
Il laicato cattolico vive tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima del Novecento una stagione ricca e vivace, mentre l'ambito ecclesiale è animato da fermenti di rinnovamento. Richiamandosi a tale cornice questo saggio storico considera la figura di Chiara Lubich, donna laica, declinandola, sulla base di un ricco apparato documentario, alla luce della formazione ricevuta e del ruolo svolto in Azione Cattolica. Il focus si sposta poi agli albori del Movimento dei Focolari che, nato in piena temperie bellica, mostra tratti esperienziali e linee spirituali che disegnano sul piano personale e comunitario una fisionomia laicale spiccata e originale. Negli anni Cinquanta prendono forma i tratti dell'Opera di Maria, plasmati sul modello della giovane di Nazareth. Nel periodo che precede il Concilio Vaticano II Chiara Lubich si colloca tra coloro che nel contesto ecclesiale hanno a vario titolo aperto nuove prospettive di vita laicale.
Questo testo, che inaugura la quarta serie della collana «Pensieri e Consigli spirituali», contiene testi assolutamente inediti di Dossetti. Si tratta di manoscritti, trovati casualmente dopo la sua morte, che raccolgono riflessioni, esami di coscienza, approfondimenti e propositi fatti in occasione di momenti di particolare raccoglimento, e in periodi di esercizi spirituali. Non hanno una continuità cronologica, anche se hanno una continuità profonda ininterrotta. Coprono un arco di tempo particolarmente importante della vita di Dossetti: dal 1939 all’aprile del 1955. Questi scritti non fanno quasi mai riferimento diretto ai molti e vari avvenimenti della vita pubblica di Dossetti, perciò si è ritenuto necessario accompagnare con quattro schede biografiche i diversi periodi di questa raccolta.
Punti forti
Per la prima volta il grande patrimonio spirituale di Dossetti, nel quale molti scritti inediti, è reso pubblico in una collana articolata secondo la natura degli scritti. E' un volume che fa luce sulla scelta dell'autore di lasciare la politica.
Destinatari
Cristiani «adulti», quanti vogliono conoscere o approfondire la figura umana e spirituale di Dossetti.
Autore
Giuseppe Dossetti (1913-1996), giurista, canonista, professore di diritto ecclesiastico all’Università di Modena, dirigente politico nella Resistenza, deputato all’Assemblea Costituente e nella I Legislatura, vicesegretario della Democrazia cristiana, lascia la vita politica nel luglio del 1952. Nei mesi successivi promuove un progetto per la formazione, a Bologna, di una biblioteca per la ricerca storica e teologica per laici (Centro di documentazione). Nel 1956, ancora laico, dà vita alla comunità Piccola Famiglia dell’Annunziata, con l’assenso dell’allora arcivescovo di Bologna card. Giacomo Lercaro. Nel 1957 lascia la cattedra universitaria. Nel 1959 viene ordinato sacerdote. Diventa stretto collaboratore, durante il Vaticano II e il post-concilio, del card. Lercaro, fino alla conclusione del suo episcopato bolognese nel 1968. Dal 1968 fino alla morte, avvenuta il 15 dicembre 1996, ha vissuto come monaco nelle comunità della Famiglia da lui fondata, in Italia e in Medio Oriente.
Il quadro storico e sociale del XX° secolo descritto da un parroco della diocesi di Prato, che ha dedicato la sua vita a Cristo e agli ultimi.
Secondo volume dell'Epistolario del Venerabile Francesco Antonio Marcucci, in cui emerge una figura esemplare di sacerdote, di vescovo, di pastore, di maestro e padre; un esempio che incoraggia tutti noi, soprattutto in questi tempi complessi e carichi di contraddizioni, non meno di quelli che hanno vissuto in lui un autentico e genuino testimone di Cristo e del suo Vangelo (dalla presentazione di S.E. Mons. Giovanni D'Ercole).
È la prima biografia completa di Cornelio Fabro. Esce in occasione del Centenario della sua nascita. Il criterio seguito dall’Autore nella stesura del percorso biografico e culturale del filosofo friulano è cronologico-tematico. Si tratta di una biografia complessa in cui, come dice Fabro: l’elemento biografico ha condizionato e spinto dall’intimo il cammino del pensiero. Le informazioni provengono da note di archivio, da inediti sparsi, e da testimonianze. Il testo è illustrato da fotografie.
L’autore
Rosa Goglia, docente di filosofia, storia e scienze dell’educazione, collabora a diverse riviste, fra le quali «Divus Thomas», «La Via», «Filosofia oggi» e «Sìlarus». Scolara del Fabro e sua collaboratrice (dal 1978 alla morte, nel 1995), ha dedicato al maestro contributi critici in volumi miscellanei (C. Fabro pensatore universale, Frosinone 1996; C. Fabro. Ricordi e Testimonianze, Potenza 1996; Cornelio Fabro e il problema della libertà, Udine 2007) nonché i volumi Cornelio Fabro, filosofo della libertà, Genova 2000, e La novità metafisica in Cornelio Fabro, Venezia 2004.
