Siamo tutti figli: è la biologia più elementare, e dobbiamo tutti perseguire le benedizioni che derivano dall’ubbidienza al quinto comandamento. Esso non riguarda soltanto i bambini ma l'intera vita e ogni persona di ogni età. In casa, in chiesa e sul posto di lavoro, costituisce una base salda dove poggiare l'intera società. Eppure spesso lo trascuriamo e non riusciamo ad apprezzarne la rilevanza per la nostra vita.
Questo breve testo é una semplice disamina del comandamento: “Onora tuo padre e tua madre" e risponde a domande importanti per ogni cristiano.
Guarderemo insieme alla Bibbia e, in ultima analisi, a Gesù come perfetto adempimento del comandamento che abbiamo dimenticato.
Prefazione di Mons. José Luis del Palacio y Pérez Medel
Presentazione di D. Francesco Giosuè Voltaggio
«Infatti, il dono rivela, per così dire, una caratteristica speciale dell’esistenza personale, anzi dell’essenza stessa della persona. Quando Dio Yahweh dice che “non è bene che l’uomo sia solo” (Gen 2,18), afferma che l’uomo “solo” non realizza pienamente questa esistenza. Questa si realizza solo esistendo “con altri”, e ancora più profondamente e più completamente: esistendo “per gli altri”. Comunione delle persone significa esistere in un reciproco “per”, in una relazione di dono reciproco». (S. Giovanni Paolo II)
ARMANDO MEDINA VARGAS, sacerdote della diocesi di Callao (Perù), in missione in Terra Santa al servizio della Domus Galilaeae e del Patriarcato latino di Gerusalemme. Ha conseguito la Laurea in Sacra Teologia presso la Facoltà di Teologia Redemptoris Mater di Callao, il Master in Bioetica presso l’USAT (Perù) e il Dottorato in Sacra Teologia presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma. È vicedirettore del Monastero Domus Galilaeae e professore incaricato di Teologia morale e Bioetica presso lo Studium Theologicum Galilaeae, sul Monte delle Beatitudini.
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? Si può vivere senza affetti? Cosa significa "valere"? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o alleati indispensabili? Che fare quando arriva il momento della crisi? Il senso dell'umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l'amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio? Cosa può dire il diffondersi dell'odio anche nelle società apparentemente evolute e civilizzate del XXI secolo? È possibile "curarlo" in qualche modo o ci si deve arrendere alle sue derive? Perché tristezza e felicità, quando le si studiano a fondo, si rimandano vicendevolmente?
In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.
Gli affetti costituiscono una realtà fragile e apparentemente imprevedibile, eppure sono la nostra forza, un tesoro prezioso per conoscere la verità di noi stessi e del nostro rapporto con Dio.
Un viaggio di più di due mesi all'interno dell'Amazzonia più segreta, nei suoi villaggi "proibiti", accanto agli Indios e ai loro sciamani, negli angoli più stupefacenti dell'immensa foresta e sulle acque giganti dei suoi fiumi. Un viaggio che mi ha portato sulle frontiere dei molteplici attacchi da parte dei latifondisti, dei cercatori d'oro, dei tagliatori di legno e dei pentecostali. Un viaggio che offre i dati più aggiornati sugli Indios Isolati, le ultime popolazioni non contattate della Terra, e che si interroga sulle profezie cosmo-ecologiche degli sciamani, che riecheggiano quelle dei teorici del cambiamento climatico e dell'Antropocene. Un libro che si fa appello appassionato e urgente a salvare la Foresta Amazzonica e il suo inestimabile patrimonio di biodiversità e di sapienza umana. Specchio del mondo, del cui respiro anche noi respiriamo. Prefazione di papa Francesco.
Direzione attimo è il nome di un mio progetto trasmediale. Direzione attimo è il nome di un podcast, ma anche di un sito e di vari canali social. Questo nome diventa il titolo del libro che ne completa il percorso. La direzione è la strada più diretta verso l'amore. L'amore in senso generale. L'amore che guida. Il libro contiene un insieme di storie.
Storie leggere, affascinanti, sorridenti ma anche riflessioni importanti rispetto ai grandi temi. L'autore del progetto vuole semplicemente aggiungere, dando il suo contributo un po’ come un'addizione. Aggiungere un momento alla giornata, uno di quelli che non pretende troppo, uno di quelli che spesso gettiamo via. Il libro parla di svariati argomenti attraverso la metafora e l'attuazione di percorso. Mai di arrivi, mai di partenze. Solo percorsi.
