
Bloch ha definito la musica il sognato castello, il brivido interiore, il razionale dell'irrazionale, le ardenti braccia del desiderarsi a casa, l'humanum utopico del mondo, quell'appello lanciato verso ciò che manca. L'originalità del suo pensiero è nell'aver individuato il profondo legame tra musica, filosofia e speranza, all'unisono con quanto affermato da Nietzsche, Cioran, Marcel, García Morente e Claudel.
Le nove Sinfonie di Beethoven sono forse il patrimonio musicale più conosciuto al mondo; ovunque esista una vita musicale, ovunque si faccia musica, le Sinfonie sono la colonna portante del repertorio sinfonico e da circa due secoli sono presenti nella mente e nel cuore degli ascoltatori. Tutte e nove possono essere considerate un unico corpo creativo, in cui si delinea un percorso evolutivo e anche il racconto di una storia. Prese insieme, infatti, possono far pensare a un romanzo di formazione: un giovane parte per il vasto mondo, si scontra con ostacoli che riesce a superare grazie a un'eroica volontà d'azione finché, uscendo dalla sfera degli interessi personali, allarga lo sguardo a una dimensione sociale, celebrando ideali di portata universale. Il libro ripercorre questa storia, considerando i nove capolavori nella loro genesi e nelle loro fisionomie, cercando di "far parlare" le Sinfonie stesse, come vere e proprie «azioni» che si realizzano nell'ascolto. "Alla fine della Nona si resta frastornati - scrive Giorgio Pestelli -, si ha l'impressione di essere stati in un luogo dove si è pronunciato un importante giuramento; ci sembra di avere la forza e il coraggio per essere fedeli alle promesse. E penseremo alle nove Sinfonie come a un baluardo di forme intelligibili e fraterne per aiutarci a vivere senza temere la vita". Sintesi del passato, fra Illuminismo e romanticismo, le sinfonie di Beethoven hanno determinato la vita musicale dell'Ottocento: l'evoluzione dell'orchestra sinfonica, la nascita del direttore d'orchestra, l'istituzione del concerto pubblico. E al tempo stesso hanno rappresentato il centro di irradiazione della musica futura, anche attraverso gli esiti non voluti di musiche che sono modelli di autorità classica e allo stesso tempo simboli di rottura liberatoria delle forme tradizionali. Un mondo, quello delle Sinfonie, che brilla ancora oggi di una forza straordinaria, di fronte alla quale non è possibile tirarsi indietro: meglio assecondare quell'impeto, meglio accogliere quel caloroso invito a frequentare e ad abitare un patrimonio di cultura, civiltà e bellezza fra i più alti della storia moderna.
Per la prima volta la storia e i segreti di oltre quindicimila canzoni: dai capolavori del folk e del rock americano alla psichedelia e al pop inglese, dalla chanson francese al reggae giamaicano, alle sigle dei cartoni animati e alle hit più inaspettate provenienti da ogni parte del mondo, con un'attenzione particolare per quella che è stata la storia della musica italiana, narrata attraverso le composizioni dei suoi maggiori protagonisti ma anche quelle dei personaggi minori che non meritano di essere dimenticati. Per ciascuna canzone una scheda che ne racconta l'origine, le interpretazioni, i piazzamenti in classifica, le curiosità, completata dalle informazioni sui credits e da un giudizio critico che va da una a cinque stelle.
Il ciclo di avori conservato nel Museo Diocesano di Salerno è il più vasto giunto sino a noi dall’età medioevale. Si compone di sessantasette pezzi. Diciotto tavolette sono dedicate al ciclo iconografico dell’Antico Testamento, diciannove a quello del Nuovo; i rimanenti sono medaglioni o frammenti decorativi di quello che con tutta probabilità costituiva il rivestimento prezioso di una cattedra episcopale.
L’ampiezza del ciclo e la straordinaria raffinatezza della sua esecuzione, dovuta a maestri verosimilmente salernitani dell’XI secolo, ne fanno uno dei capolavori dell’arte medioevale.
Schede di Serena La Mantia
Fotografie di Marcello De Masi
Catalogo a cura di Adriana Capriotti e Paolo Castellani.
Autori: Adriana Capriotti, Paolo Castellani, Anna Lisa Genovese, Michela Gianfranceschi, Alessandra Imbellone, Monica Minati, Michele Nicolaci, Antonella Pampalone, Yuri Primarosa, Vitaliano Tiberia
L'arte cristiana è l'espressione in forme e colori della straordinarietà del mistero salvifico, è sinfonia tra bellezza e lode, è una riflessione che si nutre di esperienza e di creatività. L'iconografia religiosa è allo stesso tempo spiegazione e contemplazione, il luogo per riconoscere e accogliere l'opera di Dio nella storia umana. Schiere di artisti lungo i secoli hanno interpretato il mistero cristiano con diversi linguaggi che meritano di essere scoperti, compresi, valorizzati. Ogni generazione ha bisogno di compiere un percorso educativo per conoscere il senso del''arte religiosa e poter spiegare la fede cristiana attraverso il linguaggio della bellezza artistica. Questo libro propone alcuni percorsi di testimoni qualificati - tra liturgia, teologia e storia dell'arte - per operare tale felice riscoperta nel nostro tempo.
