
In tempi di grandi prove per l'umanità - guerre, pandemie, rivolgimenti naturali - la fragilità e la precarietà dell'esistenza appaiono ancora più evidenti e ci spingono a interrogarci sul senso della nostra vita, a cercare una meta che sappia dare significato al cammino di ogni giorno. Andando al fondo di noi stessi, non è difficile sentire che la vita non è affatto una merce da consumare, ma un mistero da scandagliare, una missione da realizzare e che non ne siamo i padroni, anzi, non siamo in grado né di conservarla né di progettarla. In questi momenti si percepisce forte la nostalgia di qualcosa di più grande, che sta "aldilà" di tutto quello che è l'apparenza del quotidiano. È come una rinascita: l'uomo scopre di non essere solo, di essere creato per l'immortalità, di avere Dio come Padre, di essere stato amato da Cristo fino al sacrificio della Croce, di avere Maria come Madre Celeste. Una luce inaspettata investe ogni aspetto dell'esistenza e conferisce un nuovo gusto alle cose, spalancando orizzonti di felicità prima inimmaginabili. È il cuore dell'avvenimento cristiano. L'inizio di quell'esperienza che conduce fuori dall'oscurità in cui si procede incerti, a tentoni, e guida sulla strada del Cielo, che porta alla piena realizzazione di sé come figli di Dio. Una strada che si percorre senza contare i passi e incuranti delle asperità, con sempre maggior sicurezza e fiducia, camminando con i piedi ben saldi sulla terra e lo sguardo levato oltre l'orizzonte.
«Ci sia sempre di conforto il fatto che i dieci segreti sono anzitutto un evento salvifico, perché sono l'occasione per ritornare a Dio, per convertirsi, per sfuggire alle trame diaboliche del nemico della nostra salvezza.». Padre Livio Fin dalle prime apparizioni a Medjugorje, iniziate nel 1981, la Madonna ha svelato ai sei veggenti dieci segreti sul futuro della Chiesa e del mondo. Nel corso di quarant'anni si sono fatte molte ipotesi su tali segreti, dei quali i veggenti conoscono luoghi, date e contenuti. E che verranno svelati con tre giorni di anticipo rispetto al loro compimento, in modo da convincere anche i più increduli che veramente la Madonna è apparsa a Medjugorje. In ambito biblico, quarant'anni sono un tempo dal significato profondo, che richiama il lungo periodo della peregrinazione degli Ebrei nel deserto, prima dell'arrivo nella Terra promessa. Ecco perché cresce, tra i fedeli, l'attesa del tempo dei segreti che, pur essendo una stagione di prove, rappresenterà proprio l'ingresso nel mondo nuovo della pace, così a lungo atteso. La situazione di crisi generalizzata dell'umanità - col diffondersi dell'ateismo, di guerre e violenze, di fondamentalismi, di sconvolgimenti ambientali, fino all'ultima pandemia - sembra preannunciare proprio l'imminenza dello scatenamento satanico, del primo combattimento in cui la Donna vestita di sole affronterà il dragone infernale. Interrogato da Diego Manetti, padre Livio esamina questi segni e ripercorre i messaggi attraverso i quali Maria ci ha chiesto di non essere in passiva attesa, nel momento di prova per la fede, ma di restare vigili e in preghiera, nella dimensione della speranza e della conversione, per affrettare il trionfo finale, il compiersi del regno della pace.
Questa promessa, «Se siete miei, vincerete», è la preziosa rassicurazione che fa da sfondo alla conversazione di Diego Manetti con padre Livio, direttore di Radio Maria, sul tempo dei segreti: un periodo di dure prove per la Chiesa e la fede, ma anche di grazia e conversione, nel quale emerge la contrapposizione tra il desiderio della Madonna di salvare il maggior numero possibile di anime e l'intento satanico di condurre il mondo all'autodistruzione. L'opera del demonio è penetrata in profondità ormai, seminando l'inquietudine, la guerra, la paura per il futuro, e soprattutto indurendo i cuori. È così che si può diffondere fra gli uomini una religione materialistica ed edonistica che nega il peccato e i valori assoluti, che mette l'uomo al posto di Dio. In quattro decenni di apparizioni, la Regina della pace si è opposta all'azione del Maligno svelando in anticipo le sue trame, ed esortando instancabilmente i suoi figli a tornare a seguire la parola di Gesù, a mantenere viva la speranza, a pregare insieme a Lei perché possa compiersi il disegno di Dio per l'umanità, destinata alla vita eterna. Se l'esito dello scontro finale non è incerto, perché Maria stessa ci ha annunciato il trionfo del Suo Cuore Immacolato e il mondo nuovo della pace, è tuttavia necessario che ognuno faccia la sua parte nella battaglia, testimoniando la bellezza della fede con la preghiera, la ricerca della volontà di Dio, la disponibilità alla conversione del cuore.
