Nato tra i contadini della Francia del sud, all’epoca delle Guerre di Religione, san Vincenzo è stato convertito dalla grazia di Dio per donarsi soprattutto alla gente po­ve­ra della campagna abbandonata. Per arrivare a capire il suo carisma ha dovuto attraversare le peripezie di una vita tortuosa, ma guidata dalla Provvidenza che gli ha aper­to strade impensate. Così in un’esi­sten­za avventurosa ha potuto servire i poveri di tutte le categorie sociali: dai galeotti ai trovatelli; dai rifugiati nelle città a causa del­la guerra e della fame ai cristiani schiavi in Tunisia. Ha lanciato la sfida della carità nel mondo femminile, introducendo nella Chie­sa l’organizzazione capillare del servizio ai poveri nelle parrocchie di Parigi e la no­vità di una congregazione femminile, le Fi­glie della Carità, a totale servizio dei poveri. Si è impegnato per la riforma del clero di Francia. Ha operato nell’epoca di Richelieu e Mazzarino, sostenendo la dignità e la causa del povero come vocazione fondamen­tale della Chiesa. È stato proclamato dalla Chiesa “Patrono universale di tutte le opere di carità”.
Un originale e inedito percorso mistico di Paolino, che rientra nell’ambito della riscoperta del quotidiano come luogo teologico, condizione storica privilegiata per vivere la mistica comunione con il divino, già vissuta dall’asceta nell’unione matrimoniale con la sua sposa Terasia. (Luigi Borriello)
Nel cuore della Campania Felix Paolino di Nola, letterato, poeta e iniziatore di un’esperienza monastica per molti versi inedita, appare, sul finire dell’Impero romano, come interprete indiscutibile di una rinnovata classicità, che coniuga l’umanesimo antico e le istanze del cristianesimo degli albori nella prospettiva della codificazione di una nuova cultura.
Attraverso un’attenta esegesi testuale, il saggio presenta la figura del vescovo nolano in una luce nuova, non solo dimostrando il suo apporto alla riflessione teologica del tempo, ma soprattutto individuando nei suoi scritti la presenza di un preciso progetto politico, elaborato nei termini della filosofia neoplatonica e della squisita formazione retorica che l’autore aveva ricevuto. I presupposti filosofici della cultura antica non vengono rimossi, bensì reinterpretati in una continuità di significati, volti a palesare il contenuto certo dell’annuncio salvifico. Nasce, in questo modo, anche un approccio mistico che coglie il quotidiano come terreno del vissuto dell’uomo.
Introduzione della professoressa Flora Nappi Ambrosio – Presidente dell’Archeoclub di Nola “Dott. Luigi Vecchione”.
Maria Carolina Campone
Maria Carolina Campone, PhD in Storia e Critica dell’Architettura e professore a contratto presso l’Università della Campania «Luigi Vanvitelli», è docente di lingue classiche presso la Scuola Militare «Nunziatella» di Napoli. Membro del Comitato scientifico di autorevoli riviste di classe A (Arte cristiana e Studi sull’Oriente cristiano) e relatrice in diversi Convegni Internazionali di Studi, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, fra le quali Dom Paul Bellot architetto ex-centrico (Napoli, 2017), Brigida di Svezia regina di profezia (Milano, 2012), The Church of St. John Stoudion in Constantinople (New York, 2016).
Pochi personaggi hanno avuto un impatto tanto decisivo quanto misconosciuto sulla nascita del cristianesimo come Giovanni Battista. Figura tutt'altro che marginale nello scenario politico-religioso giudaico del I secolo, paradossalmente Giovanni non ha mai potuto brillare di luce propria. Accantonando certi schemi interpretativi teologici che ne hanno a lungo distorto la comprensione e criticando il luogo comune che vorrebbe vedervi un esseno ex membro della comunità di Qumran, il volume restituisce il Battista alla sua reale fisionomia storica di stimato profeta sacerdotale, fedele al tempio e impegnato in un'opera di rinnovamento sociale d'Israele all'insegna della purità, della giustizia e della solidarietà. Una visione che influenzò il suo discepolo Gesù di Nazaret così profondamente da farne il programmatico continuatore.
