
Un «cuore capace di ascoltare»: la religione al tempo della società accelerata Stato e Chiesa: un'alleanza che serve e fa bene a tutti, oggi più che mai A che serve la religione nella società del nostro tempo? È solo un anacronismo? O una sorta di superstizione da vivere in privato ma di cui non discutere in pubblico? Ma cosa accadrebbe alla democrazia se la «risonanza» della religione dovesse svanire del tutto? Una domanda fondamentale, a cui questo piccolo libro risponde inducendoci a ripensare alla religione e alla sua funzione nelle democrazie contemporanee. Hartmut Rosa rileva che essa favorisce una cultura del dialogo, dell'ascolto e della riflessione, consentendoci così di creare legami con gli altri e di sperimentare il nostro mondo così denso di significato. Questo aiuta i cittadini a coltivare una sensibilità democratica che può fare da àncora in tempi instabili. Con la finezza di sguardo che gli è propria, l'autore s'arrischia a riflettere su cosa accadrebbe se il secolare patrimonio di saggezza distillato nella religione andasse dissolto nella temperie ultramoderna.
L'aspirazione centrale della Modernità è allargare il proprio raggio di azione sul mondo: il mondo dev'essere reso scientificamente conoscibile e dominabile, tecnicamente disponibile, economicamente usufruibile, giuridicamente calcolabile, politicamente manovrabile e allo stesso tempo controllabile ed esperibile in senso pratico. Nella tesi esplosiva di Hartmut Rosa, però, il mondo reso sempre più disponibile a noi è un mondo muto, silenziato, con cui non è più possibile alcun dialogo. Contro questa crescente alienazione del mondo e dell'uomo Rosa pone la "risonanza", cioè un rapporto sonoro e imprevedibile con il mondo indispensabile. La risonanza accade quando ci abbandoniamo a ciò che è sconosciuto e irritante, a ciò che si trova fuori dalla nostra portata e si sottrae al nostro controllo. L'esito di questo processo non è prevedibile o pianificabile; non è consentito ottenere risultati in modo rigoroso, controllato, unidirezionale o mercificato. Per questo l'evento della risonanza cade sempre nel momento dell'indisponibilità. Un saggio accattivante, anzi esplosivo, sulla "risonanza", spiegata in modo accessibile, facendo riferimento a situazioni quotidiane e concrete.
Per interpretare il nostro sistema sociale è necessario ricorrere, secondo Hartmut Rosa, alla categoria di accelerazione che, innescata e sostenuta dalla competitività, genera l'esperienza che ognuno di noi fa di sentirsi costantemente in ritardo su tutto, portando a una sorta di alienazione autoinferta per l'iniziativa di prolungarsi da soli il tempo lavorativo. È proprio attraverso il dinamismo incessante della crescita che il sistema capitalistico cerca la sua stabilità. Sembra non vi sia alternativa al correre, al produrre, alla prestazione: che fare? Rallentare? Accelerare? Rosa individua una terza via nel concetto di risonanza: risuonare con il mondo e con l'altro significa ascoltare entrambi perché ci parlano, senza ridurli a qualcosa da trasformare secondo le nostre esigenze. Educare alla risonanza - nella scuola - significa educare alla cittadinanza, alla sostenibilità, alla vita buona.

