
La ricca e poliedrica figura di don Carlo Gnocchi è stata scandagliata e rivisitata, nella collana che porta il suo nome, da diversi punti di vista, che ci fanno conoscere a fondo questo uomo della Carità, fondatore di un’opera che ancora oggi aiuta e sostiene migliaia di infelici nel mondo. Questo saggio focalizza l’attenzione su un tema apparentemente marginale – lo stile della sua scrittura, analizzata sotto il profilo sintattico e stilistico-retorico – in grado però di evidenziare l’attualità del suo modello educativo e del suo messaggio spirituale e soprattutto una grande capacità di entrare in relazione con tutti i suoi interlocutori, dai grandi di questo mondo sino agli amatissimi mutilatini.
Il primo parroco del Santuario Madonna del Divino Amore, nei pressi di Roma (1900-1974). Coed. Elledici - Velar.
L’invito di Tommaso da Kempis è di ritornare alle radici della fede, ritornare a Cristo, raffigurando così una visione cristocentrica, com’è stata definita da più parti. In questo tascabile vi accompagneremo nella meditazione fornendovi una guida alla lettura dell’Imitazione di Cristo, vero e proprio libro di mistica e manuale di vita, cercando di enucleare i concetti formulati dal monaco tedesco.
La stigmatizzata di La Fraudais, Maria Giulia (Marie-Julie) Jahenny ci ha lasciato una gran mole di profezie, molte delle quali si sono verificate: le due guerre mondiali e la guerra in Algeria, la legalizzazione dell’aborto e le sue tragiche conseguenze, la perdita della fede, la decristianizzazione e l’invasione dell’islam. Ha inoltre descritto dettagliatamente le catastrofi umane e naturali, le alluvioni, l’oscurità, il sangue, i diluvi e i terremoti che sconquasseranno la terra, indicandoci come comportarci se e quando ci troveremo a vivere quei momenti drammatici. Inquietanti le descrizioni della Chiesa senza Dio, della terra che diventerà un cimitero, pioggia nera, sangue, fuoco e diluvi che devasteranno ogni cosa.
Grande mistica, stigmatizzata ed anima vittima, non tutti la conoscono per le sue profezie straordinarie che riguarderebbero i tempi in cui viviamo: dal cielo la morte e la salvezza per una terra che barcolla, si apre e si rinnova in se stessa, insomma un’autentica tragedia cosmica per la fine di questi tempi malati di egoismo, dove il senso della fede e l’appartenenza come figli a Dio sembra sempre più una favola...
La biografia di un uomo che con la delicatezza del cuore ha saputo incidere nella vita di tanti. Una nobiltà nascosta, nutrita di gesti semplici, poco eclatanti. Una naturale gentilezza e amabilità, una viva intelligenza del cuore che lo portavano a tessere rapporti veri e profondi con tutti. Così era Pier Giorgio Colonnetti (1930-2013). Così lo ricordano tutti. Così ritorna nelle parole dell'amico Franz Coriasco che nel volume ne riscostruisce la vita: la famiglia d'origine, piemontese, colta (il padre è lo scienziato Gustavo Colonnetti), di illustri frequentazioni (tra gli altri, Laterza, Casati, Gobetti, Croce); l'infanzia e l'adolescenza serene; il lavoro nella fabbrica Olivetti di Ivrea e l'impegno nel sindacato fino all'incontro con la spiritualità del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich, alla quale aderirà insieme alla moglie Simonetta. Inizia per lui una nuova importante stagione di vita: l'impegno in prima linea nella realtà internazionale delle Famiglie Nuove; Presidente per 11 anni della ONG AMU, Azione Mondo Unito, il lavoro in Umanità Nuova, punta avanzata dell'ecosistema focolarino nel sociale, il dialogo con gli altri Movimenti nella Chiesa.
Misteriosa, sfuggente, affascinante: ecco come molti vedono la santità.
Ancor più per chi - come l'autore di queste pagine - si interroga sull'esistenza di Dio senza trovare risposte convincenti. Chiara Luce Badano era la migliore amica di sua sorella: da qui l'idea di raccontarla dal vivo, ma di sponda, come un "qualunque centurione sul Calvario, un barelliere a Waterloo, il portinaio delle Twin Towers". L'autore osserva, ricorda, ascolta, e racconta a noi, una vicenda straordinaria che continua a coinvolgere - e a sconvolgere … - tanti: una storia di santità costruita giorno dopo giorno.
