
Il culto dei santi è un'usanza tipicamente cattolica e risale agli albori del cristianesimo, al tempo delle persecuzioni e dei martiri. La fede restituisce certezza che i santi, in Paradiso con Dio, rimangono assolutamente partecipi della vita degli uomini di questo mondo. Seguendo quattro classiche tipologie (malattie e malanni; matrimonio e maternità; professioni, arti, mestieri e vocazioni; complicazioni e guai vari), l'Autore passa in rassegna i santi che la devozione popolare ha scelto, per fatti inerenti alla loro vita, quali protettori o patroni a cui rivolgersi in circostanze particolari. Il Santo non vuole niente. Certo, gli piacerebbe che, graziati, ci mettessimo ad amare Dio. Ma non ci forzerà e sarà disposto ancora a esaudirci perché conosce la fragilità umana. Ricco di esempi concreti, questo libro permette di scoprire a che santo votarsi in qualunque situazione, a partire da colui che sentiamo più vicino perché ha svolto il nostro mestiere o ha dovuto affrontare il nostro stesso problema.
«Se Dio è lontano, il santo è vicino, è di casa, è il mediatore ideale, un poco come il parente importante che va a Roma a trattare direttamente con il potere, ed è a lui che ci si raccomanda» (Michele Serra). Identificare come petroniani i Bolognesi o come ambrosiani i Milanesi ci dà la misura del legame fondativo che la cittadinanza stringe con il santo che ne è il simbolo. Santa Maria, san Giovanni, san Giuseppe, san Michele, san Francesco, santa Rita... sono fra i toponimi più diffusi, ma anche tra i nomi di battesimo maggiormente ricorrenti: i veri poli della geografia, della storia e del costume italiani. Tuttavia, nella storia del nostro paese, la pratica devozionale si sostanzia anche di aspetti politico-sociali. Nei lunghi secoli che hanno preceduto l'unità del paese, la Chiesa è stata l'unico potere non straniero che ha rappresentato, soprattutto fra i ceti popolari, il tratto identitario effettivamente comune. Il culto per la Madonna (il cui patronato è di gran lunga il più diffuso), per i protomartiri cristiani, per i primi santi vescovi ha finito con il conferire loro il ruolo di taumaturgici «defensor civitatis», facendone al tempo stesso i depositari di consuetudini e memoria, simboli identitari e totem cittadini.
Bruno (1030-1101) era direttore della scuola cattedrale, quando matura nel cuore la vocazione alla vita monastica, distribuisce i suoi beni ai poveri e si reca nell'abbazia di Molesme in Francia. In seguito, con alcuni compagni, fonda il primo monastero del nuovo ordine certosino. Alcuni anni dopo è chiamato dal Papa a Roma come suo consigliere. All'età di 60 anni si trasferisce in terra calabra dove fonda l'eremo di Santa Maria e il monastero di Santo Stefano.
Don Luigi Palazzolo (1827-1886) è stato un prete semplice e gioioso che continua a insegnarci a tenere insieme l'amore per Dio e l'amore per gli ultimi, i più poveri, quelli che non sono raggiunti da altri. La sua vita, segnata dallo sguardo continuo al Cristo crocifisso e ai Crocifissi del mondo, altro non è stata se non una carezza di Dio per i più poveri. Per concretizzare il suo carisma fondò la Congregazione delle Suore delle Poverelle e i Fratelli della Sacra Famiglia.
Si può essere santi su un campo da calcio, si può raggiungere la perfezione interiore suonando un violino, si può seguire le tracce di Dio attraverso i bit dei linguaggi digitali, si può far esplodere di colori la propria vita anche mentre si lotta con un tumore... È ciò che tanti giovani hanno fatto, lasciandosi coinvolgere nell’abbraccio infinito dell’amore di Dio senza timore di perdere sé stessi, credendo, fidandosi e affidandosi.
In questo libro sono raccolte le storie di giovani che hanno scelto di fare del Vangelo il loro punto di riferimento, soprattutto nei momenti difficili, a dimostrazione che la santità è un orizzonte di vita che sa ancora affascinare, che continua a parlare alle nuove generazioni e che muove verso ideali di vita controcorrente.
Armando Conforti nasce a Roma il 7 ottobre 1980 da una famiglia cattolica praticante; cresce nella dottrina da bimbo, frequenta il catechismo nella chiesa dedicata a San Francesco a Nettuno e frequenta il gruppo dei giovani francescani. Durante l’adolescenza si allontana dalla Chiesa rimanendo tuttavia sempre legato alla figura della Santa Vergine, alla quale è devoto. Nel 2002 ha la vera conversione del cuore e decide di cambiare la propria vita dedicandosi al Vangelo, non sapendo che questo l’avrebbe portato non solo a conoscere Gesù ma anche all’amore verso il prossimo. Studioso di demonologia cristiana, è ausiliario della comunità Nome Dolcissimo di Maria e formatore della stessa comunità dei fratelli novizi. È autore del libro "Il segreto di satana".
