
Nel corso dell'ultimo anno di vita di Benedetto XVI hanno avuto luogo diversi eventi culturali significativi dedicati all'ecclesiologia di questo grande Papa teologo. Alcuni di essi sono stati realizzati prendendo l'avvio dalla pubblicazione del volume dell'edizione italiana della sua Opera Omnia intitolato Chiesa: segno fra i popoli, il primo fra i due volumi della raccolta dedicati appunto agli scritti di natura ecclesiologica. Il presente volume raccoglie gli interventi tenuti alla Giornata di studio "La Chiesa nell'ecclesiologia di Joseph Ratzinger", che si è svolta il 31 marzo 2022 presso la Pontificia Università della Santa Croce. Esso non vuol essere tanto un omaggio alla memoria del Papa teologo, quanto una testimonianza che noi - suoi discepoli - vogliamo continuare a far fruttare la sua preziosa eredità. Ciò significa anzitutto imparare da lui come continuare a fare teologia al servizio della missione della Chiesa (dalla Presentazione di P. Federico Lombardi).
Per il cardinale Carlo Maria Martini, Israele non è stato "un tema fra gli altri" e lo sguardo su Gerusalemme non si è collocato sul piano della ricerca astratta o della curiosità intellettuale, ma si è nutrito di una certezza: la priorità del popolo ebraico nel disegno di Dio. L'intento del libro vincitore del Premio internazionale Carlo Maria Martini 2013 - è di cogliere nella riflessione del cardinale, anche attraverso una selezione di testi poco noti, il luogo teologico e teologale - Gerusalemme, eccesso - da cui è scaturito il suo impegno per il dialogo ebraico-cristiano, ma anche il suo ruolo, come biblista e come arcivescovo di Milano, nelle concrete relazioni tra cristiani ed ebrei. "Un ritardo che ci deve pesare molto - sosteneva Martini - è il non aver considerato vitale la nostra relazione con il popolo ebraico. La Chiesa, ciascuno di noi, le nostre comunità, non possono capirsi e definirsi se non in relazione alle radici sante della nostra fede, e quindi al significato del popolo ebraico nella storia, alla sua missione e alla sua chiamata permanente".
Prendendo in considerazione un brano della Lettera ai Romani (8, 12-17) e portando numerosi esempi dei Padri della Chiesa, don Divo aiuta a riconoscere l'opera dello Spirito Santo nella vita di ciascuno di noi e ci mostra la meta verso la quale stiamo faticosamente camminando: essere figli del Padre nello sguardo stesso di Cristo.
La legge del cristiano è lo Spirito Santo che vive nel cuore dell'uomo; non c'è una legge che costringa dall'esterno, soltanto lo Spirito che vive dentro di te e al quale devi abbandonarti è la tua vita e la tua legge.
Diversamente dalle altre aree del mondo nelle quali si trovarono a operare, i missionari della Compagnia di Gesù dovettero misurarsi in Giappone con l’ostilità di una buona parte dell’aristocrazia, che si riteneva depositaria di una civiltà superiore, e della casta dei Bonzi, che vedeva i propri privilegi minacciati dal pericolo di una nuova religione. Tali difficoltà di insediamento, unitamente al problema della lingua, misero a dura prova le capacità inventive e il processo di adattamento al territorio. Il risultato fu, nelle arti sceniche, una lenta ma progressiva evoluzione di tecniche di rappresentazione, il più delle volte inedite e originali, che non mancarono di utilizzare forme espressive topiche, approdando in qualche caso a veri e propri sincretismi che riguardarono anche il teatro Nō. Ambientato fondamentalmente nel clima della cerimonialità festiva del Natale e della Settimana Santa, il percorso evangelizzatore dei gesuiti consentì in questo modo per la prima volta, anche nei campi della musica, della danza e del teatro, l’incontro fra la cultura occidentale e quella giapponese, determinando contaminazioni che attendono di essere riconosciute nel panorama internazionale della storiografia dello spettacolo.
