
Fin da bambina, Agnese sognava di fare la missionaria per potere aiutare le persone più povere del pianeta. Così, giovanissima, lasciò per sempre il suo Paese e la sua famiglia e partì per l'India, dove divenne suora con il nome di Madre Teresa. A Calcutta diede un tetto ai vagabondi, cibo agli affamati, affetto agli orfani, cure agli ammalati. E con il suo esempio insegnò a tutti che, con piccoli gesti e grande amore, chiunque può rendere il mondo un posto migliore. Agnese ha realizzato il suo sogno. E tu? Età di lettura: da 6 anni.
È utopistico pensare a un'integrazione virtuosa tra dimensione personale e spazio comunitario? L'ambiente è solo naturale o anche urbano, sociale, economico? Il paradigma dell'ecologia umana, nato in ambito scientifico, trova oggi le sue implicazioni, con differenze evidenti ma anche interessanti paralleli, nel pensiero etico e teologico, come dimostra anche l'ultima enciclica di papa Francesco: Laudato si'. Le sfide attuali e le buone pratiche presenti in tutto il mondo invitano a considerare l'ecologia umana come modalità di un pensiero che è esperienza sempre rinnovata dalla custodia di sé, dell'altro e del creato. Non è dunque la stessa persona un ambiente da custodire e coltivare?
Solo un nuovo Concilio, al quale per la prima volta nella storia partecipino uomini e donne, potrà dirimere il contrasto sorto nella Chiesa romana dopo che Francesco, con la sua esortazione Amoris laetitia, ha fatto balenare la possibilità che persone divorziate e risposate civilmente ricevano l’Eucaristia. Infatti, seguendo il papa gaucho, la maggioranza dei cardinali e dei vescovi ritiene che per ragioni pastorali, dopo discernimento e caso per caso, sia possibile quella scelta; ma una minoranza di prelati la considera “eretica”. A occhi profani, una disputa incomprensibile; ma non è così per una Chiesa che nel mondo ha 1,3 miliardi di fedeli. E nella quale tutto, ora, può accadere.
Atti del convegno internazionale tenutosi a Macerata (6-7 novembre 2007)promosso dalla Facoltà di Scienze della Formazione e dal Dipartimento di Scienze dell'educazione e della formazione dell'Università di Macerata. Una riflessione di carattere interdisciplinare e di ampio respiro sulla testimonianza umana e sacerdotale e sull'intensa e feconda esperienza pastorale ed educativa del sacerdote fiorentino, puntando a contestualizzarne storicamente l'itinerario e la proposta e, nel contempo, a raccogliere le provocazioni pedagogiche che da essi scaturiscono. Espressione di una ricerca a più voci e di taglio interdisciplinare e internazionale; una rilettura critica dell'esperienza milaniana proponendo da un lato un serio approfondimento storico capace di lumeggiare tanto il complesso quadro socioeconomico e politico-culturale dell'Italia del secondo dopoguerra, quanto il contesto ecclesiale e religioso entro il quale prese corpo la testimonianza pastorale ed educativa di don Lorenzo Milani, dall'altro una riflessione più squisitamente pedagogica sulle prospettive educative aperte da un'esperienza per certi aspetti unica qual è stata la Scuola di Barbiana.
Il "cammino di fratellanza, di amore, di fiducia" cominciato la sera del 13 marzo 2013, quando per la prima volta nella storia si è affacciato dalla loggia della Basilica Vaticana un Papa gesuita, venuto dall'America e di nome Francesco, continua. Un rapporto, quello fra Bergoglio e il suo popolo, fatto di gesti e di parole. Gesti normali e umanissimi come baciare un bambino o accarezzare un disabile; parole semplici ed efficaci, che sfidano la mentalità dominante e vanno dritte al cuore. A pochi mesi dall'elezione di un Papa che sta cambiando profondamente il volto della Chiesa, offriamo una ricca antologia di sue citazioni, tratte da omelie e discorsi: una raccolta di riflessioni proposte a tutti, credenti e non. Nel segno dell'accoglienza, della tenerezza e della pace. Il volume è arricchito dalle immagini più belle e significative dei primi mesi di pontificato.
Maria "ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, a essere liberi". E "ci porta per mano all'abbraccio del Padre". Lo dice Papa Francesco. La Vergine, per i credenti, non è solo madre: è sorella e amica, compagna di viaggio. Bella, splendente, vicina a noi, gioiosa e piena di speranza. Non si contano le sue virtù: umile, docile, obbediente, accogliente, fedele, paziente e tenera, misericordiosa, capace di ascolto, dolce, premurosa, attenta. Ma anche coraggiosa e combattiva. L'amore per la Madonna è una componente centrale della spiritualità di Bergoglio, e culmina nella devozione a "Maria che scioglie i nodi", che si sta diffondendo in tutto il mondo. In un volume illustrato, che segue la pubblicazione di "Francesco uno di noi", sono raccolti le invocazioni e i riferimenti mariani contenuti nei discorsi nelle omelie e nelle preghiere di papa Francesco. Per imparare anche noi a lasciarci "guidare da lei".
Un cofanetto con tre volumi.
