Il libro raccoglie la testimonianza di un gruppo di insegnanti di una scuola statale Montessori riguardo a: organizzazione degli spazi e delle attività educative, ruolo dell'insegnante, lavoro dei bambini, verifica e valutazione.
Cosa significa educare? perché educare? chi educa chi? quali rapporti esistono tra educazione e società e tra educazione e cambiamento? A cinquantacinque anni dall'uscita di Pedagogia degli oppressi, concluso da Freire nel 1968 (anno - come il libro - di radicalità e di liberazione) le domande restano prepotentemente attuali. E le risposte di Freire, ispirate al principio fondamentale che non c'è educazione se non attraverso la liberazione degli uomini dall'oppressione, continuano a essere un punto di riferimento nel mondo. Come scrive Gustavo E. Fischman in una delle interviste, «L'effetto principale del lavoro di Freire credo sia stato quello di aver dimostrato che il perseguire anche brevi esperienze di scuola democratica - in una singola classe, fuori o dentro la scuola, con bambini o adulti - è di per sé un valore. Tali esperienze insegnano a educatori e studenti ad aspettarsi di più da se stessi e inoltre a collegare gli atti individuali e sociali agli obiettivi dell'uguaglianza e della solidarietà». Oggi come cinquant'anni fa.
«Antonio Damasio è un pensatore profondo e uno scrittore raffinato ... "L'errore di Cartesio" è un'esplorazione affascinante della biologia della ragione e del suo legame inscindibile con le emozioni». (Oliver Sacks)
L’Ipercompendio di Diritto del lavoro facilita lo studio in vista dell’esame.
Da sempre apprezzati soprattutto tra gli studenti universitari, gli Ipercompendi affrontano la materia con un’impostazione didattica che semplifica lo studio.
L’Ipercompendio di Diritto del lavoro, infatti, permette di:
– organizzare e memorizzare la disciplina in tempi brevi, anche attraverso l’uso del colore, degli schemi e dei box fuori testo;
– arrivare al “cuore” dei singoli istituti, grazie all’uso di un linguaggio chiaro e a un’esposizione sintetica ma esaustiva, che agevola la comprensione delle questioni di base e mette in evidenza la consequenzialità logica degli istituti;
– affrontare le tematiche fondamentali che sono oggetto di domanda d’esame.
Il glossario finale consente allo studente di approfondire ulteriormente gli argomenti più importanti.
Il volume fornisce un quadro ragionato, approfondito ma nello stesso tempo sintetico, del sistema di contabilità e bilancio degli enti locali. Ogni istituto è trattato in una logica di sistema. In tal modo, la descrizione delle singole regole acquista il senso dell'unità. All'illustrazione delle fasi di programmazione, gestione (anche attraverso le società partecipate) e rendicontazione delle entrate e delle spese e del connesso sistema dei controlli interni, si affianca l'esame dei singoli tributi locali e l'indicazione delle strategie e degli strumenti per migliorare l'efficacia dell'accertamento e della riscossione delle entrate comunali. Molti esempi e concreti suggerimenti operativi arricchiscono la trattazione che contiene numerosi richiami alla giurisprudenza e alle deliberazioni della Corte dei conti in sede di controllo. I lettori saranno così in grado di conoscere le modalità di governo e gestione della res publica che richiedono capacità di programmazione e controllo degli organi di governo e capacità di attuazione dei programmi da parte della macchina amministrativa.
L’opera "Lezioni di diritto vaticano" trae vita dalla attività didattica svolta presso i corsi della Scuola di Alta Specializzazione in Diritto canonico, Ecclesiastico e Vaticano dell’Università LUMSA e viene a coprire una oggettiva lacuna, permettendo una prima conoscenza dell’ordinamento giuridico dello Stato della Città del Vaticano, che per intuibili ragioni dovute alla globalizzazione è sempre più correlato con gli altri ordinamenti: statali, europeo ed internazionale. Dopo una introduzione storica sulle origini dello Stato, vengono affrontati i rapporti tra questo e la Santa Sede, gli elementi costitutivi e costituzionali, la soggettività internazionale, le fonti del diritto e la funzione legislativa, il governo e l’attività amministrativa, l’ordinamento giudiziario e la giurisdizione, alcuni elementi di diritto privato e di diritto penale, il regime giuridico delle zone cosiddette “extraterritoriali”. Seguono due Appendici di carattere storico-giuridico.
