
Sono qui raccolti cinque saggi di Romano Guardini sulla figura e la santità di Francesco d'Assisi, composti in un periodo di risveglio dell'interesse per la spiritualità e la mistica, compreso tra gli anni '20 e '50 del secolo scorso. Guardini ritrae san Francesco, ne contestualizza la vita, descrive le peculiarità del paesaggio umbro e della città natale che per l'autore si manifestano nella sua stessa personalità: chiaro, ben definito, brillante, un profilo marcato dalla cosiddetta "opposizione polare", una continua oscillazione tra contrari, senza mai scivolare nella contraddittorietà (presenza/lontananza, semplicità/problematicità, città/natura). Una descrizione della figura di Francesco che guida alla riflessione sul concetto di "santità" e sulla sua metamorfosi nel tempo, fino all'epoca moderna, un'era "alla fine" che richiede una crescente responsabilità del cristiano.
Dalle riunioni educative per i giovani cattolici tedeschi avvenute nel 1929 al castello di Rothenfels nascono queste dieci meditazioni di Romano Guardini, che trattano altrettante dimensioni del volto del Dio di Gesù Cristo, offrendo un percorso carico di afflato spirituale. Le riflessioni toccano i temi della Provvidenza, della volontà di Dio, della grazia e della contrizione, del cuore e del Dio che consola, dando corpo alle grandi parole della fede e mettendo in luce il loro apporto vitale per l'esistenza. Grande è l'attenzione per l'umanità del credere, per i tratti che dicono la "carne" della fede e il midollo delle giornate: le domande, la morte, la coscienza della colpa, il perdono, la speranza. Con uno guardo profondo sulla realtà della creazione, Guardini testimonia e annuncia il Dio Vivente, il Dio della vita, appunto, che guarda il mondo e l'uomo con benevolenza.
Nel 1935 la predicazione e l'attività educativa di Romano Guardini lo portano a scrivere queste dieci riflessioni, una sintesi delle dimensioni fondamentali dell'esistenza cristiana. Confrontandosi, da un lato, con l'impostazione teologica dominante e, dall'altro, con il pensiero di John Henry Newman, l'autore affronta la questione del sorgere della fede e del suo contenuto, avendo attenzione anche ai momenti di crisi e tensione della stessa esperienza del credente. Di qui le pagine sulla fede nell'azione, nell'amore e nella speranza, sulla varietà delle forme in cui si concretizza, sul suo sapere e il rischio della gnosi come superbia intellettuale. L'opera si conclude con un approfondimento delle formulazioni dogmatiche nella Chiesa e sul significato del vivere i sacramenti, in quanto trasformazione interiore.
Dalla penna raffinata e coinvolgente del Cardinal Martini una riflessione su cosa significa la “scelta della fede” alla luce dell’itinerario umano e spirituale compiuto dall’apostolo Pietro.
Ci sono giorni della nostra vita dai quali con un grido o un sussurro emerge la nostra difficoltà a credere, come Pietro che non esita a seguire e amare Gesù con entusiasmo, ma anche a vacillare e poi addirittura a tradire.
Il fatto stesso che si parli di “credere” e non di proclamare senza dubbi l’esistenza di Dio, significa riconoscere che si tratta concretamente di un atto, di una scelta consapevole, che non è semplice conoscenza deduttiva, ma coinvolgimento di tutto l’uomo in una personale dedizione di cuore, mente e spirito.
Pietro è il miglior termine di paragone per chi affronta oggi il cammino religioso: l’originale rilettura di questa figura del Nuovo Testamento permette infatti di riscoprire in tutto il suo fascino l’avventura terrena del credere.
Carlo Maria Martini
Nato a Torino nel 1927, cardinale dal 1983, è stato arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002. Gesuita e biblista di fama internazionale, è stato rettore del Pontificio Istituto Biblico in Roma e della Pontificia Università Gregoriana. […]
La favola del ‘Piccolo Principe’ dello scrittore francese Saint-Exupéry è uno dei racconti più suggestivi e più letti del nostro secolo. Drewermann ne dà qui una interpretazione teologica e psicanalitica, che ne ricupera criticamente i densi simboli come direttiva di vita, come sfida a guardare il mondo con gli occhi dell’amore: «negli occhi dell’amore il mondo intero è soltanto il velo, la luce, l’ombra dell’eternità».
Chi ama tocca l'infinito: e questo il grande messaggio dell'autore del libro.
Il programma delineato da Anselm Grun, costituisce una felicissima prospettiva per trovare anche oggi, nella frenesia dell'epoca in cui viviamo, delle vie che possano aiutarci a ritrovare e conservare la pace.
Con questo libro, l'autore vuole infondere coraggio a coloro che hanno alle spalle un fallimento o che hanno paura di fallire. Un progetto di vita va a pezzi. Rimangono ferite, equivoci e solitudini. Sono sempre piu numerose le persone che falliscono nel matrimonio, nell'amicizia, nel lavoro, come religiosi e come sacerdoti. Il processo patito da tutte queste persone si assomiglia in parecchi aspetti. Dapprima c'e un grande entusiasmo, cui segue il disincanto e a un certo punto bisogna intraprendere una nuova strada. In questo libro gli autori ci insegnano che nel fallimento puo esserci anche una chance. Anselm Grun, esperto padre spirituale, infonde coraggio a tutti coloro che hanno alle spalle un fallimento e che hanno paura di fallire. Un aiuto per quanti vogliono riedificare la 'casa' della loro vita.
In questa antologia di testi del notissimo autore olandese, si infrange il grande mistero del cuore umano che si apre alla benedizione proveniente dall'alto e si lascia inondare dall'Amore di Dio.
In questo stimolante saggio sulla virtu meno compresa, gli autori guardano alla compassione secondo una nuova prospettiva, piena di vigore.
I monaci vivono la loro giornata 'qualitativamente', in un susseguirsi strutturato di tempi pieni di significato spirituale. E' una guida al mistero della vera felicita. E' l'arte di vivere che ci arriva dal monastero.
Una riflessione sulla fiducia – tema che conduce al centro della spiritualità cristiana. Magari sepolta dietro esperienze negative, dentro ciascuno di noi esiste sempre la capacità di confidare: aver fiducia è forza, fermezza, sicurezza di sé. Sperimentare questa forza è indispensabile per la vita di relazione: è riuscire nella vita.
Dalla quarta di copertina:
Come si può rafforzare la fiducia e sostenere la fede nella vita quando nella febbrile agitazione dell’esistenza quotidiana svaniscono gli aspetti intimi e familiari e le relazioni sono sempre più compresse e compromesse?
Strade spirituali per arrivare a una maggiore gioia di vita, alla fiducia in se stessi, alla fiducia negli altri e a una nuova fiducia in Dio.
Testi-guida per la vita di ogni giorno, scritti da un maestro dell’arte della vita.