Chi annuncia la Parola di Dio, pur trattando di argomenti concernenti la nostra salvezza, ha il dovere di farlo in una forma non pedante, ma «graziosa», come si diceva una volta, cioè il più possibile accattivante, incisiva, dove l'aneddoto e l'attualizzazione hanno un loro giusto spazio, e il tutto sia articolato in modo da istruire e al contempo toccare le corde del cuore, evitando lungaggini inutili che rischiano di compromettere l'interesse del lettore. Mai come oggi abbiamo bisogno di parole chiare, vere, profonde, sentite. E crediamo che uno dei modi più efficaci per trasmettere il vangelo sia quello di servirsi delle gesta umili e gloriose dei santi, luci rimaste fulgide, in un mondo che promette paradisi artificiali e poi lascia spazio all'angoscia e alla disperazione. Il testo si rivolge ai vari operatori pastorali, come anche a tutti coloro che non si accontentano di semplici notizie sulla vita dei santi, già fornite da numerose raccolte agiografiche, ma ricercano più ampie sollecitazioni spirituali per nutrirne profondamente l'anima.
Un pratico strumento dalla forma di calendario da tavolo che facilita la recita del Rosario. Contiene tutti i testi dei misteri e delle litanie da recitare. Ogni pagina aiuta la memorizzazione e lo scorrere della decina con un cursore da spostare ad ogni Ave Maria. In questo modo si possono coinvolgere meglio anche i bambini nella recita in famiglia.
Breve biografia e antologia di testi di Maria Maddalena de' Pazzi (1566-1607). I brani sono presentati secondo un preciso itinerario cronologico passando dall'esperienza mistica al semplice quotidiano fatto di salute e malattie, tentazioni e dialoghi, esitazioni e scelte (Prefazione del card. Giuseppe Betori).
I domenicani hanno segnato la storia e la spiritualità cristiana, ma poche sono le tracce lasciate dal loro fondatore. Chi è Domenico di Guzmán? Quali ragioni hanno portato questo gigante della fede a rimanere nell'ombra? Cosa rende originale e attuale la sua opera e la sua spiritualità? Per svelarne il carisma il testo ripercorre l'esperienza del Santo nella chiave dell'andata e ritorno. La storia di Domenico prende le mosse da una vita semplice. Come nel primo romanzo del ciclo epico tolkieniano - a cui il titolo allude - è rispondendo a una chiamata che l'ordinario si trasfigura: diventa avventura, spinge a fare e dire cose del tutto imprevedibili e ci restituisce a noi stessi profondamente cambiati. Ecco perché mettersi ancora oggi sui passi della "Stella del vespro" non significa incontrare un luminoso fantasma, ma riscoprire una vita, una vita da vivere.
Fratelli laici cappuccini liguri
A cura di BENI CULTURALI CAPPUCCINI DELLA LIGURIA
Non è cosa rara che in ogni tempo ci siano persone vissute santamente e che siano stimate tali dalla gente e dalla comunità cristiana. Le fraternità dei Cappuccini, presenti in Liguria dal 1530 a oggi, sono un luogo dove si impara a farsi santi insieme e dove nei secoli si sono succeduti esempi di persone semplici, fortemente radicate nella fede, che attraverso fatiche fisiche e morali sono state perseveranti nel vivere il Vangelo. Leggendo questo libro incontreremo “i Santi della por­ta accanto”; chi sono queste figure, così vicine a noi, così a portata di mano, eppure così lontane per perio­do storico e per contesto geografico di provenienza? Sono 5 fratelli laici, che abbracciano la Regola di San Francesco attraverso la professione dei consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) ma hanno scelto di non accedere allo stato di vita sacerdotale. Godono all’interno della fraternità degli stessi diritti dei chierici, collaborano coi sacerdoti nel ministero pastorale e hanno responsabilità nella gestione pratica o amministrativa del convento.
Il volume ci aiuta a ricordarci di queste umili figure francescane che per il loro esempio possono ancora oggi aiutarci a innamorarci di Gesù per seguirlo con purezza di cuore. I nostri “fratelli laici”, venuti da ambienti agricoli e da attività lavorative artigianali, hanno continuato nella vocazione francescana a esercitare il loro mestiere e a tenere relazioni semplici e familiari con le persone, animati sempre dalla perfetta carità di Cristo.
Il volume, attraverso varie proposte di preghiera, vuole essere un invito a rivolgersi fiduciosi a santa Bakhita per chiederne l'intercessione. Ripercorre le tappe significative della vita di santa Bakhita. Tutti i devoti di santa Bakhita o coloro che vogliono conoscerla meglio e chiedere la sua intercessione; le Canossiane.
