In ogni tematica canonistica l’approccio fondamentale riveste una peculiare importanza. Denominatore comune di questa raccolta di saggi è una concezione del diritto come ciò che è giusto, ossia come bene giuridico. Questa intuizione fondamentale è in linea con l’interpretazione del diritto di Aristotele, dei giuristi romani e di San Tommaso d’Aquino, che è poi stata riproposta da diversi autori tra cui, in particolare, Michel Villey e Javier Hervada.
Il titolo stesso, Chiesa e diritto, indica che è proprio questa fondamentale relazione il tema principale dei vari saggi che compongono la raccolta e che spesso sono riflessioni sul rapporto tra una determinata dimensione del diritto canonico e il mistero della Chiesa. L’intento è quello di superare dannose contrapposizioni — ad esempio tra pastorale e diritto, oppure tra teologia e diritto — alla ricerca di un’armonia che consenta anche un dialogo interdisciplinare. In questo, viene ribadita sia la specificità soprannaturale del diritto ecclesiale, sia la continuità di tale diritto con la natura della persona umana e della sua socialità. Un altro elemento costante in queste riflessioni è l’attenzione prestata ai soggetti ecclesiali — la persona umana, la Chiesa come istituzione, le realtà associative — e ai beni giuridici ecclesiali fondamentali —parola di Dio, liturgia (in particolare i sacramenti), servizio della carità, matrimonio e famiglia, libertà, potestà, beni naturali — quali profili utili a mettere realisticamente a fuoco le linee di forza dei diversi campi della realtà giuridica intraecclesiale. Vi è poi un confronto con altre posizioni dottrinali, cercando di sottolineare non solo le differenze ma anche i punti di accordo.
Nessuno può ormai dubitare della rilevanza acquisita, specie negli ultimi anni, dal diritto penale canonico, in particolare a seguito del tristemente noto fenomeno dei delicta graviora commessi dai chierici, specie dell'odioso delitto contra sextum cum minore. Di qui si è avvertita la necessità di dedicare maggiore attenzione all'analisi della materia, onde renderla maggiormente intellegibile non solo per gli studenti di diritto canonico, ma anche e soprattutto per gli operatori di diritto che, nell'espletamento del proprio incarico nei rispettivi Tribunali, si trovano a dover fronteggiare, tanto nella fase processuale che in quella preprocessuale (praevia investigatio), non poche difficoltà nell'applicazione concreta della succitata normativa. Il presente volume mira ad approfondire la materia dei delicta reservata, sia relativamente agli aspetti legati al diritto sostanziale (canonico, ma anche civile), sia ai profili strettamente connessi alle concrete problematiche canonico-procedurali e tecnico-scientifiche. Temi: gli interventi e le misure adottati dalla Chiesa nell'ambito della tutela dei minori. Le Linee guida delle varie Conferenze Episcopali relativamente al delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico nei confronti di un minore. Le Essential Norms della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America. Le principali obiezioni mosse alla prassi penale della Congregazione per la Dottrina della Fede...
Questo volume è il frutto di quarant'anni d'insegnamento dell'autore. Il fatto di essere opera di un unico autore ha il pregio di essere espressione di una profonda unità di pensiero e di metodologia. È un commento dettagliato dei canoni del libro II del codice di diritto canonico riguardanti «la costituzione gerarchica della Chiesa». A seconda dei casi, vengono dati I fondamenti teologici dei canoni, alla cui luce viene esposta la disciplina positiva, in modo che questa appaia veramente come una disciplina ecclesiale volta al conseguimento del bene soprannaturale dei fedeli sia come singoli sia come comunità. Dei vari istituti viene data anche una breve introduzione storica. Il volume contiene l'elenco di tutti i documenti ufficiali citati, una ricca e aggiornata bibliografia e un indice analitico per materia e dei nomi citati.
