La Provincia dei frati Minori dell'Umbria ha una storia straordinariamente ricca, ma anche complessa. Queste pagine si propongono di darne conto, focalizzando l'attenzione sull'arco temporale che va da fine '800 a fine '900, un secolo durante il quale il volto della Provincia religiosa cambia radicalmente. Se tanti eventi qui riportati possono frastornare (dalla fusione tra due Province alle prime missioni stabili in Europa e nel mondo; dalla creazione del Servizio di orientamento vocazionale, alla presenza in accademie e università), dall'altra sono il segno che i frati, come San Francesco, hanno vissuto la forma del Santo Vangelo seguendo le orme di Gesù, che salva nella storia e non dalla storia. La presente pubblicazione si propone di descrivere ciò che è accaduto, attingendo soprattutto dalle fonti archivistiche, oggetto di un paziente e meticoloso lavoro di catalogazione e sistemazione.
Uno degli ultimi testimoni viventi del concilio Vaticano II racconta il suo incontro con papa Paolo VI, a partire dal punto privilegiato di osservazione, l'ufficio per le celebrazioni liturgiche del sommo pontefice.
Da più di cento anni, in tutti i paesi del mondo il protagonismo delle donne è diventato un elemento costitutivo della vita politica, culturale e religiosa che ha fatto emergere ingiustizie non più tollerabili e ha posto interrogativi da cui dipende la qualità della vita di tutti. Nei vari ambiti religiosi esso si configura anche come una richiesta, se non già come un'assunzione, di leadership. Ne sono espressione le sette testimonianze raccolte in questo libro, che mettono in luce, oltre al volto di un'Italia multireligiosa per molti ancora inedita, anche quanto la questione della leadership religiosa riguardi - come qualsiasi altra questione che abbia a che fare con la vita delle donne - il loro vissuto strettamente individuale. È pur vero però che, ben diversamente che per gli uomini, per le donne l'accesso all'esercizio di leadership religiosa non può essere ricondotto soltanto all'individualità di ciascuna, cioè a quella che comunemente va sotto il nome di vocazione, ma rappresenta sempre anche un gesto politico: in tutti i sistemi religiosi, infatti, vigono precisi interdetti che interessano la partecipazione delle donne alla sfera del culto, all'esercizio dell'autorità o anche solo della parola autorevole.
Nel medioevo nessuno si è mai definito eretica o eretico. Eresia significa "scelta": infatti, l'eretico medievale è un disobbediente rispetto al conformismo religioso, sceglie di seguire il Vangelo e ripropone la Parola di Gesù. Il non conformismo religioso di donne e uomini è alla base di un libertario "moto di cultura", un dinamismo evangelico condannato e perseguitato. La "scelta" ereticale nel medioevo è anche una rivoluzione culturale che coinvolge chierici, donne e uomini, laiche e laici di strati sociali diversi: accanto ai più noti Bogomil, Arnaldo da Brescia, Valdo di Lione, Dolcino da Novara, John Wyclif, Jan Hus, ai valdesi, ai catari, ai templari, ai lollardi e agli hussiti, emergono numerose figure femminili, quali Guglielma, Margherita detta Porète, Margherita detta la bella, Giovanna d'Arco, oltre ad apostole e beghine. L'attenzione posta dal volume all'identità nel medioevo, ma anche al riverbero nel XX secolo di termini metacronici - eresia/eretici - dimostra come le molteplici varianti della «disobbedienza» religiosa del passato continuino ad affascinare il presente e ad essere strumentalizzate.
Un altro libro su Papa Francesco tra i tantissimi pubblicati in questi primi dieci anni del suo pontificato? Che cosa può dire di nuovo? Molto, se è scritto da un autore che in poche pagine riesce a riassumere i fatti salienti della sua vita e a dare la chiave di lettura dei suoi primi dieci anni di attività come Pastore e Guida della Chiesa. Ed è ciò che è riuscito a raccontare l’autore offrendo una lettura lucida e profonda delle scelte operate e delle riforme avviate dal papa che non ti aspetti, venuto da lontano, quasi alla fine del mondo. Una guida che aiuta a far luce anche sulle critiche immeritate che arrivano da alcuni suoi avversari iper-tradizionalisti.
Il domenicano francese Yves Marie Congar (1904-1995) fu tra i protagonisti del Vaticano II, a lui si devono parti consistenti di alcuni importanti documenti conciliari.
