
Un'attenta e fine selezione degli scritti autobiografici di Idilio Dell'Era, che permette di apprezzarne tutta la vena letteraria, bellezza della lirica e poetica del grande scrittore senese.
Un'opera che offre una preziosa testimonianza storica, politica, sociale ed ecclesiale del V secolo. Opera agiografica nella quale si narra la vita di Germano vescovo di Auxerre in Gallia tra il 418 e il 448, lo scritto è privo di date secondo l'uso dell'agiografia del tempo, disinteressata agli eventi storici e tesa invece all'edificazione del lettore; è concentrato piuttosto sull'ascesi personale di Germano, sui suoi viaggi e sui suoi miracoli più che sulla attività pastorale in senso lato. Ciò che si intende far emergere è la vita di un alter Christus: le guarigioni, gli esorcismi, il dominio sugli elementi naturali richiamano alla mente eventi biblici soprattutto neotestamentari che fanno di Germano un riflesso e un'imitazione di Cristo. Un testo utilissimo per informazioni sull'azione di Germano, nonché della situazione politica, sociale ed ecclesiale del suo tempo. La Vita è l'unica opera conosciuta di Costanzo del quale si hanno poche notizie. Il testo, risalente al 470-475 spesso retoricamente elevato, rivela una persona colta, familiare dei classici latini oltre che della Bibbia.
Nel mondo di oggi non ci sono solo i martiri uccisi dalla violenza fondamentalista. A un missionario può capitare di morire anche in un Paese cattolicissimo e per un altro motivo: la difesa dei diritti degli ultimi. È la storia di padre Fausto Tentorio, missionario del Pime, ucciso nelle Filippine il 17 ottobre 2011 a causa del suo impegno a fianco dei manobo, la locale popolazione tribale. Martire per la giustizia, ma - nello stesso tempo martire di una periferia dimenticata del mondo di oggi, dove in nome della sete di materie prime dell'economia globale si continua a uccidere chi, schierandosi dalla parte dei poveri, "crea problemi". Questo libro racconta la storia di padre Fausto e le tante opere che ha lasciato dietro di sé nell'Arakan Valley. Il sogno di un missionario che ha dato la vita per nutrire la sua gente. "I vostri sogni sono i miei sogni, le vostre battaglie per la libertà sono le mie battaglie per la libertà, voi ed io siamo compagni nella costruzione del Regno di Dio."
Padre Antonino Scagliotti (1884-1962), religioso della Provincia Piemontese dei Frati Minori, per circa trent'anni è stato parroco nella chiesa della Madonna degli Angeli in Torino. Non sono pochi coloro che, avendolo conosciuto di persona o attraverso testimonianze, nutrono nei suoi confronti sentimenti di stima e di venerazione, e si raccomandano fiduciosi alla sua intercessione, sperimentandone l'efficacia. Il volume dell'autrice, che l'ha conosciuto di persona, si prefigge di tratteggiare la sua figura di francescano e di parroco così come viene descritta da una serie di testimonianze rese in tempi e modi diversi. Queste testimonianze sono integrate con frequenti riferimenti anche agli scritti dello stesso padre Antonino. Il ritratto che ne emerge è quello di una persona ricca delle migliori qualità umane, di un francescano innamorato della sua vocazione e fedele alle sue esigenze, di un sacerdote che ha incarnato l'immagine evangelica del buon pastore che si dedica senza risparmio al servizio dei fedeli, di un carismatico che utilizza a beneficio dei sofferenti e dei tribolati i doni di natura e di grazia ricevuti da Dio.
Nel Congo dilaniato dalla guerra civile si consuma il dramma di un prete siciliano, Francesco Spoto, partito nel 1964 per annunciare il Vangelo ai congolesi. Intrappolato nella Missione di Biringi, decide di compiere il proprio dovere fino alla fine: braccato dai Simba che odiano i bianchi cattolici, il sacerdote è costretto a una fuga disumana nella foresta. Picchiato a sangue, offrirà la sua vita in cambio di quella dei confratelli. Un romanzo intimo che restituisce la tragica generosità di un sacerdote al bivio della propria esistenza. Il viaggio senza ritorno di Francesco Spoto è la parabola esistenziale di ogni uomo che resiste al male e si arrende a Dio.
In questo libro, piccolo ma prezioso, si parla di intere famiglie cinesi, uomini e donne, persone inserite pienamente con i loro figli nel loro Paese, che sono state "martiri" unicamente perché "cristiani". Con eroismo ammirabile non hanno avuto paura davanti alla morte che è stata loro minacciata, e hanno testimoniato la loro fedeltà a Cristo e alla sua parola nella rivoluzione dei Boxeurs nel 1900. In tal modo sono diventati un esempio luminoso anche per la Chiesa dei nostri giorni, che - come ha denunciato più volte papa Francesco è a sua volta sottoposta in varie parti del mondo a persecuzioni violente e irrazionali.
Il testo conduce attraverso un percorso a 360 gradi attorno alla figura di Giovanni Nervo, il "padre" di Caritas Italiana. "Saper fiorire dove Dio ci ha seminati" era una delle sue esortazioni più care e la sua vita ne è stata un'esemplare realizzazione, a cominciare dal suo impegno nella Resistenza e nella ricostruzione del dopoguerra dove profuse il suo spirito di educatore. Chiamato nel 1971 da Paolo VI a fondare Caritas Italiana e in tutte le diocesi d'Italia, si è rivelato uomo di altissima statura morale, tanto da far esclamare al vescovo di Padova, durante il suo funerale: "Ha amato non a parole e con la bocca, ma nei fatti e nella verità. Non ci ha lasciato un testamento spirituale scritto a parole. Il testamento, l'eredità preziosa che ci lascia, è la sua stessa vita, è il suo luminoso esempio". Prefazione di Giuseppe Pasini, Domenico Rosati. Postfazione di Francesco Montenegro.