Se dopo ottocento anni il sangue di san Ciriaco, scaturito per divino prodigio dalle ossa inaridite del suo capo il 10 maggio 1236, è riemerso dalla polvere dei secoli e si è riaffacciato all’orizzonte del nostro tempo, significa che, attraverso la riscoperta del prodigioso evento, Dio ha qualcosa da dire anche all’uomo contemporaneo: «Se infatti quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerla. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!» (Atti 5,38-39). «Dalla data di arrivo dell’ampolla nel santuario di San Ciriaco a Torre Le Nocelle – dichiara il rettore don Michele Bianco – si sono intensificati, con ritmo crescente, eventi soprannaturali, consistenti nella guarigione di infermi e nella liberazione di persone affette da ossessioni diaboliche, sempre implorando l’aiuto di Dio e l’intercessione del suo servo, il santo martire Ciriaco».
Note sull'autore
Patrizia Cattaneo è scrittrice di spiritualità di fama internazionale. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui per le Edizioni Segno “Sono qui per guarirti. Charbel il santo amico”, “Beato Stefano Nehmè”, “San Ciriaco. Culto, miracoli, esorcismi”, “Il diavolo in ginocchio”, “Padre Michele Bianco e il carisma di guarire”, “I carismi”, “Preghiera e novena di liberazione e guarigione a San Ciriaco” e “Il santuario dei prodigi”.
In occasione della canonizzazione di San Cesare de Bus, apostolo del catechismo, viene pubblicata la sua opera Istruzioni Familiari, commento al Catechismo Romano.
Questo terzo volume ha come tema "I PRECETTI DELLA CHIESA E IL PADRE NOSTRO".
Si tratta di un manuale di metodologia catechistica nel quale San Cesare offre ai lettori, in particolare ai catechisti, una guida con le seguenti caratteristiche: la concretezza del discorso, i frequenti ricorsi alla storia biblica, l'aderenza all'attualità, il coinvolgimento personale del catechista e degli uditori, la comune aspirazione a una maggior conoscenza e a un più coerente e intenso impegno religioso, la tensione a una spiritualità cristiana più elevata e socialmente feconda nella carità.
Le Istruzioni Familiari risentono certamente della teologia e del contesto storico del periodo in cui sono state scritte, ma offrono una grande ricchezza di contenuto e di metodo catechistico, utilizzati da San Cesare per rispondere alle domande ed esigenze della Chiesa e della società del suo tempo.
Quando il 1° febbraio 1966, Suor Maria Teresa fece la professione perpetua, era ormai in fin di vita: tre giorni dopo infatti, a soli 26 anni, concludeva i suoi giorni sulla terra, nell'abbraccio eterno di Dio. Giovanissima aveva capito di voler dedicare la sua esistenza a Dio per i fratelli più bisognosi ed era entrata tra le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Nel suo lavoro di infermiera professionale era ammirata dalle sue consorelle per la sua allegria, per la sua socievolezza e per i tanti carismi che metteva al servizio della comunità; ed era stimata dai medici, per la sua grande professionalità unita ad una luminosa carità che donava sia agli ammalati sia a tutto il personale dell'ospedale.
Quella dei Santi è forse la testimonianza più efficace di come il mistero di Cristo continui a rendersi presente, nella storia della Chiesa e del mondo, in modo sempre nuovo e universale. In diverse epoche e latitudini, tra vicende e culture differenti, in ciascun Santo è comunque rappresentato "al vivo" un aspetto unico del Volto di Gesù. Il presente libro è particolarmente dedicato alle figure di: Federico Ozanam, Clelia Barbieri, Isidoro Bakanja, Arcangelo Tadini, Pier Giorgio Frassati, Irene Stefani, Mario Borzaga, Giancarlo Rastelli, Oreste Benzi, Chiara Lubich.
Fiorina Cecchin nasce il 3 aprile 1877 a Cittadella (PD). Sensibile e pia, sente molto presto la vocazione alla vita religiosa. È accolta dalle Suore del Cottolengo a Bigolino. Tra il lavoro e la preghiera, matura nel suo cuore un irresistibile ideale missionario e, nel 1903, si offre volontaria per la missione in Kenya dove rimane per 20 anni. Si ammala gravemente e muore il 13 novembre 1925. Nel 2021 è dichiarata Beata da Papa Francesco.
Secondo gli Atti degli Apostoli, dopo la risurrezione e ascensione al cielo di Gesù, gli undici fedeli apostoli decidono di rimpiazzare Giuda Iscariota, ripristinando il loro numero a dodici come voluto dal Signore. Tra i vari discepoli che hanno seguito Gesù viene estratto a sorte Mattia. Molte tradizioni lo descrivono come un martire per la fede. Secondo alcuni storici le reliquie furono portate a Treviri in Germania, dove sono tuttora venerate, nella basilica a lui dedicata.
Il giovane nobile Bernardo (1090-1153), dopo un'esperienza militare nella dissolutezza, cambia vita per farsi monaco e convince, tra fratelli, parenti e amici, altri 29 uomini a unirsi a lui per entrare in monastero; insieme vestono il saio cistercense. Dopo un paio d'anni Bernardo, alla guida di un gruppo di monaci, è inviato a fondare una nuova abbazia, che si chiamerà di Clairvaux o di Chiaravalle. Egli, ordinato sacerdote, guiderà, con saggezza e zelo, l'abbazia fino alla morte.