Il libro racconta, a mo' di intervista ai genitori, Maria Teresa e Ruggero, il dietro le quinte" della vita di Chiara Luce: il loro matrimonio, la quotidianità del rapporto di coppia e con la figlia, la fede profonda e vera. Una famiglia unica. Ma dalla quale si può imparare molto. "
Contenuto
Biografia di Padre Mariano (1906-1972), il cappuccino più conosciuto e amato dagli italiani al tempo delle prime trasmissioni televisive della Rai. Una presenza rassicurante con l’immancabile sorriso e quella voce che trasmetteva speranza e serenità quando chiudeva la trasmissione con l’augurio di «Pace e bene». La semplicità delle sue conversazioni nascondeva l’uomo di profonda cultura: una laurea in lettere classiche a Torino, prima di entrare in convento a 36 anni, e una seconda laurea in teologia all’Angelicum di Roma. Nel marzo del 2008 Benedetto XVI lo ha dichiarato Venerabile. Presto pregheremo il primo santo della TV, il parroco di tutti gli italiani?
Destinatari
Ragazzi, giovani e grande pubblico.
Autore
RINALDO CORDOVANI è nato a Viterbo ed è entrato giovanissimo nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Dopo gli studi filosofici e teologici, è stato ordinato sacerdote e ha conseguito la laurea in lettere classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Ha insegnato materie letterarie nelle scuole secondarie superiori dell’Ordine e in quelle statali. È incaricato dell’archivio storico dei cappuccini romani ed è autore di alcune pubblicazioni di carattere storico e di ricerca archivistica. È direttore della rivista bimestrale «La Posta di Padre Mariano», da lui fondata nel 1984, e collabora a varie riviste e periodici.
Nel 1950 comincia la sua esperienza di predicazione alla radio, con Radio Vaticana e con la RAI. Dal gennaio 1955 inizia la sua intensa e appassionata attività di apostolato televisivo (che durerà 17 anni), inventando e conducendo tre rubriche "La Posta di Padre Mariano", "In famiglia" (dal 1958) e "Chi è Gesù?" (dal 1959). Con la sua simpatia, la sua schiettezza e serenità, la sua saggezza e spiritualità profonda guadagna presto una grandissima popolarità, lasciando nel cuore degli italiani un ricordo indelebile. Alla fine del 1971 gli viene diagnosticato un male incurabile. Muore il 27 marzo 1972. Papa Benedetto XVI lo dichiara Venerabile il 15 marzo 2008.
L'avventura umana e spirituale del cardinale Paul Josef Cordes, dall'infanzia in Germania durante la seconda guerra mondiale all'approdo in Vaticano. Un arco di tempo attraversato dal regno di tre pontefici - Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco - che il cardinale ha avuto modo di conoscere personalmente e di cui riporta interessanti aneddoti. "Negli ultimi decenni Dio ha donato come Papi alla sua Chiesa uomini di straordinario irraggiamento. A chi è stato concesso un rapporto personale con loro, la Chiesa non appare più come un'istituzione incrostata di inaccessibili funzioni. Egli si rende conto che coloro che la supportano sono uomini e che l'intreccio di rapporti della Chiesa ha qualità personale." (Paul Josef Cordes)
Questo uomo, il padre Pierre Ceyrac, ha attraversato il XX secolo e il mondo. Nato in un villaggio rurale della Francia nel 1914, la lascia a ventitré anni pensando di non tornarvi più: va come missionario gesuita in India. Mentre i suoi fratelli divengono personalità pubbliche e politiche a livello regionale e nazionale, lui consacra la vita al servizio dei più poveri. Arrivato in un paese governato dagli Inglesi e dai maharaja, partecipa a tutte le tappe della storia dell'India: il raggiungimento dell'indipendenza, il primo periodo di "modernizzazione", le prime conquiste sociali di quelli che vengono chiamati "intoccabili", ecc. Per decenni ha attraversato il paese in moto, auto e treno e prosegue a farlo. Ora ha più di novant'anni. Ha conosciuto Gandhi, Nehru e Madre Teresa. Ha costruito strade, dispensari, centri sociali, villaggi di accoglienza per bambini... Più di 30.000 orfani sono cresciuti in centri che portano il suo nome, "Father Ceyrac". Ha passato quasi quindici anni nei campi profughi cambogiani, lungo la frontiera thailandese. Un uomo di preghiera che, per parlare senza enfasi, ha condotto un'opera gigantesca.