
Questo libro è il racconto di una vita vissuta drammaticamente all'insegna della fede, e insieme è la testimonianza dei rapporti e delle vicende in essa generati e affrontati. Il protagonista è don Savino Gaudio (1944-2016), sacerdote che ha operato in diverse parrocchie della periferia milanese (Baranzate, Cesano Boscone, Cormano, Dergano, Brugherio, Mezzate e Corsico). Dai ricordi, dalle testimonianze e dai dialoghi riportati nel libro dal fratello, emerge vivida la missione di don Savino, contrassegnata da un'esigenza di bene e di amore che si è composta per lui nell'umanità di Cristo.
La vita e la spiritualita della Beata Elisabetta Canori Mora, scritte dalla figlia Maria Lucina Mora, monaca filippina. La vita della Beata Elisabetta Canori Mora, raccontata nei suoi scritti, consegnati dopo la sua morte a Padre Ferdinando di San Luigi Gonzaga, suo direttore spirituale. Dopo la morte di Padre Ferdinando, nel 1829, il diario di Elisabetta passa nelle mani di Padre Giovanni della Visitazione, trinitario, uomo di grande cultura che nel 1851 incoraggia la figliadi Elisabetta a concretizzarne un fedele racconto. Le trecento pagine manoscritte, che costituiscono questa pubblicazione, si conservano nell'archivio di San Carlo alle Quattro Fonritte 26 anni dopo la morte della protagonista, incutono un tale rispetto che non sfiora minimamente il dubbio che sianotane; le stesse ispirano semplicita e sincerita, e benche sc state contraffatte. Il libro tratta il tenore di vita della famiglia Mora, le grandi virtu di Elisabetta e i doni soprannaturali che Dio ha compartito alla Beata.
Astronomo, matematico, letterato, egittologo, geologo, musicista, ottico, medico, poliglotta e molte altre cose ancora, Athanasius Kircher è stato forse l'ultimo "uomo universale", l'ultimo in grado di dominare tutto lo scibile umano apportando nuovi contributi in ogni campo del sapere. Proponiamo qui, per la prima volta in italiano, la sua autobiografia (con testo a fronte in latino), un racconto colorito degli eventi prodigiosi che hanno segnato la vita di questo personaggio geniale e imprevedibile. Conoscitore della matematica, della geologia e dell'astronomia, padre Kircher era anche dotato di facoltà inventive, come dimostrano la sua macchina calcolatrice, la sua lanterna magica e, in medicina, la sua teoria dei bacilli. Era anche un appassionato collezionista: arricchì la donazione originaria del Collegio Romano con nuovi oggetti curiosi: bronzi, pitture, mosaici, iscrizioni, resti dell'antichità classica pagana e cristiana, oggetti riguardanti l'etnologia dell'Oriente e dell'America meridionale, e macchine da lui stesso costruite per esperimenti idraulici, ottici, magnetici e matematici, fino a rendere la sua Wunderkammer il più bel museo tra quanti conosciuti allora. La prefazione di Ingrid Rowland, una delle più illustri studiose di Kircher e del XVII secolo e la postfazione di Eugenio Lo Sardo, direttore dell'Archivio di Stato e curatore della mostra Il museo del mondo, dedicata a Kircher, completano quest'opera.
Il testo si sofferma con discrezione sulla figura della madre di santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, descrivendone con delicatezza i tratti e i percorsi di vita, dalla pienezza dell'adesione alla fede cristiana, passando per la maternità vissuta interamente.
Il protagonista di questa biografia è don Virgilio Angioni, fondatore dell'Opera del Buon Pastore e chi si appresta a leggerne le pagine potrà conoscere e apprezzare la vita di questo grande Servo di Dio dei nostri tempi, ammirare il suo operato, le sue realizzazioni, lo stile e il metodo con cui egli, da parroco che era, volontariamente si trasformò in un industrioso, geniale, misericordioso e generoso "padre" di tanti infelici. E' la storia vera di un sacerdote, vissuto all'insegna dell'impegno evangelico contro le miserie umane.
In questo volume sono raccolti i contributi presentati al Convegno "Vir fidelis multum laudabitur", organizzato dalla Pontificia Università della Santa Croce in occasione del centenario della nascita di Mons. Álvaro del Portillo. Del Portillo, secondo le parole trasmesse da Papa Francesco a S.E.R. Mons. Javier Echevarría, proprio in occasione del Convegno, fu un "sacerdote zelante che seppe coniugare una intensa vita spirituale fondata sulla fedele adesione alla roccia che è Cristo, con un generoso impegno apostolico che lo rese pellegrino nei cinque continenti, seguendo le orme di San Josemaría, meritevole della biblica frase tratta dal libro dei Proverbi: 'vir fidelis multum laudabitur'". La sua figura è approfondita secondo tre aspetti fondamentali. In primo luogo, la sua relazione con l'Opus Dei, sia come figlio e collaboratore del Fondatore, sia come suo primo successore. In secondo luogo, il suo amore per la Chiesa che si è poi tradotto, da un lato, in un contributo di notevole spessore al Concilio Vaticano II e alla nuova Codificazione canonica e, dall'altro, nel servizio alle Chiese particolari. Infine, alcuni temi salienti del suo messaggio spirituale - eco degli insegnamenti di San Josemaría - che vanno dalla Nuova Evangelizzazione, al sacerdozio, alla riflessione sui fedeli e laici nella Chiesa e ad altri aspetti correlati.
le parole di un vescovo che muore per il suo popolo
Il libro fa parte della serie Scrittori di Dio. Una grande impresa editoriale nel contesto del Progetto Culturale della Chiesa Italiana.
