Ormai un classico della spiritualita contemporanea. L'esperienza mistica della santa polacca Faustina Kowalska espressa attraverso il suo Diario. Religiosa semplice, senza istruzione, ma forte e infinitamente fiduciosa in Dio, Suor Faustina Kowalska ebbe una grande missione, ricordare una verita di fede da sempre conosciuta, ma dimenticata spesso, riguardante l'amore misericordioso di Dio per l'uomo. Il culto della Divina Misericordia, che ha ricevuto impulso proprio da questo Diario, si festeggia la prima domenica dopo la Santa Pasqua.
Il Lettore noterà che nel primo capitolo si sviluppa il tema dell’esichía come «incontro» con Dio e come «scontro con i demoni» (philauthìa). Tale scontro è descritto nel secondo capitolo, dove l’Autore si sofferma sulla gastrimargia, nella duplice modalità della voracità e della golosità. Il terzo capitolo tratta della preghiera: l’esichía non è fine a se stessa, ma mezzo indispensabile per la preghiera, definita da san Nilo come infinita sapienza. La preghiera è richiesta dalla Sacra Scrittura: per questo il quarto capitolo è dedicato ad essa, nelle sue diverse forme. Per Nilo la Scrittura è la norma normans in quanto comanda pure di amare i nemici: proprio a questo amore è dedicato il quinto capitolo. La Scrittura, però, sottolinea anche l’importanza del lavoro, e questo fa sì che ad esso sia dedicato il sesto capitolo: un lavoro che per Nilo significa soprattutto «lavoro di calligrafia». Il settimo capitolo è dedicato all’ascesi, mentre l’ottavo agli ultimi istanti di vita di san Nilo e ai diversi Canoni Innografici a lui dedicati. L’intero percorso offerto al Lettore è illuminato e illustrato con testi di vari Padri, soprattutto di Marco il Monaco, Diadoco di Foticea e Doroteo di Gaza: opere e parole che san Nilo ha meditato e fatto proprie, dal momento che sono l’oggetto degli unici suoi tre Codici manoscritti autografi.
Rinaldo Iacopino, religioso della Compagnia di Maria (Marianisti), è sacerdote di rito bizantino-greco (2003) e archimandrita (2017). Ha conseguito il dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali. Già Consultore del Dicastero per le Chiese Orientali, dal 2022 è stato nominato padre spirituale del Pontificio Collegio Pio Romeno – Sant’Efrem. Docente di Teologia e Liturgia Orientale presso la Pontificia Università Urbaniana e il Pontificio Istituto Orientale. Membro del Comitato Scientifico del «Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata», dei «Monumenta Studia Instrumenta Liturgica» della Libreria Editrice Vaticana, della Collana «Sapientia ineffabilis» della IF Press, e della «Rivista Theotokos». È socio ordinario della Pontificia Academia Mariana Internationalis.
Fra le varie pubblicazioni ricordiamo: Il Typikón della Cattedrale di Bova. Codex Barberinianus gr. 359. A.D. 1552. Presentazione di SB. Gregorio III Patriarca di Antiochia dei Melchiti, IF Press, Roma 2014; Il Menológio Italo-Bizantino di Bova. Codex Barberinianus gr. 371. Presentazione di SS. Bartolomeo I Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, IF Press, Roma 2015; La Vergine Maria “alfa e omega” della celebrazione liturgica bizantina. Presentazione di S. Cecchin, Presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2018; Presvìa. Celebrazione liturgica alla Madre di Dio. Rito italo-bizantino della Chiesa di Bova. Codex Barberinianus gr. 307. Prefazione di S. Ecc. Manuel Nin, Esarca Apostolico in Grecia, IF Press, Roma 2024.
