amare non basta, il suo primo racconto. pietro Maria fragnelli, nato a Crispiano (Taranto), è vescovo di Castellaneta dal 2003. Ha studiato filosofia e teologia nella Pontificia Università Lateranense, si è licenziato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico e ha conseguito la laurea in filosofia all’Università «La Sapienza» di Roma. È stato Padre spirituale e Rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore (1991-2003).Tra le sue pubblicazioni: Il deserto fiorirà (Roma 2005); Alla voce fiducia. Parola di Dio e comunità educante (Roma 2009).
Giuseppe Toniolo (1845-1918), docente di Economia all'Università di Pisa, coniugò la serietà dell'impegno scientifico con un'intensa sensibilità religiosa e sociale. Fu tra gli uomini che prepararono il clima della Rerum Novarum e si adoperò per tradurre in pratica gli orientamenti di Leone XIII, affermandosi come uno dei leader più lungimiranti del movimento cattolico. Domenico Sorrentino disegna con nitidezza l'uomo, lo studioso, il cristiano che seppe conservare, nel mezzo di un appassionante impegno nella storia, lo spirito di contemplazione e un'intima unione con Dio. Nella sua esperienza spirituale, qui riletta con metodo teologico, non emerge solo il valore di una grande figura di laico, ma il senso della Chiesa stessa che, in questo orizzonte di santità, manifesta il suo volto e la sua missione.
A cent'anni dalla nascita di Tullio Vinay, la figlia Paola ne ripercorre la vita e la straordinaria vicenda dell'impegno, insieme religioso e sociale, a favore degli oppressi e dei perseguitati.
Fondatore del Centro ecumenico Agàpe nelle Valli valdesi del Piemonte e del Servizio Cristiano di Riesi, nel cuore di una Sicilia gravata da pesanti servitù sociali e culturali, strenuo difensore dei prigionieri politici nel Sud Vietnam, senatore della Repubblica da indipendente di sinistra, nel 1981 Vinay ricevette l'onorificenza di "Giusto delle Nazioni" dallo Stato di Israele per aver salvato numerosi ebrei dalla deportazione.
La biografia di Tullio Vinay scritta da sua figlia Paola rende giustizia a un personaggio essenziale nella storia del nostro paese lungo il Novecento.
Nato nel 1194, Andrea, presbitero e parroco di Spello, affascinato dalla radicale esperienza di Francesco d'Assisi, entrò nell'Ordine francescano a Santa Maria degli Angeli. Nel 1233 a Soria, città spagnola provata da una grave siccità, con la preghiera ottenne abbondanti piogge, e fu perciò proclamato dalla gente "Andrea delle acque". Si prodigò per la pacificazione tra guelfi e ghibellini tanto da meritarsi il titolo di "Angelo della pace". Morì nel 1254. Questo libretto illustrato racconta la sua vita.