Un gruppo di ragazzi parte per Assisi, con l'intento di ripercorrere la vita di san Francesco. Nella città del "poverello" ogni luogo diventa occasione di stupore e di conoscenza dei passaggi fondamentali della sua esistenza: dalla giovinezza scapestrata all'incontro con Dio, alla scelta di vita estrema, al Cantico delle creature, ai viaggi, fino alle prove più dure. Pagine vivaci e ricche di suggestioni, che arrivano dritte al cuore dei più giovani.
Nel Quarantotto le Calabrie furono il teatro di una rivoluzione radicale, sociale e tendenzialmente repubblicana. Nelle principali città si formarono dei comitati di salute pubblica, che presero il potere e proclamarono il 2 giugno 1848 la decadenza della monarchia dei Borbone e la sovranità del popolo. Nei centri rurali, fin nei più piccoli paesini, migliaia di uomini - piccoli proprietari, sacerdoti, professionisti, artigiani, contadini e braccianti - fecero il loro ingresso sulla scena politica e difesero per ben un mese la rivoluzione contro l'esercito del re. Dagli anni Venti del XIX secolo al 1848, il movimento politico radicale e il movimento popolare per il recupero dei beni comuni - terre, foreste, pascoli e acque pubbliche - occupati dai privati e alienati dallo Stato, diedero vita a dei gruppi di azione collettiva per i commons. Radicali e popolazioni lottarono contro lo Stato e i 'notabili' usurpatori per l'autonomia democratica dei municipi, la gestione collettiva delle risorse comuni e la ridefinizione in senso repubblicano e federale dello Stato, proiettandosi oltre la dimensione comunitaria, nel contesto rivoluzionario italiano ed europeo. L'emergere di una 'politica rurale' evidenzia le continue dinamiche di tipo orizzontale tra una politica 'alta', borghese, e le sollecitazioni provenienti 'dal basso'. Il caso calabrese si può considerare uno dei modelli della politicizzazione rurale, simile ad altre aree europee, come il Midi francese, la Renania e il Baden in Germania. Peculiare nel panorama italiano, ma integrato all'interno del lungo Quarantotto europeo.
Per interpretare il nostro sistema sociale è necessario ricorrere, secondo Hartmut Rosa, alla categoria di accelerazione che, innescata e sostenuta dalla competitività, genera l'esperienza che ognuno di noi fa di sentirsi costantemente in ritardo su tutto, portando a una sorta di alienazione autoinferta per l'iniziativa di prolungarsi da soli il tempo lavorativo. È proprio attraverso il dinamismo incessante della crescita che il sistema capitalistico cerca la sua stabilità. Sembra non vi sia alternativa al correre, al produrre, alla prestazione: che fare? Rallentare? Accelerare? Rosa individua una terza via nel concetto di risonanza: risuonare con il mondo e con l'altro significa ascoltare entrambi perché ci parlano, senza ridurli a qualcosa da trasformare secondo le nostre esigenze. Educare alla risonanza - nella scuola - significa educare alla cittadinanza, alla sostenibilità, alla vita buona.
La body percussion (o body music, quando si include l'uso della voce) è una disciplina che permette di sviluppare fluidità e consapevolezza motoria, qualità alla base di un buon rapporto con il proprio corpo, che diviene "strumento". Essa favorisce una corretta produzione musicale, una più esperta fruizione e stimola l'invenzione gioiosa e giocosa. Mette in relazione ciò che si sa con ciò che si sa fare e consente apprendimenti autentici, ancorandoli a un'esplorazione dello spazio personale, relazionale e fisico. Il libro spiega perché l'esperienza musicale ha un elevato potenziale formativo ed espressivo e come impiegarlo in maniera creativa e consapevole. È ricco di modelli e spunti didattico-musicali per l'ora di musica e fornisce anche una messa a fuoco dei nuclei fondanti dell'educazione musicale, intesa come esperienza multisensoriale che orchestra elementi visivi, uditivi, tattili e semantici.
Nel mondo dei nostri giorni, l'irrompere del dopo pandemia e della guerra in Ucraina ha rappresentato un "punto di svolta", un tornante della geopolitica. A simiglianza di quel che accade nell'esistenza degli individui in frangenti siffatti, allorché la durezza delle contingenze induce a guardarsi indietro e rimeditare il senso del proprio passato, così una vicenda più grande e corale sollecita a prendere coscienza dei nodi dirimenti di una storia secolare, segnata dal vizio d'origine di una modernizzazione tardiva e delle sue conseguenze nella prospettiva della lunga durata, dall'età sabauda alla Repubblica di ieri e di oggi. Sullo sfondo della necessaria ricomposizione di un tessuto sociale lacerato, si avverte la necessità di ritrovare un sentimento di coesione, pensoso dell'interesse nazionale e di un comune destino, affiora forte anche il bisogno di una religione civile, nella suggestione 'attualizzata' di un Risorgimento prossimo venturo, per fondare un'idea gagliarda di Paese e di Futuro.
Viviamo in una fase di evoluzione tecnologica che produce fratture nell’ordinamento. Gli innovatori invocano a loro sostegno la libertà creativa – e distruttiva – dell’iniziativa economica privata, contro regolazioni intrusive. Le autorità pubbliche difendono le ragioni del servizio universale in nome del principio di eguaglianza e della coesione sociale, ma hanno strumenti usurati dal tempo. Si pensi alle vicende di Uber, la technology company della Silicon Valley che offre un servizio di trasporto automobilistico privato via app. Sfidato dall’economia delle piattaforme, il legislatore arranca. Anche le corti sono in difficoltà. Ma non si parte da zero: la dinamica della concorrenza e la missione dei servizi pubblici sono punti di riferimento, con un solido fondamento nelle costituzioni nazionali del diritto europeo. Indicazioni preziose già vengono dalla sperimentazione che è in atto nelle diverse realtà metropolitane. Nessuno ha una ricetta sicura. Ma dagli errori si può imparare.
Pensati per i più piccoli, i libri della serie Scorri e gioca sono interattivi e colorati; le pagine scorrevoli divertono e stupiscono costituendo un momento di scoperta e gioco. Età di lettura: da 1 anno.