Questa agile raccolta propone una selezione di brevi pensieri di Agostino d'Ippona tratti dalle sue opere più famose. Il grande dottore della Chiesa ci raggiunge con la ricchezza della sua riflessione spirituale e la profondità della sua instancabile ricerca di Dio. Accanto alle sue parole più celebri sono presenti anche citazioni meno conosciute, tutte accomunate dall'intento di proporre stimoli di maturazione interiore e spunti per la preghiera su diversi temi quali: amore per Dio, conversione, gioia, amore per gli altri... Una snella selezione del pensiero di sant'Agostino da portare sempre con sé. 4a edizione, rinnovata veste grafica
La dottrina della creazione non appartiene ai classici temi di controversia interconfes-sionale, ma ciò non significa che si tratti di una questione secondaria. Al contrario essa permea tutto il pensiero di Lutero ed è basilare non solo per la sua visione del mondo, della politica e dell’etica, ma anche per temi così centrali come la giustificazione, i sa-cramenti e l’escatologia. Il presente volume indaga la rilevanza della creazione nelle sue forme di creatio prima, continua et nova, con l’intento di aprire nuovi orizzonti di com-prensione della teologia luterana. Il commento ai primi sette giorni della creazione (Genesi 1,1 - 2,3) all’interno del grande ciclo di "Lezioni sulla Genesi", a cui Lutero ha dedicato gli ultimi dieci anni della sua vi-ta (1535-1545) e che rappresenta in qualche modo una somma della sua teologia, è qui tradotto in italiano per la prima volta. Firmano come autori Franco Buzzi, Michele Cassese, Mirjam Jekel, Dieter Kampen, Dietrich Korsch, Markus Krienke, Stefano Leoni e Lubomir J. Žak. La traduzione delle "Lezioni sulla Genesi" di Lutero è di Nico De Mico con introduzione e note di Franco Buzzi.
Le sette armi spirituali di Santa Caterina de’ Vigri (Caterina da Bologna) è un caposaldo della letteratura femminile in italiano volgare. Un riferimento per la spiritualità francescana e non solo. Da questa versione in lingua corrente, che comprende una biografia coeva e una raccolta di miracoli della Santa, ne emerge la grande attualità. Un evergreen della fede, alla portata di chiunque si incammini, per dirlo con l’autrice, sulla via «della vera religione». Caratteristiche che vanno estese alla figura di Caterina, con la sua esperienza mistica, la vittoria contro il male, la sobria vita spirituale e l’evidenza del suo corpo incorrotto, col quale il lettore, può confrontarsi fisicamente e spiritualmente. In una visione, Dio stesso invita Caterina a comprendere bene le parole che un angelo le sta annunciando: "Et gloria Eius in te videbitur", "In te si vedrà la gloria di Dio". Così, a secoli di distanza questo libro è, se vogliamo, l’indicazione certa che non c’è strada che conduca a Dio, che l’uomo non debba percorrere nella sua divina unità di spirito e corpo, di fatiche e gioia eterna.
Le omelie su Isaia di Origene fanno percepire la profondità dirompente dell’anticipazione dell’incarnazione del figlio di Dio e della rivelazione trinitaria già contenute in germe nell’opera del profeta. Le omelie su Isaia di Origene, tradotte da Girolamo, costituiscono uno straordinario documento dell’interpretazione del profeta. Pubblicate insieme ai pochi frammenti superstiti dell’esegesi origeniana a Isaia, considerato una sorta di quinto vangelo dai primi fedeli di Gesù, si concentrano soprattutto su Isaia 6,1-10, la visione dell’Altissimo circondato dai due serafini, profezia del mistero trinitario. Le altre omelie approfondiscono il mistero del Dio fatto uomo, che viene come dono dall’alto a condividere la carne e il sangue degli uomini.
L'opera offre una breve introduzione ad alcuni Padri della Chiesa, corredandola con un'antologia di testi scelti. Ciascun capitolo riproduce il modulo didattico di una lezione. La scelta di testi è stata fatta secondo una prospettiva esegetica, tentando di sottolineare essenzialmente gli aspetti biblici dei testi patristici che, pur rappresentando una naturale continuazione della Scrittura e spesso contemporanei ad essa, non sono entrati nel canone in quanto non ispirati. Si tratta, pertanto, di una scelta tematica, che è uno dei diversi modi di presentare questa materia. Come indicato nel titolo, quest'opera vuole essere un avvio che incoraggi lo studente ad approfondire la lettura dei testi patristici.