Come affrontare le sfide di questa nostra epoca sempre più precaria, in cui la lotta tra Bene e Male pare sul punto di raggiungere il proprio apice e ogni luce si estingue, avvolta dall'avanzare delle tenebre? Come si può evitare, in questi tempi bui, di domandarsi se sia ancora possibile un futuro per il genere umano? Per padre Livio una risposta a queste domande esiste, e risiede nella fortezza. Ma non bisogna confondersi: la fortezza non ha nulla a che fare con la forza fisica, la violenza o la prepotenza; è piuttosto, insieme alla prudenza, alla giustizia e alla temperanza, una delle quattro virtù morali sulle quali l'uomo è chiamato a costruire se stesso. Una qualità dell'anima, e quindi spirituale, necessaria e imprescindibile per affrontare quel cammino che è la nostra vita e che, per sua natura, è faticoso e colmo di insidie. Ma ognuno di noi, addestrandosi fin dall'inizio alla pratica di questa virtù, perseverando e guardando alla propria esistenza come a una missione da compiere, può trovare il sentiero per uscire dal labirinto delle illusioni e, grazie all'intelligenza e alla volontà che gli è stata donata, navigare attraverso il mare agitato dell'esistenza, senza affondare al primo temporale e aprendosi un varco al di là delle tenebre, verso l'eternità.
Sarebbe un errore considerare l'umiltà una virtù di dettaglio, come se fosse un ornamento prezioso, ma non necessario. Eppure, nonostante sia una caratteristica fondamentale del Figlio di Dio, essa non gode la fama di altre virtù ritenute più eccellenti. In realtà è il terreno sul quale crescono tutte le altre, tanto da poter dire che l'umiltà è la misura della santità. Infatti, se è vero che la carità è la regina di tutte le virtù, è per la presenza dell'umiltà che essa "non si gonfia", rischiando di corrompere se stessa. Il direttore di Radio Maria rileva la messa ai margini di questa virtù da un contesto sociale che esalta l'arroganza e l'arrivismo, ma mette in guardia anche dalla "falsa umiltà", quella di coloro che fanno finta di sminuirsi per fare carriera, per compiacere il potente di turno, per piegarsi servilmente agli interessi altrui e ottenere guadagni personali. Le riflessioni che si snodano nei vari capitoli hanno come scopo quello di portare il lettore nel santuario della propria interiorità, per conoscerne miseria e grandezza, per giungere a uno sguardo di verità su se stessi. L'uomo non è mai così grande come quando riconosce di essere un peccatore, guardando se stesso e gli altri con lo sguardo della compassione. Ma non è mai così in pericolo come quando si crede superiore ai suoi simili e si indurisce nell'incapacità di chiedere perdono. Solo la virtù dell'umiltà è la medicina che consente all'uomo di liberarsi dalla tirannia dell'"io" e di gustare la pace del cuore.
