
Dolore, amore, abbandono, guarigione; questi i temi di cui parla Rupi Kaur in "Milk & Honey"... Uno strumento per affrontare, tramite la poesia, i momenti più difficili della vita, perché "il bene è dappertutto, devi solo essere disposto a vederlo".
Inclassificabile e sorprendente nella sua intensità, il genio poetico della Dickinson ha affascinato da sempre tutti gli amanti della poesia. Le sua parole sono distillati limpidi e potentissimi di sentimenti e riflessioni che ruotano attorno all'amore, l'eternità, la morte, la natura, la poesia stessa. Il libro presenta una scelta operata con cura e passione da uno studioso e traduttore di poesia, poeta egli stesso: Nicola Gardini.
"Se volessimo tener fermo il senso proprio, filosofico e non meramente letterario della parola romanticismo, dovremmo audacemente sostenere che esiste un unico, grande romantico: Novalis. E come corollario dovremmo dire che il più grande testo romantico, se non l'unico, sono gli 'Inni alla notte'. [...] Cos'è dunque, in breve, la poesia per Novalis? La poesia è magia immaginativa dell'io. Novalis riprende quindi l'idea fichtiana dell'io assoluto, interpretandolo però non come semplice soggetto trascendentale, ma come fonte infinita di realtà; l'idealismo diviene magico: la fantasia e la volontà del soggetto individuale - cioè del poeta - si fanno onnipotenti, dal momento che sono in grado di creare e trasformare il mondo. La poesia è dunque l'atto supremo, la libertà creativa assoluta; la trasformazione reale del mondo terreno, il fare dei casi della vita quel che ci pare, il servirsene a proprio capriccio: 'quel che io voglio essere, io lo sono'." (dall'Introduzione di Susanna Mati)
La poesia di Emanuela Ghini, giunta qui a una nuova matura prova, lascia trasparire la ricchezza del suo mondo interiore e del suo itinerario umano e spirituale, sempre teso all'essenziale, fin dagli anni della sua formazione, vissuta nel respiro del Concilio e alla scuola di maestri quale Giuseppe Dossetti, cresciuta nel solco della spiritualità carmelitana e al tempo stesso profondamente biblica. La relazione dell'anima con Dio si fa così dialogo aperto sulle relazioni umane e sul mondo,che vivono sospesi sull'orlo del mistero.
Nella vicenda di Faust, simbolo dell'anima umana lacerata dal conflitto tra bene e male, salvezza e dannazione, si mescolano magia e filtri di giovinezza, patti col demonio e tragedie d'amore. Già presente nella cultura europea, essa venne interpretata da autori di ogni epoca, da Christopher Marlowe a Paul Valéry, da Lessing a Thomas Mann. Goethe iniziò a stendere un testo teatrale sulla leggenda di Faust a diciannove anni e vi lavorò per tutta la vita, approdando a una versione definitiva del dramma solo nel 1831, pochi mesi prima della morte.
La poesia di Celan, influenzata da Mallarmé, dall'espressionismo e dal surrealismo, è incentrata principalmente sulla problematica etica e metafisica (metafisica del Male) connessa con la persecuzione e il genocidio del popolo ebraico; ma al di là di questa connessione storicamente condizionata essa acquista una valenza universale, che la rende perennemente di attualità e rapportabile a questioni di fondo della nostra civiltà contemporanea. Questo volume presenta il corpus completo del poeta, costituito da nove raccolte, tutte con testo tedesco a fronte e tradotte da Giuseppe Bevilacqua, al quale si devono anche l'introduzione e le note.
Le narrazioni dell'infanzia di Gesù, contenute nei primi capitoli dei Vangeli di Matteo e di Luca non sono leggende né ricostruzioni fantasiose, ma sono storia, storia reale, avvenuta. Con tale consapevolezza va letto anche questo libretto, che ripropone, in un linguaggio poetico e musicale, in verità e in rima, il racconto della nascita di Gesù. Il linguaggio poetico nulla toglie alla veridicità e alla bellezza della narrazione evangelica, ma anzi ha la forza di esprimere l'invisibile e di far rivivere con intensità evocativa e nuova emozione i vari episodi. Un libro originale, dedicato a chi ama la poesia e la storia del Natale, la più grande storia del mondo.
