
Il vescovo carmelitano Donal Raymond Lamont fu un importante testimone di una stagione di conflitti razziali, che condussero a odiose e terribili sofferenze numerose popolazioni dell’Africa meridionale. A tale visione disumana e ingiusta, Lamont si oppose con la forza del Vangelo. Anche la sua partecipazione al Concilio Vaticano II fu assai significativa per il rinnovamento della visione missionaria della Chiesa. P. Fernando Millán Romeral, O.Carm., tratteggia il profilo di questo frate carmelitano divenuto primo vescovo di Umtali in Rhodesia del Sud, oggi chiamata Mutare nell’attuale Zimbabwe, mettendo in evidenza la sua sensibilità ecclesiale, l’impegno per la giustizia e la pace, la grande spiritualità.
Un omaggio a Domenico Zipoli (1688-1726), compositore italiano, oggi considerato il musicista più “completo” tra i Gesuiti missionari. L’Autore, il Maestro Sergio Militello, attraverso queste pagine desidera far emergere il tratto umano e spirituale del musicista barocco, cercando di delineare i motivi e gli elementi della sua attività missionaria e le motivazioni interiori che lo hanno portato a ritirarsi, da una possibile carriera, facendosi religioso. Egli propone così una lettura estetico-teologica delle composizioni musicali dello Zipoli “missionario” al fine di mettere in luce l’intendimento evangelizzatore che le caratterizza.
Una trentina di colpi in tutto, quasi due minuti d’inferno. Sulla fiancata del veicolo hanno lasciato fori di proiettile grandi come palle da biliardo. Shahbaz Bhatti è stato trascinato fuori dall’auto da tre uomini con il volto coperto, e giustiziato senza pietà. Sugli interni del sedile posteriore color beige è rima- sto il suo sangue, schizzato ovunque, e i suoi documenti di lavoro. A terra, i vetri in frantumi del finestrino.
Shahbaz Bhatti è stato ministro per le Minoranze Religiose del Pakistan dal 2008 al 2 marzo 2011, quando è stato ucciso da un commando di terroristi talebani. Nato nel 1968 da una famiglia cattolica, uomo di profonda fede, di lungimirante sapienza e di tenace carità, attento ai poveri, agli oppressi e ai bi- sognosi, tessitore instancabile di dialogo interreligioso, ha dedicato la sua vita affinché fosse garantita la libertà di tutte le minoranze religiose nel suo Paese.
“Qui c’è un martire che ha pagato per la sua fede, lui non è stato ucciso perché era un ministro qualsiasi del governo pakistano, lui è stato ucciso perché si era battuto per la libertà di tutte le minoranze religiose, questa è la verità”. (on. Franco Frattini)
Destinatari
Un ampio pubblico
Autore
Francesca Milano. Nata nel 1980 a Vico Equense, in provincia di Napoli. Ha studiato Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Perugia, ha frequentato un master di II livello in “Teorie e tecniche dell’investigazione criminale” all’Università La Sapienza di Roma e la scuola di giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
È diventata giornalista professionista nel 2008. Come giornalista ha lavorato al «Corriere dell’Umbria» e al «Corriere di Arezzo», prima di arrivare a «Il Sole 24 Ore», quotidiano per il quale lavora tutt’ora. Vive a Milano, città di cui è profondamente innamorata. Questo è il suo primo libro.
"Mi chiamo Manuel Foderà. Ho un carattere allegro, socievole e molto scherzoso. La mia giornata, oltre allo studio, la dedico al Signore scrivendo tante preghiere che mando ai miei amici sacerdoti, suore, seminaristi e vescovi e a tutti quelli che soffrono nel corpo e nello spirito... Dovete scrivere molti libri su di me perché i cuori induriti si convertano".
C'era una volta Manuel....un bambino volato in Cielo a solo 9 anni, dopo aver lottato con il sorriso e la preghiera contro un male incurabile.
Era convinto di avere una missione da compiere per conto di Dio: far conoscere e amare il suo grande amico Gesù.
Le pagine di questo nuovo libro, Manuel, il piccolo guerriero della Luce (Editrice Elledici) narrano la sua storia, con tante testimonianze di quanti hanno conosciuto la sua straordinaria umanità.
