
Dodici temi (Amore - Discernimento - Gratitudine - Orizzonti di senso Cristianesimo - Speranza - Testimonianza - Gioia - Misericordia - Pace Tenerezza - Solidarietà), uno per ogni mese dell'anno, perché, nel corso di 365 giorni ciascun lettore possa sentire la vicinanza di papa Francesco; essere accompagnato dalla sua simpatia e stimolato dal suo insegnamento a vivere un cristianesimo di gioia. Le parole del Papa, nel libro, sono commentate da diversi nomi di autorevoli firme delle pubblicazioni Paoline.
Un prete e un padre di famiglia riflettono insieme sull'esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco intrecciando richiami spirituali e pastorali utili sia alle comunità ecclesiali che a quella "piccola chiesa" che prende forma in ogni realtà domestica. Dopo il primo capitolo, dedicato ai nuovi processi di inculturazione della fede, il volume prende in esame alcune sfide culturali che papa Bergoglio considera prioritarie: la mancanza di speranza e di valori, l'idolatria del denaro, l'amore fraterno e la capacità di prossimità alle persone nella loro concreta situazione. La terza parte, infine, riconduce alla realtà delle famiglie quattro princìpi proposti dal Papa: il tempo è superiore allo spazio; l'unità prevale sul conflitto; la realtà è più importante dell'idea; il tutto è superiore alla parte. In appendice a ogni capitolo vengono suggerite alcune domande per la riflessione personale, di coppia o di gruppi di famiglie e una preghiera composta dagli autori.
"Vivere insieme è un'arte, un cammino bello e affascinante", osserva Papa Francesco, e la famiglia è il luogo in cui ci si custodisce reciprocamente nella confidenza e nel rispetto, dove si impara a convivere nella differenza, ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli. Proprio per questo è particolarmente grave la "fragilità dei legami" che accompagna la crisi culturale profonda dell'istituto familiare. "Il matrimonio tende a essere vissuto come una mera forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno", ma il contributo che esso dà alla società supera il livello dell'emotività e delle necessità contingenti della coppia. Attraverso messaggi, discorsi, omelie e conversazioni con sposi e fidanzati, Papa Francesco è ripetutamente intervenuto sul tema famiglia, sottolineando le nuove urgenze pastorali delle coppie che si separano e divorziano e ricordando che "se manca l'amore manca la gioia".
Che si tratti di descrivere i problemi della famiglia o di prospettarne le soluzioni, papa Francesco riesce a unire ispirazione evangelica e sano realismo. Che emerge non solo nelle grandi decisioni, come l’aver scelto di dedicare due assemblee mondiali dei vescovi alle gioie e ai dolori della famiglia, ma soprattutto nella predicazione al “popolo di Dio”: «Sappiamo tutti – dice ai fidanzati – che non esiste la famiglia perfetta, e neppure il marito perfetto, o la moglie perfetta. Non parliamo della suocera perfetta!». In famiglia, spiega in diverse occasioni, possono anche «volare i piatti», l’importante è che la giornata sia conclusa con un gesto di pace: basta una carezza. E famose sono poi diventate le tre «parole magiche», la sua ricetta per un rapporto duraturo: saper sempre dire «permesso, grazie, scusa». Parole semplici, che vanno al cuore.
Calendario per il 2015 da parete. Riporta date, festività religiose, ricorrenze particolari e memorie di santi delle principali tradizioni cristiane presenti in Terra Santa.
Che cos'hanno in comune Henry David Thoreau e San Francesco? Che rapporto c'è tra ecologismo e pelligrinaggio? E che cosa c'entra in tutto questo la Valmarecchia? Il libro cerca di rispondere a queste e ad altre domande tracciando un percorso suggestivo che mira alla scoperta del territorio della Valmarecchia attraverso le testimonianze della leggenda, i segni dell'arte e l'approfondimento di alcuni insegnamenti francescani declinati nell'attualità, come il farsi straniero e pellegrino sulla terra e l'amore per la natura e gli animali.
"Abbiamo voluto dare voce a migliaia di uomini e donne, noti e meno noti, che con noi hanno creduto, sperato e amato, piazza dopo piazza, comandamento dopo comandamento, e che con noi vogliono fecondare questo tempo di crisi dell'umano con una rinnovata vita spirituale e con un rinnovato idealismo cristiano. Riteniamo che sia ancora possibile dare credito alla laicità cristiana, specie nel tempo della crisi, per rifecondare le buone prassi che hanno fatto grande la nostra civiltà, ritrovando un codice etico e una piattaforma valoriale comune a tutti, credenti e non credenti."
