Nel 5° anniversario dalla morte del Cardinale Giacomo Biffi, don Samuele Pinna e Davide Riserbato con l'Arcidiocesi di Bologna ci offrono un libro in sua memoria. Non una semplice antologia di testi, ma una sintesi del suo pensiero teologico e pastorale nei punti fondamentali della sua teologia: Cristo, la Chiesa, l'uomo e l'importanza dell'annuncio della verità nella carità. Postfazione di Matteo Maria Zuppi.
La nuova enciclica "Fratelli tutti" Papa Francesco è incentrata sulla fraternità e sull'amicizia sociale. Il Santo Padre desidera che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un'aspirazione mondiale alla fraternità. La presentazione è di mons. Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario Personale di Sua Santità Papa Francesco, Rappresentante della Santa Sede nell'Alto Comitato per la Fratellanza Umana e Presidente dell'Associazione Bambino Gesù del Cairo ONLUS. È adatto ai laici, ai presbiteri e agli operatori pastorali.
Terza enciclica di papa Francesco sulla fraternità e l'amicizia sociale. Il 3 ottobre 2020, il Santo Padre arriverà al Sacro convento di Assisi dove celebrerà la Santa Messa presso la Tomba di San Francesco. Firmerà l'Enciclica e, a motivo della situazione sanitaria, la sua visita si svolgerà in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli.
La via di uscita dalla crisi che attanaglia il globo è una sola: la fratellanza accompagnata dalla solidarietà. Questo il cuore del messaggio della terza enciclica di Papa Francesco, firmata ad Assisi il 3 ottobre 2020 che trae spunto per il titolo da scritti di San Francesco: "Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce" (Ammonizioni, 6, 1: FF 155). Dalla città del santo di cui reca il nome e che colse la fraternità in ogni creatura di Dio una nuova tappa del magistero papale attraverso un documento considerato il programma per affrontare - dal punto di vista spirituale, teologico e sociale - il futuro del mondo travolto dal Covid-19. L'edizione qui approntata presenta, con un format originale e ben collaudato nelle precedenti encicliche - oltre il testo integrale - i contributi di noti specialisti in diverse discipline per comprendere le pagine di "Fratelli tutti. Sulla fraternità e l'amicizia sociale": tutte attraversate dal valore messo al centro da Jorge Bergoglio dalla sera dell'elezione alla recente Dichiarazione di Abu Dhabi pure nata "dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace". Il testo contiene 16 pagine con ilustrazioni a colori.
«Una parola amica per una scintilla di speranza»: così, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, definisce il messaggio che, insieme agli altri Vescovi lombardi, ha inviato ai fedeli della regione nel momento della ripresa.
Ponendosi al fianco delle loro comunità come «compagni di viaggio», i Vescovi hanno scritto un testo che, tra l’altro, invita a «imparare a pensare», come più volte auspicato dall’Arcivescovo, nell’ottica della vera sapienza., quella che «dà senso e sapore alla vita».
L’Arcivescovo ricorda anche don Roberto Malgesini, il sacerdote comasco ucciso la settimana scorsa nei pressi della sua parrocchia, «vittima inerme di una violenza insensata». Confessa il «dolore personale» suo e degli altri presuli per la morte di questo loro «fratello» e rileva come un episodio del genere possa indurre l’opinione pubblica a guardare in modo diverso alle figure dei preti che «fanno della loro vita un dono».
Dinnanzi alle sfide attivate dallo straordinario e progressivo sviluppo delle tecnologie biomediche, capaci di mettere in gioco il nostro modo di pensare la medicina, il significato della cura della persona malata e la responsabilità sociale nei confronti dei più vulnerabili, il presente documento intende orientare i pastori e i fedeli nelle loro preoccupazioni e nei loro dubbi circa l'assistenza medica, spirituale e pastorale dovuta ai malati nelle fasi critiche e terminali della vita. Diverse Conferenze Episcopali nel mondo hanno pubblicato documenti e lettere pastorali, ma i dubbi emergenti, in determinate circostanze e particolari contesti, circa la celebrazione dei Sacramenti per coloro che intendono porre fine alla propria vita, richiedono oggi un intervento più chiaro e puntuale da parte della Chiesa, al fine di fornire orientamenti pastorali precisi e concreti, affinché a livello locale si possano affrontare e gestire queste complesse situazioni per favorire l’incontro personale del paziente con l'Amore misericordioso di Dio.
