
"Quello della pace è il discorso teologico più robusto e più serio che oggi si possa fare, perchè affonda le sue radici nel cuore del ministero trinitario". Se infatti pace è "convivialità delle differenze", dobbiamo concludere che "pace" è la definizione più vera del mistero principale della fede, in cui si contemplano tre Persone uguali e distinte che siedono attorno al banchetto dell'unica natura divina. Di qui, il compito storico di saper stare insieme a tavola. Non basta mangiare: pace vuol dire mangiare con gli altri.
Documenti, lettere, conferenze e lezioni sull'insegnamento del catechismo per ripensarlo secondo uno schema storico che segue la rivelazione progressiva di Dio agli uomini e avvicina i ragazzi alle fonti bibliche.
Il volume raccoglie gran parte degli interventi inediti di don Milani sul suo modo di intendere la scuola che, ancora attuale, ci riporta alla memoria le questioni cruciali sul significato e sul ruolo della scuola. La raccolta comprende la trascrizione di un intervento registrato in una conferenza organizzata da Fioretta Mazzei, assessore dell?ultima giunta La Pira nel 1962, oltre a una ricca appendice fotografica di Barbiana.
Il libro illustrato “Gli Amici di Gesù” raccoglie alcuni brani tratti dalle Udienze generali che Benedetto XVI ha dedicato agli Apostoli e a san Paolo. Si tratta di un percorso che porta il lettore alle origini della Chiesa, attraverso le vicende dei primi che hanno incontrato Gesù e che sono diventati i suoi amici.
Il volume, rivolto in particolare a bambini e ragazzi, raccoglie la descrizione che Benedetto XVI fa dei momenti più significativi dell’incontro di ogni apostolo con Gesù, coinvolgendo il lettore in quei fatti di duemila anni fa e rendendolo testimone di quanto accaduto. Nella sua prefazione, don Julián Carrón scrive: “Il Papa ci prende per mano e ci accompagna a scoprire chi erano i primi compagni di Cristo, come Lo incontrarono e come furono conquistati da lui fino a decidere di non abbandonarLo mai più”.
Questo piccolo libro di don Epicoco è un invito a ritrovare nei brevi tempi delle nostre povere giornate uno spazio per fare, ogni tanto, una "sosta", un tempo di preghiera, di lettura della Parola e di approfondimento. Le proposte sono quelle di "cinque soste", cui il lettore è invitato, per prendersi una pausa dal mondo e recuperare l'intimità con Dio, che è figlia di un'intimità sempre da ricordare nei confronti di se stessi.
Su don Lorenzo Milani è stato scritto molto. La sua figura, infatti, ha scosso in profondità le coscienze e diviso gli animi. Ma chi è stato davvero don Milani? A tale interrogativo vuole rispondere questo libro di Michele Gesualdi, uno dei primi sei "ragazzi- di Barbiana. Dando voce alle vive testimonianze di quanti lo hanno conosciuto direttamente, basandosi anche sulle sue lettere, alcune delle quali inedite, Gesualdi ricostruisce il percorso che ha portato don Milani all'"esilio- di Barbiana. La sua narrazione prende il via dagli anni del Seminario, ma si sofferma diffusamente e opportunamente sul periodo in cui don Lorenzo è stato cappellano a San Donato di Calenzano, perché se Barbiana è stato il "capolavoro" di don Milani, Calenzano ne è stata l'officina. È però nel niente di Barbiana, di cui don Lorenzo diviene Priore nel 1954, che si compie il "miracolo" del Milani, quel niente che egli ha fatto fiorire e fruttificare, prendendosi cura degli esclusi e degli emarginati. Un libro straordinario e commovente in cui Gesualdi, che ha vissuto in casa con don Lorenzo tutto il periodo di Barbiana, apre il suo cuore e ci svela il vero volto di don Milani: un prete, un maestro, un uomo, un "padre" che ha fatto del suo sacerdozio un dono ai poveri più poveri. «Michele Gesualdi ha incontrato davvero don Milani. Con questo libro ci offre il distillato della sua ricerca e della sua memoria.» (dalla Prefazione di Andrea Riccardi) «A emergere da queste pagine è un don Milani ben diverso da quello stilizzato - a volte stereotipato - di certi testi.» (dalla Postfazione di Don Luigi Ciotti)
Un documento inedito del dialogo tra Santa Sede, governo cubano e governo Obama, scritto dall’unico vero testimone che fu protagonista di tutte le tappe del dialogo, che vide ed elaborò quel cammino che doveva portare al disgelo decennale tra il mondo di Fidel e quello cattolico e occidentale.
Un libro fondamentale per capire quale sarà il futuro del cristianesimo a Cuba, ma in generale in un Centro/ Sudamerica in profonda trasformazione, nonostante Trump.
Il cardinale JAIME ORTEGA ALAMINO è una figura di spicco del mondo cattolico cubano: fu lui ad accogliere sia papa Giovanni Paolo II che papa Benedetto XVI nei loro storici viaggi a Cuba.
Secoli di vita cristiana hanno prodotto preghiere e devozioni di ogni genere: da quelle popolari a quelle colte, da quelle centrate sulla gura di Cristo e della Trinità, a quelle più immediate per i santi che il popolo di Dio ha sempre sentito prossimi alla sua esistenza.
