Quest’opera, che presenta una panoramica degli avvenimenti significativi e degli sviluppi nella storia e nel presente delle Chiese, è facilmente comprensibile, memorizzabile e maneggevole perché organizza il sapere operando una sintesi e imperniandola sulle date e sui dati storici.
Dalla quarta di copertina:
Quest’opera impostata sulle date – facilmente comprensibile, memorizzabile e maneggevole – presenta una panoramica degli avvenimenti significativi e degli sviluppi nella storia e nel presente delle Chiese. La scansione in capitoli-secoli e le brevi sintesi introduttive offrono richiami e rimandi che facilitano l’organizzazione del sapere delle date e dei dati storici. La divisione dei capitoli nei due ambiti «Chiesa e società/stato» e «Vita interna della Chiesa» rende più trasparente la dimensione religioso-spirituale della Chiesa. Le date importanti della storia della Chiesa e del presente ecclesiale sono un orientamento pratico per quanti ricorrono a informazioni storiche affidabili.
Adamantius è una rivista annuale redatta a cura del Gruppo Italiano di Ricerca su "Origene e la tradizione alessandrina" e pubblicata fino al 2005. È il un periodico specializzato a livello mondiale nello studio di Origene (185-254 ca.), il maggior interprete della Bibbia fra i Padri del cristianesimoantico, e del più ampio sfondo storico in cui si colloca la sua opera: la poliedrica cultura di Alessandria, primo esperimento universalistico legato all'incontro tra ellenismo, giudaismo ecristianesimo.
DESCRIZIONE: La politica della censura costituisce uno snodo fondamentale tra crisi religiosa, creazione della monarchia pontificia e cultura italiana, vale a dire tra processi politici e processi culturali nella formazione dell’Italia moderna, e la ricerca ha cominciato a sondarne le potenzialità. La censura ecclesiastica in Italia è stata principalmente una forma di governo e un mezzo di riforma. Il dibattito storiografico, dunque, deve essere spostato sulla natura e sulle caratteristiche della riforma religiosa avvenuta in Italia. La documentazione presente nell’Archivio del Sant’Uffizio, in seguito alla progressiva apertura avvenuta tra il 1996 e il 2000, è stata oggetto di innumerevoli ricerche e la conoscenza di queste fonti è rapidamente cresciuta. Si è cercato qui di proporre uno studio che, alla presentazione dei risultati della ricerca d’archivio, unisca la riconsiderazione degli strumenti per comprenderli, ossia dalla ricostruzione dei fatti, assolutamente necessaria e preliminare, passi a discutere il problema storico complessivo della Controriforma italiana. Le prime due parti del libro analizzano pressoché esclusivamente le scelte dei vertici del governo romano esponendole secondo l’ordine del tempo, l’ultima si propone invece di analizzare il modo nel quale il sistema funzionava ed organizzava la società e la politica. Conoscere in modo anche abbastanza approfondito le scelte compiute al vertice degli organi di governo della Chiesa costituisce però solo una parte, talvolta non la più rilevante, delle notizie e delle interpretazioni sull’esercizio della censura. Questo infatti aveva il suo passaggio decisivo nel modo con il quale le scelte di governo incontravano gli individui. Di questa ardua problematica qui si indicano le tracce che occorrerà seguire.
Il volume è la raccolta organica degli scritti di uno dei maestri della storia del cristianesimo. In particolare i saggi sono dedicati alla Riforma e Controriforma, alle missioni in età moderna e contemporanea, alla spiritualità tra Italia, Francia, Spagna e Germania, con una sezione di studi di storia religiosa nel '900.
Fu quando Granada cadde e i Mori vennero sconfitti che i mastini di Dio strinsero la presa: convertirsi o morire. Decine di migliaia di musulmani furono costretti a scegliere tra l'abiura e il rogo, e centoventimila ebrei di Spagna dovettero fuggire per evitare la persecuzione. L'opera febbrile di Tomás de Torquemada, simbolo e incarnazione dell'Inquisizione spagnola, era giunta al culmine. Con il beneplacito dei sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona, il domenicano aveva dichiarato guerra a ogni eresia. Mentre la Spagna, come il resto d'Europa, si apprestava a celebrare i fasti del Rinascimento, l'Inquisizione spagnola contribuiva a scrivere, a tinte fosche, la storia di una delle epoche più selvagge dell'avventura umana.