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Fraternità e amicizia sociale, questi i temi a cui è dedicata la terza enciclica di Papa Francesco. Il documento sarà firmato dal pontefice il 3 ottobre ad Assisi a seguito della Santa Messa che celebrerà presso la tomba di San Francesco. Fratelli tutti, questo il titolo dell’enciclica, è un messaggio, un segnale importante che Papa Bergoglio lancia al mondo sofferente per una pandemia che ha messo tanti popoli e tante nazioni in grande difficoltà. Per questa ragione – afferma monsignor Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino – “non possiamo non sentire il bisogno di diventare soprattutto fratelli nell’amore” perché “non ci salveremo se non insieme”. A guidare il pontefice sono, ancora una volta, le parole di San Francesco: “Guardiamo... il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce” (Ammonizioni, 6, 1: FF 155) e sulla scia del poverello di Assisi nessuno è escluso, nessun popolo, nessun uomo, a partire dagli ultimi, uomini costretti a lasciare le proprie case ed emigrare in cerca di un futuro migliore per sé e le loro famiglie. Forte è poi il richiamo alla Dichiarazione di Abu Dhabi, il documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato a febbraio dello scorso anno da Papa Francesco e dal grande imam di Al-Azhar Ahamad al-Tayyib, ispirato dalla “fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace” e che grande risonanza ha avuto nel mondo.
- Guida alla lettura di Suor Alessandra Smerilli, salesiana, economista, consigliera dello Stato del Vaticano e facente parte del comitato di donneper le Pari Opportunità voluto dalla ministra Elena Bonetti per il dopo emergenza sanitaria.
- Indice delle citazioni bibliche.
- Indice dei documenti del Magistero.
- Indice dei temi e degli Autori.
La fratellanza è stata il primo auspicio di Francesco fin da quando, all’inizio del suo Pontificato, ha espresso un desiderio: «Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza». Proprio questa aspirazione, che pone al centro della sua terza Enciclica, gli appare oggi l’unica via d’uscita dal dramma della solitudine dell’uomo consumatore e spettatore, chiuso nel suo individualismo e nella passività. Per questo rivolge a tutti un messaggio «affinché, di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole». In un testo articolato e ricco di suggestioni, frutto anche dell’elaborazione del trauma della pandemia, il Papa pone l’accento su alcune tendenze che ostacolano questa svolta: le distanze sociali che sembrano aumentare mentre rallenta, se non addirittura regredisce, il percorso verso un mondo più giusto; i nuovi conflitti e le forme di nazionalismo emergenti, la politica che si riduce a marketing, il prevalere della cultura dello scarto e il paradosso per cui una migliore comunicazione finisce per alimentare chiusura e intolleranza. A queste ferite del nostro tempo Francesco oppone percorsi di speranza che parlano di un’aspirazione alla pienezza, di ciò che riempie il cuore e solleva lo spirito. Al di là delle scelte individuali, le riflessioni del Pontefice si estendono al piano politico, ai rapporti e ai conflitti tra Stati, prospettando un concreto progetto di trasformazione della storia. Un appello di portata universale volto a far sì «che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà». Una voce di cui abbiamo profondamente bisogno, perché – scrive Antonio Spadaro nell’introduzione – «la fratellanza salva il tempo della politica, della mediazione, dell’incontro, della costruzione della società civile, della cura».
