
A vent'anni dalla morte, la vita di Madre Teresa di Calcutta raccontata dal cardinale Angelo Comastri, suo intimo amico, attraverso aneddoti e testimonianze di chi ha conosciuto personalmente la santa. Una narrazione che fa entrare il lettore negli aspetti più minuti e appassionanti dell'esistenza della piccola suora: i primi anni in famiglia, il noviziato presso le Suore di Loreto, il Nobel per la Pace, l'amicizia con Lady Diana. Un'edizione aggiornata con testimonianze ed eventi inediti. Un libro dal ricchissimo apparato fotografico con numerose immagini tratte da archivi privati e mai pubblicate prima di oggi.
I santi non hanno bisogno di essere applauditi; i santi ci chiedono di continuare la loro opera, ci chiedono di tenere accesa la lampada del loro esempio e il fuoco dell'amore che hanno acceso sulla terra. Dei reietti l'infaticabile suora di Skopje ha conosciuto il volto e ne ha saputo cogliere gli aneliti e i fremiti. Per decenni ha raccattato dai marciapiedi di Calcutta chi aspettava febbricitante, esangue, sfinito, la morte. Per decenni ha passato la mano su fronti piagate, guance scavate, corpi oscenamente ulcerati che avrebbero potuto maledire Dio; ma che non l'hanno fatto, perché avevano vicino questa suora minuta e gigantesca, piccola e grandiosa, vicaria ed emissaria di Dio. In questo volume il cardinale Angelo Comastri, intimo amico di Madre Teresa, raccoglie aneddoti e testimonianze di chi ha conosciuto personalmente la santa.
"Quando crediamo possiamo volare, quando speriamo possiamo trovare fiori ovunque e quando amiamo avvertiamo il cielo più vicino. Auguro ai miei lettori di vivere questa straordinaria avventura che li porterà fuori da ciò che è al fondo di ogni nostro peccato: la paura." (Carlo Carretto)
"Siamo venuti per adorarlo" (Mt 2,2):
i Magi rappresentano tutti i cercatori della verità, pronti a vivere l'esistenza come esodo, in cammino verso l'incontro con la luce che viene dall'alto.
Questo piccolo libro contiene le due catechesi tenute a Colonia in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù, ispirata alla vicenda dei Magi, dal teologo Bruno Forte, oggi arcivescovo di Chieti-Vasto.
Le due riflessioni intendono trasmettere un fondamentale messaggio: Vivere è cercare Dio; Vivere veramente è incontrare Dio!
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel '73, dottore in teologia nel '74 e in filosofia nel '77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996.
Il 26 giugno 2004 il papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.
Un'esperienza di vita in un monastero trappista si trasforma in questo diario che costituisce una ispirazione e una sfida per chi cerca se stesso.
Abraham Joshua Heschel (Varsavia 1907 - New York 1972) filosofo ebreo-polacco, trasferitosi nel 1940 negli Stati Uniti, fu costretto, per una serie di eventi personali e storici, a muoversi tra lingue diverse: il polacco, l'yiddish, il tedesco, e infine l'inglese-americano con cui ha scritto le opere più importanti.Un intellettuale e filosofo a tutto campo che ha saputo prendere su di sé l'eredità del popolo ebraico come un imperativo morale, un dovere inderogabile, nella convinzione che ridire il miracolo dell'incontro duraturo tra JHWH e il suo popolo non significa tanto trasmettere una immagine sacra, riflessa nella memoria storica, ma continuare a vivere in essa, nella misura in cui se ne dà testimonianza.
Destinatari
Pubblico con interessi piuttosto vari: dalla filosofia alla teologia, dalla religione alla morale e alla letteratura.
Autore
Paola Ricci Sindoni, docente di filosofia morale presso l'Università degli studi di Messina, si è interessata di filosofia tedesca del '900, pensiero ebraico moderno e contemporaneo, cristologia filosofica, mistica nelle grandi religioni e pensiero femminile. Fra le sue opere ricordiamo: Sulle tracce di Abramo. Storia e memoria nell'ebraismo contemporaneo, 1990; Hannah Arendt. Come raccontare il mondo, 1995; Adrienne von Speyr, 1996; Filosofia e preghiera mistica nel '900, 1997.
