
Da una scuola di cucina della Firenze di primo novecento un'inedita selezione di ricette completate con le decorazioni floreali della tavola per ogni occasione.
I saraceni di Sicilia e la granita, Mazzini e le trenette al pesto, gli anarchici livornesi e il caciucco, il ghetto di Roma e i carciofi... Non è il risultato di una solenne indigestione notturna, ma lo stile brillante e curioso che un valente viaggiatore, scrittore e gastronomo britannico ha scelto per raccontare il suo straordinario "viaggio in Italia". Perché al contrario di Goethe e di tanti altri estimatori del Bel Paese che lo hanno preceduto, William Black non cerca ispirazione nei "fori cadenti" ma si affida alle sapienti e antiche ricette di una nazione che ha fatto della sua cucina "l'ottava meraviglia del mondo".
Ottanta ricette illustrate passo a passo. Sei capitoli specifici: i classici, pasta e riso, carne, pesce, verdure, dessert.
I piatti preferiti dal maestro Giacomo Puccini. Il libro propone una scelta di ricette elaborate in base ai gusti di Giacomo Puccini, gusti e preferenze che si ritrovano nella varia corrispondenza da lui tenuta nel corso dell'intera vita.
Sessanta ricette, tradizionali o rivisitate, legate alle più importanti feste cristiane. Non il solito libro di cucina, ma un ricettario "ragionato": un viaggio nella tradizione culinaria internazionale, con indicazioni chiare per la realizzazione dei vari piatti.
"Oltre a fornire pane e vino o acqua, gli angeli possono svolgere una vera e propria funzione di chef o aiutanti di cucina" scrivono Marcello Stanzione, massimo esperto italiano in angelologia, e Bianca Bianchini, cardioioga con la vocazione della cucina sana, "preparando pranzi deliziosi, in genere allo scopo di concedere a qualche santo monaco di potersi attardare nella preghiera. In altri casi, da pentoloni in cui monache caritatevoli hanno gettato acqua, un po' di sale e qualche erba per sfamare i poveri escono per merito loro sostanziose zuppe a base di carne e verdure. O ancora, gli angeli intervengono quando i servi di Dio sono in situazioni critiche nel compimento dei loro doveri di carità, approntando veri e propri "pic-nic" sull'erba, con pane, pesci grigliati, frutta e vino. Menu non solamente simbolici, ma completi dal punto di vista nutrizionale." Ecco allora che questo particolare libro di cucina ci racconta storie esemplari tratte dal mondo religioso alternandole a ricette della tradizione popolare, come la zuppa di verdure, la frittata al rosmarino, la torta di pane, spesso risalenti al monachesimo, epoca in cui il cibo era visto come un dono del Signore. Tutte le ricette vengono corredate, oltre che dall'abbinamento ai vini, di una tabella nutrizionale che consente di conoscere apporto calorico e nutrienti di ogni singola porzione, e sono accompagnate da notizie storiche sull'origine degli alimenti utilizzati.
Il Santo Natale è una festa che prevede per tradizione una tavola molto ricca. Goethe durante il suo viaggio in Italia del 1787 rimase particolarmente colpito dalla "cuccagna universale" delle tavole di Natale. Cucinare i piatti della tradizione, apparecchiare la tavola con le stoviglie migliori, intrattenendosi più a lungo del solito con i propri familiari, sono usanze antiche che è bello capire e reiterare. Questo libro propone una serie di ricette e di spunti curiosi per cucinare con amore a Natale.
Settantasei ricette di antipasti, primi e secondi piatti, verdure, dolci e bevande legate al tempo del Natale e selezionate dalle tradizioni di vari popoli e culture. la confezione unisce al libro un utilissimo grembiule da cucina per sostenere la realizzazione pratica delle ricette. Originalità della scelta delle ricette legate al tema del natale con Facile realizzazione. ricette spiegate passo passo e sempre ben illustrate.
All'idea del convento da sempre associamo l'immagine della privazione e della mestizia. Questo libro toglie alla cucina dei monasteri quella proverbiale cappa di tristezza e ci illustra una cucina infinitamente più ricca e sfiziosa di quanto pensavamo. Qui scopriremo ricette antiche, in cui i gusti robusti si combinano con una saggezza risalente a molti secoli fa. Da questo connubio nasce una cucina semplice e sana, in cui i piatti mantengono un forte contatto con la natura e diventano una proposta che sfida noi uomini del postmoderno a riscoprire noi stessi e la tradizione dei nostri antenati.
In questo libro gli autori si addentrano nel rapporto tra anima, psiche e scelte alimentari e, partendo dalle osservazioni di santa Ildegarda di Bingen sulla personalità umana, esaminano l’Enneagramma, fatto conoscere in occidente da George Ivanovic Gurdjieff, filosofo, scrittore e mistico di origini greco-armene, introdotto alla scienza dei nove punti negli anni Venti dello scorso secolo durante una visita a un monastero Sufi in Afghanistan. Il testo analizza i nove tipi dell’Enneagramma della personalità secondo la prospettiva di Oscar Ichazo e di Claudio Naranjo, riporta in appendice il test che ogni lettore può eseguire per comprendere quale sia il suo Enneatipo, e propone per ogni personalità dell’Enneagramma un menù, composto da antipasto, piatto unico, primi, secondi, verdure e dessert, con indicazioni su storia e composizione nutrizionale dei vari cibi. Un manuale di grande aiuto per tutti coloro che vogliano coniugare il benessere e la gioia del corpo e dello spirito.