Bob Dylan incarna da più mezzo secolo lo spirito dell’America – e per suo tramite lo spirito del mondo. I suoi testi, fusi alle musiche cui hanno dato anima e senso, hanno generato canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo. I tre volumi di Lyrics (il terzo e ultimo uscirà nell’aprile del 2017) raccolgono tutta la produzione poetica di questa voce inimitabile e inconfondibile, organizzandola cronologicamente e arricchendola di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di Alessandro Carrera, che non hanno eguali per finezza e capillarità nel panorama mondiale.
Bob Dylan incarna da oltre mezzo secolo lo spirito dell'America, e per suo tramite lo spirito del mondo. Nella memoria dei più, i suoi testi sono fusi alle musiche cui hanno dato anima e senso, facendo nascere canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo, oltre che successi mondiali che hanno dominato e dominano le classifiche e le radio di tutto il mondo. Ma da sempre i suoi testi sono anche letti e studiati con la passione e la serietà dovute alla grande poesia. Non poesia in musica, solo e pienamente: poesia. Quello che milioni di lettori nel mondo già sentivano e sapevano è stato riconosciuto universalmente quest'anno grazie al premio Nobel 2016 per la letteratura, attribuito a Dylan nel fragore di una discussione che ha travolto il mondo della cultura, "per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana". I tre volumi di "Lyrics" raccolgono tutta la produzione poetica di questa voce inimitabile e inconfondibile, organizzandola cronologicamente e arricchendola di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di Alessandro Carrera. Un patrimonio di informazioni che facilita al lettore l'impresa di addentrarsi tra gli innumerevoli riferimenti, richiami e citazioni di cui Dylan si serve liberamente, attingendo di volta in volta al patrimonio folklorico, alla Bibbia o alla poesia inglese e americana, da Shakespeare a Ginsberg.
Prefazione di Stefano Zamagni
Con i contributi di Giorgio Bruno, Giuseppe Frangi, Claudine Hugonnet-Berger, Giovanni Maddalena
Il libro è illustrato con oltre 50 tavole a colori
“Il significato profondo del messaggio che da questo testo si trae è un messaggio oggi ancora più rilevante che non nel passato. La vicenda umana di Nicolas Rolin, fondatore nel 1443 del suo ospedale e cancelliere per diversi decenni al servizio dei duchi di Valois Borgogna, è qui descritta come meglio non si potrebbe. Senza tema di smentita, si può dire che quello di Rolin è stato un esempio notevole e ante litteram di imprenditore civile ovvero della realizzazione di una concezione di attività economica di per sé votata alla generazione di bene comune”. (Stefano Zamagni)
Un viaggio nell'universo artistico di Frida Kahlo attraverso i temi che hanno caratterizzato la sua vita: amore, morte, animali, maternità, malattia. Il testo poetico di Perez si alterna a frasi di Frida prese dai suoi diari; le raffinante illustrazioni di Benjamin Lacombe si ispirano e citano le sue opere. Le pagine fustellate offrono una lettura trasversale tra testo e immagini e portano al cuore stesso dell’arte della grande artista messicana, come a sfiorare le sue emozioni, le atmosfere e il cuore stesso della sua ispirazione e della sua arte. Lacombe ci restituisce il mondo di Frida Kahlo pur mantenendo il suo stile iperrealistico e elegante. Un libro visionario.
Il David di Michelangelo, la cupola del Brunelleschi, la Venere del Botticelli: capolavori che suggeriscono ideali di armonia ultraterrena e spiritualità purissima. Ma non tutto è come sembra, e in queste pagine Alexander Lee ci mostra le contraddizioni nascoste sotto l'elegante superficie dell'arte rinascimentale italiana. Perché dietro alle sue opere simbolo ci sono le storie misconosciute legate al brutale ambiente degli artisti dell'epoca, ai meschini interessi dei loro mecenati e a inconfessabili pregiudizi sulla "scoperta del mondo". Un ritratto duro e anticonvenzionale dell'"epoca della bellezza", i cui splendidi frutti sono indissolubilmente legati all'uomo, alla sua carne e alle sue bassezze.
Da un bassorilievo del II secolo al quale si ispirarono – senza mai menzionarlo – diversi artisti cinquecenteschi alla raffigurazione di un drago immortale le cui radici risalgono fino a un antico dramma indiano; da un raro amuleto giudaico-cristiano del XVI secolo – subito condannato dalla Chiesa – alla singolare incongruenza astrale, coniugata con la teoria dei quattro elementi, del ciclo decorativo del celebre Studiolo di Francesco I de’ Medici: quattro storie raccontano la sorprendente migrazione delle immagini simboliche attraverso tempi e luoghi distanti – un cammino che non ha diluito i pensieri e le idee che a quelle immagini hanno dato forma, ma ne ha anzi arricchito la trama concettuale.