Questo volume presenta un programma per affrontare il problema della dislessia. Lo scopo del programma, basato sul modello di Uta Frith, non è quello di insegnare a leggere, ma di intervenire sui bambini che leggono stentatamente, lentamente o facendo molti errori; per questo propone numerosi esercizi per il consolidamento di strategie di lettura che consentano di automatizzare l'identificazione delle sillabe e di abbandonare la strategia di conversione grafema-fonema. Il programma, rivolto soprattutto agli alunni della scuola primaria (o più grandi, con particolari difficoltà), è strutturato in sei specifiche aree di lavoro indipendenti che permettono di realizzare percorsi individualizzati in base alle singole difficoltà.
Il manuale presenta un quadro completo e aggiornato delle diverse difficoltà di apprendimento riscontrabili in ambito scolastico, relativi a lettura e scrittura, all’area del calcolo, all’attenzione. Nell’esaminare tali disturbi secondo una prospettiva neuropsicologica e cognitiva, gli autori, fra i maggiori esperti della materia, danno conto in modo chiaro ed esaustivo dei diversi modelli interpretativi così come delle novità intervenute negli ultimi anni in ambito diagnostico e riabilitativo.
Questo testo nasce da una revisione del manuale di Giovanni Palmerio "Elementi di economia politica" e tratta, in modo semplice ma rigoroso, i principali temi di macroeconomia, con particolare attenzione all'evoluzione del dibattito teorico che ha accompagnato lo sviluppo della materia.
Tenendo fede all'idea di Giovanni Palmerio che un testo di economia politica, concepito per gli studenti del primo anno di Università, debba avere una componente storica, una analitica e una istituzionale, l'attuale revisione fornisce un testo aggiornato, che mantiene l'impostazione originaria di un'esposizione elementare dei fondamenti di macroeconomia, pur senza rinunciare né al livello culturale né al rigore metodologico che si richiedono ad un corso universitario.
Nel complesso questo manuale rappresenta un utile strumento didattico in grado di presentare e spiegare le nozioni di base della macroeconomia anche agli studenti dei numerosi corsi di laurea in cui lo studio dell'economia non è preceduto da un insegnamento propedeutico di matematica.
Per troppo tempo, anche nella modernità, l'Occidente ha percorso i sentieri tracciati dal pensiero utopico e di matrice costruttivista, che costituiscono una negazione delle società aperte. Dopo il drammatico risveglio avvenuto alla fine dello scorso millennio, è giunto il momento di riconsiderare analisi meno pretenziose, che non hanno immaginato società perfette, ma semplicemente sistemi possibili e migliorabili. Questo studio ripercorre un itinerario a lungo dimenticato, quello dei diritti, la cui prima formulazione risale a quel mondo latino che, non a caso, sarà alla base delle speculazioni di Montesquieu, Vico, Hume e di quanti gettarono le basi di quei sistemi politici nei quali, pur tra tanti difetti e problemi, abbiamo la fortuna di vivere. Il testo ripercorre il tormentato cammino delle società aperte che, nonostante difficoltà e resistenze, sono riuscite ad affermarsi in alcuni paesi, mostrando a coloro che le osservano con attenzione quanto sia delicata la libertà e come sia necessario e arduo difenderla. Il presente studio affronta poi nel merito il dibattito sulla modernità, considerando su quali presupposti essa si fondi e come sia frutto di un faticoso e non sempre lineare cammino. Con lettere di K.R. Popper, I. Berlin e H. Putnam.