Chi varcherà la soglia del nuovo millennio avrà il desiderio di portare con sé l’eredità dei suoi padri. Un patrimonio enorme e straordinario è racchiuso nelle parole degli autori che hanno fatto la storia del pensiero cristiano e della nostra cultura.
Suddivisa in quattro sezioni – Patristica, Medioevo, Moderni e Contemporanei – Scrittori di Dio rende finalmente accessibile a tutti i loro scritti più belli. Una splendida serie di volumi da collezionare.
L’incontro con ogni singolo autore è guidato da uno specialista attraverso una vera e propria Guida alla lettura. Il contenuto di ogni volume è così strutturato:
1. Breve biografia.
2. Gli scritti più belli scelti da uno specialista.
3. Le frasi celebri.
4. Bibliografia.
Molti benpensanti lo chiamavano "il matto". Per i vagabondi, i senzatetto, gli sbandati sporchi e maleodoranti della Stazione Centrale di Milano fratel Ettore fu un padre, un rifugio, un punto di riferimento. Non li accoglieva, non aspettava che andassero da lui, era lui stesso ad andare a cercarli. Se li portava a casa, e non si limitava a sfamarli, ma li lavava e li rivestiva di tessuto e dignità. Dava loro un letto, un posto a tavola, un pasto caldo. La sua testimonianza di straordinaria umanità - intrisa di quella fede che "sposta le montagne" - fu evidente a tutti, credenti e non credenti, e costrinse molte coscienze milanesi a interrogarsi sulla fredda indifferenza di una città ricca che fingeva di non vedere la condizione disumana di tanti emarginati. Presto fratel Ettore sarà proclamato esempio da seguire per tutta la cristianità: nel febbraio 2013 la Conferenza episcopale lombarda ha dato il via libera al processo di beatificazione.
La vicinanza, recita il titolo di questo libro, è "lo stile di Dio", che Gesù è venuto a svelarci con la sua vita. È anche, come ricorda papa Francesco, la strada maestra per portare Dio agli uomini e alle donne del nostro tempo, a partire dai poveri e dagli ultimi. E poi, insieme alle persone di buona volontà, per promuovere la giustizia e la pace. Tutto ciò si riflette nella vita di Chiara Lubich. Investita dalla luce di Dio che le fa comprendere come Egli sia Amore e ami ciascuno immensamente, ella comunica questa luce a più persone possibili. Dà così inizio a un Movimento ecclesiale che vuole contribuire alla fraternità e all'unità della famiglia umana. Il libro approfondisce dunque il tema della vicinanza nell'orizzonte dell'esperienza della Lubich. Parte del volume presenta una ricca raccolta di scritti e discorsi che ella ha tenuto negli anni, tratta dell'eredità anche letteraria che ci ha lasciato.
Il Venerabile don Giuseppe Quadrio cercò di educare i suoi giovani
studenti che si preparavano al sacerdozio ad ascoltare il grido di
tanti uomini e donne, soprattutto di giovani, che chiedono, come fece
un gruppo di greci all’apostolo Filippo: «Vogliamo vedere Gesù!» (Gv
12,21). Egli commentò spesso questa pericope evangelica: «Sembra
che tutti, sotto la crosta degli interessi, abbiano una grande sete di
Gesù, e stiano sempre aspettando qualcuno che glielo faccia vedere:
Volumus Iesum videre» (n. 22). «Gli uomini che vi avvicinano o che vi
fuggono, sono tutti indistintamente affamati di bontà, di comprensione,
di solidarietà, di amore: muoiono del bisogno di Cristo, senza saperlo.
A ciascuno di voi essi rivolgono una preghiera disperata: Volumus Iesum
videre!» (n. 26).
In occasione della proclamazione dell’anno sacerdotale di papa Benedetto
XVI, il volume compie un’ampia scelta tra le varie pubblicazioni di
don Quadrio (Lettere, Conversazioni, Risposte su “Meridiano 12” e su
altre riviste, Omelie, Testimonianze di colleghi e allievi) inseguendo la tematica
del sacerdozio. Si tratta di testi brevi ma preziosi, che riflettono
la straordinaria personalità di un pastore-sacerdote, teologo e santo,
testi teologicamente profondi e nello stesso tempo originali.
In questa originale novena in preparazione alla festa di San Giovanni Bosco, utilizzabile anche per altre occasioni, la figura del santo dei giovani viene vista e raccontata attraverso gli occhi di nove persone che gli vissero lungamente accanto: mamma Margherita, Domenico Savio, Michele Rua, Maria Domenica Mazzarello, Filippo Rinaldi, Michele Magone, Francesco Piccollo, Francesco Dalmazzo, Luigi Orione. I fatti raccontati lasciano nella mente e nel cuore un po' di nostalgia di santità: raccontano cose "buone" che contengono il seme di un insegnamento cristiano profondo.