Per guardare all'avvenire dell'uomo, il paleontologo Pierre Teilhard de Chardin legge l'evolversi della materia nel tempo, del quale le scienze dell'Ottocento e del Novecento ci hanno aperto nuovi orizzonti conoscitivi. Il tempo dell'evoluzione è un percorso attraverso forme sempre più complesse che ci porta verso l'uomo e verso la Noosfera. Lungi dall'azzardare concrete previsioni, da lui stesso dichiarate impossibili, sugli accadimenti futuri, Teilhard ritiene tuttavia legittimo, estrapolando le osservazioni fatte sull'evoluzione che ha preceduto il manifestarsi del pensiero nell'uomo, tracciare "le direzioni e le condizioni dell'avvenire". Il fenomeno umano, così come lo osserviamo e sperimentiamo, non si è fermato, ma è destinato a muoversi verso un ulteriore compimento individuale e collettivo. Di fronte all'umanità si apre un lungo cammino di ulteriore genesi e maturazione alla cui realizzazione concorreranno le nostre scelte, la globalizzazione in atto, il modo di affrontare e gestire i problemi dell'educazione, della pace, dei diritti dell'uomo, della democrazia. E come prevedere la fine della specie e il raggiungimento di uno stadio ultraumano? Questi molteplici temi costituiscono l'oggetto dei 22 saggi qui contenuti, nei quali si manifesta in modo evidente la fede che Teilhard nutre nei confronti dell'uomo.
La grandezza del magistero di Benedetto XVI è di aver riproposto il cristianesimo come logos, fonte di verità e di comprensione della realtà, così da divenire punto di incontro e di dialogo tra le differenti culture e religioni e luogo in cui ogni uomo è ricompreso nelle sue originarie esigenze fondamentali. Ciò richiede di allargare i confini della razionalità alla luce dell'amore, che è la radice stessa del sapere e della ricerca della verità, e implica un modo nuovo di concepire l?Università e la produzione della cultura. Perciò, Joseph Ratzinger, per vocazione illuminato teologo e professore universitario, sceglie come interlocutore privilegiato di un nuovo umanesimo il mondo della cultura, dell'Università delle scienze, esercitando il suo personale carisma di pastorale dell'intelligenza al servizio del compito della nuova evangelizzazione. Il presente testo offre un antologia dei discorsi più significativi dedicati a questo tema, introdotti e commentati da un articolato saggio del filosofo Giampaolo Cottini, che ricostruisce i passaggi dell'insegnamento di Benedetto XVI offrendone una chiave di lettura unitaria, fruibile anche da lettori non specializzati ma convinti che "fede e cultura sono grandezze indissolubilmente connesse, manifestazione di quel desiderium naturale videndi Deum che è presente in ogni uomo" (Benedetto XVI, Discorso all'Università Cattolica, 21 maggio 2011).
Dei molti diari che Don Divo Barsotti ha scritto durante la sua lunga vita, questo, che copre gli anni dal 1973 al 1975, è uno dei più interessanti perché incentrato sulla figura di Cristo. Egli già scriveva in un precedente diario: "Tutta la vita è solo rapporto col Cristo ed Egli è la sola Realtà". Cristo assume quindi ne L'attesa la statura di centro, di Assoluto, di Trascendente incondizionato. Egli è "la mèta", non "la via". Cristo è Dio ed esiste un'unica via per giungere all'Amore: l'amore. Per giungere a Dio, per realizzare la prima unione con Lui è necessario passare per il deserto del nulla - vedere "sprofondare la Chiesa nel vuoto", sopportare il "silenzio di Dio", portare "il male del mondo" - ma soprattutto fare il vuoto nell'uomo con le sue passioni devastanti.
Oggi, ci dice il cardinale Comastri, è difficile persino vivere l'attesa di un figlio: molte donne e uomini fuggono spaventati da responsabilità, fatiche e impegni che cambiano la vita e la nostra percezione dell'esistenza. In queste pagine, Comastri ci conduce all'interno del mistero dell'attesa di Dio, che in Maria corrispose proprio all'attesa di un figlio. Per lei e per Giuseppe, sponsalità, maternità e paternità non furono impegni da sfuggire, ma doni da accogliere e dai quali ottenere frutto. Le vite dei membri della Santa Famiglia non furono sotto il segno di una libertà personale totale, ma di una libertà messa in gioco nella relazione.
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le quattro conferenze de card. Gianfranco Ravasi, tenute nei mesi di novembre e dicembre 1996 e già disponibili in audiocassette, che vertono sulla ricerca del "volto" di Cristo nell'Antico Testamento:
I conferenza: Cristo nell’Antico Testamento? Un discorso sul metodo d’interpretazione.
II conferenza: Figure e modelli messianici nelle sacre Scritture ebraiche.
III conferenza: Una selezione di testi biblici messianici, diretti o allegorici.
IV conferenza: Il giudaismo, il Messia e Gesù Cristo.