Non è un caso, dunque, che i Pastori di questo popolo si siano trovati, lungo i secoli, a produrre preghiere da recitare con coloro che erano loro af dati. In questo solco di pastori che pregano con il popolo si inserisce monsignor Bruno Forte con questo libro, che raccoglie «i testi di alcune ri essioni e preghiere composte per lo più su richiesta di sacerdoti e fedeli [...], in occasione di celebrazioni e feste care alla comunità cristiana, o spinto dal desiderio di aiutare quanti più possibile a scoprire il dono della preghiera. La raccolta è pertanto una testimonianza di come il nostro popolo ci chieda di aiutarlo a pregare, stimolando chi lo serve nella fede ad aprire sempre più il cuore e la vita al Dio vivente, del cui amore abbiamo tutti immenso bisogno». Più di settanta preghiere: alla Trinità, a Cristo, a Maria e ai santi più amati, con una breve lettera sulla preghiera: un piccolo breviario moderno, da af ancare al grande libro di preghiere della Chiesa.
La Chiesa del grembiule- era un'immagine cara a don Tonino; questo libro la riprende, figurandosi il vescovo di Molfetta in preghiera con quello stesso grembiule di cui avrebbe voluto vedere rivestita la sua Chiesa. Una preghiera, la sua, che nasce con gli occhi rivolti non solo al cielo, ma anche alla terra, ai piedi dei piccoli e dei poveri, di coloro che hanno bisogno di attenzione e di affetto, di speranza e di gioia. Una preghiera che, negli ultimi, vede quella piccolezza che appartiene al Vangelo e che, mentre si china a lavare le ferite del mondo, sa che sono, quelle, le medesime ferite della carne di Cristo - come ama dire papa Francesco, che di don Tonino e di questa intuizione è spirito fraterno quant'altri mai. In questo libro il lettore ritroverà alcune preghiere che, a distanza di 25 anni dalla scomparsa di uno degli ultimi profeti della speranza dei nostri tempi, non hanno perso la loro forza evocativa e il loro valore profondo di profezia per un mondo nuovo.
Non servono più neppure le indagini sociologiche per rendersi conto che alla Chiesa italiana qualcosa manca. Mancano i ragazzi e i giovani; mancano le donne, in particolare quelle che si avviano verso o che hanno appena fatto il loro ingresso nell’età adulta; mancano ancora i rappresentanti di un laicato che vive la propria appartenenza ecclesiale in presa diretta e non per gentile concessione del parroco o del responsabile del movimento di turno.
Accanto a questa prima realistica constatazione, ne emerge tuttavia subito un’altra ed è quella per la quale a questa Chiesa è urgente trovare nuovi sentieri, nuove pratiche, nuovo entusiasmo missionario. Ed è proprio qui che la parola autorevole e profetica di papa Francesco intreccia il cammino verso il proprio rinnovamento da parte della Chiesa italiana. In Evangelii guaudium, manifesto programmatico dell’attuale pontificato, sono indicati sia i nodi problematici che le piste di soluzioni per porre rimedio alla situazione prima indicata. Senza troppe carezze, papa Francesco costringe la Chiesa che è in Italia a riconoscere che le sue comunità sono poco abitabili dai giovani e che la questione dell’amministrazione del potere – sostanzialmente in mano agli uomini del sacro – è il vero luogo di frizione con l’universo.
Come più volte indicato da papa Francesco, «oggi la Chiesa ha bisogno di crescere nel discernimento, nella capacità di discernere». Parlare di discernimento significa mettere a tema le occasioni o gli ambiti in cui sperimentiamo il dubbio, l’incertezza, la fatica di capire qual è la cosa giusta da fare, la direzione verso cui muovere il prossimo passo, che si tratti delle grandi decisioni della vita o delle tante opzioni che orientano il nostro stile di vita. Questo libro, ispirandosi alla prospettiva di fondo di papa Francesco, alla spiritualità che lo anima, al pensiero teologico che struttura le sue parole e azioni, vuole proporre qualche spunto per far cogliere al lettore che cosa è in gioco nelle diverse declinazioni di questa parola chiave. La speranza è che gli stimoli che il volume prova a offrire incoraggino a scavare più profondamente nella propria interiorità, per scoprire quel tesoro nascosto capace di riempire di gioia chi lo trova.
Prendendo spunto da un’immagine musicale questo volume si sofferma su un “seme” teologico di papa Francesco: l’armonia. Dal punto di vista musicale, l’armonia è l’insieme di percezioni sonore naturali e gradevoli dei suoni o delle voci, che esprimono bellezza, sentimento, ordine tra le parti. L’approccio pastorale di papa Francesco rispecchia questo cammino, che si può profilare in tre movimenti. Fin dai primi gesti del pontificato emerge un andante sostenuto che con lo scorrere del tempo si sviluppa attraverso modalità e iniziative che rispondono al progetto di far progredire la Chiesa dal di dentro, per suscitare uno slancio missionario che tocchi tutti i livelli della struttura ecclesiale. Il secondo movimento è l’adagio, con la sua atmosfera serena e armoniosa. Il terzo movimento è allegro: un passo veloce nella gioia, cadenzato ritmicamente, di solito iniziale dell’opera che viene poi ripreso nel finale. L’armonia diventa così il sottofondo del pontificato di papa Francesco, con la sua più volte richiamata attenzione alla sinodalità nella Chiesa per un mondo più armonioso, con la sua ripresa dell’apertura del Concilio Vaticano II, con la sottolineatura del dono del femminile, fattore di armonia per il creato. L’armonia è anche un modo per risolvere le dissonanze e smascherare le false consonanze, come fa papa Francesco con il suo magistero quotidiano.