L'affermazione che la Chiesa è indistruttibile non è certo una novità per qualsiasi cattolico che abbia scolpite in mente le parole rivolte da Gesù a Pietro: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa» (Matteo 16, 13-20). Tuttavia, la Madonna a Medjugorje ha voluto ribadire questa promessa di Gesù, proprio nel momento storico del più grande attacco alla Chiesa da parte del maligno. La stessa presenza della Madre di Dio per così lungo tempo a Medjugorje va vista innanzitutto in ottica ecclesiale: le sue apparizioni quotidiane, la sua preghiera e i suoi messaggi sono rivolti a rafforzare la fede della Chiesa e a guidarla attraverso la tempesta. Per questo la Madonna ha deciso di prendersi cura direttamente della parrocchia locale, per proporla come esempio di rinnovamento spirituale nel momento in cui è in atto una crisi della fede dalle proporzioni mai viste. In tal modo, la Regina della Pace sta preparando il suo popolo alle dure prove che l'attendono. In questo nuovo libro padre Livio, con la chiarezza e la precisione teologica che da sempre ne contraddistinguono l'opera, vuole aiutare il lettore a comprendere la battaglia spirituale che attanaglia il mondo, dalla quale dipende il destino stesso dell'essere umano. L'esito di tale combattimento, ci dice, non è un mistero, ma è già scritto nel segreto di Fatima, che Maria è venuta a realizzare a Medjugorje: alla fine trionferà il suo Cuore Immacolato e con esso la Chiesa, in un domani in cui, dopo tanto dolore, regnerà la pace.
Padre Livio Fanzaga, fondatore di Radio Maria, esprime il suo parere sui temi più scottanti di attualità come la guerra, la pace, il difficile rapporto con il mondo islamico, i segreti di Fatima, stimolato dall'intervista del giornalista Andrea Tornielli.
I recenti fatti di cronaca, in Italia e nel mondo, hanno portato alla ribalta il satanismo omicida e la grande presa che questo fenomeno inquietante riesce ad avere sulle generazioni più giovani. Padre Livio Fanzaga, la "voce" di Radio Maria, commenta questa difficile fase che stiamo attraversando rispondendo alle domande di Andrea Tornielli - celebre vaticanista del quotidiano "Il Giornale", già autore di libri di successo. Questo libro è l'occasione per approfondire ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e continua a insegnare sulla figura di Satana, il principe delle tenebre.
Spunto di partenza è il romanzo "Il Codice Da Vinci", fortunato bestseller dell'americano Dan Brown, nuovo appuntamento contro il Cristianesimo, nuovo "attacco" alla Chiesa. Da qui parte un fuoco di fila di domande di Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano "Il Giornale", a Padre Fanzaga, fondatore, direttore e speaker di Radio Maria.
Chi è satana? Una figura appartenente ad un mondo culturale ormai tramontato o un essere reale, misterioso, ma ben presente nella vita degli uomini? Il libro risponde a questa domanda, che oggi in molti - anche cristiani - suscita o un sorriso di distaccata superiorità o, al massimo, qualche brivido di superstizioso timore. Sulla scorta della Bibbia e del magistero della Chiesa, l'Autore illustra la dottrina cristiana sul demonio, richiamando con vigore alla necessità della vigilanza e del combattimento. Satana, l’avversario di Dio e il nemico dell’uomo, è tanto più pericoloso quanto più nascostamente svolge la sua opera, insinuandosi nelle pieghe della vita quotidiana per spingerci al peccato, ridurci in schiavitù e consegnarci alla perdizione eterna. La sua incessante seduzione, presentando il male sotto forma di bene e approfittando della nostra fragilità, costituisce un pericolo gravissimo che occorre smascherare e vincere con una lotta dura e perseverante. L’amore misericordioso di Cristo, che ha trionfato sul demonio, è nello stesso tempo il sostegno e il premio di questa fatica.
Quali aspetti peculiari distinguono le apparizioni di Medjugorje dalle numerose altre apparizioni mariane? Perché la Chiesa non si è ancora pronunciata sulla loro autenticità? Perché i messaggi vengono dati a una parrocchia? Quali sono i loro contenuti? Quale disegno provvidenziale ne emerge? Quali frutti spirituali ne sono derivati? Testimone convinto e partecipe dello straordinario rilievo ecclesiale dei fatti di Medjugorje, padre Livio accenna sobriamente agli aspetti esteriori della vicenda – tuttora in corso – e ne mette in luce il significato e la portata, esponendo le convinzioni maturate personalmente nel corso dei suoi numerosi e prolungati soggiorni nel piccolo e ormai notissimo paese dell’Erzegovina.
Per chi non si sente – o non si sente ancora – di “credere a Medjugorje”, queste pagine offrono elementi di conoscenza e di valutazione molto utili a formulare un giudizio motivato in proposito; per tutti, esse tracciano un itinerario ascetico lineare, impegnativo, gioioso.