Che cosa è la Liturgia? Perché e come partecipare? A queste e a tante altre domande intende rispondere questa pubblicazione, ritornando al testo fondamentale della Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium, presentato in un agevole commento teologico-pastorale. Ripartire dalla formazione e rimettere al centro della vita cristiana e della pastorale la celebrazione del mistero pasquale di Cristo è l'obiettivo di questo lavoro che commenta puntualmente tutti gli articoli del documento conciliare. Numerosi spunti sorgono nel corso della lettura di queste pagine, facendo di questo libro uno strumento pastorale e di studio, un sussidio utile e adatto a tutti, specialmente in ordine a quella partecipazione "consapevole" e "fruttuosa" alla Liturgia, già additata da Paolo VI come «prima scuola del nostro animo». Il Volume illustra ed educa alla liturgia eucaristica, in occasione della promulgazione della Terza edizione italiana del Messale Romano. Validissimo strumento per ricomprendere la Liturgia, non solo nelle forme, quanto nel suo significato più profondo, a partire dal Testo della Costituzione conciliare.
Maurizio Gronchi e Pierangelo Sequeri hanno pensato di raccogliere, in questo volume, i contributi di alcune persone vicine, per ragioni diverse, al cardinal Lorenzo Baldisseri, in vista del compimento del suo ottantesimo compleanno, il 29 settembre prossimo. Come avviene di solito in queste circostanze, si domanda ad ogni Autore un testo collegato ad un aspetto dell'opera e del ministero del festeggiato per sottolineare alcuni aspetti che ancora oggi hanno forte rilevanza. In tal senso si è pensato di suddividere le aree che hanno impegnato il cardinale in tre sezioni. La prima sezione è La sinodalità, poiché egli è stato nominato Segretario generale del Sinodo dei Vescovi il 21 settembre 2013, all'inizio dell'attuale pontificato. La seconda riguarda Il rapporto chiesa-mondo, in quanto egli ha svolto il suo ministero nel servizio diplomatico ed ecclesiale in molteplici Rappresentanze pontificie nel mondo. La terza, infine, è LA MUSICA, arte da sempre coltivata con profitto specialmente come pianista, al cui attivo sono innumerevoli concerti in varie parti del mondo.
Il volume contiene il testo della terza Lettera Enciclica di Papa Francesco sulla fraternità e l’amicizia sociale che verrà firmata ad Assisi il 3 ottobre 2020. Il titolo trae spunto dallo scritto di San Francesco: «Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce» (Ammonizioni, 6, 1: FF 155) ed è esso stesso uno dei punti focali del magistero di Francesco che già «dalla sera della sua elezione, il 13 marzo 2013, si presenta al mondo con la parola “fratelli”. E fratelli sono gli invisibili che abbraccia a Lampedusa, gli immigrati, nella sua prima uscita da Pontefice. Anche Shimon Peres e Abu Mazen che si stringono la mano assieme al Papa nel 2014 sono un esempio di quella fraternità che ha come obiettivo la pace. Fino alla Dichiarazione di Abu Dhabi dell’anno scorso, anche in questo caso un documento sulla “fratellanza umana” che, dirà Francesco, “nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace”».
L'attesa e straordinaria terza Enciclica di Papa Francesco, sul tema che più ha caratterizzato il suo pontificato e che lo lega al Santo di cui ha scelto di portare il nome. Dopo diverse Esortazioni apostoliche, il Papa torna alla forma solenne, estesa e libera, della Lettera enciclica che verrà firmata e presentata al mondo il 3 ottobre ad Assisi sulla tomba del Santo. L'introduzione di Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, presenta il testo, contestualizza i passaggi cruciali e li spiega in modo chiaro in relazione al magistero di Bergoglio.
Il volume contiene il testo della nuova Lettera Apostolica di Papa Francesco dedicata a San Girolamo in occasione del XVI centenario della morte. Il Santo Padre ripercorre la vita e l’itinerario personale del Santo soffermandosi su uno dei tratti peculiari della sua figura spirituale: «il suo amore appassionato per la Parola di Dio, trasmessa alla Chiesa nella Sacra Scrittura». Il testo è chiuso dal commento di Sua Eminenza il cardinale Gianfranco Ravasi, Prefetto del Pontificio Consiglio della Cultura.