I monaci medievali - in particolare i monaci cistercensi e certosini riuscirono a permeare di sé, dei propri valori e della propria presenza campagne e città, raggiungendo tra XII e XIII secolo risultati quantitativamente e qualitativamente straordinari. Il libro prende in esame i meccanismi che spiegano il "successo" anche materiale di queste comunità, che manifestarono una notevole capacità organizzativa in tutti gli aspetti della vita comune. Anna Maria Ripetti insegna antichità e istituzioni medievali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.
˛ˇ I l l i b r o c o s t i t u i s c e i l p r i m o t e n t a t i v o o p e r a t o n e l n o s t r o P a e s e d i p r e s e n t a r e u n q u a d r o c o m p l e t o d e l m o n d o r e l i g i o s o f e m m i n i l e .
N e l v a r i e g a t o u n i v e r s o m e d i e v a l e , p i ˘ a n c o r a d i q u e l l o m a s c h i l e , i l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e Ë u n f e n o m e n o d i g r a n d e r i l e v a n z a c u l t u r a l e . U n a l e t t u r a a t t e n t a h a p r e m e s s o a l l A u t o r e d i r i c o s t r u i r e l a v i t a d e l l e d o n n e r e l i g i o s e , d i i n d i v i d u a r e i p r i n c i p a l i c e n t r i d i i r r a d i a m e n t o , d i s t a b i l i r e l i n f l u s s o c h e e b b e r o s u l l a s o c i e t ‡ . E l o i s a , R o s v i t a , I l d e g a r d a d i B i n g e n , M e c h t i l d e d i M a g d e b u r g o , C h i a r a d A s s i s i , C a t e r i n a d a S i e n a e B r i g i d a d i S v e z i a s o n o s o l o a l c u n e d e l l e d o n n e p i ˘ c o n o s c i u t e d e l M e d i o e v o . L a r i c o s t r u z i o n e d e l l a s t o r i a d e l l a v i t a r e l i g i o s a f e m m i n i l e f a e m e r g e r e u n m o n d o a u t o n o m o e c r e a t i v o r i s p e t t o a l m o n a c h e s i m o m a s c h i l e c o e v o . L e d o n n e r e l i g i o s e s v i l u p p a n o u n a p r o p r i a s e n s i b i l i t ‡ n e l c a m p o d e l l e d u c a z i o n e e d e l l a m i s t i c a , n e l l o s v i l u p p o d e l l a d i m e n s i o n e e s t e t i c a , n e l l a r t e d e l l a m e d i c i n a .
U n v o l u m e e s s e n z i a l e p e r l a s t o r i a d e l l e d o n n e i n I t a l i a .
V i n c e n z a M u s a r d o T a l Ú ( 1 9 5 0 ) Ë d o c e n t e p r e s s o l a S S I S P u g l i a , U n i v e r s i t ‡ d i L e c c e , s o c i o o r d i n a r i o d e l l a S o c i e t ‡ d i S t o r i a P a t r i a p e r l a P u g l i a e p r e s i d e n t e d e l C e n t r o R i c e r c h e , S t u d i e C a t a l o g a z i o n e d e i B e n i C u l t u r a l i d i P u g l i a . » s t u d i o s a d e l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e , s u c u i , t r a l a l t r o , h a p u b b l i c a t o I l m o n a s t e r o d i S a n t a C h i a r a a G r o t t a g l i e , L e c c e 1 9 9 2 ; T r a p a s s a t o e p r e s e n t e , i l S e c o n d O r d i n e f r a n c e s c a n o o d i S a n t a C h i a r a n e l S a l e n t o , L e c c e 1 9 9 4 ; I l m o n a s t e r o d e l ´ C u o r e T r a f i t t o ª d i M a n d u r i a , L e c c e 1 9 9 5 ; I l m o n a s t e r o d i S a n t a C h i a r a d i C a s t e l l a n e t a . C o n t r i b u t o p e r l o s t u d i o d e l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e n e l M e z z o g i o r n o d I t a l i a , T a r a n t o 1 9 9 7 ; P e r u n a f e n o m e n o l o g i a d e l m o n a c h e s i m o f e m m i n i l e m e ≠ d i e v a l e , ´ C o m m u n i o ª n . 1 9 8 , n o v e m b r e - d i c e m b r e 2 0 0 4 , p p . 4 4 - 5 1 . A l t r i s u o i s i g n i f i c a t i v i c o n t r i b u t i r i g u a r d a n o l a p i e t ‡ p o p o l a r e , l a g i o g r a f i a e i l f e n o m e n o d e l l e c o n f r a t e r n i t e .