La vita della beata Elia di San Clemente (al secolo Teodora Fracasso, 1901-1927), monaca professa dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, fu caratterizzata da una forte spiritualità. Dal ricco scrigno dei suoi scritti, il libro raccoglie e presenta 366 perle, una per ogni giorno dell'anno, scelte tenendo conto del tempo stagionale e di quello liturgico.
È la storia della famiglia Bernardini, raccontata d R. Panciroli. Una famiglia che conta dieci figli: sei suore (di cui cinque Figlie di san Paolo), due sposate e due sacerdoti. Più un undicesimo figlio adottato da seminarista nella lontana Africa e oggi vescovo (anche uno dei due figli sacerdoti è vescovo).Una storia molto singolare che si snoda, per buona parte del libro, attraverso le vicende di Sergio, il capo-famiglia, e della madre coi loro numerosi figli. Vicende che talvolta sconcertano per la radicalità evangelica vissuta in un'epoca e in situazioni tutt'altro che facili. Ciò che emerge dal volume, è la grande fede dei due genitori; la loro capacità di accogliere con serenità le varie situazioni della vita e, inoltre, curando rapporti di solidarietà con chiunque fosse nel bisogno. Essi desideravano molti figli che potessero fare del bene nel mondo? E il loro desiderio si è realizzato oltre ogni aspettativa. Di questi due sposi e genitori profondamente cristiani, il 20 maggio 2006, si è aperto il Processo informativo per la Causa di Beatificazione.
"Questo libro Leonardo lo scrisse per una necessità. Lui non era un predicatore. Faceva qualcosa di meglio: insegnava con il suo modo di comportarsi. Senza volerlo - almeno esplicitamente - apparteneva più alla categoria dei testimoni che a quella dei propagatori. Per questo il libro che scrisse non è lo scintillante discorso di una teoria ma un pezzo di vita vissuta." Così, a dieci anni dalla scomparsa di Leonardo Mondadori Joaquín Navarro-Valls commenta, nell'introduzione che accompagna la nuova edizione di questo volume, il racconto del suo ritorno alla fede. Ciò che colpisce è l'autenticità della testimonianza di un uomo che, a un certo punto della propria vita, sentì il bisogno di "recuperare ogni giorno se stesso". E di mettere a nudo il proprio cammino interiore in pagine che - sempre nelle parole di Navarro-Valls - sono divenute "verità fatta vita e non una lectio magistralis teoretica, da accademia". Eppure la sua conversione sembrò a molti, ieri come oggi, qualcosa di "inopportuno". Ancor più se si considera che non fu solo la generica riscoperta della religione ma piuttosto l'accettazione piena del cattolicesimo più ortodosso. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese, il ruolo di presidente nella grande azienda che porta il nome del nonno Arnoldo. Ma poi, per Leonardo "qualcosa" avvenne. Un imprevisto che diede senso nuovo e luce insperata alla sua vita.
Profitto, concorrenza, un'attività economica "d'assalto", manager rampanti e senza scrupoli: è il mondo - come ci appare dal di "fuori" - delle grandi multinazionali. In questo contesto, che posto occupa la fede? O più precisamente, è possibile coniugare la fede - ovvero la ricerca di ciò che è autenticamente umano e perciò cristiano - e l'impresa? Contro il convincimento comune che la visione cristiana del vivere sociale sia estranea alla vita aziendale e interessa i credenti solo al di fuori della dimensione lavorativa, il racconto di Giuseppe Sbardella invita a rivedere tali idee preconcette. Per trentuno anni in una multinazionale americana, prima come impiegato, poi quadro e infine dirigente, l'Autore ripercorre la sua storia, segnata dall'impegno a vivere anche nel lavoro il principio - umano e cristiano - della dignità della persona, senza “smettere l'abito” del mondo aziendale, anzi cercando di migliorarlo avendo come obiettivo una crescita armonica, il bene di tutta la comunità-azienda, secondo criteri di autentica giustizia sociale.
Il racconto in prima persona di un protagonista che ha vissuto sin dalle origini la riflessione sulla bioetica all’interno della Chiesa cattolica ed è stato interlocutore di tutte le più importanti realtà nazionali e internazionali, confrontandosi con le diverse posizioni culturali ed etiche. Uno sguardo dall’interno ricco di particolari inediti.
La vita di un missionario saveriano ricostruita tramite le sue lettere inviate a superiori e confratelli, in particolare durante gli anni di missione in Cina nella prima metà del Novecento. Dalla guerra civile alla prigione, dal brigantaggio all'avvento della repubblica e del comunismo, il trentino mons. Faustino Tissot visse tempi drammatici e faticose frustrazioni, mantenendo una fiducia granitica nella Provvidenza e affrontando ogni evento con enorme spirito di sacrificio, gioiosamente fedele alla sua missione evangelizzatrice. Ne esce il ritratto di un uomo e sacerdote di profonda umanità, ricco di doti spirituali e di grande spessore cristiano. E, fondamentalmente, di un ottimista, sempre convinto della sua scelta missionaria.