Il libro è scritto a quattro mani da Valerio Bocci, attuale direttore editoriale della Editrice Elledici e dalla mamma di Manuel, Enza Maria Milana, sposa di Giuseppe Foderà e insegnante di scuola primaria a Calatafimi Segesta (TP).
Questa toccante biografia è ispirata dal diario che la mamma di Manuel Foderà ha puntualmente redatto durante la lunga malattia del "piccolo guerriero della Luce".
Nella presentazione al libro, Don Pierino Fragnelli, Vescovo di Trapani, scrive: "Dal tuo letto, in ospedale come a casa, Manuel ci hai insegnato la lezione della fiducia nella vita che non muore".
Prima di iniziare la narrazione, nella premessa al volume, Valerio Bocci scrive:
"Questo libro giunge solo ora nelle tue mani. E non a caso. Come non a caso e, dopo tanti ripensamenti, è stato scritto. L'ha voluto e "sostenuto" Manuel Foderà, un bambino che ha lottato per cinque lunghi anni, tra alti e bassi, contro il male che non perdona. Due mesi prima di morire, in una notte di terribile sofferenza, rivolse questa richiesta alla mamma: «Tu sei la mia unica e vera testimone. Dovrai scrivere molti libri su di me: tutti dovranno conoscere la mia storia». Non è stato facile, per lei, mantenere la promessa. La nostalgia, le paure e le speranze dell'estenuante stagione della malattia si sono ripresentate ogni giorno senza pietà. Più volte è affiorata la tentazione di mollare, mentre lacrime silenziose inumidivano i fogli dei ricordi. Alla fine ha vinto l'amore, lo stesso che ha tenuto uniti 24 ore su 24 mamma e figlio, dall'istante del concepimento fino alla sua ri-nascita in Cielo. Da quel giorno, la storia di Manuel è uscita dal numeroso gruppo degli amici che l'avevano seguito lungo la sua Via Crucis, per raggiungere centinaia e centinaia di persone. Molti di loro hanno insistito perché fosse divulgata la sua storia. Il timore di farne un eroe, o un piccolo santo, ha frenato l'uscita di questa pubblicazione. Alla fine hanno avuto la meglio la richiesta del bambino e il desiderio di quanti volevano conoscere la sua avventura e la sua spiritualità".
"Mi chiamo Manuel Foderà. Ho un carattere allegro, socievole e molto scherzoso. La mia giornata, oltre allo studio, la dedico al Signore scrivendo tante preghiere che mando ai miei amici sacerdoti, suore, seminaristi e vescovi e a tutti quelli che soffrono...". Chi si presenta così è un bambino volato in cielo a soli nove anni, dopo aver lottato contro il tumore con il sorriso e la preghiera. Era convinto di avere una missione da compiere per conto di Dio: far conoscere e amare il suo grande amico Gesù. Questa edizione, oltre alla storia del "piccolo guerriero della Luce", contiene le testimonianze di quanti hanno conosciuto Manuel in vita e di chi si è sentito protetto da lui, già angelo in cielo.
Il libro ripercorre l'esperienza semplice e al tempo stesso eccezionale di Aldina Balboni (1931-2016), fondatrice di Casa Santa Chiara: una donna di fede incrollabile e amore instancabile verso i più fragili. Attraverso la sua storia e i suoi scritti, scopriamo il cuore di una testimone cristiana che, con coraggio e dedizione, ha risposto ai bisogni dei più deboli, illuminando con speranza e carità un'epoca di profonde trasformazioni sociali ed ecclesiali.
Queste pagine raccontano la riscoperta di un Amore, di un rapporto filiale tra una giovane donna e Dio Padre. Il luogo in cui si svolgono gli eventi non è uno qualsiasi, ma un posto molto speciale: Assisi. Come san Francesco, anche Fortuna conosceva il Signore per sentito dire, ma non ne aveva mai fatto un'esperienza autentica. Arrivata nella piccola città umbra viene a contatto con una realtà fatta di incontri, di parole ascoltate e meditate, di preghiera, di lacrime, di gioia. Con grande semplicità e un tocco di umorismo tipicamente napoletano, l'Autrice prende per mano il lettore e racconta come la Provvidenza abbia guidato ogni suo passo per condurla dalla "schiavitù dell'Egitto" a una terra dove "scorre latte e miele". L'intento di Fortuna è proprio quello di testimoniare come la potenza della Resurrezione è un dono che Dio vuole fare a ogni persona, in qualsiasi condizione si trovi: basta solo aprire il cuore e mettersi in ascolto.