In un mondo interconnesso, percorso da una «guerra mondiale a pezzi» e dominato da prospettive apocalittiche, qual è il compito della Chiesa? Che cosa caratterizza, in particolare, i gesti e le parole di Francesco? Quali sono le radici della «diplomazia della misericordia»? E come si concilia la volontà di mediazione con l'energica denuncia dei mali di oggi? A dieci anni dall'elezione di Jorge Mario Bergoglio, Antonio Spadaro ne rilegge l'approccio geopolitico da più prospettive. Innanzitutto la visione, di cui mette in luce i punti fondamentali, attingendo ai numerosi riferimenti culturali e intellettuali del pontefice. Ricostruisce quindi la «mappa» dell'azione di Francesco, attraverso i viaggi apostolici, gli eventi sinodali e la politica internazionale della Santa Sede. Ne emerge un'analisi dei traguardi raggiunti e delle sfide aperte: l'impegno per un nuovo umanesimo in Europa e per porre fine ai conflitti e alla tragedia dei migranti, proponendo un'alternativa credibile al capitalismo finanziario speculativo; l'avvicinamento alla Cina e il dialogo con l'Islam; l'esperienza della prima pandemia globale nell'era digitale; l'attenzione a territori dalle forti contraddizioni politiche ed ecologiche, come l'Amazzonia; i passi avanti nei rapporti con il Medio Oriente e le visite in paesi quali il Kazakistan e il Bahrein, luoghi di incontro e crocevia multietnici, «laboratori» di una Chiesa piccola ma viva.
Questa ricerca scientifica mette in rilevo come Martini riesca a fare della Parola un metodo per tenere sempre unito il rapporto uomo-Dio-Chiesa. Essendo uno studio di teologia spirituale sulle Lettere pastorali di Carlo Maria Martini, avente come metodo l'ascolto della Parola, sono adottate quali metodologie più appropriate il metodo analitico-descrittivo e quello deduttivo. Vengono presi in considerazione i molteplici testi della Sacra Scrittura che Martini assume come punto di riferimento per sviluppare i diversi argomenti riguardanti la materia spirituale, pastorale e pedagogica, cercando di darne una lettura analitica e descrittiva che individui l'attualità e il messaggio spirituale ed educativo che essi contengono e propongono alla nostra società odierna. La presente proposta di ricerca non pretende di offrire una presentazione esaustiva dell'intera opera di Carlo Maria Martini, ma intende piuttosto soffermarsi a cogliere la proposta spirituale e pedagogica, di forte ispirazione ignaziana, che egli ha elaborato nelle Lettere pastorali e che, coerentemente, ha applicato nel suo ministero episcopale.
«Vivere insieme è un’arte, un cammino bello e affascinante», osserva papa Francesco, e la famiglia è il luogo in cui ci si custodisce reciprocamente nella confidenza e nel rispetto, dove si impara a convivere nella differenza, ad appartenere ad altri, e dove i genitori trasmettono la fede ai figli. Bergoglio ha assunto la famiglia come uno dei nodi nevralgici del suo pontificato, dedicandole un articolato e intenso percorso sinodale e l’esortazione apostolica «Amoris laetitia». Nelle parole del papa l’ideale cristiano del matrimonio si incarna sempre nella vita concreta delle persone, con uno sguardo rivolto alle realtà più fragili e ferite. Ogni famiglia può essere una luce che illumina il mondo, mostrando a una società smarrita nell’individualismo la bellezza e la forza contagiosa dell’amore «finché morte non ci separi».
