
Cara è una lettrice appassionata fin da piccola quando, seduta nella macelleria del nonno, fra odori e rumori di cucina, si immerge nelle sue storie preferite: "Anna dai capelli rossi", "Hänsel e Gretel", "Il giardino segreto". Incuriosita da ciò che mangiano i suoi eroi, immagina di preparare gli stessi piatti, ne inventa le ricette e le sperimenta per assaggiare quei sapori e avvicinarsi ancora di più al loro mondo. Quel gioco di bambina prosegue negli anni, mentre i romanzi diventano gli amici che la guidano nei momenti incerti o burrascosi della vita e i fornelli una vera passione, ma anche il punto da dove un giorno la ragazza si incammina per una nuova strada. A New York, studiando letteratura e lavorando in bar e ristoranti di Brooklyn, Cara diventa una chef e inaugura un fortunato blog di ricette letterarie. In questo racconto autobiografico, nel quale intreccia vivaci ricordi e invitanti prelibatezze, l'autrice fa rivivere i classici di tutti i tempi - da Omero a Jane Austen, da Melville a Roth e a Franzen - e mostra come i libri e i cibi nutrono e arricchiscono le persone e le portano verso la felicità.
Questo volume raccoglie tutte le delizie sfornate da Brunilde Neroni sulle pagine del «Messaggero di sant’Antonio», e in più una nuova sezione speciale dedicata a salse, marmellate e sughi. Ricette celebri e specialità regionali, tutte naturali e con ingredienti di stagione, perfette per le famiglie e adatte ai pasti quotidiani come alle occasioni speciali. Ricette tutte da provare, perché è importante cucinare bene per le persone che si amano, e riscoprire la gioia di condividere con gli altri il piacere della tavola e della compagnia.
Destinatari
Appassionati di cucina e famiglie.
Autore
BRUNILDE NERONI, italianista e orientalista, è docente universitaria, traduttrice e scrittrice. Dal 2000 cura la rubrica di cucina del «Messaggero di sant’Antonio», e propone in tutta Italia apprezzati corsi di cucina.
Grazie alle analisi del DNA la ricerca è entrata in una nuova era. Vale per ogni specie vivente, vale per i vini e per i vitigni: dalle origini ai nostri giorni, è finalmente possibile conoscerne la storia più profonda. Un gruppo di autorevoli esperti ha recentemente scoperto che ben 78 vitigni coltivati oggi in Europa hanno un antico genitore comune: il vitigno affidato da un imperatore romano alle sue legioni. Se guardate un film di guerra ambientato nell'antica Roma e osservate bene i centurioni, scoprirete che immancabilmente nella mano destra stringono un bastone, chiamato vitis, che non è altro che un ramo di vite. Seguendo alla lettera il monito di Orazio - "nessun albero prima della sacra vite tu pianterai, o Varo" - Roma stabilisce, a un certo punto della sua storia, che la figura chiave dell'esercito avrebbe impugnato un tralcio di vite. Perché gli antichi romani davano così importanza a questa pianta? E come mai in Italia, in Gallia, in Britannia, in Iberia e ovunque in Europa cominciarono a piantare viti, anziché frumento, orzo o alberi da frutta? Come ha fatto una città enologicamente incolta a diventare la capitale mondiale del vino? Nei primi secoli dell'antica Roma il vino è una bevanda per ricchi patrizi. A partire dalla seconda metà del II secolo a.C, quando si diffonde il pane, anche il vino "esplode", diventando nutrimento e piacere di massa. Nascono produttori, speculatori, grossisti e dettaglianti che accumulano capitali e fondano compagnie commerciali.
Questo libro ha lo scopo di fornire consigli pratici e chiari per aiutare ragazzi e ragazze a fare proprie le regole di base della cortesia nella loro vita quotidiana. Vivere le buone maniere darà ai giovani una maggiore sicurezza e li renderà orgogliosi di se stessi. Potranno percepire che c'è in loro un uomo o una donna capaci di dominarsi e di aspirare a grandi cose. Il libro è diviso in capitoli, che corrispondono a luoghi o contesti concreti: la relazione con gli altri, l'igiene personale, la tavola o la spiaggia. La buona educazione è una sfida che dura tutta la vita e comincia adesso.
Dopo aver ripercorso la storia del regime alimentare delle società tradizionali, da quelle dei cacciatori-raccoglitori a quelle fondate sull'agricoltura stanziale, l'autore ricorrendo a una ricca serie di esempi ricavati dalla Bibbia, dalle fiabe, dalle tradizioni popolari e dalla ricerca etnologica si incammina per un percorso che tocca moltissime stazioni: il ruolo cerimoniale del cibo; le offerte riparatrici e l'agnello sacrificale; il paese della cuccagna; le numerose relazioni tra cibo e appetito sessuale; il cibo come strumento di guarigione del corpo, di salvezza dell'anima o al contrario di possibile dannazione...
Le ricette tradizionali toscane nelle versioni di cuoche e cuochi veraci che ancora fanno a casa propria la pasta e i famosi tortelli mugellani, la trippa alla fiorentina...