Sono in tanti, nel mondo, a considerare Henri Nouwen (1932-1996) come il proprio maestro spirituale. La ragione di un'influenza così vasta risiede forse nella sua determinazione a fare esperienza diretta della sofferenza di uomini e donne, spronati e persuasi a compiere insieme a lui un viaggio attraverso il mistero del Vangelo, la solitudine, il dolore, la ricerca di senso nella vita e la condivisione con i poveri. La sua stessa esistenza è stata un arduo cammino, segnato dalla depressione, dalla lotta fra sentimenti contrastanti (la ricerca di intimità umana, l'amore per la vita comunitaria, il bisogno di solitudine) e dal desiderio mai soddisfatto di raggiungere il cuore dell'esperienza cristiana facendo della propria vita un dono per gli altri. Nei suoi oltre cinquanta libri - tutti salutati da grande successo e costantemente ristampati - si riflettono del resto molte esperienze vissute in prima persona. La sua attività di studioso fu molto intensa e lo vide fra l'altro insegnare in università prestigiose come Yale e Harvard. Non vi è però dubbio che le esperienze più significative furono quelle che lo portarono a condividere la vita degli «ultimi», in particolare i dieci anni trascorsi in Canada presso l'Arche, la comunità fondata da Jean Vanier e dedicata alle persone con handicap. In un periodo in cui il mondo cattolico sembra attraversato da una forte ansia di rigenerazione e di rinnovamento, la parabola di Henri Nouwen può rappresentare per molti, se non per tutti, un'importante fonte di stimoli e suggestioni e un esigente termine di paragone.
Sono in tanti, nel mondo, a considerare Henri Nouwen (1932-1996) come il proprio maestro spirituale. La ragione di un'influenza così vasta risiede forse nella sua determinazione a fare esperienza diretta della sofferenza di uomini e donne, spronati e persuasi a compiere insieme a lui un viaggio attraverso il mistero del Vangelo, la solitudine, il dolore, la ricerca di senso nella vita e la condivisione con i poveri. La sua stessa esistenza è stata un arduo cammino, segnato dalla depressione, dalla lotta fra sentimenti contrastanti e dal desiderio mai soddisfatto di raggiungere il cuore dell'esperienza cristiana facendo della propria vita un dono per gli altri. Nei suoi oltre cinquanta libri si riflettono del resto molte esperienze vissute in prima persona. La sua attività di studioso fu molto intensa e lo vide fra l'altro insegnare in università prestigiose come Yale e Harvard. Non vi è però dubbio che le esperienze più significative furono quelle che lo portarono a condividere la vita degli "ultimi", in particolare i dieci anni trascorsi in Canada presso l'Arche, la comunità fondata da Jean Vanier e dedicata alle persone con handicap. In un periodo in cui il mondo cattolico sembra attraversato da una forte ansia di rigenerazione e di rinnovamento, la parabola di Henri Nouwen può rappresentare per molti, se non per tutti, un'importante fonte di stimoli e suggestioni e un esigente termine di paragone.
Una biografia di un personaggio straordinario.
"Happiness can't be bought. And when you buy happiness, you realize that the happiness that is bought does not last. Only the happiness of love lasts."
Pope Francis
Pope Francis illuminates the path to happiness, through family, freedom, forgiveness and prayer. You will find hope and comfort in His Holiness' words, helping you to find your own way through life's challenges to a spiritual place of true joy.
"Merito di questa ricerca di Lorenzo Artusi è di aver portato un po' di luce, attraverso un lavoro tenace e profondo, espressione di una notevole erudizione, di quegli anni fondamentali della vita di von Balthasar che sono quelli della sua formazione e che hanno segnato il suo percorso alla ricerca di 'un'anima per la bellezza'." (dalla prefazione di Bruno Forte)