
La pratica del lavoro di comunità è caratterizzata da azioni che puntano al cambiamento sociale e alla creazione di capacità organizzative e comunitarie attraverso lo sviluppo e la valutazione di programmi di prevenzione e di intervento in ambito psicosociale. Su queste basi il volume illustra il tema delle metodologie di intervento in psicologia di comunità da un punto di vista operativo fornendo le competenze utili alla elaborazione e alla valutazione dei progetti.
Chi si avvicina per la prima volta alla ricerca sociale necessita di una guida completa, didatticamente accurata, ricca di esempi concreti, scritta in modo chiaro e sintetico. È a questa esigenza che Bailey ha inteso dare una risposta. Kenneth D. Bailey è docente di Sociologia nell'Università della California a Los Angeles.
Chi si avvicina per la prima volta alla ricerca sociale necessita di una guida completa, didatticamente accurata, ricca di esempi concreti, scritta in modo chiaro e sintetico. È a questa esigenza che Bailey ha inteso dare una risposta. Kenneth D. Bailey è docente di Sociologia nell'Università della California a Los Angeles.
Nel panorama dei libri dedicati ai metodi e alle tecniche di ricerca sociale mancava un volume capace di presentare in maniera approfondita gli strumenti tipici dell’indagine empirica sullo sfondo di un più ampio orizzonte. Il nuovo manuale di Chito Guala si propone di colmare questa lacuna prestando attenzione alla storia e allo sviluppo delle tecniche di ricerca delle varie discipline che hanno affiancato il sorgere della sociologia. I metodi utilizzati in antropologia, storia, linguistica e psicologia hanno contribuito decisamente a migliorare gli stessi strumenti di ricerca in sociologia, diversificandone le tecniche di raccolta, codifica e trattamento delle informazioni, raffinandone le strategie di campionamento, migliorandone la logica sperimentale e l’analisi comparata. La ricerca sociale diventa così un processo molto articolato, ove le strategie del ricercatore si misurano con diverse opzioni epistemologiche, con il peso delle tradizioni accademiche, con molteplici concezioni della metodologia e del ruolo della ricerca. L’ampio ventaglio delle tecniche trattate è arricchito da specifici capitoli su codifica dei dati, operazioni essenziali di trattamento statistico delle informazioni, tipologie di campionamento. Un’ampia sezione su indicatori sociali e qualità della vita chiude il volume che si propone così di costituire un riferimento aggiornato e completo sugli strumenti della ricerca sociale empirica.
Vengono qui raccolti i saggi, per una buona metà inediti, che per circa un trentennio hanno accompagnato la riflessione filosofica svolta dallo scrivente in margine al mestiere o, se si vuole, alla professione di storico della filosofia, in particolare della filosofia dell'Ottocento e del Novecento. Maurizio Mangiagalli insegna Storia della filosofia presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università Maria SS. Assunta (LUMSA) di Roma, e Filosofia Morale nella Sede di Gubbio della stessa Università.
Un testo sulla Metafisica di Aristotele.
Il testo descrive l’azione di sperimentazione del Cooperative Learning secondo i principi della didattica metacognitiva, che costituisce un interessante campo di ricerca soprattutto se questo connubio viene praticato con i bambini della scuola dell’infanzia di quattro-cinque anni. Viene qui evidenziata anche una riflessione sullo stato della ricerca riguardante l’applicazione della metacognizione nella didattica e l’uso del Cooperative Learning non soltanto come strategia inclusiva, ma anche come strumento di promozione di una reale costruzione della conoscenza condivisa e socializzata. Il Cooperative Learning è progettato, praticato e verificato in unione alle strategie proprie della didattica metacognitiva. L’autrice sperimenta per la prima volta in Italia questa nuova metodologia composita nel contesto della scuola dell’infanzia. Ciò ha comportato l’indagine di un ambito complesso, le cui numerose variabili sono portate a conoscenza dello studioso: dalla rilevazione delle funzioni metacognitive dei bambini alla promozione della motivazione all’apprendimento; dalla rilevazione di eventuali criticità nell’apprendimento alla progettazione di interventi didattici metacooperativi di supporto, dalla preparazione degli insegnanti a usare, in ottica metacognitiva, il Cooperative Learning alla strutturazione di attività ludiformi, rispondenti agli obiettivi della ricerca. Vengono, infine, descritte alcune attività didattiche da un punto di vista metacooperativo, riproducibili nei diversi contesti organizzativi della scuola dell’infanzia e applicabili ai vari campi di esperienza.
Molti adulti affetti da disturbi mentali gravi presentano anche deficit nella metacognizione, cioè relativi alla riflessione sui propri processi mentali, e questo limita le loro capacità di riconoscere, esprimere e gestire le normali emozioni e le relazioni quotidiane, oltre a creare difficoltà nell'interpretare le intenzioni altrui. Dimaggio e Lysaker hanno riunito in questo volume alcuni tra i maggiori esperti internazionali per offrire una panoramica aggiornata sulla ricerca attuale e sulle diverse influenze di quest'ultima nella pratica clinica. Nei vari capitoli si analizza il ruolo dei deficit metacognitivi nei disturbi di personalità, nella schizofrenia e nei disturbi dell'umore, e le implicazioni che questo focus sulla metacognizione potrà avere per il futuro dei trattamenti psicoterapeutici. Il volume affronta il problema in modo multidisciplinare e trasversale, creando un parallelo tra il concetto di metacognizione e quelli ben noti di mentalizzazione, Teoria della Mente e altri, a partire dalla prima definizione di alessitimia, e corredando la riflessione teorica di un abbondante materiale clinico. Un testo adatto ai terapeuti esperti, i ricercatori e tutti coloro che operano nel campo della salute mentale.