
"Il 19 gennaio 2004 la Katholische Akademie in Bayern ha organizzato a Monaco un singolare e straordinario dialogo tra il filosofo Jürgen Habermas e il cardinale Joseph Ratzinger, due tra le più significative figure di intellettuali della scena non solo tedesca, ma internazionale.Il dialogo è stato un evento in sé, per l'incontro e la discussione tra due personalità così singolari e così influenti nel mondo intellettuale dei laici e dei credenti, ma assume una rilevanza ancora maggiore se si analizzano attentamente i contenuti dei due interventi. Tra la tentazione secolarista che bolla ogni forma di cultura religiosa come regressione irrazionale e la tentazione integralista che vuole imporre autoritariamente le verità di un'unica fede religiosa, Habermas e Ratzinger aprono la prospettiva di una società postsecolare in cui laici e credenti scoprano il dialogo non solo come strumento di necessario compromesso, ma come metodo per il ritrovamento di se stessi. La filosofia ritrovi il gusto della "traduzione" e la religione il gusto dell'"intelligenza." (dall'Introduzione di M. Nicoletti)
Gli scritti qui raccolti, apparsi in questa collana nel 1996, discutono questioni decisive non solo per la vita della Chiesa, ma per il destino stesso dell'odierna civiltà , vulnerata nelle sue pretese ideologiche e percorsa da inquietanti pulsioni di morte: sono le questioni della verità e libertà dell'uomo nell'epoca della tecnica, delle insidie alla persona e alla vita nascente, della specificità dell'ethos cristiano nel pluralismo delle culture e dei costumi. Innanzi alla figura del mondo che si va delineando, il sapere teologico è sollecitato alla comprensione dei mutamenti e delle possibilità emergenti, così da esprimere una nuova sintesi di fede e ragione, nella consapevolezza che la Rivelazione ha la capacità di soddisfare in pienezza le esigenze e i bisogni della soggettività umana nel suo cammino storico. La fede possiede infatti un'intrinseca ragionevolezza, perché essa crede che «in principio era il Logos» e che dunque senso e fini della creazione non contraddicono le aspirazioni dell'uomo al bene né gli sono di ostacolo all'espansione della sua libertà . E' l'errore del moderno, il tempo dei dualismi antropologici e delle morali provvisorie, i cui effetti si dispiegano rovinosi fino al presente. Ancorate alla ferma parola della fede, così come essa si dà nella Tradizione vivente della Chiesa, queste riflessioni dell'allora cardinale Ratzinger sono insieme diagnosi e terapia della crisi etica contemporanea e, rilette oggi, assumono il valore profetico di un programma di pontificato (pp. 160).
Il libretto raccoglie il discorso al termine della concelebrazione eucaristica con i cardinali elettori in Cappella Sistina il 20 Aprile 2005 e l'omelia per l'inizio solenne del Ministero Petrino del 24 Aprile 2005.
Capita abbastanza spesso che i teologi, spiegando il dogma, abbandonino i pastori alla loro sorte, perché dimenticano di offrire loro opportune mediazioni. Capita anche che alcuni predicatori – rimasti soli nell’impresa – si costruiscano un loro modello di annuncio, che salta a pie’ pari il dogma. Onde superare questo scollamento, il presente volume si propone di contribuire alla elaborazione di una kerigmatica concreta.
Dalla quarta di copertina:
La via che conduce dal dogma alla predicazione si è fatta molto faticosa e spesso il teologo abbandona il predicatore alla sua sorte, senza offrirgli il sussidio di opportune mediazioni, dimenticando che il pensiero si conferma solo nella 'dicibilità'.
Alcuni predicatori si sono costruiti così un loro modello di predicazione, che disattende il dogma, cadendo in una sorta di neo-liberalismo. E però l'intima tensione della predicazione dipende dall'oggettiva tensione dell'arco dogma-Scrittura-chiesa-oggi.
Il presente volume si propone di contribuire alla elaborazione di una kerigmatica concreta.
L'opera si divide in tre parti: nella prima si tracciano le linee di una teoria della predicazione; nella seconda sono trattati alcuni temi basilari della predicazione cristiana; la terza parte infine offre modelli di prediche e meditazioni, la cui struttura portante sia appunto l'arco kerygmatico: dogma-Scrittura-chiesa-oggi.
Il volumetto espone la problematica che va sotto il nome di identificazione con la chiesa" e offre alcuni elementi concreti per una equilibrata soluzione della questione. "
Importante saggio sul rapporto tra fede e futuro. Una essenziale e autorevole introduzione al concetto di fede cristiana nel contesto dei problemi della Chiesa e del mondo contemporaneo.
Introduzione e commento alla Enciclica Redemptoris Mater di Giovanni Paolo II.
Raccolta di meditazioni sul cristianesimo.
Il ministero sacerdotale di don Lorenzo Milani ha avuto una dimensione spaziale enorme. I risvolti sono riscontrabili a livello ecclesiale, sociale e culturale. La scuola di Barbiana, dove don Lorenzo ha profuso la maggior parte dei suoi talenti, non si è limitata all'opera educativa attraverso il metodo deduttivo, ma è stata una vera e propria scuola di vita. Il testo, frutto degli atti del Convegno tenutosi a Bari il 24 aprile 2004, permette di rileggere storicamente e territorialmente il pensiero di don Lorenzo; attraverso la testimonianza di alcuni testimoni dell'esperienza di Barbiana favorisce la ricerca e l'attualizzazione dei suoi percorsi profetici ed evangelici per vivere continuando a pensare e ad agire con consapevolezza.
L'opera rappresenta una singolare testimonianza di come il cardinal Martini si è fatto carico di condurre la Chiesa, affidata alla sua guida di pastore, nel cammino di evangelizzione del mondo contemporaneo, con una specifica attenzione per quella forma tipica che sono le missioni popolari. Un testo denso si indicazioni operative concrete, calate nel vissuto di comunità parrocchiali impegnate a diventare missionarie.
Una sorta di viaggio alla riscoperta della spiritualità presente in tutte le predicazioni di Carlo Maria Martini, per lasciarsi nuovamente rapire da parole di incredibile forza e fascino. Il volume è strutturato in due parti: nella prima viene analizzato il passaggio dalle predicazioni montiniane a quelle martiniane e il rapporto tra lectio divina e omelia; nella seconda vengono invece riportati i testi di quindici predicazioni inedite particolarmente significative tenute dal Cardinale nella Città Santa.