Leggere le quaranta passiones che Michael Lapidge ha scelto per i tre volumi dei Martiri di Roma (in questo secondo volume sono quindici) comporta un'esperienza molteplice e affascinante: seguire passo passo la costruzione di leggende agiografiche dai tratti romanzeschi; entrare, grazie alle introduzioni a ogni singola passio e al commento, nella storia effettuale dei primi secoli cristiani a Roma, capitale di un impero che si estende su buona parte dell'Europa e del Mediterraneo; risalire, in molti casi, alle fonti che tali vicende hanno determinato, e quindi fare esperienza di letteratura e filologia insieme; e, infine, girare con occhi pieni di stupore per la città di Roma, le sue straordinarie basiliche, i mosaici risplendenti, le catacombe buie e misteriose, il silenzio nel quale sono immerse. Perché quelle leggende, a Roma, sono divenute edifici reali, in alcuni casi complessi di costruzioni a più strati o uno accanto all'altro. Santa Agnese, in origine la più grande basilica di Roma, alla quale fa ancora capo una serie di cunicoli catacombali, è affiancata dal rotondo mausoleo di Santa Costanza. Santa Pudenziana possiede un mosaico absidale stupefacente, e Santa Prassede, a lei accoppiata nella passio contenuta in questo volume, un'abside e un arco di trionfo dalla decorazione musiva altrettanto stupenda: per di più, attraverso la navata destra, si accede al sacello di San Zenone, dove i mosaici bizantini trasportano il visitatore a Ravenna, in una sorta di mausoleo di Galla Placidia. Cosa, poi, non sono capaci di inventare gli agiografi, e più tardi i costruttori e pittori di chiese, nelle storie che narrano. I tratti salienti della passio di santa Susanna riecheggiano di proposito l'episodio di Susanna e i vecchioni nel Libro di Daniele: e infatti nella chiesa cinquecentesca con facciata del Maderno - edificata sui resti di una casa romana del III secolo e poi su una basilica di epoca carolingia - le decorazioni pittoriche narrano da un lato la storia della Susanna antica, dall'altro quella della Susanna martire delle persecuzioni di Diocleziano. Torture, stupri, miracoli, fulgori angelici e tenebre demoniache, vergini e ufficiali romani, papi regnanti giudicati eretici. Tutto un universo letterario nuovo.
I Padri della Chiesa commentano brani dei Salmi 51-150 dell'Antico Testamento.
I Padri della Chiesa commentano brani i Salmi 1-50.
La Bibbia, il Libro per eccellenza:documento storico, culturale e religioso, ma anche e soprattutto testo rivelato a cui si riferiscono le varie confessioni e comunità cristiane, nessun'altra opera nella storia dell'uomo è stata altrettanto letta, analizzata, amata e interpretata. Già nei primi secoli della cristianità l'esegesi biblica era alla base della predicazione... è per questa ragione che il solo approccio scientifico non può considerarsi sufficienti per la piena comprensione culturale dell'esegesi biblica patristica... Curati da un'équipe internazionale ed ecumenica di specialisti in patrologia, i volumi si propongono di offrire agli studiosi e a quanti desiderano nutrirsi della Bibbia alla scuola dei grandi Padri dei primi secoli un contatto diretto con le fonti, nel quadro di un genuino recupero delle tradizioni cristiane.
Quest'opera dell'ascetica cristiana attribuita a Tommaso da Kempis, è proposta in quattro libri: il primo sollecita il ritorno al primato assoluto della carità, la conformità a Cristo, il distacco dalle cose visibili; l'obbedienza, la contrizione. Il secondo insiste sulla inevitabile necessità della sofferenza per entrare nel regno di Dio. Nel III e nel IV libro il genere letterario muta e diventa dialogo tra il discepolo e il Signore.