"...Frate Egidio, uomo semplice, retto e timorato di Dio, che, in tutta la sua lunga vita, praticò la santità, la giustizia, la pietà, lasciandoci esempi di obbedienza perfetta, lavoro manuale, amore al raccoglimento e alla contemplazione religiosa": ecco il ritratto che, in poche ma dense parole, fa Tommaso da Celano, primo biografo di Francesco, di Egidio (1190 circa - 1262), il terzo compagno del santo di Assisi. Giovane contadino, Egidio riflettè a lungo sulla svolta radicale attuata da Francesco e con fine sensibilità giunse a una convinzione intima sempre più forte: Francesco non era affatto un pazzo, era uno che aveva trovato il tesoro evangelico. Il libretto illustrato racconta questa affascinante avventura.
Taizé nasce nella Francia occupata dai nazisti come comunità monastica, voluta da un giovane protestante svizzero, Roger Schutz-Marsauche, che non crede all’esistenza di frontiere invalicabili fra i paesi, le confessioni religiose, le culture, le generazioni. In un’epoca in cui l’uomo sembrava aver smarrito ogni speranza, frère Roger fonda sulle dolci colline della Borgogna un luogo di riflessione, di preghiera e di dialogo, dapprima riservato ai confratelli protestanti e poi con il passare degli anni aperto anche ai cattolici e agli anglicani (l’unità dei cristiani, così tanto desiderata…). Taizé diventa in poco tempo una delle realtà più vitali del mondo cristiano, capace di parlare – in un’Europa sempre più atea – alla società e, in particolare, ai giovani, e impegnata a fare dell’ecumenismo una pratica davvero quotidiana. Le immagini dei tantissimi ragazzi che ogni anno da tutte le parti del mondo si radunano festanti sulle colline francesi per pregare e stare insieme sono forse la rappresentazione più efficace dello spirito di Taizé. Ma altrettanto significativi sono i legami che frère Roger e la sua comunità hanno stretto con Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, con uomini politici come Mitterrand, con intellettuali e artisti come Wim Wenders, e i progetti di aiuto alle zone più povere del pianeta, dall’Africa, all’Asia, all’America latina.
Nelle pagine di questo libro il cantiere avviato dalla comunità di Taizé – diretta dal 2005 da frère Alois, dopo la tragica scomparsa di frère Roger –, si rivela un’opera titanica nella sua semplicità, una tra le più alte di tutta la spiritualità del XX secolo. Dopo aver assistito alla sconfitta dei totalitarismi, all’esaurimento delle ideologie e aver contribuito a riavvicinare molte voci discordi della cristianità, Taizé ha ora di fronte la sfida forse più difficile: ridare una speranza cristiana a un mondo soffocato da un relativismo privo di una prospettiva autenticamente umana.
L'apertura della fase diocesana del processo di beatificazione del servo di Dio padre Raffaele da Mestre, sacerdote cappuccino, è l'occasione che ha spinto l'autore a riprendere in mano la sua prima biografia, da tempo esaurita. La memoria del servo di Dio che egli consegna è un racconto vivo, ricco e caldo, perché personale testimonianza del tempo in cui p. Raffaele lo ha seguito passo passo nel suo cammino iniziale alla vocazione francescana cappuccina
«Mi ha fatto piacere che poco fa abbiate citato una bambina, Antonia Meo, detta Nennolina. Proprio tre giorni fa ho decretato il riconoscimento delle sue virtù eroiche e spero che la sua causa di beatificazione possa presto concludersi felicemente.
Che esempio luminoso ha lasciato questa vostra piccola coetanea! Nennolina, bambina romana, nella sua brevissima vita - solo sei anni e mezzo - ha dimostrato una fede, una speranza, una carità speciali, e così anche le altre virtù cristiane. Pur essendo una fragile fanciulla, è riuscita a dare una testimonianza forte e robusta al Vangelo e ha lasciato un segno profondo nella Comunità diocesana di Roma».
Discorso di Sua Santità Benedetto XVI ai ragazzi e ragazze di Azione Cattolica Italiana, giovedì, 20 dicembre 2007.
Questa nuova edizione delle lettere di Antonietta Meo, per lo più da lei dettate alla madre e conosciute ormai come le «Letterine» di Nennolina, è corredata da brevi presentazioni che ne introducono il contesto storico e il senso spirituale e teologico da parte di uomini di Chiesa e di studiosi.
Chiara Lubich (1920-2008) è stata una protagonista indiscussa nel panorama ecclesiale del secolo scorso. Fondatrice del Movimento dei focolari, con stile silenzioso e umile dedicò la vita ad accendere nei cuori il fuoco dell'amore di Dio e della vita di comunione. Diede vita al movimento Gen (generazione nuova) rivolto ai giovani. Fondò la Mariapoli di Loppiano, presso Firenze, prima di una serie di cittadelle le cui comunità vivono nell'unità l'amore evangelico. Fu attiva anche nel campo del dialogo interreligioso. Il libretto illustrato ne traccia il profilo biografico e spirituale, evidenziando il dono profetico di questa donna instancabile e coraggiosa.