Il volume presenta: un ampio profilo biografico di Ignazio di Loyola; la "novità" che la Compagnia di Gesù ha rappresentato nella storia della vita religiosa all'interno della Chiesa; la spiritualità della Compagnia di Gesù; un profilo di Alberto Hurtado, gesuita cileno del Novecento, recentemente canonizzato da Benedetto XVI; una breve storia della Compagnia di Gesù.
La morte di Giovanni Paolo II e l’elezione al pontificato di Benedetto XVI hanno riportato l’attenzione del mondo intero, e non solo dei cattolici, sul ministero di servizio e di comunione che s’incarna nel vescovo di Roma. Ancor oggi il papato è insieme punto di riferimento per la comunione ecclesiale e causa di divisione e dissenso tra i cristiani. Qual è il suo attuale significato? Che ruolo è chiamato a svolgere per l’avvenire in una Chiesa finalmente riconciliata?
L’autore riflette sul ministero petrino del vescovo di Roma alla luce di quanto espresso nell’enciclica Ut unum sint, nello sforzo di rispondere all’invito in essa contenuto di studiare insieme le forme in cui tale ministero potrebbe realizzare un servizio d’amore riconosciuto da tutti i cristiani. In particolare indaga quanto i documenti del dialogo interconfessionale dicono intorno al ministero di comunione universale del vescovo di Roma. Pur di valore ineguale, tali testi hanno grande interesse perché costituiscono le prime elaborazioni di una teologia cristiana capace di tenere conto delle posizioni delle diverse confessioni e di conciliarle in un’espressione dottrinale comune.
Il senso dello studio è quindi quello di proporre una sintesi di tale teologia per una migliore comprensione dei punti acquisiti e delle difficoltà che sussistono, in vista di un impegno concreto nelle Chiese per una piena riconciliazione di tutti i cristiani.
Sommario
Introduzione. 1. Il ministero petrino del vescovo di Roma: un dono incarnato nella storia. 2. I documenti del dialogo ecumenico che trattano del ministero di comunione del vescovo di Roma. 3. I dati biblici relativi al ministero petrino richiamati nei documenti del dialogo ecumenico. 4. Il ministero petrino del vescovo di Roma nel corso della storia. 5. I presupposti per la presa in considerazione del servizio petrino del vescovo di Roma da parte delle diverse Chiese cristiane in un’ecclesiologia di comunione. 6. Il vescovo di Roma può essere riconosciuto dalle grandi Chiese storiche come punto di riferimento visibile per la comunione della Chiesa universale. 7. I problemi legati all’esercizio del servizio petrino del vescovo di Roma: il diritto divino e la giurisdizione ‘ordinaria’ e ‘immediata’. 8. Il ruolo del vescovo di Roma in materia dottrinale e il problema dell’infallibilità. 9. Il rinnovamento del ministero papale.
Note sull'autore
Giovanni Cereti è stato ordinato sacerdote nel 1960, dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Genova nel 1956. Ha esercitato il ministero pastorale a Genova, a Bouar (Repubblica Centrafricana) e a Roma, dove attualmente è rettore della chiesa di San Giovanni dei Genovesi in Trastevere. Dottore in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato docente di ecumenismo e di dialogo interreligioso in diversi atenei e istituti teologici, fra i quali l’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia e la Facoltà teologica Marianum di Roma. Nel 1976 ha iniziato il cammino della Fraternità degli Anawim e nel 1980 ha fondato la sezione italiana della World Conference of Religions for Peace, movimenti di cui è ancora responsabile.