
Prediche sulle parabole di Gesu.
Un libro che indica il cammino verso la profondita dell'anima.
Un libro in cui spunti di preziosa meditazione si mescolano a garbata ironia e a descrizioni poetiche.
I fondamentalisti musulmani dichiarano la guerra "santa", il mondo occidentale risponde con la guerra "giusta" al "male", in un circolo vizioso senza apparente via d'uscita. Nel suo radicale pacifismo, Drewermann è certo, invece, che la guerra sia solo follia, una ferita sempre più profonda nell'animo degli esseri umani, che il dolore spinge a misfatti via via più atroci. Per Drewermann la libertà dalla violenza non è quindi un'utopia bensì l'unica salvezza: dato che distrugge i presupposti della convivenza umana, la guerra va fermata, inclusa quella ai terroristi. Questa la convinzione fondamentale di Drewermann, che in queste pagine sottolinea inoltre con forza l'inevitabilità della condanna della guerra da parte del cristianesimo.
La rilettura simbolica di "Biancaneve" e Rosarossa" svela la storia di una crescita interiore in un'armonia oramai dimenticata. Ne deriva un'immagine del mondo più saggia di quella di molti filosofi, la visione dell'uomo più grandiosa delle opinioni di tanti antropologi, la comprensione dell'anima che va oltre la spiegazione che ne danno gli psicologi. Vi si celano una sapienza più grande di qualsiasi scienza, intuizioni che superano qualunque analisi, immagini che, partendo dalla nostalgia delle origini, parlano dei sogni dell'umanità.
"Soltanto avvicinandosi alle rive dell'inconscio, laddove le fiabe sono nate, è possibile comprenderle". Vivere è una partenza continua, un mutamento incessante, un assumere forme sempre nuove in modo tanto sorprendente che dall'esterno neanche i servi della morte riescono a riconoscerle. "Il compare" e "Comare Morte" svelano l'essenza della professione di medico e "Ucceltrovato" la dimensione immortale dell'animo umano. In questo trittico di fiabe sono custodite verità illuminanti sulle proprie vocazioni personali, sui limiti che il destino impone, sui rapporti con l'eternità, e con la sua rivale, la morte.
Quando Francesco fui nominato papa, nel 2013, il mondo guardava attonito. Da quel momento il suo semplice messaggio di misericordia, umiltà e rinnovamento ha raggiunto tante culture e generazioni. National Geographic celebra un'importante fase della storia vaticana con questo spettacolare ritratto dell'amato pontefice della solenne istituzione che egli rappresenta. Le toccanti e inedite immagini del fotografo Dave Yoder - scattate all'interno del Vaticano - costituiscono, insieme all'esclusiva inchiesta dell'autore di best-seller Robert Draper, un'elegante e interessante rappresentazione della storia, della fede e di un mondo in cambiamento.
Rileggere e interpretare Teilhard de Chardin significa entrare in contatto con una tra le teologie del Novecento che conserva intatta la problematicità, l'attualità e, per questo, l'incidenza profetica nella riflessione contemporanea sul mistero della realtà. Il contributo di Teilhard alla teologia appare come un invito alla ricerca che deve muovere dalla complessità del fenomeno della vita, nelle sue differenti dimensioni. In tal senso, la sua riflessione ha giocato in anticipo e le sue intuizioni tra teologia e scienza si comprendono oggi meglio che in passato. Non è un caso che nell'opera del Gesuita francese rimangano suggestivi il senso e gli effetti del rapporto tra fede e sapere scientifico, il valore riconosciuto alla materia, la mistica comparata tra le religioni dell'Oriente, la spiritualità attenta al mondo, la centralità dinamica ed escatologica del Cristo. Il volume mette a disposizione del lettore contributi che rendono ragione della ricchezza interpretativa dell'opera teilhardiana, in vista di un dialogo interdisciplinare aperto e fecondo. Gli autori sono teologi, filosofi e scienziati che a lungo si sono confrontati con il pensiero di Teilhard de Chardin: Carmelo Dotolo, Maurizio Gronchi, Ludovico Galleni, Stefano Visentin, Paolo Trianni.
Questo libro si propone di raccontare la storia di Antonio Rosmini, il prete di Rovereto vissuto nella prima metà dell’Ottocento, noto soprattutto come filosofo e fondatore di una congregazione religiosa. La Chiesa cattolica ne riconosce oggi la grandezza, ma sulla sua vita e su quella dei suoi discepoli pesarono a lungo le proibizioni e le condanne ecclesiastiche che coinvolsero alcuni aspetti del suo pensiero. La sua stessa persona attirò, accanto ai più solenni attestati di stima, anche giudizi malevoli e perfino atteggiamenti ostili e minacciosi. Sulla sua morte pesa ancora oggi il sospetto di avvelenamento.
Chi era quest’uomo ammirato per la sua intelligenza straordinaria e per la sua semplicità di vita altrettanto fuori dal comune? Che cosa pensava e che cosa aveva scritto di tanto pericoloso? E come mai oggi è considerato un beato da quella stessa Chiesa che a lungo lo ha messo al bando?
Sommario
Prefazione (P. Coda). Premessa (M. Dossi). Abbreviazioni. I. La formazione e gli anni giovanili. II. L’ambiente milanese e le prime battaglie culturali. III. La perfezione cristiana. IV. Salvare l’intelligenza. V. Un cantico filosofico delle creature: l’etica rosminiana. VI. Le opere della maturità e le prime polemiche rosminiane. VII. La persona e la politica. VIII. Il rinnovamento ecclesiale e le Cinque Piaghe della Santa Chiesa. IX. La rivoluzione del 1848 e il fallimento del riformismo rosminiano. X. La ricerca teosofica e l’ultimo Rosmini. Epilogo: Dalla condanna alla beatificazione. Per saperne di più.
Note sull'autore
Michele Dossi è docente di discipline filosofiche presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” di Trento. Oltre a un ampio Profilo filosofico di Antonio Rosmini (Morcelliana 1998), tradotto in tedesco da Kohlhammer (Stoccarda 2003), ha pubblicato numerosi saggi sul pensiero rosminiano. Collabora con la Biblioteca Rosminiana di Rovereto e con il Centro di studi e ricerche Antonio Rosmini dell’Università di Trento.
Il 18 novembre 2007 sarà beatificato Antonio Rosmini il più grande filosofo italiano dell'Ottocento. Perseguitato in vita, oggi sale all'onore degli altari. Ma chi era? Quali sono i capisaldi del suo pensiero e le vicende della sua vita tormentata? E perché fu perseguitato? Questo agile libro, scritto per un ampio pubblico, risponde a queste domande
Giuseppe Dossetti è stato uno dei più brillanti giuristi cattolici del Novecento e il protagonista di vicende decisive nella storia politica italiana del secondo dopoguerra. La sua biografia e la sua riflessione hanno ispirato la nascita e l'evoluzione delle istituzioni repubblicane, dall'Assemblea Costituente fino ai nostri giorni. In questo volume, per la prima volta, vengono proposti gli interventi del giurista reggiano sulla democrazia. L'idea di promuovere una "democrazia sostanziale" - ossia "vero accesso del popolo e di tutto il popolo al potere e a tutto il potere, non solo quello politico, ma anche a quello economico e sociale" - è il contributo più fecondo di Dossetti al sistema politico italiano. Rileggendo queste pagine emerge il carisma di una personalità che seppe unificare le diverse componenti dell'Assemblea Costituente e appare chiaro il senso di un ambizioso progetto per il progresso democratico, economico e sociale del nostro Paese.