
L'oligarchia è il governo dei pochi, è un sistema che concentra il potere a danno dei molti, in contrasto con l'idea democratica del potere diffuso tra tutti. Oggi viviamo in un tempo in cui la democrazia, come principio, come idea, come forza legittimante, è fuori discussione. Nei nostri regimi democratici perciò, quando l'oligarchia si instaura, lo fa mascherandosi, senza mai presentarsi apertamente, come un'entità usurpatrice. Non si manifesta ma esiste, e si fonda sul denaro, sul potere e sul loro collegamento reciproco: nel sistema finanziario globale il danaro alimenta il potere e il potere alimenta il danaro. Quella finanziaria è una forma oligarchica diversa da quella tradizionale. Sa trasformarsi in pressione politica svuotando di senso la democrazia. La domanda che oggi si pone drammaticamente è perché il sistema debba ruotare intorno al benessere di un potere essenzialmente fondato sulla speculazione e la contemplazione della ricchezza e come fare per tornare a essere, da sudditi, cittadini.
La mediazione, è «attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa» (Dlgs. 28/2010, art. 1 comma c).
La mediazione è uno strumento alternativo alle pratiche legali «tradizionali», per raggiungere in modo positivo (e meno traumatico e meno costoso) la conciliazione delle controversie (tra coppie in via di separazione, tra vicini di casa, tra scuola e genitori, tra aziende e lavoratori, tra consumatori e aziende, ecc .).
È uno strumento regolamentato dal Decreto legislativo 28/2010:
può essere applicato a molte controversie, in vari ambiti (sociale, lavorativo, scolastico, familiare) soprattutto là dove sia maggiormente possibile
attivare le risorse relazionali positive delle parti in causa;
cerca la conciliazione delle parti in conflitto attivando le loro risorse relazionali e psicologiche positive;
intende salvaguardare (più di quanto facciano i tradizionali strumenti del sistema giuridico) oltre che i diritti, anche il benessere relazionale e psicologico delle parti coinvolte (si pensi, ad es., alle situazioni di separazioni, con figli e altre persone coinvolte).
Destinatari
Avvocati, mediatori, conciliatori, commercialisti, giudici, operatori sociali e operatori pastorali.
Gli autori Cesare Bulgheroni, avvocato, libero professionista dal 1984, è consigliere dell’ordine degli avvocati di Varese. Dal 1998 è conciliatore presso la Camera di Commercio di Varese. Nel 2004 ha fondato con altri mediatori l’Istituto di mediazione familiare e comunitaria diVarese, di cui è presidente dal 2006. Dal 2004 svolge anche l’attività di mediatore familiare. Nella primavera del 2006 ha aderito all’Associazione Nazionale di Mediazione e Solidarietà per la Famiglia e la Comunità con sede a Milano, e attualmente ne è presidente. Ha pubblicato nel 2010, con Diritto24.com–Gruppo 24 ore, Mediazione. Guida all’uso per avvocati che ha avuto ampia diffusione anche on-line. lalla Facco nel 2010 a Erba ha fondato con altri mediatori «Familiarmente Noi», associazione dedicata alla cura della famiglia. Ha partecipato alla stesura e sviluppo di progetti di mediazione in ambito di lavoro, scuola e attività interculturale, in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Lombardia. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra le quali ricordiamo Famiglia, scuola e comunità: un esempio di mediazione comunitaria per la soluzione dei conflitti (Edizioni San Paolo 2007)
L'ordinamento giuridico vive costantemente tra due poli, il potere e la sua forza coattiva, da un lato, e, dall'altro, i valori diffusi nella società, ossia la cultura che esprime quel diritto, che lo plasma e ne è poi a sua volta plasmata. In questo senso, è simile ad una moneta: queste due facce ne rappresentano le condizioni di esistenza. Un ordine non può essere solo imposto, e l'obbedienza deve essere compresa nel suo significato; d'altra parte, i valori devono specificarsi nel loro significato giuridico per potere essere spendibili giuridicamente, o per esistere nel diritto. Come la moneta è ancorata a riserve o risorse, un tempo auree ora di altro genere, così il diritto si ancora a risorse di senso o significato. L'opera scandaglia, nelle due parti in cui è strutturata, questi due aspetti, confrontandosi con questioni rilevanti nella storia e nella filosofia del diritto: suo fine vorrebbe essere contribuire a costruire una osmosi tra diritto e società, un abitare l'inevitabile positivismo con consapevolezza e intelligenza.
Il saggio presenta le problematiche connesse al matrimonio con il metodo espositivo dei "casi" reali, esaminati e risolti alla luce delle recenti acquisizioni delle scienze umane e della nuova coscienza personalistica che in teologia si è sviluppata dopo il concilio ecumentico Vaticano II (1962-1965) e con gli insegnamenti di Giovanni Paolo II dal 1978 fino ad oggi
Gli Stati sono sostituiti, nella disciplina dell'economia, da istituzioni sovranazionali; l'ordinamento nazionale è parte di quello europeo, al quale deve adeguarsi; il diritto europeo finisce per stabilire le teste di capitolo del diritto pubblico dell'economia: sono solo alcuni degli importanti mutamenti con cui si è chiuso il secolo XX. Le tre crisi del primo ventennio del nuovo millennio portano nuovamente in rilievo lo Stato finanziatore, regolatore e imprenditore. L'Unione europea, a sua volta, ne condiziona e finanzia le iniziative. I capitoli di questo volume forniscono una attenta analisi dei rapporti attuali Stato-economia e seguono le trasformazioni e le prospettive aperte dalle politiche dell'Europa unita. Questa sesta edizione, diretta e coordinata da Sabino Cassese, è il frutto di una completa revisione del precedente fortunato manuale.