Un manuale per disintossicare l'organismo e mantenersi in salute grazie a una dieta naturale ed equilibrata, con basso indice glicemico, ma anche senza glutine e lattosio. Il volume spiega come creare pasti completi bilanciati (sia menu veloci per tutti i giorni sia ricette per le feste), inoltre sono presenti sezioni speciali dedicate alle preparazioni di base, come i pani lievitati con lievito madre (a basso indice glicemico e senza glutine); ai probiotici, come yogurt, kefir, di latte anche vegetale, formaggi vegetali, shake, verdure fermentate, utili per sistemare la flora intestinale; alla pasta fresca e secca senza glutine da fare in casa; alle bevande (frullati verdi, tisane antiinfi ammatorie e bevande detox); alle suddivisioni dei pasti durante la giornata (per preparare a colazione, pranzo e cena ricette complete di grassi buoni, carboidrati, proteine, verdure)... Inoltre, vi sono numerose schede di approfondimento su come abbinare i vegetali per ottenere proteine complete, sulle proprietà antinfiammatorie delle spezie, sulla stagionalità di frutta e verdura, su proteine e carboidrati buoni, sulle pratiche detox per primavera e autunno. Ogni ricetta è corredata di schede nutrizionali per evidenziare soprattutto le proteine complete, il carico glicemico e l'indice glicemico, oltre che minerali e vitamine.
Qual è il segreto della pasta fresca? Perché un piatto che ha solo due ingredienti è diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo? Perché prepararla è così difficile e così appagante? E come mai una lasagna o un piatto di tagliatelle fatte in caso ha il potere di riscaldarci il cuore? A queste domande, semplici solo in apparenza, prova o rispondere il saggio. Parla di mattarelli e di farina, di sfogline e chef stellati, di grandi aziende e di nonne che ancora seguono antiche ricette tramandate di generazione in generazione senza mai essere scritte. Ma soprattutto, questo libro parlo di noi. Di chi siamo, dei nostri ricordi, delle persone che ci hanno fatto crescere e di quelle che ci accompagnano un giorno dopo l'altro. Perché al di là delle tecniche e delle materie prime, è forse proprio questo il grande mistero della pasta fresca: prepararla è sempre un faticoso, irrinunciabile, splendido atto d'amore.
"La cucina l'ho vissuta da sempre. L'ho respirata, amata, abitata per tutti gli anni della mia infanzia..." e così, fin dalla tenera età di sei anni, Anna Moroni è a suo agio ai fornelli, dove prepara le ricette umbre che le insegna la "zia adottiva" Costantina, ma anche tra i banchi del mercato Trionfale di Roma, dove la mamma la manda a fare la spesa. Anna racconta una storia ricchissima di incontri con grandi chef e di ricette apprese dalle persone più comuni, dove è sempre presente la sua "benzina": l'amore per la famiglia. Nella sua cucina si ritrovano i sapori della tradizione e ingredienti genuini. Prendendo spunto dalle ricette regionali, Anna ha creato i piatti raccolti in questo libro illustrato, affinché tutti possano condividerli con le persone care, come fa lei ogni giorno. Oltre alle basi dell'arte culinaria, spiegate passo per passo, e ai suoi consigli, il libro offre delle "chicche" speciali: dai "classici di Anna" - come i Supplì alla romana o le Dita degli Apostoli ai piatti preferiti dai suoi nipoti, tra cui la Pavlova dolce della Nuova Zelanda e le Focaccine fiore. Il tutto condito con tantissimo entusiasmo, ingrediente che Anna Moroni regala ai suoi lettori
Anna Moroni torna ai fornelli e lo fa per invitare le famiglie a cucinare insieme, per coinvolgere i più piccoli in un nuovo gioco, allegro e istruttivo, che insegna loro l'importanza dell'alimentazione corretta e il valore del cibo. I bambini diventano protagonisti tra pentole e alimenti, scelgono la frutta e la verdura, inventano le decorazioni per un dolce, sperimentano l'impasto e creano i menu; potranno così scoprire nuovi gusti e abbinamenti, impareranno che il cibo è un dono e come tale va considerato e rispettato in ogni sua forma. La farina vola, il burro scivola tra le mani, la pasta cuoce sul fuoco mentre il sugo sobbolle, la cucina è un mondo in divenire: mentre chef e pasticceri decantano ricette complesse ed esotiche, noi ancora viviamo del piccolo piacere quotidiano che un buon ragù o un piatto di pesce sanno regalare.
Convivialità, stagionalità, sostenibilità. Sono i segreti della dieta mediterranea. Uno stile di vita che ha conquistato il mondo. Scoperta negli anni Cinquanta tra Napoli e il Cilento da due scienziati americani. Fondata sugli alimenti-simbolo della triade mediterranea - cereali, olio e vino - questa dieta che non è una dieta combina felicemente eredità del mondo classico e tradizioni locali. Scopriamola nei suoi luoghi sacri: dalla Campania, con Amalfi e le acciughe di Cetara, o con Pozzuoli, regno dei frutti di mare, alla Puglia, con le orecchiette di grano arso di Tricase e con la pasta di mandorle di Lecce, dalla Lucania, con il suo pane antico, alla Sicilia, con i tonni di Favignana, le panelle di Palermo e gli arancini di Catania - oltre che in quegli autentici empori di tipicità che sono Napoli, Genova, Venezia.