
Una raccolta degli atti dei martiri come testimonianze processuali. La giurisdizione criminale romana risulta strettamente dipendente dalla struttura costituzionale assunta da Roma nei vari periodi, in quanto il potere punitivo si estrinsecava come manifestazione del potere politico intorno al quale la comunità era, di volta in volta, organizzata.
Uno studio sulle sentenze relative ai vizi del consenso nel periodo dal 1908 al 2008.
Nel diritto l'interpretazione segue regole ben definite e implica operazioni che riflettono la cultura dell'interprete. È un vero e proprio «processo ermeneutico» in cui vi è ampio margine di libertà e di discrezionalità anche se l'interprete si deve uniformare ai canoni stabiliti dalla «comunità ermeneutica», dal legislatore e dalla tradizione. Per l'interprete è fondamentale poi attenersi ai valori della Costituzione, della Carta europea dei diritti fondamentali e della Convenzione europea di salvaguardia dei diritti umani. A partire da questo contesto, l'autore affronta temi essenziali per la formazione culturale del giurista e, in senso ampio, del cittadino (identità e dignità umana, solidarietà, diritto naturale e storia, law and economics, il rischio d'impresa...).
Glauco Riem già nel 1980, con una tesi da considerarsi "ardita" in riferimento all'epoca, seppe con esattezza di previsioni e chiarezza di argomenti unirsi a quello sparuto gruppetto di giuristi che, opponendosi coraggiosamente al misoneismo tradizionalmente dominante nella classe forense, additava nell'informatica lo strumento nuovo per tentare di risanare i mali della Giustizia. L'opera giovanile di Riem è ancora, sotto questo aspetto, molto efficace e persuasiva: molti suoi giudizi e previsioni, infatti, hanno poi trovato piena conferma negli sviluppi recenti dell'informatica. Utilissima, quindi, ancor oggi la sua lettura.
L'indagine condotta in questo libro ha per oggetto quell'elemento della giuridicità che non può non apparire caratterizzante ed essenziale: l'obbligatorietà. La tesi qui svolta è che l'obbligatorietà delle norme derivi la loro giustificazione in termini di ragione e che tale giustificazione trovi il suo fondamento nell'ineliminabile struttura coesistenziale del vivere umano.
Un saggio sulla giustizia intesa come tutela del valore umano e dell'equilibrio ecologico della terra. Una giustizia che si qualifica come generativa, riparativa, restitutiva.
Il libro descrive, il sistema complessivo della giustizia amministrativa cogliendone l’evoluzione alla luce delle più recenti innovazioni legislative e pronunce giurisprudenziali. All’analisi degli istituti si accompagna la riflessione circa la loro coerenza con i valori costituzionali di effettività di tutela giurisdizionale del cittadino e di giustizia nell’amministrazione. La prima parte del volume ricostruisce le origini storiche del sistema italiano e illustra i principi costituzionali che riguardano la giustizia amministrativa. La seconda parte analizza l’insieme delle garanzie giurisdizionali del cittadino nei confronti della p.a. e le diverse modalità di tutela dinanzi al giudice ordinario e amministrativo. La terza parte tratta la giurisdizione ordinaria nei confronti della p.a. e la giurisdizione del giudice amministrativo con particolare attenzione ai nuovi ambiti della giurisdizione esclusiva. Segue l’illustrazione del processo amministrativo, le azioni, i principi generali, le parti, il giudizio di primo grado, la decisione, l’appello e gli altri rimedi, il giudicato e l’esecuzione della sentenza.
Cinthia Pinotti
sino al 1987 ha svolto la libera professione forense nel campo del diritto civile, commerciale e amministrativo; dal 1988 è magistrato della Corte dei conti; dal 2007 insegna diritto amministrativo I e II, presso la Facoltà di diritto civile della Pontificia Università Lateranense in Roma. Ha insegnato diritto commerciale comunitario dal 1996 al 2003 presso la Facoltà di economia dell’Università della Tuscia di Viterbo. Ha scritto una monografia sugli Aiuti di Stato alle imprese nel diritto comunitario della concorrenza (Cedam, 2000) e numerosi saggi ed articoli di diritto amministrativo, commerciale, comunitario. È condirettore scientifico della rivista di diritto comunitario “Foro Europa” e della omonima collana di monografie edita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
L'oggetto del volume è quello tradizionale: l'esposizione del sistema delle tutele offerte dall'ordinamento ai cittadini contro gli atti e i comportamenti delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti privati che la legge ad esse equipara. Le tutele non si esauriscono sul piano processuale ma si estendono al piano sostanziale (ricorsi amministrativi, strumenti di soluzione stragiudiziale delle controversie); e, sul piano processuale, sono assegnate a giudici diversi (giudici ordinari, amministrativi, contabili, delle acque, parlamentari), che seguono riti processuali differenziati. Restano fuori dal quadro solo le controversie tributarie, secondo tradizione. Per queste ragioni il volume non può essere denominato "Diritto processuale amministrativo": il titolo non renderebbe appieno il suo contenuto.
Fra tutti i poteri pubblici il potere amministrativo è quello in cui ci imbattiamo più di frequente nel corso della nostra vita: basti pensare all'atto di nascita, all'iscrizione in una scuola pubblica, alla carta di identità. Non solo. Incontriamo la pubblica amministrazione quando dobbiamo sostenere un esame di stato per esercitare una professione, o chiediamo un permesso per costruire una casa. Ma cosa succede quando il comportamento della pubblica amministrazione lede un nostro diritto o un nostro interesse legittimo? A chi spetta giudicare nel contenzioso tra il cittadino e lo Stato? Questo volume fa il punto sulla delicata materia della giustizia amministrativa: la sua evoluzione storica sino alle più recenti riforme.
Il volume rende conto di una delle questioni piu discusse nella letteratura canonistica postconciliare che riguarda la retta soluzione dei conflitti amministrativi in seno alla Chiesa.