Giovanni il Battista è l’ultimo profeta, un «uomo di frontiera», radicato nella cultura ebraica dell’Antico Testamento ma al tempo stesso inviato a “precorrere” il mondo del Nuovo Testamento e Colui che lo avrebbe annunciato, il Messia promesso. Egli vive, perciò, «una sua intima inquietudine esistenziale, chiamato a muoversi fra le consuete e sperimentate categorie del vecchio mondo ebraico e le istanze di un mondo nuovo ancora tutte da interpretare e da definire». Il profilo di questa figura austera e tormentata emerge da una rilettura, attentamente condotta dall’Autore, di alcuni brani evangelici che la riguardano e della testimonianza dello storico Giuseppe Flavio.
Nino Sammartano è nato nel 1952 a Marsala, dove vive dopo aver lavorato come docente di materie letterarie al Liceo Classico. Impegnato come Salesiano Cooperatore nella formazione dei giovani e delle famiglie, nonché nel volontariato sociale, ha scritto numerosi saggi pedagogico-spirituali, fra i quali sono da ricordare almeno Il vangelo dell’uomo (La Medusa Editrice, 2009), Genitori del sì, genitori del no (Effatà Editrice, 2010), La frontiera dell’ecologia umana (La Medusa Editrice, 2016).
Martino di Tours, Patrizio, Benedetto da Norcia, Brandano, Domenico di Guzmán, Francesco d'Assisi, Antonio da Padova, Tommaso Moro, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Filippo Neri, Carlo Borromeo, Camillo de Lellis, Luigi Gonzaga, Giuseppe da Copertino, Curato d'Ars, Giovanni Bosco, Pio X, Domenico Savio, Giovanni XXIII, Pio da Pietrelcina, Josemaría Escrivá de Balaguer... Uomini eccezionali che hanno segnato la storia dell'umanità lottando contro la barbarie, l'ignoranza, l'ingiustizia, la povertà; trasformando l'ambiente fisico e sociale; creando scuole, confraternite e ordini religiosi vivendo sempre a contatto con l'angelo. Dalla nascita alla morte, la vita è sotto la protezione e l'intercessione degli angeli. Si manifestano in modo eclatante e luminoso svelando la loro superiore natura celestiale oppure si rivelano in modo «nascosto», assumendo le sembianze di un povero, di un pellegrino, di un ospite, di un amico che cerca un colloquio privato e parla a bassa voce per non disturbare. L'attendibilità delle apparizioni angeliche nella vita dei santi è stata a suo tempo indagata dai Bollandisti, un gruppo di storici della agiografia cristiana appartenenti alla Compagnia di Gesù che sotto la guida di padre Bolland (1596-1665) realizzarono una gigantesca raccolta di documenti sulla vita dei santi e dei beati apparsa nel XVII secolo. Oggi don Marcello Stanzione, uno dei massimi angelologi cattolici a livello mondiale, aggiorna tale ricerca includendovi i santi canonizzati dal XVIII al XXI secolo. Il domenicano Antonin Sertillanges (1863-1948) scriveva: «C'è senza dubbio un nesso tra santità ed esistenza angelica, solo che nessuno è mai diventato santo perché ha visto gli angeli, ma ha visto gli angeli perché è diventato santo».
In occasione della canonizzazione di San Cesare de Bus, apostolo del catechismo, viene pubblicata la sua opera Le Istruzioni Familiari. Questo primo Volume riguarda il commento al Credo. Si tratta di un manuale di metodologia catechistica nel quale San Cesare offre ai lettori, in particolare ai catechisti, una guida con le seguenti caratteristiche: la concretezza del discorso, i frequenti ricorsi alla storia biblica, l'aderenza all'attualità, il coinvolgimento personale del catechista e degli uditori, la comune aspirazione a una maggior conoscenza e a un più coerente e intenso impegno religioso, la tensione a una spiritualità cristiana più elevata e socialmente feconda nella carità. Le Istruzioni Familiari, commento al Catechismo Romano del Concilio di Trento, risentono certamente della teologia e del contesto storico del periodo in cui sono state scritte, ma offrono una grande ricchezza di contenuto e di metodo catechistico, utilizzati da San Cesare per rispondere alle domande ed esigenze della Chiesa e della società del suo tempo.