
Il volume presenta, in un'ottica documentale ed interdisciplinare, autori, forme e modelli della civiltà musicale occidentale dal Medioevo al Novecento, nel loro farsi specifico e nella loro dimensione interdisciplinare, interessando la letteratura, la filosofia, la storia. La musica, infatti, proprio perché nasce come attenzione culturale e produzione artistica dotata di un linguaggio comprensibile solo nel suo farsi sonoro e non nei suoi codici scritturali (almeno per coloro che non possiedono i mezzi tecnici per comprendere la pagina scritta), ha bisogno, più di altre scienze, di riconoscersi nelle altre discipline, essendo comuni le modalità operative, le decisioni teoriche di partenza, le condizioni socioculturali in cui essa agisce, opera e si diffonde. Per questo, identificare le modalità di base che la caratterizzano diventa fondamentale rispetto al semplice declinarsi diacronico di fatti e personaggi, totalmente scollegati dal proprio contesto. Una tecnica comparativa tra le discipline è dunque il metodo di indagine migliore per approfondirne le tematiche più importanti e per meglio evidenziarne i contenuti fondanti.
Questa incredibile storia inizia sul molo di un porto americano, con un giovane immigrato ebreo tedesco che respira a pieni polmoni l'entusiasmo dello sbarco. È il seme da cui nascerà il grande albero di una saga familiare ed economica capace di cambiare il mondo. Acuto e razionale, Henry Lehman si trasferisce nel Sud degli Stati Uniti, dove apre un negozio di stoffe. Ma il cotone degli schiavi è solo il primo banco di prova per l'astuzia commerciale targata Lehman Brothers (perché nel frattempo Henry si è fatto raggiungere dai fratelli Emanuel e Mayer). Con il tempo, al cotone si sostituiscono il caffè, lo zucchero, il carbone, e soprattutto la nuova frontiera di un'industria ferroviaria tutta da finanziare; ai padri subentrano i figli e i nipoti, in un mosaico di umanità diverse, assortite, contraddittorie. Spiazzante e pirotecnico, "Qualcosa sui Lehman" è un libro in cui non c'è più spazio per le tradizionali differenze fra generi: il romanzo si amalgama al saggio, l'epica al teatro, con continue incursioni nel cinema, nelle canzoni, e perfino nelle formule matematiche e nei fumetti. Una forma letteraria che, sfidando in un corpo a corpo artistico XIX e XX secolo, apre di fatto uno squarcio sul futuro.
Centosessant'anni di storia del capitalismo vengono squadernati in un continuo saltare fra terzietà saggistiche, flussi romanzeschi, narrazioni di incubi e vaneggiamenti, il tutto punteggiato da isole realistiche in cui l'improvviso andamento da sceneggiatura filmica è inframmezzato di continuo dal commento in contrappunto di un ignoto narratore onnisciente [...] È questo congegno, ambizioso e riuscito, di continua osmosi fra dentro e fuori, a farmi avvicinare 'Lehman Trilogy' ai fluviali atti di 'Strano interludio' di Eugene O'Neill, ed è notevole che questa ardita soluzione drammaturgica mantenga la sua vigorosa efficacia nel corso di un trittico quasi wagneriano, dove l'Oro del Reno di un'Alabama negriera giungerà, inevitabile, al Crepuscolo dei divini indici di Wall Street." (Dalla prefazione di Luca Ronconi)
A tre anni dal suo omicidio, Anna Politkovskaja, giornalista russa del Novaya Gazeta brutalmente assassinata il 7 ottobre 2006 per le indagini sullo sterminio ceceno, vive nei suoi articoli, nei suoi brani autobiografici, adattati e messi insieme da Stefano Massini. Nel DVD allegato, Ottavia Piccolo interpreta Anna Politkovskaja abbracciando il messaggio di forte coraggio della giornalista russa.
