
Il volume raccoglie, per la prima volta in edizione italiana, le meditazioni di Romano Guardini sullo Spirito Santo. In queste pagine, che abbracciano un ampio arco cronologico (1933-1952), l'autore ne indaga la natura, il ruolo nella Rivelazione e nel mistero della Pentecoste, la presenza discreta e costante nella storia. Nel Libro della Genesi, lo Spirito aleggia sulle acque al momento della creazione, quando ancora la terra è "desolata e vuota"; è il respiro di Dio dal quale proviene all'uomo la vita. Da allora, è stato ed è presente in ogni momento nelle vicende del mondo, è principio generativo senza cui nulla è possibile: la vita delle creature, la fede, la preghiera. Con uno stile narrativo, a tratti poetico, l'autore offre uno strumento prezioso per esplorare le dimensioni fondamentali dello Spirito Santo, che "opera in modo che, più le cose sono nelle mani di Dio, più diventano se stesse".
Le riflessioni formulate da John Henry Newman durante la sua permanenza a Dublino (1851-1859) sono qui considerate per la prima volta nella loro totalità e nel loro pieno significato, nel tentativo di dimostrare come la loro unità non sia solo meramente cronologica ma anche concettuale.
L ºanalisi dei volumi, degli articoli e dei sermoni, oltre a ricostruire lo sfondo storico e le ragioni che portarono alla decisione di erigere una Universit√† cattolica in Irlanda, consente un ºoriginale comparazione del pensiero di Newman con quello di tre autorevoli figure discusse negli Scritti Dublinesi:
Aristotele, Cicerone e Locke; l ºinfluenza del primo viene presentata in una nuova luce e accostata alla retorica ciceroniana e all ºutilitarismo di Locke e dei suoi seguaci.
Vengono inoltre analizzate le differenti dimensioni della persona umana che si evincono dagli Scritti, il concetto di unit√† della conoscenza e di abito mentale filosofico, offrendo cos√¨ un ºampia considerazione critica sulla relazione tra moralit√† e sapere, sulla difesa della conoscenza liberale, sulla dimensione artistica e morale dell ºessere umano, in opposizione a tendenze dell ºetica moderna quali l ºutilitarismo, il deontologismo e il sentimentalismo. Non manca un ºinteressante riflessione sull ºattualit√† delle questioni sollevate dagli Scritti Dublinesi con riferimento all ºinquieto evolversi del mondo universitario e ad alcuni grandi autori del pensiero contemporaneo.
Angelo Bottone insegna Filosofia presso lo University College Dublin e la Dublin Business School. Ha conseguito un PhD in Filosofia con una tesi su John Henry Newman presso lo University College Dublin. Fondatore della Societ√† Newmaniana Italiana, ha tradotto in italiano L ºIdea di Universit√† (Edizioni Studium, Roma 2005) e altre opere di filosofia. Tra i numerosi contributi su Newman, Ricoeur e Wittgenstein si segnala Newman e Wittgenstein sulla certezza (Napoli 1998).
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla chiusura del Concilio Vaticano II, questo libro approfondisce l'influenza esercitata da Jacques Maritain su di esso, in particolare su alcuni documenti: Dignitatis humanae, Nostra aetate, Apostolicam actuositatem e Gaudium et spes. Si potrebbe affermare, sotto molti aspetti, che il Concilio abbia realizzato il progetto teologico-umanistico-integrale del filosofo francese. Consegnando a Maritain il messaggio agli uomini di pensiero e di scienza, al termine dell'assise conciliare, sul sagrato di San Pietro, Paolo VI affermava: "la Chiesa vi è riconoscente per il lavoro di tutta la vostra vita".
La vasta opera di Romano Guardini vista nei suoi diversi aspetti - filosofico, teologico, spirituale e letterario.
Questa Cristologia deriva dal corso tenuto da Dietrich Bonhoeffer, allora giovane docente di teologia sistematica, nell'anno in cui Hitler venne nominato cancelliere del Reich (1933). Quel corso rappresentò il vertice massimo della sua attività accademica all'Università di Berlino. Essendo andato perduto il manoscritto originale, il testo - qui nella rigorosa edizione critica - è stato stabilito sulla base degli appunti presi dagli svariati uditori del corso. Il filo conduttore di questa Cristologia è «Cristo come centro». In questo principio sono tenuti insieme l'ascolto, pieno di gratitudine, della cristologia del cristianesimo antico e della Riforma, la revisione critica di posizioni della teologia contemporanea, ma anche l'appassionata ricerca del Signore che si fa incontro alla sua comunità nella Parola e nel Sacramento. La "teologia dal basso" trova già qui il primo avvio. E già qui tende al titolo cristologico più semplice che si possa pensare - e che più tardi Bonhoeffer stesso enuncerà: Cristo come «l'Uomo per gli altri». «La Cristologia di Bonhoeffer, ricostruita da Eberhard Bethge sulla base di appunti presi quasi sotto dettatura, ci si presenta come un testo ricchissimo, a volte troppo denso rispetto alle questioni che solleva. In questo modo ci restituisce però la profondità di quelle lezioni che - poderoso sforzo di sistematizzazione delle questioni più urgenti nel dibattito filosofico e teologico dell'epoca - impressionarono gli uditori e che, a detta dello stesso Bonhoeffer, gli costarono più fatica di qualsiasi altro corso universitario» (Dalla Introduzione di Alberto Conci).
