
Nell’opera c’è il rifiuto di ogni sterile nonché scolastica manualistica, a vantaggio di un'impostazione che, superando l'itinerario storico-genetico della filosofa carmelitana, situa la lettura dell'opera più densa della studiosa all'interno di quel processo di purificazione e di offerta dalla Stein resa ad Auschwitz. L'autrice, con originalità e sensibilità femminile, parte dal momento del martirio in cui il silenzio stridente della violenza nazista incontra il silenzio dell'Incommensurabile: il Dio cristiano che l'ebrea Edith ha conosciuto nel lungo e meraviglioso iter della sua non lunga esistenza. Il testo si legge con gusto e dimostra come, pur trattando di filosofia si può esser appassionati -e ciò vale per la Stein come per l'autrice- se si cerca la Verità e se la scienza filosofica si apre, nella densità della Parola, a contenuti più ampi ad orizzonti meno asfittici di quelli in cui la ragione moderna ha confinato il dono del filosofare o in cui lo confinano molti discepoli degeneri di San Tommaso.
Martedì 7 settembre 1943. Sul vagone n. 12 Etty parte per Birkenau. Su quel treno ci sono 170 bambini, 602 adulti, 215 anziani. Morirà il 30 novembre 1943. In 83 giorni Etty ha forse scritto qualcosa. Ci piace immaginare il suo dodicesimo quaderno. L'ultimo di una giovane che ha conosciuto una straordinaria pienezza di vita."
Eccola la Chiesa dei poveri, aperta a tutti e invocata da papa Francesco. È quella di don Gallo, come dimostra questo libro che, oltre a una prima parte dedicata ai mali della Chiesa e all'elezione del papa, raccoglie le omelie e gli interventi che don Gallo ha pronunciato in occasione di battesimi, funerali, matrimoni e altre occasioni andando incontro alla vita di tante persone. Il ricordo di De André, Pepi Morgia, Fernanda Pivano, del leader dei portuali genovesi Paride Batini insieme al battesimo di Antonio, immigrato alla ricerca di una casa e di un lavoro, di Germana, Francesco, Matteo...: tutte storie toccanti, di autentica umanità, che compongono una ricchissima galleria di personaggi. Altrettanti capitoli di una comunione ritrovata nell'abbraccio di un prete che crede innanzitutto nell'uomo, nelle sue risorse, e che non smette di lottare per migliorare questo mondo. In un momento così difficile, tra crisi economica e una conflittualità senza sbocchi, qui si può ritrovare una riserva d'amore e di fiducia inesauribile. Una spinta per tutti, non solo per chi crede.
"Ci sono vite che faticano a stare persino dentro ai cent'anni, tanto sono stipate di storie ed eventi. Quella di Arturo Paoli, un italiano di cui s'è perso lo stampo, è ignota ai più. Eppure è un 'confesso che ho vissuto'come ce ne sono pochi, coerente ed emozionante." (Cesare Fiumi). Postfazione di Adolfo Pérez Esquivel.
L'enciclica "Laudato si'", con la sua portata rivoluzionaria, ha conquistato il mondo diventando il più alto grido d'allarme mai lanciato sulle ferite del pianeta. Con la convocazione di un Sinodo speciale sull'Amazzonia, papa Francesco - ispirato dall'immenso orizzonte del santo di cui ha scelto il nome - riporta con vigore all'attenzione della comunità internazionale l'urgenza di una "conversione ecologica" globale. Perché l'Amazzonia ci salverà? Per il pontefice argentino i popoli indigeni di quella regione sono gli ultimi testimoni di un rapporto con la terra unico e primordiale, profondamente intessuto nella cultura, al punto da rappresentare un paradigma per il resto del mondo. La riserva amazzonica ci salverà con le sue foreste, la sua acqua, la sua biodiversità. Ci salverà con la fraternità e la spiritualità delle sue genti. Ci salverà con la deferenza dei suoi popoli verso la Madre Terra. Sui passi di Francesco d'Assisi - patrono dei cultori dell'ecologia, amato anche dai non credenti - si muove dunque la Chiesa del Terzo Millennio e Giuseppe Buffon - fine studioso del francescanesimo - guida il lettore a comprendere il valore universale dell'Amazzonia proprio attraverso la visione profetica e moderna del "cantore della Creazione", capace di tenere insieme il corpo, lo spirito, la natura, Dio e il coro di tutte le creature dell'universo.
Dio ha un sogno su ogni uomo. L'uomo può scrutare e scoprire questo sogno cercando i verbi di Dio e guardando i miracoli di Gesù. Essi rappresentano il sogno di un altro mondo, del regno di Dio, di un altro modo di essere nel quale noi siamo già e non ancora. Nel 2007, il cardinale Carlo Maria Martini risiedeva stabilmente in Terra Santa, dove spesso accoglieva gruppi di pellegrini. Questo testo, totalmente inedito, è stato ricavato da un corso di esercizi spirituali da lui predicati nella località di Kiryat Yearim, in Israele. Essenziale e diretto, Martini traccia una affresco del desiderio di Dio e della ricerca dell'uomo come suo interlocutore, descrivendo l'azione divina attraverso i verbi principali: creare, promettere, liberare, comandare, provvedere e amare. Lo schema classico degli "esercizi", arricchito dalle indicazioni per la disposizione alla preghiera personale e al commento ai brani biblici sapientemente bilanciato tra Antico e Nuovo testamento, portano il lettore ad affrontare una domanda cruciale: com'è possibile che tutto ciò che è amore nella vita degli uomini venga assunto nell'amore di Dio? Cosa c'entra Dio con la mia vita?