Sia l'introduzione di Domenico Sigalini sia l'antologia di testi di papa Francesco raccontano il significato della parola "Pastore" per il pontefice e il ruolo delicato attribuito al sacerdote, chiamato dalla sua vocazione a vivere sempre a servizio totale del suo "gregge"; "pastore" in mezzo alle pecore, e non "funzionario". Il libro tratteggia come delicati colori su una tela l'identità del sacerdote, che ascolta e sostiene, che ama e richiama, amico degli ultimi. L'ampia introduzione di Sigalini apre l'antologia mettendo a fuoco il nocciolo del mandato sacerdotale.
Mentre la Chiesa vive un periodo storico drammatico, di crisi interna e di violento attacco ai cattolici nel mondo, in Vaticano continua un'inedita "convivenza di due Papi" su cui nessuno ha avuto ancora il coraggio di riflettere. Lo fa, in questo libro, Antonio Socci, chiedendosi quali sono i motivi tuttora sconosciuti della storica rinuncia di Benedetto XVI e se si tratta di vera rinuncia al Papato, dato che i canonisti cominciano a sollevare gravi dubbi. Domande che adesso s'intrecciano con quelle relative al Conclave del 13 marzo 2013 che, secondo la ricostruzione dell'autore, si sarebbe svolto in violazione di alcune norme della Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis.
Dio vuole la patria unita e in ordine, dicevano i militari. Dio è dove c'è giustizia sociale, ribattevano gli studenti. Una patria cattolica non può licenziare i lavoratori, gridavano gli operai in sciopero. Pur di ottenere la civiltà dell'amore cara a Dio, rincaravano i gruppi armati, è lecito sacrificare vite nella rivoluzione. Il peronismo è un movimento umanista e cristiano; no, il peronismo è la via attraverso cui il popolo edifica il socialismo. Tutti in nome di Dio, tutti in nome del popolo. Questo libro indaga l'intreccio di storia politica e religiosa in Argentina, dagli anni Sessanta fino all'ultima dittatura militare, e scopre che all'origine della sua storia è il mito di una nazione cattolica. Un mito divenuto presto una camicia di forza; un mito che, nato per unire, ha diviso fino all'odio fratricida: cattolica si proclamava la dittatura del 1966, cattolica e cresciuta nelle parrocchie era la guerriglia, cattolico il peronismo tornato al potere nel 1973, cattoliche le sue fazioni in guerra tra loro, fino al regime cattolico che pretesero di incarnare i militari giunti al potere nel 1976. Solo allora, dinanzi alla tragedia, una parte crescente della Chiesa e degli argentini iniziò a scoprire le virtù della laicità, della democrazia politica e dello Stato di diritto.
Il volume, aggiornato ai più recenti episodi e messaggi del pontificato di Papa Francesco, ripercorre la vita di Jorge Mario Bergoglio mettendone in risalto soprattutto il versante "vocazionale", con la chiamata a seguire Gesù Nazaret maturata in una famiglia dalla fede profonda e all'oratorio.
C'è un filo rosso che attraversa tutto il magistero di Francesco: il tema della giustizia, che per il papa è l'altro nome dell'amore. "Il bene è contagioso" scrive Bergoglio. "E come il bene tende a comunicarsi, così il male a cui si acconsente, cioè l'ingiustizia, tende a espandere la sua forza nociva e a scardinare silenziosamente le basi di qualsiasi sistema politico e sociale". Per il pontefice argentino, ogni nostra azione ha delle conseguenze e anche il più piccolo frammento d'immoralità annidato nelle strutture della società contiene sempre un potenziale di dissoluzione e di morte. Ma c'è anche un'altra giustizia a cui Francesco non si stanca di fare riferimento: se viviamo secondo la legge "occhio per occhio, dente per dente" non usciremo mai dalla spirale dell'odio. La legge degli uomini non può salvare il mondo. Solo la legge di Gesù, che dall'alto della Croce perdonò i suoi assassini, ci potrà riscattare, imponendo un giudizio di qualità sulla nostra vita terrena nell'orizzonte misterioso dell'amore incondizionato: la misericordia. In questo "vangelo della giustizia" il lettore troverà un itinerario ricco di suggestioni da cui lasciarsi ispirare per orientare i propri desideri, le proprie scelte e il proprio agire quotidiano nel mondo.