Misteriose presenze che accompagnano il cammino dell'uomo, pietosi messaggeri di una felicità pura e autentica; annunciatori luminosi di pace, gli angeli rappresentano uno degli enigmi più affascinanti delle religioni. Divisi tra il cielo e la terra, tra il silenzio di Dio e il domandare incessante dell'uomo, tra il suo smarrimento e il suo bisogno di fede, incarnano l'amore, la bellezza, la bontà ma soprattutto la tensione verso la verità che appartiene a ogni tempo. In questo libro la poesia di Alda Merini evoca, ancora una volta con una forza visionaria di rara suggestione e intensità, uno dei grandi "miti" delle religioni, "queste forme senza vesti e ornatissime, questi desideri chiari che hanno lingue di solo silenzio, questa pioggia di grazia che piove sulle nostre miserie¿" E lo fa in nome di un anelito intimo ed estremo verso l'infinito - e il nulla -, con parole che risuonano come un'eco santa e insieme maledetta e sembrano provenire da uno spazio cosmico rarefatto, percorso ora da vibrazioni commosse e affettuose ora da lampi di violenta ribellione e angoscia. Quasi a dimostrarci che nessun mistero si può svelare e comprendere se non siamo disposti a offrirgli in cambio la nostra più segreta intimità. Arricchito dalle opere di Mimmo Paladino, un dono prezioso per tutti coloro che amano la poesia e non smettono mai di interrogarsi sul senso della vita e della fede.
"Libro semplice per i semplici, lo si potrebbe definire un Vangelo da cantastorie. Un "popolare" poema su Cristo che stupisce per la forma e che, non raramente, fa nascere emozioni. Non una semplice resa in versi, né tanto meno una sterile operazione meramente tecnica, ma una vera reinterpretazione poetica della parola evangelica. Affresco poetico che ricrea personaggi e figure del Vangelo di primo e second'ordine, portando insieme sulla scena primi attori e comprimari, in una sacra drammatica rappresentazione. Poema cristiano che conserva intatti, e forse qua e là anche li esalta, la splendida semplicità, l'ingenuo candore e la primitiva sorgiva freschezza dei sacri testi canonici. Godibile, innanzi tutto, da chi già conosce i testi evangelici: per costoro costituisce gioioso motivo di nuova riscoperta e, forse, di invito alla rilettura e ad un nuovo ripensamento dei testi originali. Per chi invece alla storia di Cristo, alle sue imprese e vicende, non si è mai avvicinato, è un modo del tutto insolito e originale di prima scoperta." (dalla Presentazione). Già presentato, fin dalla prima edizione, da padre Raniero Cantalamessa nella trasmissione televisiva "A Sua immagine", questo poema cristiano viene ora riproposto in una quinta edizione ulteriormente riveduta.
Gli scritti qui raccolti appartengono agli ultimissimi mesi, in certi casi agli ultimissimi giorni, della vita di padre Turoldo; un manoscritto in prosa, quello che qui compare come ultimo rispettando la cronologia dei testi, porta in tal senso la certificazione autografa dell’amico e confratello padre Camillo de Piaz.
Le strutture portanti di molti di questi testi sono da ricondurre alla riflessione biblica, con anche momenti di straordinaria tensione linguistica.
Già pubblicati nel quaderno n. 84 (novembre-dicembre 1992) di Servitium, sotto il titolo «David M. Turoldo, frate dei Servi di santa Maria», sono stati ripresi dall’amico e massimo conoscitore della poesia turoldiana Giorgio Luzzi per un volume pubblicato da Rizzoli nel 2002 con il titolo: Nel lucido buio, da molti anni però indisponibile. La presente nuova edizione, mutato il titolo con un’altra espressione poetica turoldiana, Un luminoso vuoto, intende perciò colmare una lacuna, e particolarmente nella ricorrenza del centenario della nascita del poeta.
In questa raccolta, che copre l'intero arco dell'opera di Auden, il lettore non solo troverà tutte le sue poesie più celebri - riproposte in nuove o rinnovate traduzioni di Massimo Bocchiola e Ottavio Fatica -, ma scoprirà un giacimento di tesori, quali si possono celare in un corpus di testi capace di ravvivare o reinventare all'occorrenza ogni forma della tradizione: dall'apocalittico all'arcadico, dal propagandistico al meditativo, dall'ironico al sentimentale, passando dalle antiche saghe islandesi a Dante, a Shakespeare, per approdare infine a Goethe. Con un saggio di Iosif Brodskij.
Una raccolta di poesie e meditazioni sgorgate dal cuore di un uomo di Dio, Mons. Salvatore Spettu. "Petali" segue "Petali di un sorriso" da lui pubblicato in Edizioni Nuovo Cammino. Questo testo postumo "Petali" raccoglie 50 delle sue preghiere tra le tante che scrisse durante le sue meditazioni. Sono state pubblicate in ordine alfabetico eccetto la prima, "Paradiso", scritta da lui come sua ultima personale preghiera. La morte la sentiva vicina, ne parlava senza timore, perché sperava nell'incontro con la Madre celeste. Le poesie sono espressione della sua fede e del suo amore per tutti gli uomini, coglieva infatti ogni particolare della vita per evangelizzare i suoi parrocchiani.