La corsa come ricerca spirituale e forma di ascesi, la corsa come preghiera. Partendo dalla sua esperienza personale, dal suo correre fin dall’infanzia, l’autore approfondisce il significato teologico della corsa, di alcune eminenti “corse bibliche”, degli aspetti più spirituali e ascetici che riguardano il correre. Suggerisce che questo gesto atletico, vissuto in una determinata maniera, può divenire esperienza spirituale profonda e preghiera integrale, capace di coinvolgere l’uomo nella sua totalità. Una domanda, infatti, percorre tutto il libro: dove va l’uomo che si mette sulla strada e sui sentieri? Qual è la sua meta? Cosa vuole raggiungere attraverso la fatica e la bellezza delle sue falcate? Verso cosa o verso “Chi” sta correndo?
Pensieri di auguri di buon compleanno
James Martin, in questo libro, ci introduce a varie forme di preghiera e di meditazione e ci aiuta a ritrovare il centro dell'orazione, che è semplicemente parlare con Dio. A partire da un assunto che sintetizza in questo modo: A volte i libri parlano di preghiera pratiche, tecniche, tradizioni, senza dire ciò che i principianti vogliono sapere di più: Che cosa succede quando una persona prega?, Che cosa dovrebbe succedere dentro di me?, questo Martin aiuta il lettore a non aver paura di porsi le domande essenziali sulla preghiera, così da poter entrare nel colloquio umano divino senza più timori. Con un occhio teso alle persone che sono nuove alla preghiera e, insieme, a incoraggiare le persone che già pregano, Martin risponde alla domanda di fondo che è il centro di ogni nostra relazione intima con Dio, per poi aiutarci a trovare, ciascuno, la propria maniera di pregare, secondo le ricchissime proposte che ci vengono dalla tradizione.
Luciano Pacomio incontra per la prima volta Carlo Maria Martini nel 1971, quando insieme danno vita al progetto I Libri di Dio. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, un primo manuale di introduzione alla Bibbia su cui si sono formate intere generazioni di teologi e biblisti. Fra i due nasce e cresce un'amicizia che dura negli anni e che ci permette oggi, attraverso il racconto intimo, ricco di aneddoti e ricordi, di mons. Pacomio, di scoprire un volto inedito del cardinal Martini, un uomo accogliente verso tutti, desideroso di promuovere le belle intuizioni degli altri, consapevole dei propri limiti, innamorato della Parola di Dio; un grande personaggio con un cuore di fanciullo, la mente di un ricercatore e le braccia di un costruttore. Questo agile volume, già significativo di per sé perché ci permette di conoscere il lato meno noto di uno degli uomini più rappresentativi della Chiesa italiana dell'ultimo secolo, è ulteriormente arricchito da alcuni testi di Martini, importantissimi ma poco noti, che vanno a costituire una sorta di antologia della vita e dell'opera del cardinale.
Questo scritto si rivolge soprattutto a chi è in crisi: e non tanto a chi attraversa una crisi passeggera, come una giornata uggiosa in cui è sufficiente pazientare un po', ma a chi ha visto crollare tutti i suoi progetti, a chi ha perso il senso del suo vivere, a chi è assalito da paure incontenibili, a chi si sente trascinato nel vortice della compulsione, a chi è tentato di dire: basta. A queste persone, Tiziano Ferraroni non risponde con una teoria, ma raccontando un'esistenza, quella di Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù: a lui, infatti, nonostante la distanza temporale da noi, capitò qualcosa che somiglia molto alle nostre crisi di donne e uomini di oggi. Gli accadde di vedere crollare, in un breve istante, ogni certezza che l'aveva fino a quel giorno sorretto. Ebbene, da quel drammatico momento in cui tutto sembrò finire, Ignazio trovò il modo per ricostruire un'avventura umana che avrebbe cambiato non solo la sua vita, ma quella di milioni di persone.
Mentre si espande l'industria dei profumi disimpariamo a percepire la fragranza dei fiori: percorrere il reparto frutta di un supermercato inodore, lasciando da parte il fatto che è cento volte più pratico, non è la stessa cosa che attraversare quella cattedrale di aromi che è un frutteto.
E questo vale anche per gli altri sensi che richiedono prossimità: il gusto e il tatto.
La nostra distanza dalla natura e cosi profonda che non siamo più capaci di fare cose tanto facili come camminare scalzi, chinarci in un bosco e scostare dolcemente le foglie dalla fonte per soffermarci a bere, o accarezzare la vita indifesa che Si avvicina a noi.
Cosi, ci siamo trasformati negli analfabeti emozionali che siamo. (J.T. Mendoza, La mistica dell'istante)