Lo studio del 'munus docendi Ecclesiae' (libro III del Codice di Diritto Canonico) è qui presentato in modo sistematico, partendo dalla considerazione della parola di Dio come bene giuridico nella Chiesa. Si passa dunque da un approccio esegetico ai canoni a una trattazione tesa a mettere in luce i principali rapporti giuridici che riguardano la parola divina. Emergono così le principali questioni giuridiche che la Chiesa affronta in questo campo, e che interessano la conservazione, la difesa, l'approfondimento e la diffusione del deposito della fede, di cui sono responsabili tutti i fedeli e, in particolare, i sacri Pastori.
Un manuale completo per prepararsi correttamente all'esame per la patente A e B. Con la normativa aggiornata e la casistica ufficiale, il volume contiene tutti i quiz ministeriali con le soluzioni. Una guida per chi affronta per la prima volta le questioni relative alle norme che regolano la circolazione stradale, e allo stesso tempo un volume cui accostarsi per un sano ripasso di tutto ciò che crediamo di sapere e che invece alla luce delle recenti normative potrebbe rivelare delle sorprese e costarci preziosi punti sulla nostra patente.
In occasione dell'imminente apertura al pubblico dell'archivio della Penitenzieria Apostolica, il presente volume propone una breve storia di quest'organo della Curia Romana, dal XII al XX secolo, ripercorrendo le tappe fondamentali delle sue vicende secolari. L'intento dell'autore (esperto di Storia Ecclesiastica e officiale della Penitenzieria Apostolica) è stato quello di far conoscere, avvalendosi di fonti accreditate, la vita e l'attività di questo prestigioso Dicastero non solo a studiosi e ricercatori, ma anche a semplici appassionati di storia della Chiesa.
La pena di morte è da sempre materia di discussione tra studiosi di diversa provenienza ed estrazione culturale. In questo libro la questione viene affrontata da un punto di vista giuridico-politico: dopo averne evidenziata l’attualità, ci si sofferma sulle posizioni, a loro modo paradigmatiche, di due Paesi, l’Italia e gli Stati Uniti, sottolineandone le significative differenze ma anche le notevoli somiglianze.
Informazioni sull'autore
Davide Galliani è ricercatore e docente di Diritto pubblico e di Diritto dei beni culturali all’Università degli Studi di Milano.
Gli atti del V Corso intensivo, organizzato dalla Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università Urbaniana, si occupano della procedura concernente i delitti riservati alla competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il Corso è stato strutturato in modo tale da affrontare ogni aspetto del "cammino" procedurale relativo ai delieta reservata, seguendo un ordine strettamente cronologico. Nella fase preprocessuale dell'indagine previa, vengono analizzati i vari profili che caratterizzano tale istituto e le relative difficoltà interpretative. Si passa, poi, a esaminare con attenzione un profilo che è stato spesso oggetto di critica a opera della dottrina, ovvero quello della prescrizione dell'azione criminale afferente i delitti riservati. Successivamente si indagano i possibili percorsi procedurali in tema di delieta reservata, tenuto conto del combinato disposto di cui agli artt. 16 e 21 del m.p. Sacramentorum sanctitatis tutela. In seguito vengono analizzate tutte quelle particolarità procedurali antecedenti alla fase impugnativa. Concludendo viene esaminato l'aspetto afferente l'eventuale impugnazione di una sentenza o di un decreto. Temi l'indagine previa; la prescrizione dell'azione criminale; il processo penale amministrativo; particolarità procedurali nei casi di delieta reservata; l'impugnazione nei casi di delieta reservata.
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. A partire da questo enunciato, contenuto nell’art. 1 della Dichiarazione universale del 1948, la comunità internazionale ha dato vita a un sistema di protezione dei diritti umani, formato da convenzioni internazionali sia universali che regionali, le quali pongono obblighi di varia natura in capo agli Stati e istituiscono organi e procedure finalizzati a garantire il rispetto di quegli obblighi. In parallelo, a partire dagli anni novanta, riprendendo un percorso interrotto dopo la celebrazione dei processi di Norimberga e di Tokyo, si è sviluppato un sistema internazionale di accertamento e punizione dei crimini internazionali degli individui. Anche il sistema collettivo di mantenimento della pace, intesa – quest’ultima – in un significato particolarmente ampio, si è fatto carico di compiti di protezione dei diritti fondamentali delle persone. Infine, al sistema intergovernativo di protezione dei diritti umani si è affiancato un movimento “popolare” per i diritti umani, di cui fanno parte numerose organizzazioni non governative, che con il primo interagiscono in vario modo. Questo volume si propone di esaminare il fenomeno della protezione internazionale dei diritti umani nel suo complesso, adottando una chiave di lettura realistica e dinamica, dando conto dei risultati ottenuti ma anche, al tempo stesso, del lungo tratto di strada ancora da percorrere in vista dell’obiettivo del pieno rispetto dei diritti riconosciuti nella Dichiarazione universale.
Il volume evidenzia i principi di riferimento della materia, enucleati dalla giurisprudenza costituzionale ed europea, al fine di vagliare la congruità del modello normativo dell'accertamento genetico rispetto alla necessità di equilibrio tra sicurezza e libertà.

