
È una "storia" di Simone, figlio di Giovanni (bar Iona, in aramaico), come l'autore l'ha immaginata, al margine dei Vangeli: un racconto sereno, quasi contemplativo, dell'avventura umana di Pietro accanto al Maestro di Nazareth, dalla curiosità e noia della prima conoscenza, del primo approccio, allo sgomento e alla pavida fuga dopo l'arresto e la condanna di lui. Via via, nel corso della narrazione, si incontrano i dubbi, il travaglio interiore, gli entusiasmi, le speranze e le delusioni del pescatore, sedotto dall'inquietante amicizia che lo rende partecipe e dalla tentazione ricorrente di mollare, di tornare "a quell'amore modesto e tormentato di tutti i giorni" che provava per la moglie Anna e per la figlia Sara, gravemente handicappata, e al suo povero e deludente lavoro. "Quanti giorni sono passati, quanti momenti di gioia, di speranza e di sgomento. Quanti bastano perché un uomo ritorni ad essere un uomo, preda dell'esaltazione e del dubbio, perché la paura, che credeva per sempre sconfitta, lo riafferri e lo torca e gli ricordi che nessuno può guarirlo se egli stesso non crederà di poterlo fare."
Scrivere una biografia di San Pietro è un'impresa non facile perché la sua figura è talmente avvolta di una dimensione di fede e di leggenda devota che tracciarne un profilo biografico come si farebbe con qualunque altro personaggio storico pare ardito e inconsueto. Inoltre le fonti su cui basarsi sono molto esigue: il Vangelo, gli Atti degli Apostoli - testi di carattere più spirituale e teologico che storico - e alcuni racconti agiografici (gli Atti di Pietro, le Omelie di S. Clemente, il Vangelo di Pietro e l'Apocalisse di Pietro). Ricorrendo a questo materiale l'Autore ha ricostruito la vita di Simone di Betsaida. L'intento è stato quello di scrivere una biografia scorrevole e di facile lettura, ma allo stesso tempo rigorosa sul piano storico-scientifico. Accanto alle vicende biografiche e storiche dell'Apostolo e alla descrizione dell'ambiente sociale e culturale in cui visse, si è cercato di dare grande rilevanza, anche attraverso una rilettura delle sue due Lettere, al percorso interiore e spirituale, trac-ciando così il profilo di un uomo alla ricerca di Dio.
Un ritratto a 360° del discepolo prediletto da Gesù: Pietro.
Forte e mite. Impulsivo e vulnerabile. Generoso e insicuro. Traditore, eppure, prescelto. L’unico cui Cristo stesso ha cambiato il nome al momento del primo incontro. Pietro, il pescatore della Galilea, che, dopo la conoscenza di Gesù, diventa una figura preminente nella letteratura e nella storia del Nuovo Testamento.
L’autore ne fa emergere una nitida rappresentazione, analizzando Pietro nei Vangeli, negli Atti degli Apostoli, nelle Lettere di Paolo, nelle sue stesse Lettere e, in appendice, negli scritti apocrifi.
Questo libro è scorrevole come un saggio, preciso come un testo storico, avvincente come un romanzo.
Una lettura assai illuminante dei testi evangelici sulla persona di Pietro, l'apostolo tipo e il primo dei discepoli.

