
In un'edizione speciale ad alta leggibilità concepita come un "Calendario dell'Avvento", giorno per giorno dal 1° al 25 dicembre, è raccolta una silloge di pensieri dedicata alla nascita di Nostro Signore Gesù: un'antologia di parole e versi tratta da omelie e documenti magisteriali che Papa Francesco ha riservato dal 2013 al 2018 al tema del Natale. Uno strumento di preghiera e meditazione per giovani e adulti, famiglie e comunità.
In un'edizione speciale ad alta leggibilità concepita come un "Calendario della Quaresima", giorno per giorno, dal Mercoledì delle Ceneri alla Domenica di Pasqua, è raccolta una silloge di pensieri di guida e accompagnamento al periodo che precede la risurrezione di Nostro Signore Gesù: un'antologia di parole e versi tratta da omelie e documenti magisteriali che Papa Francesco ha riservato dal 2013 al 2019 al tema della Pasqua. Uno strumento di preghiera e meditazione per giovani e adulti, famiglie e comunità.
"Tutto quello che l'albero ha di fiorito viene da quello che è sotto terra, dalle radici" (Papa Francesco). In un'edizione speciale ad alta leggibilità, è raccolta una silloge di pensieri dedicata da Papa Francesco al tema dell'anzianità. Un'occasione di meditazione per giovani e adulti, famiglie e comunità. Prefazione del Card. José Tolentino de Mendonça.
"I nostri cari non sono scomparsi nel buio del nulla: la speranza ci assicura che essi sono nelle mani buone e forti di Dio. L'amore è più forte della morte" (Papa Francesco). In un'edizione speciale ad alta leggibilità, è raccolta una silloge di pensieri dedicata da Papa Francesco ai temi della vita e della morte. Un'occasione di meditazione per giovani e adulti, famiglie e comunità. Prefazione del Card. José Tolentino de Mendonça.
Il catechismo storico di don Lorenzo Milani può essere considerato una della prime fatiche di don Lorenzo, quando nell'ottobre del 1947 arrivato a San Donato - Calenzano in provincia di Firenze gli fu affidato di tenere quelle che allora erano le 20 lezioni integrative nelle scuole elementari. Don Lorenzo dette subito alle sue lezioni un'impostazione biblica aiutandosi con la cartina della Palestina e con fotografie dei luoghi santi. Il testo appare, ancora oggi, tanto vivo e fu scritto tenendo conto del linguaggio dei ragazzi perché don Lorenzo lo fece insieme a loro. Il segreto di questo catechismo storico è l'ispirazione religiosa, c'è sotto un'esperienza spirituale autentica , c'è l'esigenza di ritrovare l'umanità di Gesù così come lui la incarnò.
L'angoscia di fronte alla domanda: "che tempo fa?" è certo più forte quando un semplice evento atmosferico può distruggere in pochi minuti un anno di lavoro. Allora non è poi così strano vedere il parroco del paese incedere nella tempesta, il piviale viola scosso dal vento, fendere l'aria con l'aspersorio dell'acquasanta e implorare con voce ferma Dio di fermare la grandine: "Per Deum verum, per Deum vivum". In un mondo sempre più abitato da suoni nuovi e pervasivi è facile perdere le voci antiche che scandivano lo scorrere del tempo: il canto del gallo all'alba, il rintocco delle campane che annunciava momenti lieti o tristi, il grido dell'acciugaio e il richiamo del venditore ambulante di carta da lettere. Suoni quotidiani, destinati a tutti. Il cibo, a ben guardare, oltre che un nutrimento necessario è anche qualcosa di cui si deve "aver cura". La tavola è luogo di incontro e di festa e la cucina è un mondo in cui si intrecciano natura e cultura. Preparare il ragù può diventare allora un momento di meditazione e la bagna càuda un vero e proprio rito in cui gli ingredienti che la compongono rappresentano uno scambio di terre, di genti, di culture. A dispetto di ogni localismo (anche culinario) tutti i cibi anche i più nostrani, sono carichi di debiti con l'esterno e con chi, in terre lontane, ha coltivato le materie prime, le ha fatte crescere e le ha raccolte. Storie ricche di personaggi singolari, di saggezza popolare, di amore per la terra, di riflessioni sulla vita, la morte e la ricchezza della diversità.
