Il cofanetto contiene la ristampa anastatica del volume di Giuseppe De Marchi: Le Nunziature Apostoliche dal 1800 al 1956 -pubblicato nel 1957- e il volume di Antonio Filipazzi: Rappresentanze e rappresentanti pontifici dalla seconda meta del XX secolo.
Il periodo compreso tra gli ultimi anni del '400 e la fine del '700 rappresenta un'età densa di avvenimenti storici, culturali, artistici. Anche per la storia e la vita della Chiesa si tratta di un periodo "epocale": basti pensare all'attività di evangelizzazione nei diversi continenti; alle Riforme protestanti e cattoliche; al dibattito tra Chiesa e scienza e il "caso Galileo"; alla nascita di nuove Congregazioni e istituzioni, come Propaganda fide, per l'educazione religiosa. Gli Autori ripercorrono tutto questo arco di tempo, evidenziando soprattutto l'evolversi della men talità, dopa pratica religiosa e della morale, del rapporto tra le istituzioni ecclesiastiche e gli Stati europei, il rapporto della Chiesa con l'arte e la cultura. Un saggio scientifico, ma che, per la capacità divulgativa dei due Autori, permette per la prima volta anche ad un pubblico più vasto di approfondire un'età segnata da cambiamenti crociati, che avranno conseguenze profonde nell'età contemporanea.
Fin dall'inizio della sua storia la Chiesa ha conosciuto fioriture di radicalità, incarnate nei vari ordini religiosi che ne hanno rinnovato la vita. A partire dal XX secolo tale rigoglio spirituale si èsviluppato anche all'interno di movimenti e nuove comunità in cui per la maggior parte laici, ma pure chierici e religiosi, si impegnano in un'intensa vita spirituale di comunione. Dal grande incontro della Pentecoste 1998 in Piazza San Pietro, intorno a papa Giovanni Paolo II, la vita di tali aggregazioni ha ricevuto nuovo slancio, anche nella reciproca collaborazione, che si estende rinnovata fino a oggi. I saggi contenuti in questo volume tracciano il profilo di tali movimenti, cogliendone, pur nella molteplicità e diversità di carismi, la finalità comune: «partecipare responsabilmente alla missione della Chiesa di portare il Vangelo di Cristo come fonte. di speranza per l'uomo e di rinnovamento per la società» (lettera apostolica Christi/ideles laici, 29).
Il Dizionario affronta il periodo compreso tra l’inizio della predicazione del Savo-narola e l’istituzione di Propaganda Fide (1494-1622). Poco più di cento anni che con le riforme protestanti e cattoliche segnano drammaticamente la storia dell’Occidente cristiano. Ponendo fine all’u-nità religiosa, tale periodo ha modellato un’Europa diversa, con un Nord protestante e un Centro-sud cattolico. Il Dizionario, frutto del lavoro di trentaquattro Autori, si compone di 450 voci che presentano sinteticamente, ma con rigore scientifico, gli eventi, i personaggi, le istituzioni ecclesiastiche, la religiosità popolare, la teologia e la storia sociale del periodo segnato dalle riforme cattoliche e protestanti. Uno strumento di facile e prima consultazione per capire e storicizzare le grandi questioni del XVI secolo.
Il volume (circa 1.400 colonne, 210 voci) presenta in modo complesso ed esaustivo il Buddhismo nella sua genesi e nel suo sviluppo storico. Una serie di voci, ampie e articolate al loro interno, mette in rilievo i principali aspetti della tradizione letteraria, rituale, cultuale, antropologica e della riflessione teorica buddhiste, nel quadro della storia della critica filologica e antropologica (si vedano, ad esempio, oltre alle ampie voci fondamentali Buddha e Buddhismo, le voci: Letteratura buddhista, Filosofia buddhista, Etica buddhista, Tempio buddhista, Stûpa, culto dello, Anno religioso buddhista, Concili buddhisti, Cosmologia buddhista, Culto e pratiche di culto buddhiste, Dharma buddhista, Iconografia buddhista, Meditazione buddhista, Monachesimo buddhista, Pellegrinaggio buddhista, Religione popolare buddhista, Sacerdozio buddhista, Samgha, Sûnyâ e Sûnyatâ, Vinaya). Notevole spazio viene riservato allo sviluppo religioso nelle varie regioni dell’Asia e oltre (India, Tibet, Cina, Corea, Giappone, Sud-Est asiatico, ma anche, più di recente, il mondo occidentale), agli ordini e alle scuole e correnti buddhiste antiche e moderne (ad esempio, oltre alla fondamentale voce Scuole buddhiste, si vedano: Chan, Mâdhyamika, Mahâsiddha, Sarvâstivâda, Sautrântrika, Terra Pura, Theravâda, Zen). Il volume è inoltre ricco di voci, sintetiche e puntuali, dedicate a figure rappresentative della tradizione buddhista antica e moderna. Le bibliografie di ogni voce sono riviste e completate dai curatori, con particolare attenzione alla segnalazione precisa delle edizioni originali e delle eventuali traduzioni italiane.
Sessantadue "figurini" di monaci, conservati nel Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze, ci conducono nell'affascinante e misterioso mondo degli ordini religiosi. Le normative dei vari Istituti avvertivano (ricordiamo l'antichissimo detto) che l'abito non fa il monaco, ma gli attribuivano anche l'importante compito di specificare chi si era e quale ruolo si ricopriva. In alcuni periodi l'abito assunse un valore che superava la funzione pratica: alcuni ordini lo imponevano anche di notte, altri non permettevano di toglierlo nemmeno durante gravi malattie. Scrive nel 1705 Clemente Pistelli a proposito del fondatore dei chierici regolari minori: "non mirò giamai (oltre le mani) parte alcuna del suo corpo ignuda; che perciò dormiva sempre vestito, e bisognandogli talvolta rappezzar le calzette, non le levava dalle gambe, per non lasciarle scoperte, ma sopra di esse le raggiustava al meglio". L'epoca della realizzazione dei sessantadue quadretti è da collocarsi intorno alla prima metà del Settecento.