Poco meno di tremila parole ebraiche, duecentoventidue versetti distribuiti in dodici capitoletti costituiscono Qohelet, l'Ecclesiaste, il «Presidente d'assemblea», forse il libro più originale e «scandaloso» dell'Antico Testamento. Un libro segnato da quella celebre sigla Havel Havalîm... «vanitas vanitatum», «un immenso vuoto, tutto è vuoto!» (1,2; 12,8). Come scriveva un esegeta, da questo canto del silenzio e del non-senso, della vecchiaia e dell'oscurità, qua e là chiazzato da strani bagliori di un'allegria rassegnata, «non si esce indenni ma adulti o pronti a diventarlo». Questo commento si articola in tre tappe. La prima, sotto il titolo tipicamente qoheletico "Un immenso vuoto, tutto è vuoto!" offre gli strumenti essenziali per sciogliere i primi enigmi dell'opera, quelli dell'autore, del testo, dell'interpretazione, del messaggio. La seconda tappa è la più ampia e fondamentale, tutta consacrata a seguire col commento il filo poetico e spirituale delle Parole di Qohelet figlio di Davide re di Gerusalemme (1,1). Un'ultima tappa percorre le terre del nostro pianeta e i millenni della nostra storia alla ricerca dei Mille Qohelet, cioè di tutti coloro che si sono specchiati in questo sapiente biblico del III secolo a.C.
Pioniere del laicato cattolico in Vaticano nel tempo del post-Concilio, il Prof. Avv. Guzmán Carriquiry Lecour, nato in Uruguay, ha prestato servizio presso la Santa Sede durante ben cinque pontificati con importanti responsabilità dirigenziali. Da Paolo VI a Papa Francesco, l'autore ripercorre in queste pagine la sua singolarissima esperienza di lavoro nella Curia romana; ricorda aneddoti, incontri personali con i pontefici, la vita familiare negli ambienti clericali. Non mancano riflessioni critiche sugli organismi vaticani e sul governo centrale della Chiesa, insieme ad alcune proposte per il futuro. Lo sguardo dell'autore è tutto rivolto alla vita della Chiesa – in modo speciale alla riforma intrapresa da Papa Francesco – che oggi, come mai in passato, deve confrontarsi con trasformazioni e sfide sempre nuove.
Il calendario "Cinque Pani d'Orzo" è uno strumento semplice ma ricco che può aiutare a vivere più serenamente la giornata. È la proposta di una breve riflessione che può donare un po' di luce e speranza a chiunque lo utilizzi. È anche un regalo per sé o per gli altri, per farsi ricordare tutto l'anno. Il calendario è un modo per far giungere la Parola di Dio ad amici, parenti o colleghi.
Uno dei testi più ammalianti della storia mondiale della letteratura, una summa della spiritualità cristiano orientale ambientato nell'atmosfera narrativa fiabesca e sacrale della Santa Russia. La celebre storia del pellegrino deciso a scoprire il significato di tre parole misteriose, contenenti un comando dolcemente imperioso. Accompagnato dalla Filocalia dei padri antichi e da una logora bisaccia, il pellegrino intraprende un lungo viaggio attraverso steppe, boschi e villaggi per trovare risposta. li testo è precededuto da due ampie introduzioni sul significato (Thomas Spidlik) e sulla storia (Aleksej Pentkovskij) del testo.
I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di nario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
È possibile pensare ad una rivelazione cristiana escatologica, ossia ultima e definitiva, nel confronto con una rivelazione precedente come quella ebraica? Per rispondere a questo arduo problema teologico, il libro si apre nella prima parte con un confronto, accurato e intellettualmente onesto, con dodici pensatori ebrei moderni e contemporanei: storici, filosofi e teologi, includendo pure una voce altra come quella di Primo Levi. La scelta è metodologicamente istruttiva: il dialogo interreligioso si costruisce sulla conoscenza dell'identità dell'altro, senza preclusioni ma anche senza facili irenismi. Nella seconda parte del saggio Emanuele Giordana propone alcune linee interpretative per la costruzione di una teologia cristiana dell'ebraismo. Il grande sforzo di sintesi e meticolosa ponderazione alza lo sguardo sull'orizzonte complessivo, per riformulare il problema a partire dall'evento radicalmente storico di Gesù di Nazaret. E così, quelli che sembravano problemi in-solubili, ad un'analisi più approfondita si rivelano come problemi mal-posti, che questo libro affronta con quel pizzico di temerarietà senza il quale non si tenterebbero imprese inedite.
Un piccolo libro per conoscere i Dieci Comandamenti donati da Dio a Mosè e l'insegnamento di Gesù rivolto a tutti gli uomini.
In continuità con l'eredità giubilare, Giovanni Paolo II, intende ridestare lo "stupore" eucaristico nella Chiesa. "Contemplare Cristo implica saperlo riconoscere dovunque Egli si manifesti, nelle sue molteplici presenze, ma soprattutto nel Sacramento vivo del suo corpo e del suo sangue. La Chiesa vive del Cristo eucaristico, da Lui è nutrita, da Lui è illuminata. L'Eucarestia è mistero di fede, e insieme mistero di luce".
Un messalino utile per aiutare bambini e ragazzi a seguire la Messa. Il testo descrive i vari momenti della Messa: i riti, i gesti e i segni. Contiene i nuovi testi liturgici dopo la pubblicazione del nuovo Messale Romano. Il libretto è arricchito da illustrazioni e spiegazioni delle varie parti della Messa. Età di lettura: da 8 anni.
“…Spesso vedo davanti ai miei occhi un piccolo libricino con la copertina celeste macchiata di soda.... Quand’ero operaio alla Solvay, lo portavo con me, insieme con un pezzo di pane, per il turno del pomeriggio e di notte. Durante il turno di mattina era più difficile poter leggere. Durante il turno pomeridiano spesso leggevo quel libretto; si intitolava: “Trattato della vera devozione alla Santissima Vergine...”. Lo leggevo, se così si può dire, da capo alla fine e di nuovo da capo. Da quel libricino ho imparato cosa vuol dire la devozione alla Madonna....” Mentre prima mi trattenevo nel timore che la devozione mariana facesse da schermo a Cristo invece di aprirgli la strada, alla luce del trattato di Grignion de Montfort compresi che accadeva in realtà ben altrimenti. Il nostro rapporto interiore con la Madre di Dio consegue organicamente dal nostro legame col mistero di Cristo”.
Giovanni Paolo II
"Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato", con questa frase del Vangelo di Luca (24,5-6) scopriamo la vera finalità della nostra esistenza che non è terrena ma aspira all'eternità. Celebriamo la Via Crucis, ricordando la strada percorsa da Gesù verso il Calvario, ma tante volte sperimentiamo questa via dolorosa anche per noi stessi. Ma preghiamo anche per le persone che ancora oggi sono chiamate ad affrontare situazioni di vita dolorose.