
Si tratta di una testo di esegesi biblica sul libro del profeta Isaia.
Le pagine più note del profeta vengono affrontate da Ravasi con la lectio (analisi letterale) e con la meditatio (ascolto interiore) di quanto il testo vuole suggerire.
Il volume scorre come un pellegrinaggio ideale in un tempio e la simbologia serve all'autore per descrivere l'itinerario spirituale del libro profetico.
Isaia che parla in nome di Dio e ne è portavoce presso gli uomini, diventa uomo del presente, coinvolto nella storia, in grado di giudicare i fatti della storia alla luce del messaggio che riceve dal Signore.
"Per il cristiano dialogare - con chi appartiene a tradizioni ed esperienze reigiose diverse - è andare alla scoperta dei frutti dell'azione dello Spirito e potersene stupire. Lo spirito infatti è imprevedibile, sempre ci precede, semina germi di sapienza in ogni seria esperienza religiosa, opera laddove le nostre convenienze e convinzioni ne escludevano la presenza".
(Dionigi Tettamanzi)
Dialogare oggi non è cosa ovvia né facile. Molti ci rinunciano, altri vi si oppongono. È invece necessario essere seri e rigorosi nella ricerca della verità e coraggiosi nel remare controcorrente in un mare burrascoso. Questo libro raccoglie tutti gli interventi del card. Tettamanzi sul tema dell’Ecumenismo e del dialogo con le altre religioni. Un breve saggio di mons. Bottoni (Responsabile del settore Ecumenismo della Curia di Milano) inquadra gli interventi; infine completa il testo un'intervista con il cardinale su argomenti di attualità (accoglienza, dialogo, ascolto, ecc…).
Si può amare la Chiesa, soprattutto quando è scossa da discordie e veleni e il suo volto è sfigurato dal peccato? È questa la Sposa che Cristo ama, al punto da aver dato la vita per essa? Siamo nel cuore del mysterium Ecclesiae, su cui l’autore riflette ponendosi alla scuola del Concilio Vaticano II e di due grandi testimoni della fede: sant’Ambrogio e papa Paolo VI. La Chiesa – ammonisce il cardinale Tettamanzi – sarà capace di annunciare in maniera incisiva il Vangelo solo se tutti i suoi membri sapranno recuperare uno sguardo di fede che superi «la meschinità o la deformità di visioni e interpretazioni prevalentemente umane, se non persino mondane».
Come racconta Enzo Bianchi nel colloquio in apertura del libro, chi ha vissuto la “primavera della chiesa” inaugurata da papa Giovanni e dal Concilio Vaticano II, vede ora avviarsi con papa Francesco una nuova stagione. Aldo Maria Valli ripercorre con la consueta chiarezza i primi mesi di pontificato di Francesco, analizzando il suo stile di governo della Chiesa e di testimonianza evangelica al mondo.
Primo papa sudamericano, primo papa gesuita, primo papa a scegliere il nome Francesco, Jorge Mario Bergoglio è stato finora celebrato dai mass media di tutto il mondo per il suo stile “rivoluzionario”. Passata la “luna di miele”, arriveranno però i giorni delle decisioni significative, che dovranno dare risposte non solo simboliche alle attese di quanti guardano con fiducia al nuovo vescovo di Roma. Ma intanto a Francesco va riconosciuto di aver ridato una direzione certa alla barca di Pietro, e di averlo fatto in tempi rapidissimi, grazie soprattutto alla propria credibilità.
La sobrietà dei paramenti; il suo predicare ogni mattina come un semplice parroco; l’autodefinirsi «vescovo di Roma» e non «papa»; il suo entusiasmo negli abbracci e nelle strette di mano: circostanze diverse che parlano però il linguaggio comune della verità, dell’umiltà, della schiettezza, e che alimentano la speranza di una Chiesa capace di essere testimone coerente del Vangelo nel mondo contemporaneo.
Valli ricostruisce in questo libro i primi cento(venti) giorni dall’elezione del 13 marzo 2013 alla GMG di Rio (23-28 luglio), seguendo il filo degli interventi papali, alternati dal racconto e da note di cronaca sui gesti grandi e piccoli compiuti o attribuiti al papa, che insieme alle parole segnano lo stile originale e “rivoluzionario” di Francesco. Un dono inaspettato per la Chiesa, chiamata ora a farne tesoro rispondendo alla domanda che lo stesso papa ci rivolge: «Domandiamoci oggi: siamo aperti alle sorprese di Dio? O ci chiudiamo, con paura, alla novità dello Spirito Santo?».