Sommario
Introduzione. I. La vocazione del custodire (Dall’omelia alla messa per l’inizio del ministero petrino del vescovo di Roma,19 marzo 2013). II. La misericordia del Padre (Dall’omelia della messa di insediamento a vescovo di Roma in San Giovanni in Laterano, la domenica della Divina Misericordia, 7 aprile 2013). III. Il primo annuncio in famiglia (Risposta a una domanda durante la veglia di Pentecoste con i movimenti e le associazioni, 18 maggio 2013). IV. Fidarsi dell’amore (Dall’enciclica Lumen fidei sulla fede, 29 giugno 2013). V. Tre parole per la famiglia (Dalla messa in occasione della giornata mariana nell’Anno della fede, 13 ottobre 2013). VI. Di generazione in generazione (Discorso ai partecipanti alla plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia, 25 ottobre 2013). VII. È possibile vivere la gioia della fede? (Alle famiglie in pellegrinaggio a Roma nell’Anno della fede, 26 ottobre 2013). VIII. Custodire la fede, vivere la gioia (Omelia per la Giornata della famiglia, 27 ottobre 2013). IX. Si rinnovino le meraviglie della grazia (Preghiera alla santa Famiglia, 27 ottobre 2013). X. La profondità di un impegno (Dall’esortazione apostolica Evangelii gaudium, 24 novembre 2013). XI. La fraternità si impara in famiglia (Dal messaggio per la 47a Giornata mondiale della pace, 8 dicembre 2013). XII. Lessico familiare, lessico di pace (Dal discorso al corpo diplomatico, 13 gennaio 2014). XIII. Le nuove urgenze pastorali (Lettera in occasione della festa della Presentazione del Signore, 2 febbraio 2014). XIV. Aiutare le coppie in difficoltà (Dal discorso consegnato ai vescovi polacchi in visita ad limina, 6 febbraio 2014). XV. La paura del «per sempre» (Risposte alle domande dei fidanzati che si preparano al matrimonio, 14 febbraio 2014). XVI. Vivere insieme è un’arte (Risposte alle domande dei fidanzati che si preparano al matrimonio, 14 febbraio 2014). XVII. Preparativi di nozze (Risposte alle domande dei fidanzati che si preparano al matrimonio, 14 febbraio 2014). XVIII. La convivenza nell’amore (Dal discorso ai vescovi spagnoli in visita ad limina, 3 marzo 2014). XIX. San Giuseppe, educatore e papà (Dalla catechesi all’udienza generale, 19 marzo 2014). XX. Il matrimonio, icona dell’amore di Dio (Catechesi all’udienza generale, 2 aprile 2014). XXI. Perdere il tempo con i nostri bambini (Dal discorso all’incontro con il mondo del lavoro e dell’industria a Campobasso, 5 luglio 2014). XXII. La forza della famiglia (Dal discorso ai partecipanti al Colloquio internazionale sulla complementarità tra uomo e donna, 17 novembre 2014). XXIII. Per un’armonia tra Chiesa e società (Dal messaggio al Festival della famiglia, 2 dicembre 2014). XXIV. Un figlio cambia la vita (Dal discorso all’Associazione nazionale delle famiglie numerose, 28 dicembre 2014). XXV. Una famiglia centrata su Gesù (All’Angelus, festa della santa Famiglia di Nazaret, 28 dicembre 2014). XXVI. Non perdere la capacità di sognare (Dal discorso all’incontro con le famiglie a Manila, 16 gennaio 2015). XXVII. Comunicare la famiglia (Messaggio per la 49a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 23 gennaio 2015). XXVIII. Nel calore della casa (Dal discorso all’incontro con le famiglie a Santiago di Cuba, 22 settembre 2015). XXIX. Famiglia: l’alleanza della Chiesa con la creazione (All’incontro con i vescovi a Philadelphia [USA], 27 settembre 2015). XXX. Piccoli gesti d’amore (Dall’omelia nella messa a conclusione dell’VIII Incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia [USA], 27 settembre 2015). XXXI. Una luce nel buio del mondo (Dall’omelia alla veglia di preghiera per il sinodo sulla famiglia, 3 ottobre 2015). XXXII. La solitudine, l’amore, la famiglia (Dall'omelia alla messa di apertura del sinodo della famiglia, 4 ottobre 2015). XXXIII. La missione della Chiesa per la famiglia (dal discorso alla conclusione dei lavori del sinodo sulla famiglia, 24 ottobre 2015). XXXIV. Dare coraggio alla famiglia (All’incontro con le famiglie in Messico, 15 febbraio 2016). XXXV. Dove sono i figli? (Dall’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia,19 marzo 2016). XXXVI. Il Signore al centro della vita (Dall’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia,19 marzo 2016). XXXVII. Famiglie, continuiamo a camminare (Dall’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia, 19 marzo 2016). XXXVIII. Accompagnare al matrimonio (All’apertura del Convegno ecclesiale della diocesi di Roma in San Giovanni in Laterano, 16 giugno 2016). XXXIX. La radice domestica di una politica non violenta (Dal messaggio per la 50a Giornata mondiale della pace, 12 dicembre 2016). XL. La famiglia è ancora buona notizia (Dalla lettera al prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita in preparazione al IX Incontro mondiale delle famiglie, 30 marzo 2017).