Le lettere e la testimonianza di uno dei "martiri del nostro tempo", ucciso nel 2000 in Burundi mentre era dedito alla carità verso gli ultimi in nome del Vangelo. Un testo di impressionante freschezza evangelica.
"Questo libro offre un modello per i giovani, che devono avere risposte sicure, nel nome della trasparenza, per abbracciare la liceità e abbandonare le dipendenze da esempi errati". (Dalla Prefazione di Giovanni Malagò, presidente del CONI). "Lo sport praticato ha bisogno costantemente di rinnovate competenze, di sicure professionalità, di esperienze ricche di valori umani ed etici, come quelli che sono stati evidenziati nelle storie dei protagonisti di questo meraviglioso libro". (Dalla Postfazione di Felice Pulici, portiere campione d'Italia nel 1974). Non si diventa campioni nello sport se non si hanno qualità morali: se non si è grandi nella mente e nel cuore. Per gli stessi motivi, si può essere campioni nella vita anche se non si è mai vinta una sola gara. Questo libro racconta sedici storie incredibili di campioni di sport e di vita tenute insieme da un filo conduttore di grande umanità e di quell'eroismo forgiato nella pratica sportiva che si fa palestra di vita. I protagonisti: Ivan Basso, vincitore del Giro d'Italia - Alessandro Campagna, ct mondiale del Settebello di palla nuoto - i pugili Vincenzo Cantatore e Vincenzo Mangiacapre - l'arciere Ilario Di Buò - la nuotatrice Alessia Lucchini - il campione di thriatlon Daniele Masala - la vincitrice di San Remo e campionessa paraolimica Annalisa Minetti - il maestro di scherma Renzo Musumeci Greco - l'olimpionico di marcia Abdon Pamich - il direttore d'orchestra, compositore e nazionale di canottaggio Lorenzo Porzio...
Dall'infanzia e la giovinezza in Svizzera, dove matura la decisione di farsi sacerdote, agli anni dell'insegnamento universitario e della maturità a Tubinga, Hans Küng, il teologo "ribelle", narra una vita di fede e di battaglie per il rinnovamento della Chiesa, in nome di un cristianesimo che muova dal Vangelo e da Gesù Cristo e sappia cogliere i bisogni dell'uomo di oggi. Dopo gli studi romani al Collegio Germanicum et Hungaricum e il dottorato a Parigi, Küng inizia una brillante carriera all'università di Tubinga che lo porta a partecipare al Concilio Vaticano II come perito, a fianco di Joseph Ratzinger. In un'udienza privata, Paolo VI gli chiede di entrare nel servizio della Chiesa, ma Küng non accetta. In seguito, di fronte a una gerarchia cattolica che tradisce le speranze conciliari e si rivela sempre più sorda alle mutate esigenze dei credenti, scrive libri che gli regalano fama mondiale e diventa una delle voci cattoliche progressiste più ascoltate. La controversia con la gerarchia si fa sempre più acuta fino a culminare, nel 1979, con la revoca della Missio canonica, la licenza all'insegnamento della teologia cattolica, dopo la quale Küng passa a insegnare presso l'Istituto per la ricerca ecumenica dell'università. Il provvedimento gli fornisce così l'occasione di avviare iniziative per promuovere il dialogo interreligioso e il Progetto per un'etica mondiale.
Terre di missione: Africa Centrale, Amazzonia, Oceania... Territori vastissimi, con una viabilità precaria o quasi inesistente e luoghi impervi. Villaggi sperduti, difficili da raggiungere se non con percorsi lunghissimi e pericolosi, ma che proprio per questo è importante visitare regolarmente, per portare i segni concreti della carità e le parole di speranza. Come aiutare i missionari a muoversi più in fretta e superare tanti ostacoli naturali? Queste pagine raccontano la storia del Centro Internazionale di Aviazione e Motorizzazione Missionaria, nato a Torino nel 1959 da alcuni innamorati dell'aria e dell'aviazione, per insegnare a preti, frati e suore a guidare aeroplani. L'autore contribuì a dargli vita, insieme al generale Francesco Brach Papa e altri amici, e qui narra come maturò l'idea e divenne realtà. Furono alcune decine i piloti e le pilotesse brevettati in pochi anni: le "storie di cielo" con cui si chiude il volume fanno rivivere l'avventura di alcuni di loro. "Nel rombo del motore che portate in petto potreste sentire una voce, quella del Maestro che vi dice: 'Coraggio, ragazzi, c'è bisogno di voi perché il mio Messaggio di Vita raggiunga le genti lontane...'. Non fate i sornioni!" (Don Paolo Gariglio)
Opera raccolta in tre volumi con cofanetto.La passione per Cristo ha spinto Mons. Giuseppe Canovai (1904-1942), sacerdote romano e diplomatico della Santa Sede, ad intraprendere con tutte le sue forze l'avventura della santita'. Persona allegra e scherzosa, familiare con la gente, inserito pienamente nella vita sociale e culturale, non termino' mai di cercare, anzi di lottare per la santita' interiore. Le pagine del suo Diario, pubblicate integralmente per la prima volta, ci presentano il cammino spirituale di un giovane prete e la vita interiore conosciuta solo ai suoi confessori.