La felicità non è una chimera irraggiungibile: è una conquista dell'essere, che si raggiunge attraverso un "risveglio spirituale" capace di fondere gli infiniti "frammenti di senso" in un'unica sorprendente visione, proprio come accade nella percezione dei vetrini colorati di un caleidoscopio. I brani di questo percorso antologico - che contiene molti inediti - rappresentano le note migliori dello spartito gibraniano e suggeriscono una melodia a cui ogni lettore potrà ispirarsi per creare la propria musica del cuore, una sinfonia di pace e di felicità da reinventare giorno per giorno.
Senza Gerusalemme e senza la Terra Santa non ci si può dire cristiani. Il Vangelo è storia, è narrazione di luoghi, di fiumi, di mari, di città, di villaggi. Gesù per primo è storia. Per questo, da sempre, i credenti si fanno "pellegrini" e visitano la terra di Gesù. In questo percorso emozionale, interiore e biblico, Marco Garzonio indica al lettore una modalità inedita per visitare i luoghi avendo come solida traccia le lettere pastorali di Carlo Maria Martini, indimenticato arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002. Chi vuole scoprire il mistero della Terra Santa nelle parole di un grande esegeta, troverà al proprio fianco una guida d'eccezione, un padre e un maestro che sentiva di appartenere a questa terra in spirito di fraternità e di dialogo.
"Come è bravo questo Papa! Voi che ne pensate, Vescovo?: così mi ha apostrofato un bambino di scuola elementare durante la Visita Pastorale in una scuola. La domanda ha avuto il sapore di una sfida perché mi ha spinto a sapere di più di Papa Francesco, che in questi mesi ho incontrato più volte in S. Marta e con cui ho avuto occasione di scambiare piacevoli battute. Dall'insieme è nato questo racconto, in cui ho voluto accostare, con animo devo dire affascinato, le vicende umane pregresse oltre che il magistero di Papa Bergoglio, 'venuto - come lui stesso ha detto - dalla fine del mondo'. E bisogna riconoscere che una vera 'fine del mondo', un profondo scombussolamento di forme ha portato coraggiosamente nei ritmi, nello stile, nelle logiche protocollari del Vaticano e della Chiesa. Anche la scelta del nome Francesco, la lapidaria frase: 'Voglio una Chiesa povera e per i poveri' e le preferenze delle periferie stanno facendo il resto. Il ripercorrere i fatti in stile di racconto, a me ha fatto tanto bene. Lo auguro di cuore anche ai buoni lettori." (Mons. Luigi Renzo)
Questo libro non ha certo la pretesa di fare un bilancio. Intende raccontare la storia dei primi due anni di Francesco: due anni intensi e straordinari, e, per molti, anche sconvolgenti. E, raccontando questa storia dal di dentro, è possibile così rileggere progressivamente il papato bergogliano nei suoi passaggi decisivi: la nascita, la novità che subito rappresenta, la sua crescita, i tanti cambiamenti, ma anche le sue debolezze, le sue contraddizioni, come pure le resistenze che incontra o che esso stesso provoca. E, al centro di tutto, il progetto di una nuova visione di Chiesa che Francesco ha disegnato nella "Evangelii gaudium", e che, se realizzato, potrebbe cambiare molte cose nel cattolicesimo. Per il momento, dunque, c'è un Papa che ha in mente una profonda riforma della Chiesa, gode ancora di un enorme consenso popolare, ma deve fare i conti con l'opposizione di forti settori della gerarchia ecclesiastica. Due prossimi appuntamenti - il secondo Sinodo sulla famiglia in ottobre, e il 50° della chiusura del Concilio Vaticano II in dicembre - ci daranno qualche risposta in più.
Spesso ci troviamo dinanzi ad una verità di carta. La Scrittura è verità di carta. Il Vangelo è verità di carta. Omelie, prediche, catechismo, la stessa teologia nel suo complesso sono sulla carta. Anche il cristiano è di carta. Se il cristiano è di carta, anche la famiglia non può essere che di carta. I corsi prematrimoniali sono di carta ed ogni altro ammaestramento è solo di carta. (...) Si celebrano sacramenti di carta. Si dona grazia di carta. Si forma ad una moralità di carta. Tutto sta divenendo di carta. Finché insegniamo dalla carta, il mondo mai potrà scoprire la bellezza di Cristo. (...) La Chiesa deve divenire Chiesa di vita, Chiesa che possa mostrare la bellezza del Vangelo nella sua carne. Questa Chiesa di vita deve generare, allevare, formare figli di vita. È il suo ministero, il suo mandato, la missione che Gesù le ha affidato. Generando questi figli, formandoli, educandoli, di certo il matrimonio non sarà più di carta, ma di vita. Sarà quel sacramento di vita che rinnoverà l'universo." (dalla Prefazione di Mons. Costantino di Bruno)
La chiamata alla santità nella vita familiare assomiglia a quella creatività che bisogna avere quando tornando a casa dopo una giornata di lavoro si apre il proprio frigorifero e si cerca di preparare la migliore cena possibile a partire da ciò che c'è dentro. Solo quando si fa pace con ciò che c'è allora l'amore familiare diventa un luogo di santità. Diversamente si trasforma in un inferno domestico in cui ciò che si dovrebbe essere e non si è, diventa l'arma più contundente per ferire l'altro. In questo testo sono raccolte quattro meditazioni sulla vocazione familiare e sulle possibilità di farsi santi a partire da ciò che siamo.