"La lettura di queste omelie può accrescere in molti la considerazione la stima verso i Nunzi Apostolici: non semplici funzionari e diplomatici, ma generosi servitori della Chiesa e del Vangelo, che, mentre tessono relazioni tra la Santa Sede, i Vescovi e le Autorità dei vari Paesi, incontrano anche le popolazioni e le evangelizzano con la parola e la testimonianza della vita. Numerosi e molto efficaci dal punto di vista educativo sono i racconti delle esperienze personali, utilizzati come veicolo e comunicazione di vita spirituale".
Ennio cardinale Antonelli Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia
Il termine pudore rischia ancor oggi di risuonare come sinonimo di limiti, tabù, complessi di altri tempi. Non si tratta solo di libertà e trasgressione: il vestire, il parlare, il comunicare in pubblico o in internet non sono mai neutri, perché rivelatori dell'intimità e della dignità di ogni persona. Il testo intende rispondere ad alcuni interrogativi sempre attuali: il pudore esiste ancora o è scomparso del tutto? È solo una questione di libertà, di buon gusto o di buona educazione nei rapporti con gli altri? La fede ha un qualche ruolo nelle scelte del vestire e della custodia del proprio corpo o della propria intimità? Non sarebbe forse il caso di riconoscere il valore intrinseco e pedagogico del pudore, come promotore della dignità presente in ciascuno di noi? Poche realtà come il pudore, forma sublime di amore, sembrano in grado di favorire una sana autostima e un'autentica capacità relazionale, costruite sul dono di sé e sul rispetto dell'alterità.
Chi sono i cardinali più influenti nella Chiesa di oggi? I loro nomi e idee rimbalzano sui media soprattutto sotto forma di "pettegolezzi". Le 18 biografie raccontate in questo libro descrivono, invece, personalità assai diverse per spessore culturale, stile di vita, interpretazioni morali e sociali, atteggiamenti liturgici, vicinanza (o lontananza) dall'attuale pontefice. Alcuni di essi esercitano un evidente potere all'interno della Curia. Altri, ormai "emeriti", sono pastori ancora ascoltati e portavoce di istanze contrastanti del cattolicesimo mondiale. Ne risulta lo spaccato di una Chiesa dalle molteplici sfaccettature che, nonostante tutto, riesce ancora ad attrarre a sé milioni di uomini e donne di ogni parte del mondo e di tutti i livelli economici, sociali e culturali.
Emiliano Sbaraglia racconta la sua storia di insegnante in una scuola di frontiera, e di come i versi di Dante siano stati una chiave inaspettata per toccare il cuore dei suoi studenti, in un quartiere segnato dal disagio sociale e dall'abbandono scolastico. Alla fine di una delle strade del quartiere, noto per l'alto tasso di criminalità e per essere una piazza importante dello spaccio di droga, c'è una scuola. Qui si incontrano le storie di una classe di studenti e studentesse di terza media inevitabilmente segnati dal luogo in cui sono nati, dall'ambiente che li circonda, dal contesto familiare in cui vivono. C'è molto da fare in una scuola come questa, tormentata da una percentuale alta di abbandono scolastico, con un livello di scolarizzazione sempre troppo basso, costretta a fare i conti con quanto accade fuori, per non lasciarlo entrare dentro. Il prof di italiano cerca di assolvere al suo ruolo seguendo non tanto le indicazioni nazionali o le circolari ministeriali, che si moltiplicano spesso inutilmente, ma attraverso ciò che può consentire di nutrire un rapporto con degli adolescenti portati dalla vita a diventare già grandi, e che in molte situazioni possono insegnargli più di quanto lui possa insegnare loro. Tra gli innumerevoli tentativi di coniugare una didattica tradizionale e innovativa con la cruda realtà di ogni giorno ecco arrivare, quasi per caso, la lettura di Dante Alighieri, la sua biografia, la sua opera, i versi immortali della Divina Commedia, utili anche a strappare un sorriso, ad alleggerire la giornata, perché Dante è un fuoriclasse come Totti, un numero 10 come lui, anzi di più: basta riuscire a dimostrarlo. Nel complesso potrebbe rivelarsi una scelta azzardata, da qualche collega viene criticata, perché poco funzionale rispetto alle priorità da affrontare. Eppure, funziona; Dante, con le sue infinite possibilità di temi, spunti e suggestioni, con la sua insuperata immaginazione e creatività, ancora una volta compie il miracolo di coinvolgere mondi apparentemente lontani, tanto diversi ma non per questo irraggiungibili, permettendo allo stesso tempo di raccontare la storia della lingua e della letteratura italiana.
