Ultimo dei libri del Nuovo Testamento, l'Apocalisse chiude il canone cristiano della Bibbia con una parola profetica che intende rivelare e far riflettere sul senso degli eventi storici nel proprio tempo.L'opera di Giovanni mira a infondere coraggio in mezzo alle persecuzioni e a sostenere l'impegno morale dei cristiani, perché non si lascino vincere dalla tentazione del sincretismo e del compromesso. Il compito che ci si assume, affrontando la lectio divina dell'Apocalisse in un contesto di nuova evangelizzazione è di ritornare all'ascolto fedele della Parola proclamata soprattutto in ambito liturgico per vivere con coerenza l'annuncio di speranza che il Cristo risorto propone ancor oggi alla sua chiesa.
Destinatari
Lettori che cercano un sussidio per 'leggere' la Bibbia attraverso un esercizio di «ascolto orante» e di riflessione personale.
Autore
CLAUDIO DOGLIO ha conseguito presso l'Istituto biblico di Roma la licenza in scienze bibliche e il dottorato in teologia biblica presso l'Università gregoriana. È docente ordinario di Sacra Scrittura presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale; tiene i corsi di lingua ebraica e di greco biblico; insegna esegesi biblica dell'Antico e Nuovo Testamento. Dal 2002 è condirettore e redattore della rivista «Parole di Vita», bimestrale dell'ABI. Ha pubblicato diversi articoli e studi biblici, in particolare sull'apocalittica e l'Apocalisse di Giovanni.
L'incontro con le culture è oggi diventato un fatto quasi ovvio. Non occorre andare più 'altrove' per incontrare lingue, modi, usanze tra loro diverse, che possono far nascere conflitti. Più di un tempo, sorge la domanda sul valore universale dei concetti e, ancor più, dei sistemi etici. Il testo risponde a tali questioni con uno sguardo ermeneutico, a somiglianza di un lettore che si accosta ad un mondo testuale da lui diverso, nello stesso tempo lasciandolo parlare e facendolo proprio.
Giobbe ci parla ancora oggi, come uomo del nostro tempo. I suoi interrogativi sono tumultuosi e carichi di dubbio, abbandono, preghiera, rabbia, resilienza, audacia, speranza, incessante richiesta di un dialogo. Un turbine psicologico e teologico da cui si leva infine la luce della consolazione, nella riscoperta della vicinanza della Parola di Dio, unica verità sanante cui affidarsi.
Maria che si manifesta nel tempo attraverso le apparizioni è complementare alla presenza di Pietro e della linea apostolica nella Chiesa. Si è parlato, per Maria, di una sorta di "linea materna": di fatto, se la Chiesa istituzione, la tradizione magisteriale si rifà a Pietro e con lui al collegio apostolico, la Chiesa profetica, creativa, nel generarsi e rigenerarsi non può fare a meno di confrontarsi con Maria. La qualità della presenza della Vergine nel consesso dei credenti si esprime nella preghiera, nella condivisione del bene e nello spezzare il pane. Perciò abbiamo pensato di abbinarla alle apparizioni di Fatima, in cui il tema del "bene" da costruire e quello dell'Eucaristia sono centrali.
Questa nuova edizione della Bibbia è pensata come dono per tutte le occasioni speciali: matrimoni e anniversari di nozze, prime comunioni e cresime, ordinazioni e ricorrenze. La Bibbia, Scrutate le Scritture offre un metodo unico e fecondo per fare esperienza viva di Dio attraverso una ricca proposta di note, introduzioni, passi paralleli e percorsi tematici.
In queste pagine viene descritto l'amore inedito e coraggioso del Cantico dei Cantici. Ma l'amore si può imbrigliare in un racconto al punto da renderlo innocuo e inoffensivo? Lo si potrebbe addomesticare così da neutralizzare gli sconvolgimenti interiori che provoca la sua dirompente vivacità? No, l'amore ferisce e rende vulnerabili, l'amore costringe a riconoscere l'assoluta necessità dell'altro per la propria vita.
L'allusione al Salmo 8,15 intende suggerire che l'essere umano necessita di cura non soltanto in particolari situazioni: l'anthropos ne abbisogna strutturalmente. I contributi, taglio teologico e filosofico, problematizzano il concetto di cura declinandolo a situazioni concrete come la malattia e il congedo, o l'economia globalizzata ma anche nel senso della cura di Dio per l'uomo.
La Bibbia ci ha trasmesso due diversi testi che contengono i dieci comandamenti, chiamati significativamente, nella tradizione religiosa d'Israele, «le dieci Parole». Esse si presentano come un dono e non un peso. Pur antiche di migliaia di anni, sono sempre valide perché sono inscritte nel cuore e nella coscienza di ogni essere umano e corrispondono alla sua struttura fondamentale. Si offrono qui schede per la riflessione pastorale di gruppo.
Nell?antichità fra i cristiani ci si appellava al peccato per spiegare una quantità incredibile di problematiche, dalla morte del figlio di Dio alla politica dell?impero romano che ne celebrava il culto, all'ordinamento del cosmo. Chi si salvava dal peccato e come? ma, soprattutto, l?idea che si aveva del peccato potrebbe dire qualcosa dell?idea di genere umano e di Dio che vi corrispondeva? Nel suo studio Paula Fredriksen racconta la storia sorprendente delle concezioni cristiane antiche e più antiche di peccato, illustrando i diversi modi in cui l?idea di peccato non ha mai mancato di adeguarsi alla diversità dei tempi storici: al pari di qualsiasi produzione umana, le idee di peccato sono creazioni culturali.
Multinazionali dell'intrattenimento e dell'informazione col concorso di giornalisti compiacenti moltiplicano da anni documentari e pubblicazioni sui vangeli apocrifi per accattivarsi il pubblico. In questo modo milioni di persone (come prova il caso del Codice da Vinci di Dan Brown) sono indotte a credere che Gesù non sia mai stato crocifisso. Così il tradimento del Gesù storico viene rinnovato in una forma inaspettata annullandone la credibilità. Questo saggio spiega in base a quali criteri gli storici laici riconoscono l'attendibilità storica dei quattro Vangeli canonici, mentre smascherano come tradimenti o contraffazioni della storia altri testi come il vangelo apocrifo di Giuda e i vangeli gnostici di Nag Hammadi. Prefazione di Massimo Introvigne.
Seguendo un percorso che si snoda tra le pagine dall'Antico e del Nuovo Testamento, l'autore prende come criterio di lettura della vita e della storia umana il mangiare.