"Francesco uno di noi": una ricca antologia di citazioni, tratte da discorsi, preghiere, omelie. Per riflettere nel segno dell'accoglienza, della tenerezza e della pace.
"Francesco e Maria": l'amore per la Madonna è una componente centrale della spiritualità di Bergoglio. Le invocazioni e i riferimenti mariani contenuti nelle sue parole sono qui raccolti per imparare anche noi a lasciarci "guidare da lei".
"L'anno della misericordia": i pensieri di Papa Bergoglio per vivere assieme l'Anno Santo del Giubileo, le cui celebrazioni si concluderanno il 30 novembre 2016.
Francesco, Francesco, Francesco!!!
Quel grido si trasmise dal sagrato di San Pietro alla piazza, dalla piazza alla grande strada che la continua idealmente e da questa al Tevere e dal Tevere ai sette fatali Colli di Roma e al mondo intero. La Sede vacante era finita. Roma riaveva il suo vescovo e la Chiesa il suo papa… Francesco. Il suo nome è Miracolo.
Era il 13 marzo 2013: l'inverno era alla fine.
Rinasce la speranza.
Il volume raccoglie i 45 articoli che l'Autore ha pubblicato sul Giornale dell'Umbria, dall'11 febbraio 2013 (giorno in cui Benedetto XVI annunciò il suo ritiro dal pontificato) fino al 21 settembre 2014. L'Autore vede in questo straordinario evento un vero inizio nella storia della Chiesa e del papato.
Ci sono modi diversi per raccontare le storie di vita di persone che sentiamo... Ecco forse basta scrivere solo "sentiamo" per avvertire tutto intero il movimento che alcuni destano con forza dentro di noi. La loro storia si può raccontare e scrivere mettendoli al centro di un canovaccio oppure si può raccontare di quello che accade alle vite degli altri grazie alla vita di quello solo. Oltretutto è questo: una biografia delle vite che hanno in modi diversi incrociato la vita di don Tonino Bello. Perché, come scrive Michele Santeramo, "ci sono vite che cambiano le vite".
Nel cuore della Chiesa
L’Esortazione Apostolica Querida Amazonia (QA) è così chiara e lineare che non sento l’esigenza di commentare il testo ma principalmente di porgere un invito alla lettura perché possa esserci una fruttuosa attuazione pastorale nelle nostre comunità. Bisogna resistere alla tentazione di guardare a quest’ultima fatica del Santo Padre credendola riservata solo ai popoli amazzonici. Sarebbe un vero peccato se le nostre parrocchie, i nostri movimenti e tutte le altre realtà associative ed ecclesiali perdessero l’occasione di verificare e rinfrescare la prassi pastorale prescindendo da questo evento qual è stato il Sinodo.
AUTORE
Filippo Santoro è Arcivescovo Metropolita di Taranto dal 2011. Originario dell’Arcidiocesi di Bari, per la quale è ordinato presbitero nel 1972, nel 1984 parte come sacerdote fidei donum per il Brasile. Nel 1996 viene nominato Vescovo ausiliare di Sao Sebastiao do Rio de Janeiro e nel 2004 viene trasferito come Ordinario alla diocesi di Petropolis. Nella Cei ricopre gli incarichi di Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. Dal 2014 è anche consultore del Pontificio Consiglio per i Laici.
Esperienze più significative: • nel 2007 partecipa alla V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-Americano ad Aparecida; • nel 2008 è nominato padre sinodale della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi “La Parola di Dio nella Vita e nella Missione della Chiesa”; • nel 2012 è nominato padre sinodale della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi “La nuova evangelizzazione per la trasmissione delle fede cristiana”; • nel 2019 è nominato padre sinodale nel Sinodo Straordinario per l’Amazzonia.
Madre Teresa di Calcutta, Missionaria della Carità, di nome e di fatto. Una delle più grandi missionarie del XX secolo. Missionaria della pace, missionaria della vita. Paolo VI ha saputo valorizzare in lei perfino il suo sorriso, che rappresentava un "sì" alla vita, un "sì" gioioso, nato dalla fede e dall'amore profondi. L'incontro di questi due giganti della santità ricorda che essere cristiani significa essere testimoni della carità.
È stato ormai dimostrato ampiamente che Rosmini anticipa (a più di cento anni di distanza), molte posizioni del Concilio Vaticano II (ad esempio sulla partecipazione attiva dei fedeli alla liturgia, come sulla ecclesiologia). Egli è stato come un profeta che, con sguardo lungimirante, riesce a scrutare nuovi orizzonti, a indicare nuove mete, precedendo i tempi e andando avanti con un passo più celere, afferrato dal desiderio di entrare in dialogo con la cultura e con le sfide del suo tempo. E d'altronde, se è evidente che papa Francesco sta indirizzando la Chiesa verso una più fedele ricezione del Concilio, è interessante confrontare molti suoi discorsi e molte sue affermazioni per ritrovarvi un profumo rosminiano. Il quinto dei "Colloqui Rosmini", promossi dallo Studio Teologico S. Paolo di Catania sin dall'anno accademico 2009/2010, presenta il pensiero del roveretano sulla Chiesa sinodale, tema quanto mai attuale e fondamentale per la Chiesa contemporanea.