A lungo subordinata alla morte quale cifra costitutiva dell'essere umano, la nascita si impone alla riflessione filosofica del Novecento e dell'età contemporanea come tema ineludibile. Per Hannah Arendt è l'inizio di un'avventura di libertà, per Martin Buber l'irruzione nel mondo di un Io radicalmente nuovo, unico e irripetibile, che si forma solo in relazione a un Tu. L'essere umano, ricorda María Zambrano, nasce incompleto e riceve in dono il tempo per portare a compimento ciò che in lui è soltanto abbozzato. Acconsentire alla vita, allora, è per Jean-Luc Marion rispondere a una chiamata che ci precede, a un dono di fiducia inestimabile. Ne risulta una "filosofia della nascita" nuova e, con rare eccezioni (quali Emil Cioran e Günther Anders), positiva. Il volume approfondisce il pensiero dei suoi maggiori esponenti e delle diverse correnti (fenomenologica, del pensiero dialogico, della differenza di genere...), in una «sinfonia con accenti e sfumature diversi», ma un punto fondamentale in comune: la nascita non è solo un evento passato, è una domanda di significato, che coinvolge in prima persona chi la pone e influenza l'orientamento di senso dell'intera esistenza.
In un toccante libro-intervista uno spaccato della multiforme e spesso tragica realtà mediorientale. In questo intenso dialogo con il giornalista Roberto Cetera - inviato in Medio Oriente per l'Osservatore Romano - Padre Francesco Patton ripercorre gli anni del suo lungo mandato in Terra Santa come custode dei luoghi cristiani. Per i lettori che vogliono davvero conoscere quel che sta capitando alle popolazioni martoriate di Israele e Palestina, fra controversie sociali, conflitti e rivalità interreligiose, ma anche tanta passione e tanta speranza.
fare del bene e anche del male. Ogni dono, infatti, può essere ricevuto e utilizzato in modo adeguato, oppure manipolato, strumentalizzato e anche non accolto. Il problema non sta, ovviamente, nella Bibbia ma in coloro che la leggono, negli strumenti che utilizzano, negli atteggiamenti che li muovono, negli scopi che si prefiggono. Sapienza, cambiamento di mentalità e personalizzazione sono tre ingredienti fondamentali per lasciarsi trasformare dalla Sacra Scrittura, per lasciarsi servire da essa, ed evitare, invece, di servirsene "a proprio uso e consumo". Cinque studi di esperti biblisti propongono un percorso al servizio di ogni persona che desidera accostarsi con frutto alle pagine bibliche. Prefazione di Mons. Claudio Cipolla.
Età di lettura: da 4 anni.
La Madonna si pone come modello insuperabile per tutti coloro che vogliono percorrere l'arduo, ma luminoso cammino della santità. «Se volete avere - scrive sant'Ambrogio - il ritratto vivo della santità e d'ogni virtù contemplate Maria». Ella è la lampada luminosa a cui tutti devono rivolgere lo sguardo. Guardiamo con gioia le ricchezze della Madre, perché possano diventare anche le nostre; meditiamo i suoi privilegi, che danno dignità alla nostra povera vita. Quello che ci viene detto dalle litanie, è solo una parte delle lodi che il cuore dei figli innalza alla Mamma celeste. La devozione popolare le dedica il mese dei fiori, il mese della speranza. Maggio, infatti, è il mese che, all'agricoltore, fa pregustare il futuro raccolto. La Madonna ci dona la speranza che la nostra vita, pur con le inevitabili difficoltà, porterà frutti buoni per il cielo.
Aproximación básica a la liturgia como celebración del misterio de Cristo para la vida de la Iglesia.
Este libro ofrece una aproximación básica al misterio del culto. Al hilo de las aportaciones del Concilio Vaticano II y del Catecismo de la Iglesia Católica, considera la liturgia como celebración del misterio de Cristo para la vida de la Iglesia. Por ser una iniciación, aborda sólo cuestiones que están en el núcleo del hecho litúrgico. Cierran el estudio unos apuntes sobre la vida litúrgica, por su carácter de fuente y culmen de la existencia cristiana.
I cinque capitoli del libro, dedicati ai cinque sensi, sono caratterizzati dal termine porta: gli occhi sono la porta della luce, gli orecchi la porta della voce, l’olfatto dell’odore, il gusto del sapore e, infine, il tatto la porta del contatto. L’immagine della porta, ripresa dall’Itinerario della mente in Dio, mostra con efficacia la funzione principale dei sensi: importare ciò che sta fuori, ed esportare ciò che vive dentro. Così la creatura umana si rivela come capace di un dialogo permanente svolto attraverso le cinque lingue parlate dai cinque sensi.
Poliglotta fin dalla nascita, la persona parla la lingua dei colori, dei suoni, degli odori, dei gusti, dei contatti e ogni linguaggio costituisce una vera e propria scienza.
A partire dall’esplorazione del senso fisico, ogni capitolo prosegue evidenziando i legami delle cinque porte con la psiche, le emozioni, i sentimenti dell’essere umano, fino a delineare l’esperienza spirituale che ciascun senso ricava dal contatto con Dio.