Il testo, preparato dal Dicastero per i Testi Legislativi, intende essere una guida nella applicazione della disciplina penale della Chiesa, in aiuto soprattutto di quanti, "Pastori e Superiori delle singole comunità", hanno il compito di eseguirla. Esso non ha valore normativo, e porta a compimento un proposito, già presente durante la revisione del Codex Iuris Canonici e rinnovato poi lungo i lavori di redazione del nuovo Libro VI del CIC, di spiegare mediante qualche sussidio, redatto nel modo più semplice e concreto possibile, il contenuto delle norme canoniche penali e i parametri da tenere presenti perché la procedura di attuazione nei casi concreti risponda alle esigenze della giustizia. Perciò, dopo aver illustrato le nozioni generali e i singoli delitti sanciti dal Codice, una terza parte del libro è dedicata ad illustrare, seguendo le norme generali del diritto canonico e in analogia con altri documenti in materia, il modo di agire nei casi in cui occorre procedere per via extragiudiziale, essendo la procedura da osservare nel processo penale giudiziale già prevista dal Libro VII del Codice di Diritto Canonico.
Il diritto matrimoniale canonico ha acquistato, nella revisione del 1983, una dimensione più aggiornata non solo dal punto di vista giuridico, ma anche per quanto concerne il fondamento teologico. Il presente commento tiene conto di questa innovazione, specie nei canoni introduttivi, dove si mette in luce l’approfondimento storico, biblico e teologico, approdato al Vaticano II, fonte precipua di ispirazione dell’intera legislazione canonica sul matrimonio.Nella presentazione dei singoli canoni, si evidenziano lo spirito nuovo che ha guidato le scelte del Legislatore e le innovazioni rispetto alla precedente legislazione, come pure le differenze, quando vi sono, con i corrispondenti canoni orientali. L’itinerario storico-analitico circa lo sviluppo dottrinale e normativo sul matrimonio conduce ad esplorarne sia l’ordine della natura sia l’ordine della grazia. In quanto unione di un uomo e di una donna, il matrimonio trova il suo fondamento nel diritto naturale; in quanto unione sacramentale tra due battezzati, esso si fonda nell’ordine della grazia. Su queste acquisizioni fondamentali si snoda l’intero commento al diritto matrimoniale, che in questo manuale viene suddiviso in cinque parti: questioni introduttive; teoria generale del matrimonio canonico; celebrazione del matrimonio canonico; effetti del matrimonio, separazione e convalida; processi speciali matrimoniali.
Qual è la natura della potestà ecclesiastica? L'origine della potestà di governo è sacramentale o piuttosto extra-sacramentale? Quale posto compete ai laici nel governo della Chiesa? Queste sono alcune delle questioni controverse sottese al can. 129 CIC. Un'impostazione ermeneutica che, appellandosi alla legittimità delle varie teorie canonistiche, assuma tale dibattito come principale se non unico criterio interpretativo del can. 129, rischia di far precipitare l'oggetto dell'analisi giuridica in un baratro nichilista. Il presente studio, invece, cerca di dare delle risposte, tentando di fare un passo in avanti verso l'obiectum giuridico proprio del can. 129, sulla base di un'attenta analisi della sua lunga storia redazionale; di una rigorosa interpretazione letterale; di una indispensabile interpretazione sistematica (in relazione soprattutto con i cann. 274 §l e 1421 §2); dell'importante legislazione successiva al Codice del 1983; nonché del criterio della tradizione canonica e della più ampia tradizione ecclesiale in senso teologico, tenendo nella debita considerazione anche la storia del primo millennio, notevole contributo per una ponderata valutazione interpretativa del can. 129 e della sua ratio.
La prima parte del manuale va alla riscoperta del valore del giusnaturalismo classico e del conseguente intimo nesso fra diritto e giustizia. La seconda parte considera gli aspetti 'storici' della canonistica. Seguono poi due sezioni prettamente "sistematiche" dove vengono esaminate le questioni riguardanti la totalità del diritto canonico e gli elementi ecclesiologici fondanti per i diversi aspetti particolari delle norme canoniche.