Cosa si nasconde nel Torrione Niccolò V, sede dello IOR, l'Istituto Opere di Religione, noto come «la Banca del Papa»? Grazie a documenti e a testimonianze inedite vengono svelate le intriganti vicende che ruotano intorno all'antico maniero vaticano, dalla sua nascita, in pieno conflitto mondiale, al crack del Banco Ambrosiano, una tra le più colossali bancarotte della storia d'Italia. Pio XII, Giovanni Paolo II, Sindona, Paolo VI, Casaroli, Marcinkus, Calvi, il card. Martini: il libro fa luce sul ruolo e sulle responsabilità dei personaggi che ruotano intorno all'istituto e a molti misteri d'Italia. L'autore ha qui racchiuso il frutto di un'inchiesta durata 10 anni.
"Tutto quello che l'albero ha di fiorito viene da quello che è sotto terra, dalle radici" (Papa Francesco). In un'edizione speciale ad alta leggibilità, è raccolta una silloge di pensieri dedicata da Papa Francesco al tema dell'anzianità. Un'occasione di meditazione per giovani e adulti, famiglie e comunità. Prefazione del Card. José Tolentino de Mendonça.
This multi-author book is a response to the exhortations from Pope Francis to consider the Covid-19 pandemic as a sign of crisis in the current economic system, marked by unacceptable social inequalities and severe damage to ecosystems, yet also representing an opportunity to better understand the interconnected-ness of these systems and to envision new paradigms for their radical transformation. Our aim is for a multi-disciplinary analysis of the pandemic in order to expose the systemic features of this crisis, linking health in all its human and social dimensions with the economy and the natural environment. We also seek to envision new paradigms that support and enflesh the so-called "Economy of Francis," which posits a holistic vision of relations between people, and between humans and creation. Questo libro multiautore nasce dalle recenti esortazioni di Papa Francesco a considerare la pandemia Covid-19 come un segno di crisi del sistema economico attua-le, segnato da disuguaglianze sociali inaccettabili e gravi danni agli ecosistemi, ma anche come un'opportunità di trasformazione radicale. Si intende realizzare un'analisi multidisciplinare della pandemia per mettere in rilievo gli aspetti sistemici di questa crisi, collegando la salute in tutte le sue dimensioni umane e sociali con l'economia e l'ambiente. In questo modo, si intendono anche tracciare nuovi possibili paradigmi che possano supportare ed incarnare la cosiddetta "Economia di Francesco", che propone una visione olistica delle relazioni tra uomini, popoli e creato.
A partire da inedite conversazioni e memorie, la prima biografia di Achille Silvestrini incrocia gli eventi fondamentali del secolo scorso fino agli inizi del nuovo millennio. Nella veste di diplomatico della Santa Sede e di prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il cardinale Silvestrini ha attraversato un arco temporale che va da Pio XII a papa Francesco. La personalità di don Achille - come amava farsi chiamare - rivive qui attraverso la sua tensione spirituale, la passione per la storia e la politica, l'azione diplomatica, le innumerevoli relazioni, l'impegno nella formazione dei giovani a Villa Nazareth. Il ritratto di questa figura centrale della Chiesa del Novecento ha inizio dalle sue origini, dalle radici e dagli affetti per poi accompagnarci attraverso i passaggi che cambiarono i metodi e le prospettive della politica vaticana: dai primi passi incerti dei periodi più bui - la guerra fredda e le Chiese del silenzio - ai successi dell'Ostpolitik e alla caduta del comunismo, fino agli scenari ampi di una nuova geopolitica sulla quale si è affacciata anche la Cina. Da queste pagine emerge un vero e proprio modello di sensibilità, lealtà, acume e autenticità: un buon esempio, per i giovani credenti e non credenti, di come si possa affrontare il "nichilismo" che minaccia il mondo contemporaneo.
Il volume è frutto della prima giornata di studi dedicata al Magistero di Giovanni Paolo I sulla base dell'acquisizione delle fonti promossa dalla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I in collaborazione con il Dipartimento di Teologia dogmatica della Pontificia Università Gregoriana. In questa occasione sono state approfondite le linee maestre del Magistero di Giovanni Paolo I in una prospettiva sostanzialmente nuova data dal recupero e dal riordino delle carte dell'archivio privato di Albino Luciani e dall'edizione critica integrale dei testi e degli interventi del Pontificato. I contributi offrono un riferimento per un'attenta analisi teologico-pastorale, ecumenica, storica ed ecclesiale del Magistero di Giovanni Paolo I, che in tempo breve ha concorso a rafforzare il disegno di una Chiesa conciliare e rimane punto di riferimento nella Chiesa universale.