In questa nuova raccolta di canti per la liturgia e la preghiera, M° Fabio Massimillo celebra i divini misteri della liturgia, evento sfolgorante nato dalla Risurrezione di Cristo. Nel brano di apertura, tratto dal Salmo 122, l'antico canto dei pellegrini radunati per salire a Gerusalemme diventa canto d'ingresso dei fedeli di oggi, che, attraverso la celebrazione eucaristica, entrano nella Città santa, dove incontreranno la luce dell'Agnello vittorioso. Dopo aver celebrato la messa, ciascun discepolo è chiamato, come i primi apostoli, ad affermare "Abbiamo visto il Signore": è il canto sull'esperienza di vita della chiesa durante la messa, "vedere" con gli occhi della fede, "gustare" con il cuore la sua carità nella comunione con i fratelli. Chiude la raccolta il brano Canterò per te, composto da alcune citazioni di salmi festosi, una sorta di danza gioiosa del cuore, perché l'incontro con Dio avvenuto nella Parola e nel Pane ha inciso in modo determinante nella vita.
In questa nuova raccolta il M° Fabio Massimillo celebra i divini misteri della liturgia, evento sfolgorante nato dalla Risurrezione di Cristo. Nel brano di apertura, tratto dal Salmo 122, l'antico canto dei pellegrini radunati per salire a Gerusalemme diventa canto d'ingresso dei fedeli di oggi, che, attraverso la celebrazione eucaristica, entrano nella Città santa, dove incontreranno la luce dell'Agnello vittorioso. Dopo aver celebrato la messa, ciascun discepolo è chiamato - come i primi apostoli - ad affermare "Abbiamo visto il Signore": è il canto sull'esperienza di vita della chiesa durante la messa, "vedere" con gli occhi della fede, "gustare" con il cuore la sua carità nella comunione con i fratelli. Chiude la raccolta il brano Canterò per te, composto da alcune citazioni di salmi festosi, una sorta di danza gioiosa del cuore, perché l'incontro con Dio avvenuto nella Parola e nel Pane ha inciso in modo determinante nella vita.
"Cosa cantiamo all'inizio della messa? E alla comunione? Non di rado la scelta è determinata dal "mi piace" o "non mi piace", ma questo non può diventare il criterio ultimo per la scelta dei canti. Il libretto di Suor Elena Massimi intende offrire criteri e schede utili , con suggerimenti legati anche Repertorio Nazionale della Chiesa italiana, a chi voglia mettersi al lavoro per celebrare in fedeltà alla sana tradizione e con nobile semplicità.
Nel fervore di iniziative culturali e artistiche della Roma degli inizi del novecento spetta all'etnologo Lamberto Loria (1855-1913) il merito di aver raccolto, in occasione della Mostra di Etnografia italiana, tenutasi a Roma in Piazza d'Armi (attuale quartiere Prati) 1'eccezionale collezione di figure presepiali napoletane, circa mille bellissimi pastori che susciteranno l'interesse e l'ammirazione dei visitatori della mostra svoltasi nell'ambito dell'Esposizione Internazionale del 1911. All'inaugurazione, che avviene il 21 aprile, erano presenti i reali di casa Savoia e il principe di Connaught a sottolineare l'importanza dell'evento che rientrava nel più vasto e intelligente programma voluto da Giovanni Giolitti a sostegno dell'economia reso possibile grazie alla riscoperta dei valori e saperi tradizionali. Per questo nella mostra sarà presentato quanto di meglio era stato prodotto su1 territorio nazionale come il presepe napoletano con i suoi pastori del '700 e 800 raccolti dal Loria e dai suoi collaboratori in due anni. Si tratta di una collezione di inestimabile valore sintesi del nostro "patrimonio materiale e immateriale" che lega credenze profane e religiosità popolare, arte e artigianato destinata a costituire la collezione del Regio Museo di Etnografia che verrà istituito nel 1923.
Il volume fa parte di una serie suddivisa in tre sezioni, dedicate alle diverse arti, alla storia dell'estetica e ai suoi concetti chiave. L'autore di questo volume prende le mosse dagli albori della civiltà per mettere poi in luce come nel mondo greco si elabori un'idea del bello architettonico legato alla razionalità, e come con Vitruvio venga nobilitata e sistematizzata un'arte in cui si devono fondere stabilità, unità e bellezza. Dopo aver mostrato come nel Medioevo l'architettura rientri in un universo intensamente simbolico, l'autore esamina il risorgere dei canoni classici con l'Umanesimo e il Rinascimento e segue poi la riflessione filosofica sull'architettura nel Barocco e nel Settecento.