San Giovanni Paolo II, affermava che il Codice dei canoni delle Chiese orientali è «parte integrante dell'unico "Corpus iuris canonici"» e «dinanzi a questo "Corpus" viene spontaneo il suggerimento che nelle Facoltà di Diritto Canonico si promuova un appropriato studio comparativo di entrambi i Codici anche se esse, a seconda dei loro statuti, hanno per loro principale oggetto lo studio di uno o l'altro di essi». L'insegnamento del Diritto canonico orientale in una Facoltà latina richiede una totale apertura verso l'intero orizzonte canonico, che consenta di offrire un approccio comparato su ciascuna materia del diritto. Non è una mera conoscenza dell'"altro", perché l'unicità dell'ordinamento canonico implica la necessità di costruire e di insegnare un Diritto canonico unitario, che tenga conto di entrambe le discipline: orientale e latina. La ricostruzione degli istituti canonistici comuni deve essere realizzata armonizzando l'insieme dei dati, degli elementi e dei risvolti derivanti dall'intero ordine normativo. Nel nostro studio non abbiamo voluto tralasciare neanche la disciplina delle Chiese ortodosse, nella misura in cui essa appartiene al retaggio canonico della Chiesa di Cristo.
La Congregazione per la Dottrina della Fede nell'aprile 2021, insieme alla Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Lateranense, si è fatta promotrice di una Giornata di studio dal tema «Lo scioglimento del matrimonio in favorem fidei. A vent'anni dall'Istruzione Potestas Ecclesiae (2001-2021)». Il presente volume, oltre al testo delle Norme del 2001, riporta anche i singoli contributi dell'evento. Vuole essere un sussidio non solo canonistico per gli operatori del diritto, ma anche pastorale per i Vescovi sia diocesani che eparchiali nonché tutti i Pastori di anime sull'aspetto prettamente documentale e procedurale delle cause in favorem fidei, allo scopo di promuovere la comprensione delle suddette norme canoniche come uno dei mezzi pastorali per favorire e tutelare la fede cattolica nelle persone che, dopo la concessione della grazia pontificia, andranno ad iniziare una nuova vita matrimoniale e familiare.
Giuseppe Comotti, Santa Sede e beni culturali Michele Madonna, Un «diritto inalienabile alla bellezza». Conferenza Episcopale Italiana e beni culturali Girolamo Sciullo, I beni culturali di interesse religioso nell'ordinamento italiano Marta Tigano, Chiese non officiate o dismesse in Italia: aspetti problematici Anna Gianfreda, Lo statuto internazionale dei beni culturali di interesse religioso dichiarati "patrimonio dell'umanità": aspetti di rilievo ecclesiasticistico Antonio Chizzoniti, I beni culturali nelle intese con le confessioni religiose diverse da quella cattolica in Italia Daniela Tarantino, Via Pulchritudinis. La tutela dell'arte sacra nella storia della Chiesa come cammino di evangelizzazione delle culture Simona Attollino, Patrimonio ecclesiastico e crimini. Condivisione, responsabilità e misure di tutela Francesca Oliosi, La riduzione di una chiesa ad uso profano non sordido nella recente giurisprudenza della Segnatura Apostolica: la sfida di un bilanciamento possibile tra i diritti del fedele e il can. 1222 Alberto Tomer, L'altare, bene culturale di interesse religioso: prospettive in caso di dismissione.
Il volume è il frutto di 40 anni d'insegnamento dell'Autore nella Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana e dell'esperienza di Consultore per tanti anni di vari Dicasteri della Curia Romana. Opera di un unico Autore, è espressione di una profonda unità di pensiero e di metodologia. Commento dettagliato dei canoni riguardanti il Sacramento dell'Ordine e i chierici o ministri sacri, tratta prima della dimensione ontologico-sacramentale e poi di quella esistenziale dello stato clericale. Il volume è pensato per l'utilità di docenti di Diritto Canonico, di studenti del corso di licenza e di dottorato nelle Facoltà di Diritto Canonico, di operatori nei seminari come responsabili e formatori e di cultori del Diritto Canonico in genere. Sulla base dei fondamenti teologici e spirituali dei canoni, è esposta la disciplina positiva, in modo che appaia una disciplina ecclesiale volta al conseguimento del bene soprannaturale dei fedeli sia come singoli che come comunità. Degli Istituti ritenuti più importanti viene data anche una breve introduzione storica. L'Autore ha voluto essere appositamente sobrio, evitando nelle note di citare frequentemente i propri scritti e di eccedere nel citare altri autori. Il volume contiene l'elenco di tutti i documenti ufficiali citati, una ricca e aggiornata bibliografia e un indice analitico per materia.