Un libro di meditazioni alla base della parabola del Figliol prodigo.
Il libro nasce dalla ricca fonte della spiritualita vissuta dai primi monaci, dal quarto al settimo secolo. In modo davvero sorprendente questa corrisponde alle esigenze del popolo di Dio di oggi.
Dalla quarta di copertina:
L'opera pubblicata in prima edizione postuma nel 1961, e qui ripresentata in una nuova traduzione italiana, consta di quattro parti:
1. La Messa sul Mondo, un testo di intensa spiritualità scritto da Teilhard de Chardin nel deserto di Ordos in Cina nel 1923;
2. Il Cristo nella Materia, tre racconti mistici del 1916;
3. La potenza spirituale della Materia del 1919, che si conclude con il vibrante Inno alla Materia;
4. Un'antologia di Pensieri scelti da tutte le opere di Teilhard de Chardin, articolati attorno a quattro tematiche: Presenza di Dio nel Mondo, L'Umanità in cammino, Senso dello Sforzo umano, Nel Cristo totale.
L'opera raccoglie un insieme di testi teilhardiani di alto valore letterario, filosofico e religioso, dove si va delineando una visione globale dell'Uomo e dell'Universo.
Ogni periodo nella storia della Chiesa vede sorgere un nuovo tipo di cristiano/cristiana, una nuova concretizzazione e incarnazione dello spirito evangelico. La spiritualità de L'Ambiente divino – che reca come sottotitolo Saggio di vita interiore – ci mostra il cristiano dei tempi nuovi, il cui impegno è di costruire il mondo in Cristo e di contribuire con il suo sforzo e con il suo lavoro alla edificazione del suo Corpo mistico.
Teilhard cerca di tracciare le grandi linee di una spiritualità cristiana, fedele alla sua sorgente originaria, ma tutta orientata verso la Parusia, che ogni cristiano attende nella speranza della fede. In questa prospettiva, il lavoro, la scienza, la tecnica, l'arte, la cultura prendono il loro posto in una concezione cristiana della vita.
«Un'opera, in cui prende figura una nuova Imitazione per i secoli a venire», ha scritto il teologo Norbert W. Wildiers, editore delle Opere di Teilhard de Chardin.
Prefazione alla nuova edizione italiana di Pierre Noir, uno dei più profondi conoscitori dei testi teilhardiani.
Racconti antichi ripresentati in forma moderna e spiegati come simboli archetipi della nostra incarnazione.
La felicità non è inarrivabile: è lì, a disposizione, al centro della nostra vita. Passa attraverso cose semplicissime: un’azione piacevole, un sonno salutare, un bagno rigenerante, un’amicizia, una preghiera. Ma anche giocare, leggere un bel libro, mettersi a suonare uno strumento musicale, camminare all’aria aperta, bere un buon bicchiere di vino possono darci conforto, farci sentire bene nel corpo e nell’anima.
Descrizione
Che cosa fa bene al corpo e all’anima se mi capita di non sentirmi al massimo? Che cosa mi è d’aiuto se mi arrabbio, se subisco delle delusioni o addirittura delle ferite?
«Si tratta di qualcosa di estremamente semplice, di una semplice sensibilità verso il proprio corpo e verso la propria anima. L’atto di rispettare i bisogni del mio corpo si trasforma nell’atto di rispettare i bisogni della mia anima» (Anselm Grün).
Per dire che cosa ci possa dare conforto e sostegno autentici, al centro di questo libro sono poste delle cose semplicissime: il piacere, l’amicizia, lo sfogo delle lacrime, un sonno salutare o un bagno rigenerante, l’ozio contemplativo, la preghiera. Sono le “sette consolazioni”, di cui parlava già Tommaso d’Aquino e che Anselm Grün integra con alcune esperienze che considera importanti: la lettura, il fare musica, il gioco, le camminate all’aria aperta, ma anche il piacere celestiale di un buon bicchiere di vino. La felicità non è chissà dove. È proprio al centro della nostra vita.
Un libro per gestire creativamente lo stress e ritrovare la voglia di vivere.