«Signore, facci degne di servire il nostro prossimo povero o affamato. Signore, dona oggi ai poveri, attraverso le nostre mani, il loro pane quotidiano». Madre Teresa Madre Teresa di Calcutta è uno dei personaggi più conosciuti e amati in tutto il mondo. A quasi vent’anni dalla sua scomparsa, la Chiesa l’ha dichiarata santa. Questo libro ritrae gli aspetti, forse i più caratteristici, della sua vita, della sua infanzia, degli incontri e dei fatti che l’hanno portata a dedicarsi ai più poveri tra i poveri. L’appassionato racconto, basato su una documentazione rigorosa, vuole «spiare » nel cuore di una santa alla ricerca delle emozioni, dei sogni, dei dubbi, delle sofferenze e delle gioie che hanno accompagnato la sua esistenza.
Per sapere chi siamo occorre tornare sempre alla Croce di Cristo. La contemplazione del Crocifisso ha segnato la fede, la vita e la pietà del popolo cristiano. Le riflessioni proposte in questo volume sono i commenti alla lettura della Passione tenuti nella basilica di San Pietro durante la liturgia del Venerdì Santo dal 2009 al 2018, a cavallo dei due pontificati di Benedetto XVI e Francesco. Costituiscono una prolungata e amorosa meditazione sul mistero della Croce. Ideali stazioni di una via crucis, che invitano alla contemplazione, all'adorazione, alla sequela.
Che uomo è stato Joseph Ratzinger? L'autrice ne ha conosciuto qualità che stridono con l'immagine pubblica, e interpella collaboratori e amici. Ogni conversazione regala una prospettiva e diversi episodi: emerge il rapporto del professore con gli studenti, la ferrea organizzazione del lavoro, ma anche il quattordicenne poco sportivo che macina cinquanta chilometri in bicicletta per andare a un concerto al Festival di Salisburgo, il giovane perito che durante il Concilio raccoglie firme per una petizione a Paolo VI, l'anziano papa che regala al suo portavoce una sintesi del proprio colloquio con Fidel Castro... Di Ratzinger sapevamo molto a livello teologico e magisteriale, lo sguardo della cronista aggiunge fotogrammi di umanità. Prefazione di p. Federico Lombardi.
Il 1º gennaio del 2001, mentre il mondo festeggiava l’inizio del terzo millennio, la Madonna è apparsa a Marija, una delle veggenti di Medjugorje, e le ha consegnato un messaggio di straordinaria importanza per il destino dell’umanità: «Cari figli, questa sera in modo speciale vi ho voluti qua. In modo speciale adesso, quando Satana è sciolto dalle catene, vi invito a consacrarvi al mio Cuore e al Cuore di mio Figlio». Satana è dunque sciolto dalle catene, ha cioè cominciato a sferrare l’ultimo attacco, intenzionato a distruggere il mondo intero.
Quello che stiamo vivendo è il tempo della prova e dell’assalto finale condotto dalle forze del Male. Per opporsi a questo attacco, l’umanità deve anzitutto riconoscere la figura e l’azione del Diavolo nel mondo contemporaneo – dalle seduzioni che minacciano i giovani alle tentazioni che colpiscono le famiglie, fino agli estremi delle sette sataniche e delle possessioni diaboliche – confidando nella vittoria finale di Cristo e nell’aiuto della Regina della Pace che, nei messaggi di Fatima e Medjugorje, ha svelato in anticipo i piani di Satana.
«Il mondo di oggi attraversa forti tensioni e cammina sull’orlo di una catastrofe»: con queste parole la Madonna a Medjugorje ha cominciato a mettere in guardia l’umanità dai pericoli che incombono sul suo cammino. La Regina della Pace si è manifestata a sei ragazzi di un piccolo paese della ex-Jugoslavia, ormai 28 anni fa, e tuttora continua ad apparire. A questi ragazzi, oggi adulti, ha consegnato anche dei segreti – dieci in tutto – che rivelerebbero il futuro prossimo dell’umanità.
