Vistosamente arretrata rispetto al resto dell'Europa occidentale, nell'arco di poco più di un secolo dall'Unità nazionale l'Italia è riuscita a raggiungere e in alcuni momenti a superare il gruppo delle nazioni leader del continente. Un successo incontestabile, ottenuto nonostante l'incerto e talvolta drammatico percorso della sua politica estera, partita da premesse inadeguate e nell'affannosa e spesso velleitaria ricerca di uno status internazionale di prestigio. La discontinuità delle scelte e dell'impegno, l'improvvisazione e la mancanza di una chiara visione dell'interesse nazionale sono fattori che hanno caratterizzato negativamente il ruolo internazionale del nostro paese dalle origini a oggi. Dopo la ricostruzione politica ed economica seguita al secondo conflitto mondiale, la politica estera italiana ha avuto fasi di equilibrio e di iniziative anche lungimiranti. Ma il quadro odierno non è confortante, con l'Italia che oscilla tra acritico consenso alle politiche della strapotenza americana e un'adesione episodica e priva di progettualità ai problemi dell'integrazione europea. Giuseppe Mammarella e Paolo Cacace delineano le ragioni storiche di una crisi di identità che impedisce all'Italia di assumere un profilo internazionale di concreto spessore.
Lectio Divina per le Feste e le memorie dei Santi -1.
Per le domeniche del Tempo ordinario, ciclo A.
"Gusteranno questo libro coloro che vogliono sentire i frutti del battesimo lungo tutti gli anni della vita e desiderano formarsi sulla sua misura. Ugualmente può essere di grande utilità a chi vorrebbe sapere perché i cristiani, nelle epoche in cui il battesimo era al centro della vita ecclesiale, erano così esuberanti di creatività e di vita, dal momento che coglievano il flusso che scorreva dentro di loro - la comunione con la vita personale di Dio. Il libro sarà apprezzato anche da coloro che avvertono che non si può ridurre la fede cristiana a un moralismo, un'ideologia o una esposizione di valori, e che intuiscono che essa è un fatto di vita, cioè di amore divinoumano. Soprattutto lo consiglio a quelli che solitamente non prendono in mano i libri di teologia perché li percepiscono inutili e scritti per i soli addetti ai lavori, ma cercano comunque qualcosa che li aiuti a pensare teologicamente" (dalla Presentazione di Marko Ivan Rupnik).
In sedici giorni avviene tutto. Avviene che quattro donne realizzate nel lavoro e negli affetti prima si scontrino, poi si conoscano e perfino si amino. Avviene, soprattutto, che il procuratore Del Campo venga a capo di un maledetto intrigo, in cui è difficile conciliare il senso della legge con il desiderio di giustizia. Il mistero si infittisce quando quella che sembra solo una torbida vicenda giudiziaria inizia a mostrare il volto terribile della corruzione politica, della criminalità economica e dell'ipocrisia ecclesiastica. Il procuratore Del Campo si rende conto di procedere su un terreno minato eppure avanza. Fino all'ultima pagina.
Il racconto segue gli avvenimenti di Genova, giorno per giorno, ora per ora. Ci restituisce l'atmosfera, la passione, la paura dei poliziotti e dei manifestanti, dei capi di stato e dei cittadini. L'autrice non nasconde la sua indignazione per la violenza della polizia (soprattutto durante l'irruzione notturna alla scuola Diaz), ma ricostruisce tutte le posizioni in campo.
La ricostruzione dello storico Riasanovsky accompagna i russi attraverso la loro storia millenaria dallo stato di Kiev al principato di Mosca, dal regno di Ivan il Terribile all'ampio processo di occidentalizzazione di Pietro il Grande, dai tentativi riformistici del XIX secolo fino alla fondazione dello stato sovietico, dagli anni del terrore staliniano a quelli della stagnazione brezneviana. Sergio Romano, già ambasciatore a Mosca, ha completato l'opera con tre nuovi capitoli in cui il lettore troverà una prima interpretazione storica delle trasformazione politiche, economiche, sociali e culturali che si sono prodotte in questi ultimi anni, dalla svolta democratica di Gorbacev alla fine dell'Urss, dalla presidenza di El'cin a quella di Putin.
Agli inizi degli anni Ottanta del Cinquecento, nell'ambasciata francese a Londra, Giordano Bruno e Michel de Castelnau condannano i fanatismi religiosi: il primo da filosofo, il secondo da diplomatico. Ma nello Spaccio dell'uno e nei Mémoires dell'altro riemergono temi che vent'anni prima erano stati utilizzati dal poeta Ronsard contro "papisti" e ugonotti nei versi dei Discours des Misères de ce temps. In un appassionante analisi del dialogo bruniano, corredata di un ricco dossier iconografico, Ordine colloca queste opere nel contesto storico, letterario, filosofico della corte dei Valois, e mette a fuoco i rischi di qualsiasi fanatismo religioso. Miti classici ed emblemi rinascimentali prendono nuova vita in un progetto radicale di riforma a un tempo cosmologica, morale ed estetica. E se i testi di Ronsard illuminano l'opera di Bruno, il dialogo del filosofo invita a una rilettura del poeta fondatore della Pléiade.
Sussidio per la celebrazione della XIV Giornata Mondiale del Malato. Alla scuola del malato" e il tema presentato dalla Consulta della Conferenza Episcopale Italiana per la Salute e sviluppato nel sussidio che aiuta la Chiesa italiana a celebrare nel modo migliore la XIV Giornata Mondiale del Malato. Questo il tema conduttore di questa pubblicazione che, sviluppando alcuni temi della Giornata, si propone di aiutare la nostra riflessione non solo sulla centralita della persona ammalata ma anche su una realta alla quale poco si riflette: quella di passare da una realta di "sano" a quella di "malato". "
«Vogliamo credere a qualcosa che smentisce la nostra esperienza di vita e la nostra ragione. Nessuno ci farà cambiare la convinzione che la vita, nonostante tutto, è buona con noi, che l'amore alla fine vincerà e che la nostra vita, contro ogni ragionevole attesa, non si spegnerà definitivamente. Ma ciò non vuol dire farsi delle sciocche illusioni? No. Significa credere a quanto è possibile contro ogni apparenza. Significa allearci con la forza che ci permette di non cedere mai» (dalla Prefazione). Con lo stile agile che lo contraddistingue, l'autore propone vere e proprie iniezioni di speranza per l'uomo di oggi.
Note sull'autore
NOTKER WOLF osb (Bad Grönebach [Germania], 1940) ha studiato filosofia, teologia e scienze naturali a Roma e Monaco di Baviera. Nel 1961 entra nell'abbazia benedettina di Sankt Ottilien am Ammersee nei pressi di Monaco e nel 1977 viene eletto abate. Dal 2000 è abate primate dell'ordine dei Benedettini e risiede a Roma, nell'abbazia di Sant'Anselmo sull'Aventino. Ha particolarmente a cuore la collaborazione con paesi come Cina e Nord Corea e con le altre religioni. Presso le EDB ha pubblicato: L'arte di dirigere le persone, con Enrica Rosanna (22010); Dio vi benedica! Nuove intuizioni per la vita di quaggiù (2010); Da un cielo sereno. Idee e ispirazioni per vivere quaggiù (2010); Regole per vivere. I dieci comandamenti: provocazione e orientamento per oggi,con Matthias Drobinski (2010); Il tempo è vita: non correre! (2011); Dio nasce nella nostra vita. 24 suggerimenti per il tempo di Natale, con Corinna Mühlstedt (2011) e Pellegrini verso chi? Pellegrini verso dove? Strade antiche e mete nuove (2011).