La vita è come un cerchio tutto ritorna là dove era iniziato. Dopo aver scoperto di essere affetto dal Morbo di Parkinson, comunicatolo con un video alle famiglie della scuola in cui l'autore insegna, una marea di messaggi giungono come carezze e segni di condivisione. Essi si intrecciano con alcuni eventi della vita personale e in particolare con la scoperta di alcune "Dio-incidenze" che porteranno a fondare la onlus "Trust" V.A.M.P. valutazione e assistenza multispecialistica parkinson.Come un medico aiuta i suoi pazienti a guarire, l' insegnante ha in mano la vita degli studenti educandoli a tirare fuori il meglio per aiutarli a sognare di poter cambiare il mondo. Ciò si fa con le parole ma soprattutto con i fatti e la testimonianza, persino nella sofferenza vissuta con fede. Ora ha un nuovo alunno col quale confrontarsi tutti i giorni con uno sguardo nuovo sulla realtà: la malattia.
Irena Sendler (1910-2008) partecipò alla resistenza polacca durante la seconda guerra mondiale. Attivista del movimento clandestino ˚egota, era assistente sociale di professione. Come tale aveva accesso al ghetto di Varsavia,dal quale riuscì a salvare circa 2500 bambini. Numerosi i sotterfugi utilizzati: fughe con il tram, le ambulanze, attraverso cunicoli sotterranei, persino passando per il palazzo di giustizia o le fognature. Posti in salvo i bambini,Irena forniva loro documenti falsi e si occupava di trovare un alloggio presso famiglie cristiane, conventi e orfanotrofi. Nel 1943 fu arrestata dalla Gestapo,che però non si rese conto dell’importanza della persona che aveva in mano: sottoposta a tortura, non rivelò l’esistenza della Zegota e non tradì i suoi compagni. Condannata alla fucilazione,riuscì a fuggire grazie all’aiuto della resistenza polacca. Il 15 dicembre 1965 Irena Sendler fu riconosciuta dallo Yad Vashem Giusta tra le Nazioni. La sua vicenda venne riscoperta nel 1999 da quattro ragazze della cittadina americana di Uniontown, nel Kansas,le quali allestirono uno spettacolo teatrale, La vita in un barattolo, che portò alla ribalta internazionale la sua storia.
AUTRICE
Anna Mieszkowskaè autrice di alcuni volumi dedicati a figure di spicco della storia e della cultura polacca.
In soli ventinove anni di vita, prima di essere inghiottita come Anna Frank dal buio del lager, Etty Hillesum (1914-1943) ci ha lasciato un eccezionale tesoro di pensiero sulla vita offesa, su Dio, sul male e sulla bellezza, sulla speranza che non si rassegna.
Emanuela Miconi, germanista di formazione, rilegge Etty da una prospettiva inedita, sottolineando per esempio i fili che la legano al grande poeta Rainer Maria Rilke, in tre capitoli appassionanti e rivelativi: «Un'anima di fuoco e di cristallo», «I costruttori di Dio», «Sulla soglia: le lettere da Westerbork».
Racconto della sua vita breve ma intensissima, e del suo pensiero folgorante, il libro è una chiave che ci apre i segreti di Etty, quasi inesauribile fonte di illuminazioni e di interrogativi sul Novecento degli orrori e sul nostro presente.
La figura di Giorgio La Pira è un esempio mirabile di incrocio tra centralità del Vangelo, vita di preghiera, amore per la Chiesa, militanza associativa e dedizione per gli altri. La passione per Dio e la passione per i fratelli nella vita di Giorgio La Pira furono una cosa sola. In questo testo, semplice, immediato e insieme efficace, l'autore propone un primo approccio alla figura di La Pira, che speriamo possa essere utile a far conoscere la santità della sua vita, quella santità che non lo portò ad allontanarsi dalla realtà ma a sapervi essere dentro in modo più profondo.