Dieci segreti, come dieci furono le piaghe d’Egitto: due ammonimenti, un segno – che i veggenti dicono sarà «bellissimo, indistruttibile e non fatto da mani d’uomo» – e infine sette castighi. Questi segreti saranno svelati, uno dopo l’altro, con tre giorni d’anticipo, in modo che al loro verificarsi anche coloro che sono più increduli capiscano che è ora di decidersi per Dio e di cambiare vita, cogliendo le ultime possibilità di salvezza.
Dieci segreti per segnare altrettante tappe di un “tempo di prova” al termine del quale l’umanità che avrà scelto per Dio, dopo molta sofferenza e gravi attacchi alla fede, potrà finalmente abitare il mondo della pace che la Madonna ha promesso.
Il cardinal Martini – una delle voci più ascoltate della Chiesa italiana, autore in vetta alle classifiche, che sa parlare a credenti e non credenti – tratteggia il percorso che ogni uomo può affrontare per scegliere di vivere la fede cristiana.
Attraverso la ricca filigrana della Lettera ai Romani, Martini riflette sul come usare le parole antiche della Scrittura per comunicare oggi i contenuti eterni e universali del messaggio d’amore di Gesù. Occorre non distanziarsi dal vocabolario biblico ed evangelico, ma ridirlo in maniera comprensibile, quasi colloquiale, affinché l’essenza dell’annuncio arrivi a tutti. È un lavoro lungo e impegnativo, che presuppone di aver interiorizzato tutto il messaggio a cui – con profonda libertà interiore – si è scelto di aderire. È un profondo scavo in se stessi, che richiede di essere talmente penetrati dal Mistero di Gesù da poterlo raccontare in tutte le forme possibili, sia quelle più classiche sia quelle più moderne, senza tradire il pensiero fondamentale.
Una lettura affascinante, in cui trovano finalmente conciliazione Parola e Amore, Ragione e Carità, logos e agape, le ali della libertà per librarsi nell’Assoluto di Dio.
“Cari figli, Dio mi manda per aiutarvi e condurvi verso il Paradiso, che è la vostra meta”: con queste parole, il 25 settembre 1994, la Madonna ha detto chiaramente quale sia la sua missione in questi ultimi tempi. Dall’inizio delle apparizioni di Medjugorje, il 24 giugno 1981, fino a oggi, in moltissimi messaggi la Regina della Pace ha espresso con amore materno il suo profondo desiderio di salvezza, rivolto a tutta l’umanità. Al tempo stesso, però, non ha mancato di sottolineare la gravità della situazione presente, ammonendo un mondo che, ormai sedotto dagli inganni del demonio, oggi più che mai rifiuta Dio. Esaminando i principali messaggi delle apparizioni di Medjugorje, Padre Livio ripropone i passaggi essenziali degli appelli alla conversione rivolti dalla Madonna all’umanità, mostrando come da essi emerga un chiaro riferimento al destino eterno dell’uomo, chiamato a guardare alla morte come a una realtà drammatica, ma pur sempre di passaggio verso l’eternità. Un’eternità che, conformemente al giudizio individuale di ognuno, vedrà ciascuna anima destinata a godere delle gioie del Paradiso oppure condannata per sempre alla dannazione dell’Inferno. Un appello urgente, che attraverso le testimonianze dei veggenti risuona ancora più drammatico in questi ultimi tempi.
Abusi sessuali, corruzione morale, scandali finanziari... La crisi che ha investito la Chiesa ha assunto ormai una tale portata da minacciare non solo la credibilità della divina istituzione, ma la sua stessa sopravvivenza. Eppure, questo tempo di prova non giunge inatteso. La Madonna lo aveva predetto a Medjugorje con parole chiare. La Regina della Pace è infatti presente da oltre trent'anni - con le sue apparizioni, nel villaggio della Bosnia Erzegovina ormai famoso in tutto il mondo - per rinnovare il cuore del popolo di Dio, restituendo il vigore della fede, la forza morale e il coraggio di seguire l'ispirazione dello Spirito Santo. Quello Spirito che non smette mai di soffiare, oggi come duemila anni fa, generando una nuova Pentecoste che, sotto la guida di Maria, trasformerà la Chiesa aiutandola ad affrontare il tempo dei segreti ormai imminente.