Il cardinal Martini tratteggia il percorso che ogni uomo può affrontare per scegliere di vivere la fede cristiana. Attraverso la ricca filigrana della Lettera ai Romani, Martini riflette sul come usare le parole antiche della Scrittura per comunicare oggi i contenuti eterni e universali del messaggio d'amore di Gesù. Occorre non distanziarsi dal vocabolario biblico ed evangelico, ma ridirlo in maniera comprensibile, quasi colloquiale, affinché l'essenza dell'annuncio arrivi a tutti. È un lavoro lungo e impegnativo, che presuppone di aver interiorizzato tutto il messaggio a cui - con profonda libertà interiore - si è scelto di aderire. È un profondo scavo in se stessi, che richiede di essere talmente penetrati dal Mistero di Gesù da poterlo raccontare in tutte le forme possibili, sia quelle più classiche sia quelle più moderne, senza tradire il pensiero fondamentale.
È sempre tra le strade, le piazze e i quartieri della grande metropoli argentina che Jorge Mario Bergoglio delinea già le linee portanti di quella che, con un neologismo anglosassone, è definita “Francisnomics”, ossia un modello di sviluppo economico, sociale e culturale che, attraverso “il lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale” – come disse ancora alle Acli – possa portare l’essere umano ad esprimere e ad accrescere la dignità della propria vita. Impossibile capire questo Papa, se non si parte proprio da dove egli è vissuto e da dove egli è partito, “preso quasi alla fine del mondo”: la prima frase pronunciata appena si è presentato al mondo come Francesco, la sera del 13 marzo 2013. E non era un modo di dire.
Il conclave del 2013 e l’elezione di papa Francesco rappresentano un momento chiave per comprendere la direzione di marcia della chiesa cattolica. Il cattolicesimo romano si trova di fronte ad una serie di incognite, la prima delle quali la ridefinizione del rapporto tra la sua identità romana (urbs) di fronte alla sua dimensione cattolica nel senso di universale e mondiale (orbis). Il gesuita Bergoglio, papa Francesco, rappresenta l’incarnazione di quella transizione verso una “chiesa-mondo” annunciata dal teologo gesuita Karl Rahner alla fine del Concilio Vaticano II.
Massimo Faggioli, formatosi in Italia e in Germania, dal 2009 è docente di storia del cristianesimo alla University of St. Thomas a Minneapolis/St. Paul (USA). Collabora con varie riviste e quotidiani, italiani e non.
Il volontariato è un tema particolarmente caro a Papa Francesco. Lo dimostra il fatto che ne ha parlato in tantissime occasioni. Ogni volta facendo emergere un aspetto diverso, ma sempre accentuando il valore fondamentale che esso ha nella società globalizzata e il ruolo svolto dalla Chiesa cattolica, mediante le sue forme associative. Alla luce di ciò, il testo illustra definizioni, modelli, suggerimenti, strumenti, consigli preziosi dati da Papa Francesco a chi opera nel non profit, ponendo enfasi sulla “centralità” di Cristo. Senza dubbio, questo libro costituisce una vera e propria guida per chi vive o ha intenzione di vivere l’esperienza del volontariato e per tutte le organizzazioni che agiscono nel Terzo settore. È una bussola che ogni volontario dovrebbe guardare, per orientarsi nell’offerta del proprio servizio ai bisognosi e nella costruzione del bene comune.
Cosa c'entra la santità penitente di Francesco e il suo ruvido amore per madonna povertà, la santità violentata dalla Chiesa che don Milani porta con sé nel suo amore incendiario per la parola con papa Francesco, il cristiano che viene dal sud del mondo per dire che la forma del santo Evangelo non diventerà mai la forma della santa chiesa romana, ma può abitarne il centro? È questa la domanda che nasce e viene da queste pagine che Valdemaro Baldi scrive, ponendosi dal punto di vista di un non credente. Perché queste figure così diverse catturano l'interesse di chi vede non tanto un fare, ma un lasciarsi fare dal Vangelo, che diventa eloquente. Il Vangelo non è trasmissione di nozioni religiose o sapienziali e tantomeno di "valori": è "cosa" che agisce e la cui efficacia lega indissolubilmente tre dimensioni: la sua propria forza, la credibilità di chi parla e la condizione di chi ascolta. Il percorso dei temi trattati dai tre Personaggi invita a riflettere, ieri come oggi.
"Una lettera, seppur scritta con il cuore, non può esaurire problemi, timori, speranze. Ma una cosa devo dirLe Santità. E glielo dirà Napoli. Qui guardiamo ancora avanti con fiducia e speranza, ci sentiamo ancora fortemente impegnati a disegnare nella concretezza il nostro futuro, a costruire e realizzare lo sviluppo, a lavorare per una pacifica convivenza sociale, attraverso l'esaltazione della centralità e della dignità dell'uomo. Contro ogni forma di degrado, sopraffazione, violenza. Qui vogliamo recuperare i parametri fondamentali dell'etica che sono il presupposto per la rinascita civile e sociale."