Il libro illustrato racconta la vita della Serva di Dio Scolastica (al secolo Orsola) Rivata (1897-1987), suora piemontese della Famiglia Paolina che nel 1924 collaborò con il beato Giacomo Alberione alla fondazione delle "Pie Discepole del Divin Maestro". Donna umile e ardente, ha lasciato in eredità la testimonianza che è bello stare con Dio. Fu il segreto della bellezza sorridente di Madre Scolastica conservata lungo gli anni, nascondendo dentro le pieghe del cuore non poca sofferenza: la sua gioia nasceva dalla fede come abbandono fiducioso nelle mani di Dio. È in corso il processo di beatificazione.
L'arcivescovo Gianni Danzi, prelato di Loreto, trascinatore nella fede, uomo più di parola che di scrittura, tenne migliaia di ore di lezione, diresse innumerevoli campi giovanili, si lasciò coinvolgere in conversazioni concitate e appassionate, pronunciò centinaia di omelie. La sua capacità contagiosa di persuasione fu spesso registrata su nastro, trascritta dai suoi studenti e dai suoi fedeli e ricopiata. Era un pastore da catturare al volo per fermarlo sulla carta. Intorno all'arcivescovo Danzi si è costruita una trama di memorie per raccontare i tratti della sua vita, le tappe della sua attività di seminatore come sacerdote, parroco, educatore, alto funzionario e prelato vaticano,Vescovo e Arcivescovo, soprattutto nella parole di chi lo ha conosciuto e si è giovato della sua lezione continua, personalissima, ma anche rigorosa e umile. È passato tra noi un vescovo buono e fermo. Qui ne diamo testimonianza in esperienza e parola.
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Don Primo Mazzolari, ecco un ritratto attento e appassionato di questo “parroco” della bassa mantovana.
Gli scritti di don Primo sono un mare di riflessioni, sensazioni ed esperienze e in questo mare, come un subacqueo, Don Giuseppe Massone - psicologo, conferenziere, scrittore – esplora fondali affascinanti.
Un approccio immediato, un ritratto inedito, un’emozione che i lettori si ritroveranno nel cuore.
La Pira reca a tutti il messaggio di una libertà spirituale inaudita. Non fonda alcun ordine religioso, non prescrive niente di determinato. Nessuna pratica particolare, nessuna vocazione specifica, nessun luogo sacro. Solo la vocazione a voler bene a tutti gli uomini nella forma più radicale e universale, senza discriminazioni di alcun tipo. Per lui, come per San Francesco, ogni posto è Gerusalemme, ogni uomo è fratello. La grandezza della sua figura deve essere forse ancora misurata e capita.
Un ritratto a tutto tondo della personalità di La Pira, uomo di pace evangelica, attraverso una lettura lapiriana delle Scritture e il profilo di La Pira mistico, La Pira politico, La Pira romanista e La Pira tomista.
Infine, un resoconto dettagliato e rigoroso degli studi su La Pira ci aiuta ad amare questo maestro di libertà di spirito e a comprendere come egli sia stato anzitutto un uomo santo.
Il Servo di Dio Don Ottorino Zanon (1915-1972) fondò l'Istituto San Gaetano, scuola di formazione cristiana per giovani poveri da avviare al lavoro. Diede vita anche a una Famiglia Religiosa, la Pia Società San Gaetano, composta di preti e diaconi, per il ministero pastorale in diocesi particolarmente bisognose, oggi presente in diversi paesi soprattutto dell'America Latina. Il libretto illustrato racconta questa vita operosa e intensa, stroncata da un tragico incidente stradale.
«Questo libro di Francesco Zanotti su don Oreste merita di essere letto. Con affreschi di vita quotidiana e aneddoti entra nel cuore di questo sacerdote con la tonaca consumata che nella ferialità si è donato ai più poveri. Un grazie perché facendo conoscere don Oreste l’umanità cresce in bontà. Dall’A alla Z, un alfabeto d’amore per questo infaticabile apostolo della carità» (dalla prefazione).
Chi era don Benzi?
Don Oreste Benzi nasce il 7 settembre 1925 a San Clemente (RN), un paesino nell'entroterra collinare romagnolo a 20 Km da Rimini, da una povera famiglia di operai, settimo di 9 figli. All'età di 12 anni entra in seminario a Rimini e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1949. Fin da allora è grande il suo interesse per gli adolescenti e i giovani, per proporre “un incontro simpatico con Cristo”. Dopo il 1950 inizia a lavorare con alcuni giovani che decidono di impegnare le proprie vacanze nell'animazione dei soggiorni montani per adolescenti in difficoltà. Nel 1968 dà vita all'associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, di cui rimane Responsabile Generale fino alla morte, il 2 novembre del 2007. Ai funerali partecipano più di diecimila persone.